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    Modello di scarpe dette "Caligae" perché dotate di un sistema di allacciatura che ricorda le calzature usate dagli antichi romani.   

Ricordo che nel medioevo non erano usati i tacchi, mentre esisteva la scarpa destra e la sinistra.    Queste scarpe e quelle subito sotto in particolare sono cucite con la tecnica del "rivolto",cioé la suola é cucita alla tomaia con spago impeciato e poi rivoltata per proteggere le cuciture, alla suola é poi incollata un altro strato di crosta più resistente. La tomaia é poi impermeabilizzata con del grasso.

 

      Queste a lato sono invece delle scarpe a stivaletto, molto comode e pratiche, oltre che di una certa eleganza.

    Permettetemi a questo punto di raccontarVi un aneddoto: se San Sebastiano è il protettore di arcieri e balestrieri, San Crispino lo é dei calzolai!

Un giorno il Diavolo e San Crispino scommisero su chi fra loro due avrebbe cucito per prima le suole ad un paio di scarpe. Tale cucitura doveva essere fatta " a due", cioé con due aghi posti agli estremi dello stesso filo, facendoli lavorare simultaneamente, ma in senso contrario.

Dunque il Diavolo preparò un filo lungo a sufficienza per cucire entrambe le suole, San crispino, preparò due fili separati, uno per scarpa, accadde così che il Diavolo alla fine si trovò con un groviglio di fili in mano, adirandosi ed imprecando, San Crispino, con tenacia ed estrema perizia,continuava il suo lavore tranquillamente ed in poco tempo riuscì a cucire la prima suola e così dopo un pò anche la seconda, vincendo la scommessa!

Questo stà ad indicare che in tutto occorre un minimo di tecnica e di perizia, ma sopratutto....passione e pazienza.

    Ho ancora da mostrarVi queste due paia si scarpe normanne! (Mi sono state commissionate per un museo Siciliano) Le prime sono scarpe basse e dall'aspetto abbastanza "elegante"; le altre a destra sono molto semplici quanto comode.

        

 

    Quando civiltà diverse, come quella Normanna ed Araba, vengono a contatto, i loro usi e costumi finiscono per mescolarsi tanto da non essere più distinguibili le linee guida.

Ne sono un esempio queste scarpe a punta, già in uso presso i Normanni, ma che si caricano di questo aspetto arabeggiante con la punta volta all'insù!

 

E per le nostre dame? Beh ho pensato anche a loro.

Questo é un modello molto usato da donne di ceto medio-basso, semplici e comode.

 

Queste invece sono delle scarpe da "menestrello", dai colori e forme fantasiosi, proprio come erano questi personaggi del passato!

Mod."Menestrello"

   

Mod."bifalce"

 

 

 

San Crispino Vi porti sulla retta via !