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L'UNIONE SARDA


Piazza del Carmine/
Migliaia di visitatori

Una domenica dedicata all’arte sognando i maestri di Montmartre
 

L’arte in piazza del Carmine ha richiamato ieri migliaia di appassionati: pittori e scultori d’ogni età con qualche buon nome, come il famoso pubblicitario Gavino Sanna, a curiosare tra cavalletti e tele sotto i bianchi gazebo. Molti i candidati alle prossime elezioni regionali ma soprattutto amanti del colore e del buon gusto.Per gli organizzatori (l’associazione culturale Caffé dell’arte) un doppio successo propiziato sicuramente anche dalla bella giornata primaverile. Felicissimo l’assessore comunale Luciano Collu (che concedendo la piazza ha lanciato una sfida agli scettici), raggianti gli artisti, una trentina, tra giovani e meno giovani. Per Paolo Laconi è una  iniziativa da ripetere: «Si vede che la gente apprezza e quindi queste  manifestazioni andrebbero incoraggiate». L’appello pare che sia stato già raccolto e che probabilmente l’arte tornerà in piazza per tutta l’estate ma di sera, giusto per evitare il solleone che ieri non è passato inosservato. Molti gli artisti presenti: Ignazio Ambu, Francesco Argiolu, Valeria Ballestrazzi, Sesella Balletto, Nello Buffa, Rita Calandrino, Gabriele Cancedda, Massimo Capone, Carmela Carbonaro, Silvano Caria, Barbara Carlini, Lucio Coro, Carla Costa, Teresa Di Martino, Giuseppe Di Todaro, Silvana Foddis, Giampiero Frau, Gianni Frigo, Andrea Ibba, Paolo Laconi, Gianfranco Lai, Fabrizio Lai, Enrico Langione, Emilio Lupi, Dario Maffezzoli, Miriam Marceddu,  Raimondo Massenti, Salvatore Materazzo, Roberta Meloni, Antonio Medda, Bonaria Mura, Francesco Obinu, Salvatore Orrù, Armando Olla, Marco Paglietti, Antonio Pilittu,  Antonio Rais, Salvatore Sanneris, Maria Sciortino, Giovanna Seddone, Giovanni Serra, Sandro Serra, Antonio Pirellas, Antonio Spada, Marcello Spano, Nicolino Sirigu, Carla Vargiu, Anna Verona, Laura Zecchini.Gli intermezzi musicali di Diego Deiana (violino) e di Roberto Usai (chitarra) hanno aggiunto alla simpatica kermesse quel pizzico di boheme che forse mancava.


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