...in quanto tale deve anche preoccuparsi delle conseguenze e degli effetti del suo operato e dubitare sempre dei suoi limiti....

OPINIONI.... SOLO UN'OPINIONE

ARTURO COntro


La Vivisezione ed ogni forma di esperimenti con esseri viventi di qualsiasi specie o genere e per qualsiasi fine.

La caccia la pesca ed ogni attività falsamente chiamata sport con il quale si stronca un essere vivente, si disturba la vita naturale e si fornisce alibi e pretesti alle ditte che producano armi.

Qualsiasi forma di violenza, fisica, verbale, intellettuale contro chiunque e a qualsiasi scopo, tollerando, ma non esaltando esclusivamente la difesa personale della propria ed altrui incolumità.

Si intende come violenza anche l'abuso del proprio ruolo o funzioni, (comprese quelle spirituali e religiose) o potere, sia nel mondo del lavoro che nella dimensione sociale e culturale.

Si intende come violenza anche l'uso strumentale del sapere e della cultura mirante ad asservire attraverso la non conoscenza o il plagio di ogni tipo o genere, o la omologazione a modelli stereotipati culturali o anticulturali.

Si intende come violenza la pubblicità intensiva e ripetuta, la violazione della libertà personale di ognuno di scegliere e non scegliere.

Si intende come violenza l'ostentazione e l'uso indiscriminato della propria ricchezza materiale o culturale al fine di umiliare il prossimo,( dividendo per classi la società) o per corromperlo ed asservirlo con complici benefici e raccomandazioni.

Ogni tipo di pregiudizio razziale o discriminazione per sesso, età, ritenendo che ognuno si qualifica con il suo comportamento e con la personale responsabilità nei confronti di se stesso, delle sue scelte e degli effetti suscitati negli altri dal suo pensiero e comportamento.

ritiene che


l'Arte o il pensiero non possono essere soggetti a nessun tipo di censura o limitazione esterna e tuttavia, anche in base a quanto sostenuto nel riquadro a sinistra, pensa che l'Artista oltre che ad essere nello stesso tempo un conservatore (relativamente alla memoria e allo studio degli artisti che lo hanno preceduto) e innovatore, alla ricerca di nuove esperienze e forme espressive, è, ed è necessario che sia,soprattutto un uomo,tra gli uomini, in quanto tale deve anche preoccuparsi delle conseguenze e degli effetti del suo operato e dubitare sempre dei suoi limiti e della parzialità della sua visione e, in casi estremi,deve essere pronto se occorre, a sacrificare la sua stessa espressione, fino a tacere quando chi si confronta con lui o chi l'ascolta non ha acquisito i mezzi tecnici , gli strumenti culturali o la libertà di pensiero per poterlo giudicare senza pericolo e potersi confrontare a pari dignità e condizione espressiva.

A questo fine ritiene che tutti dobbiamo e possiamo imparare da chiunque e lo possiamo fare se teniamo conto del pensiero altrui, non sminuendolo, ma mirando a coglierne sempre gli aspetti positivi fuggendo solo i vuoti o ipocriti ripetitori di idee non proprie che hanno sostituito alla difficile attività creativa il comodo plagio o la critica distruttiva fine a se stessa .

Ritiene inoltre che occorre prima di tutto mettere chiunque in condizioni di esprimersi, fornendo ogni tipo di aiuto materiale e culturale affinché ciò possa avvenire liberamente....Scopo dell'artista in questa prospettiva è anche di mettere a disposizione tutto ciò che lui con l'esperienza ed il talento ha ritrovato, creato o scoperto, insegnando nel contempo che solo con il duro lavoro di riscrittura e revisione si possono raggiungere obiettivi minimi e che nulla è facile in una società che sembra apprezzare valori e metodi diversi, o effimeri riconoscimenti.

invita a dubitare


Prima di tutto e di tutti di lui.

Di tutto coloro che hanno già soluzioni pronte e predisposte.

Di se stessi.

Di ogni sensazione, pensiero ma soprattutto di chi non parla con propria voce ma è il referente di referenti.(anche se ciò può avvenire inconsapevolmente)

 

Di ogni scuola, organizzazione strutturata e stabile.

Di tutti i pressappochisti di ogni tipo e genere.

Di ogni catalogazione letteraria per genere, stile, epoca....

Di ogni idea che sia il sostituto di un azione e persista nel tempo.

Di ogni azione che sia il sostituto di un' idea e si bruci e consumi in se stessa.

Di ogni sogno che non diventi realtà.

Di chi non sa vedere la realtà come un sogno.

Di ogni retorica(compresa la mia) ed in particolare della retorica dell'antiretorica, di chi per apparire diverso o originale più che con i contenuti cerca di colpire con la provocazione fine a se stessa, facendo leva sulle debolezze e complessi dei lettori, o sulle mode imposte dai media.

Di chiunque non si assuma la responsabilità dei propri pensieri e azioni e non pensi sempre e comunque alle loro possibili conseguenze.

Di ogni critico che non inviti o alla lettura personale e integrale delle opere

 

webmaster artfer: artfer@tiscali.it

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