Il Raccontasogni

A cura di Artemidoro

Indice del "Raccontasogni"

Sogno di Claudia
           

 

Presentazione

Prima di tutto vorrei chiarire che in questo caso la parola sogni non corrisponde a ....desideri, speranze...ma proprio a" sogni" quelli spero facciate quando chiudete gli occhi, beati voi che (e se )ci riuscite.Vorrei però, che,nella marea dei vostri sogni, voi raccontaste (meglio che potete)anche per immagini e frammenti , come succede in realtà nelle fantasie notturne,senza preoccuparvi di un costrutto logico o narrativo,quelli più strani, ripetitivi, potenti, impressionanti....per intenderci quelli che vi hanno sconvolto o vi hanno fatto svegliare con la sensazione piacevole di aver vissuto un' altra vita parallela, di essere entrati in una dimensione unica, eccezionale...hanno scatenato la vostra capacità "visionaria" riflessiva "mitica" o "mistica" o ancora sono stati sogni "preveggenti", o messaggi che hanno cambiato il vostro modo di pensare, vivere....o altro ancora ....Non vi è mai successo nulla di ciò? Siete sicuri? Pensate qualche minuto alla vostra infanzia....sono quasi certo che....almeno una volta...qualcosa di ciò che ho descritto o...ancora di più intenso....importante (per voi) è successo....provate a ripensare al vostro incubo peggiore (è un modo di superarlo) provate a ricordare al vostro sogno più bello, quello che magari vi ha portato a "volare", staccarvi dal corpo e dai voi stessi....oltre la terrena vita con i suoi dolori e limiti....Dove avete visto ombre e fantasmi.....esseri o cose mitiche, parlanti....forme, colori....idee.....

Nessuno può "interpretare" in maniera unica e definitiva i vostri sogni,(chi con troppa facilità fa queste promesse credo sia un imbroglione)....qualcuno può dare qualche stimolo, suggerimento, in base ai suoi studi, la sua sensibilità, senza aver pretese divinatorie o taumaturgiche....voi stessi potrete, con nuovi elementi, rivalutare l'interpretazione che forse avevate già dato.

Provate a raccontare, qui in questa pagina, ( leggere anche gli altri sogni), pensate personalmente a tenere un diario dei vostri sogni più importanti , non so se sarà utile ma potrà essere interessante.La letteratura, l'arte, la poesia....spesso sono molto vicine al mondo del sogno....il confine è labile.... migliorerete comunque la vostra scrittura, la capacità di "ascoltarvi" forse anche la possibilità di dialogo con altri, che fanno lo stesso vostro cammino. .....Sono certo che ,se seguirete questa strada, nei migliore dei casi amplierete il vostro concetto di realtà....nel peggiore avrete fatto un interessante esperienza di scrittura, vi sarete fermati qualche istante a pensare alla vostra vita notturna...a voi stessi....come forse siete e non come vi vogliono o volete apparire.

Noi leggiamo da umili lettori, qualcuno anche scrittore ...non abbiamo pretese di risolvere nulla nè di fornire guide o soluzioni interpretative, qui non siamo nè medici- psicologi o psichiatri ( anche se qualcuno, fra gli autori-lettori fa tale professione nella vita) ma, come voi desideriamo ascoltare un po' noi stessi e, unire, raccogliere questo patrimonio della coscienza che spesso viene avvilito e ignorato... guardare nell'io collettivo, se possibile con lo stupore dei popoli primitivi o dei bambini....in quell'antiche mitiche e archetipiche forme che spesso sono l'ispirazione delle nostre opere e...spero....da domani....delle vostre....perchè la "creazione" in ogni campo è spesso un' interessante espressione del mondo del sogno e la cura di molti dolori dell'esistenza che a volte "la visone notturna"cerca di aiutarci a superare.

Arturo F.V (Artemidoro)

se vuoi parlare, prima di scriverli, dei tuoi sogni inserisci questo indirizzo nei tuoi contatti in Msn Messanger (programma gratuito) della Microsoft arteeletteratura@hotmail.com

Ovviamente la partecipazione è libera e reciprocamente gratuita...ogni testo inviato è di proprietà letteraria di chi lo invia e firma (mi dichiaro non responsabile di eventuali plagi che, non appena segnalati verranno rimossi)....si può firmare il sogno anche solo con un nome....la e-mail se si vuole verrà segnalata (per il dialogo) se no sarà omessa e conservata da me solo per testimoniare l'invio.E' concessa solo la pubblicazione in queste pagine e nell'eventuale e-book creato (libera e gratuita la consultazione proibita la diffusione a qualsiasi titolo) si diffida chiunque da ogni altra pubblicazione o utilizzo che dovrà essere richiesta al sito e concordata e autorizzata dall' Autore.

