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 Il mio giudizio (Processo)- Verme della mela

Üzeyir Lokman ÇAYCI

Sono lieto di presentare ai lettori italiani lo scrittore e pittore Üzeyir Lokman ÇAYCI (nelle sezione arte potete vedere  interessanti suoi lavori).Lo ringrazio innanzitutto per gli apprezzamenti e la gentile concessione al sito, (mi ha scritto dalla Francia dove risiede). La collaborazione, il dialogo fra gli artisti che sono nati e si stanno sviluppando, mi ripagano dei molti sforzi e dell'impegno che dedico a queste pagine e ritengo siano veramente, al di là delle opinioni personali sulle opere, un motivo di riflessione. L'arte è conoscenza, confronto, e, nel rispetto di ogni individualità, collaborazione creativa. Ancora un grazie, veramente sentito, alla traduttrice Valeria Allais che ha collaborato alle note biografiche e mi ha aiutato nella traduzione di alcune mie poesie per la Francia.(Alla fine mi sono quasi piaciute di più in francese). Spero sia solo l'inizio di una collaborazione e che le sue qualità artistiche possano trovare stimoli anche per originali creazioni. Arturo Ferrara

Chi è Üzeyir Lokman ÇAYCI?
traduzione Valeria Allais -dicembre 2002 per Arte e Letteratura

Üzeyir Lokman ÇAYCI è nato in Turchia, a Bor, sottoprefettura rinomata per la produzione agricola. Ha terminato gli studi primari e secondari in questa piccola città, subito dopo ha vinto il concorso nazionale per l'ammissione all'università e alla Scuola Superiore delle Arti Industriali Applicate dell'Accademia di Stato delle Belle Arti, dalla quale è uscito nel 1975 con il diploma di Architetto d'Interni e Ideatore Industriale. I suoi lavori pieni di originalità non hanno tardato ad attirare l'attenzione dei conoscitori; poco dopo è stato ammesso alle esposizioni e le sue opere sono state pubblicate da riviste specializzate. Conclusi gli studi ha cominciato a lavorare al Dipartimento di R&D Fonderie, parte del noto gruppo industriale turco Koç Holding, dove si è distinto nel design; la sua concezione dei pulsanti per i forni si è tradotta in produzione industriale. Durante il servizio militare, svolto con il grado di sottotenente, ha contribuito con la collaborazione di amici alla salvaguardia di opere d'arte antiche (statue, rilievi, ecc…) esposte in seguito al Museo Marino di Besiktas. I poemi e le novelle, scritti sin dall'età di 14 anni, sono stati pubblicati da diverse riviste e giornali nazionali ed anatolici; la stampa, le riviste e le antologie hanno riservato una buona accoglienza alle sue creazioni. L'interesse dimostrato a suo riguardo da Ümit Yasar OGUZCAN, poeta turco di grande fama, gli ha permesso di accedere a programmi importanti. All'Esir Kulüp di Beyoglu a Istanbul, circolo di grandi poeti del paese, ha per anni recitato i suoi poemi nell'atmosfera musicale delle serate di poesia. Ha creato un archivio delle lettere inviategli da migliaia di amanti della poesia. Sono in corso le traduzioni in francese, inglese e tedesco dei suoi poemi. Üzeyir Lokman ÇAYCI ha pubblicato la raccolta di poesie "La sosta delle sere" nel 1975 e una biografia in lingua turca nel 1989; nei prossimi mesi il poema "Non sei colpevole, amico", il romanzo "Hanno strappato mio figlio dalle mie mani" e le ricerche "Il mondo turco all'estero" e "La Turchia in Europa" saranno portati all'apprezzamento dei bibliofili. I poemi tradotti in francese da Yakup YURT, valente traduttore, interprete, appassionato delle arti, scrittore residente a Bruxelles, hanno suscitato vivo interesse nella stampa francese e in organismi competenti. Attualmente, con il sostegno di Yakup YURT, noto per modestia e competenza, Üzeyir Lokman ÇAYCI prosegue i suoi lavori in Francia. E' sposato con Neziha dal 1995. Dopo vari tirocini (stage), lavora dal 1991 per l'AFPA (Associazione per la Formazione Professionale degli Adulti).

a cura di Valeria Allais

 

IL MIO GIUDIZIO(PROCESSO)

Mi hanno processato
davanti ai fiori
I fiori si sono uccisi
I giorni hanno parlato.
L'accusa ha perforato i miei occhi
Ho gridato la mia innocenza
Essi non mi hanno creduto.
Lo so
I fiori pensavano a
qualcosa
Le notti mi sono testimoni
Io li ho supplicati di
ascoltare
Le dichiarazioni delle stelle
Essi non mi hanno creduto.
Nella profondità delle notti
Il mio cuore si è sentito
accerchiato
Io mi sono lasciato trasportare
Dall'oscurità
Che ha bendato i miei occhi.
La solitudine era piantata nel
mio cuore
Non sono riuscito a spiegare
Che non avevo nessuno
Essi non mi hanno creduto.
Mi hanno processato
davanti ai fiori
Hanno legato le notti
Alle mie braccia
E mi hanno esiliato nel buio
Tutto solo.
Ho gridato la mia innocenza
Essi non mi hanno creduto.

 

VERME DELLA MELA

All'interno della mela
il verme rosicchia il candore
per conseguire
l'essenza della vita.
Mentre sobbalza,
nell'oscurità,
come un neonato
succhia il sapore;
l'essenza della natura.
Nel magma della bassezza
straripano le lave
sopra il suo egoismo.
Lui dorme, si risveglia
e niente cambia;
resta con il sapore
nell'essenza dei tempi.
Tesse una tela, con la sua maschera,
mentre si affatica
nelle fosse scavate.
Sinuosi
giochi
restano nel suo occhio nero
quando avvinghia della mela
il verde.
Sente il sole e si addormenta,
lui si nasconde.
La sua natura si putrefà
dentro il proprio stomaco,
ricolmo di semi carbonizzati.
Dei muri che ha costruito
cadono una ad una le pietre
e lui, finalmente,
resta allo scoperto.

Üzeyir Lokman ÇAYCI
tradotto da : M. Eleonora Forno

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