Spazio libero per i vostri sogni, verranno inseriti in ordine di arrivo al sito:

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Sogno di Claudia
L'acqua era limpida e cristallina. Amavo troppo il mare per resistere alla tentazione di tuffarmi solo perché non avevo indosso il costume da bagno.
<Nessun problema> dissi fra me e me. Mi spogliai di tutti gli indumenti, fino a restare solo con gli slip, presi il bikini fra le mani ed entrai in quella stupenda piscina che si affacciava su un vasto mare. Poco più in là c'erano due ragazze che mi guardavano con disappunto mentre facevo "il cambio d'abito",ma non mi interessava proprio: non facevo niente di male e, se non volevano guardare, potevano girarsi dall'altra parte.
Ahhhhhh!.ora sì, l'acqua era tiepida e rilassante,sembrava di essere in una vasca da bagno e, con gli occhi semichiusi, mi godevo la tranquillità del posto,ne avevo proprio bisogno!
Era tanto che volevo passare un po' di tempo tutto per me, senza dover pensare a qualcuno;quel silenzio che meraviglia,il mio amato silenzio!
La Claudia era lì, finalmente viva, finalmente una persona!
Quell'idillio durò poco però perché la mia infantile curiosità venne catturata da un ragazzo che se ne stava appollaiato su di un albero, al di là della collinetta. Sembrava in attenta osservazione, ma di cosa? Mille idee mi balenavano per il cervello....quante storie potevano esserci dietro la strana posa assunta dal giovane,chissà cosa stava facendo....no, basta......non resistevo più.
Uscii dall'acqua, mi infilai l'abitino che avevo lasciato sulla spiaggia e l'aria fresca fece asciugare rapidamente le goccioline che ancora scorrevano sul mio corpo.
Mi avvicinai quatta quatta al grande albero che ospitava il mio "amico";mi sentivo come una Bond girl, com'era eccitante!
Appena mi ritrovai a dieci metri sotto di lui, mi accorsi che stava guardando un edificio poco distante che non aveva niente di sospetto. Una piccola fitta di delusione mi colse all'improvviso, accidenti, ci avevo già costruito un film su quella storia e si risolveva così nel nulla?
Un calpestio sommesso mi risvegliò dai miei pensieri: un bambino, tutto trafelato, era arrivato dal fratello e lo incitava a correre a casa perché si trovavano tutti in pericolo. Incredibile: stava davvero accadendo qualcosa di misterioso, dovevo scoprire cosa!
Ma c'era una cosa che non capivo: io ero lì a due passi e i due agivano come se nemmeno ci fossi! Boh!
Marco iniziò la discesa dall'alto pioppo.
Inizialmente con sicurezza, dopo andava ad incastrarsi sempre di più tra un intrecciarsi fitto fitto di rami che sembravano attorcigliarsi attorno a lui e volerlo catturare in un abbraccio assassino. Salii agilmente sull'albero e dall'alto lo vidi dimenarsi quasi impotente, ma, dopo una forte lotta, riuscì a liberarsi. Guardarono in fondo alla strada che portava sulla collina e videro arrivare la persona che sembrava essere la loro minaccia. Si trattava di un bellissimo giovane, ben vestito e curato.Indossava un lungo impermeabile che frusciava ad ogni suo movimento.
Marco e Livio cominciarono a correre velocemente verso l'edificio che avevano tenuto d'occhio fino a quel momento. Non so perché, ma anche l'uomo che si avvicinava era meraviglioso, trasmetteva qualcosa di inquietante che riuscivo a percepire anche a distanza. Sembrava quasi un angelo vendicatore.
Mi lasciai cadere sul manto erboso, rimbalzando come un felino.Appena in piedi, mi misi all'inseguimento dei due fratelli che mi davano l'impressione di essere i due buoni della situazione.
Sparirono dentro il portone ed io dietro a loro mi infilai su per le scale fino ad un piano alto dove c'era il loro appartamento. Stava accadendo qualcosa di strano: non indossavo più l'abitino di prima ma una tuta rossa aderentissima e molto scollata che metteva in risalto le mie curve morbide.
Ero nell'appartamento con la famiglia al completo, il padre alto e grasso ci indicava la strada per fuggire:<Dovete fare in fretta> ci incitò. Ora facevo parte di loro, della squadra in fuga.
Un tonfo preannunciò che il giustiziere era arrivato. Con un solo colpo aveva sfondato la porta ed ora procedeva con tutta calma verso di noi. Alzò le mani e tese le braccia verso il piccolo Livio che era rimasto leggermente indietro. Una scossa elettrica di una forza quasi impensabile lo percorse per tutto il corpo e purtroppo per il piccolo non ci fu niente da fare.
Marco mi precedeva ed io correvo dietro di lui tenendo il passo senza affanno. Passammo da un corridoio all'altro, sbattemmo porte, sfondammo pareti di cartongesso pur di prendere la massima distanza da quell'angelo malvagio.
Ma, più passi facevamo noi, meno sembrava servissero a lui per raggiungerci. Tese un braccio verso di me e una scarica fortissima di energia mi raggiunse, un dolore lancinante mi contrasse tutti i muscoli di una gamba e del gluteo. Non riuscivo quasi più a muovermi. Feci a fatica qualche passo dietro Marco che mi tirava per un braccio ed un'altra scarica mi percosse il corpo; mai avevo provato un dolore simile,era terribile!
Come potevo fuggire?
Eravamo entrati nell'ospedale vicino e tra sale operatorie ed attrezzi, cercavo un aiuto per nascondermi e salvarmi. Ma lui sembrava avere pazienza, sembrava che non volesse uccidermi ma solo farmi stare male, farmii soffrire.
Dietro quel bellissimo volto che aveva disegnato un sorriso dolcissimo, si nascondeva una vera e propria iena.
Un'altra scarica.....e poi un'altra ancora.....non ero mai stata così male in vita mia!
Ad un tratto uno scroscio di applausi mi risvegliò da quello stato di dolore diffuso, da quell'irrigidimento provocato da quelle scariche elettriche ad altissimo voltaggio che avevano raggiunto e lacerato ogni mio più piccolo muscolo. Lo staff era contentissimo di com'era andata questa ripresa del film, e il regista venne a congratularsi personalmente con me e l'altro attore che aveva girato la scena.
Sfiancata mi buttai fra le braccia del regista che interpretò il segno come gesto di affetto e contraccambiò con calore. Ma il mio corpo doleva, il mio corpo soffriva.
Uscii finalmente dagli studios dove trovai le mie amiche ad aspettarmi. Mi accolsero con calore e ci avviammo lungo il sentiero che portava al ristorante. Ma io sentivo gli occhi del mio "angelo-demonio" che erano fissi su di me, e anche se tutti pensavano che facesse parte del film, io sapevo che lui aveva una missione e che io ero ormai diventata la sua vittima. Feci un passo e un'altra scarica di energia mi raggiunse e mi bloccò nuovamente i muscoli delle gambe e della schiena.
Ma come potevo liberarmene? Ora che sapevo della sua esistenza, come avrei fatto a sopravvivere?
Claudia.

note di Artemidoro:

Claudia è una brava scrittrice....nel mio sito troverete un suo racconto e se visiterete il suo(www.adorabilecanaglia.com) scoprirete la molteplicità dei suoi interessi....Per sua ammissione molti dei suoi racconti sono ispirati da sogni. In questo caso appena fatto il sogno me lo ha inviato con poca elaborazione letteraria (una piccolissima, autorizzata revisione l'ho fatta io). Non voglio influenzare i commenti e le sensazioni dei lettori con i miei. posso sottolineare che il sogno ha molteplici piani di lettura e, anche se è stato organizzato in strutture prima logiche,poi narrative, per essere raccontato conserva alcune sue immagini simboliche molto potenti. Scrivete liberamente al sito...trasmetterò a Claudia i vostri commenti.

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si attendono nuovi sogni

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Lo sfondo è tratto dall' opera Favola (tempera su cartone del pittore Antonio Maria Ferrara )per gentile concessione esclusiva al sito

web master artfer 2002 Torino per Arte e Letteratura Il raccontasogni