ALLERGIA
DA ESCHE - pescatori, allevatori e
venditori di esche.
Mariesse, Ledent
. Dipart. di Pneumo-Allergologia, Clinique Saint-Luc, Bouge,
Belgio. Expressions, n.14, 5 2001. |
Questo
articolo si occupa delle manifestazioni allergiche che compaiono
in alcuni pescatori, causate dall'esposizione e dal contatto
di esche vive, ma anche in allevatori e venditori di esche,
nonchè negli appassionati di acquari. Tutti questi
soggetti vengono a contatto con la stessa fonte allergenica,
ed è per questo motivo che spesso vengono considerati
dalla letteratura medica come un unico gruppo a rischio.
Gli agenti riportati di seguito in tabella si comportano spesso
come inalanti in grado di provocare patologie quali congiuntivite,
rinite o asma, ma anche orticaria e angioedema; più
raramente sono anche stati descritti casi di reazioni da contatto
(orticaria ed eczema).
Tranne rari casi, i sintomi si manifestano entro pochi minuti
dall'esposizione, indicando quindi un meccanismo IgE mediato.
Tale meccanismo è stato confermato dallo Skin Prick
Test, dalla presenza di IgE specifiche seriche (mediante RAST)
e dalla immediata positività al test di esposizione
o al test di provocazione bronchiale specifico.
Il vasto repertorio, di seguito riportato, di allergie riscontrate
tra i pescatori, acquariofili e addetti alla produzione di
questi materiali è sicuramente incompleto ma tuttavia
sufficiente per attirare l'attenzione sulla svariata complessità
di questo campo della pneumo-allergologia.
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ESCHE:
composizione delle sostanze |
Esche
vegetali |
Esche
vive |
Sostanze
nutritive per pesci d'acquario |
Sono
miscele di diversi prodotti destinate ad attirare i pesci.
Quelli più frequentemente utilizzati sono costituiti
da pane, granoturco, arachidi, copra, semi di canapa, coriandolo,
ecc. La miscela viene talvolta rafforzata con l'aggiunta
di esche vive. |
La
maggior parte delle esche vive appartiene alla famiglia
degli artropodi, specialmente all'ordine degli insetti,
sia sotto forma adulta sia più spesso di larve:
- Vermi della farina, larve di Tenebrio molitor (coleotteri).
- Vermi fitofaghi, larve di Chironomide (ditteri)
- Larve di diverse mosche (ditteri)
- Bruchi, larve di farfalle (lepidotteri)
- Maggiolini (efemerotteri)
- Cavallette, locuste, grilli (ortotteri)
- Formiche alate (imenotteri)
- Vermi: lombrichi, vermi del terriccio e vermi marini (arenicole
e nereidi). |
-
Larve di zanzare: larve rosse (chironomide), nere (culex
pipiens), bianche (corethra plumicornus).
- Crostacei: pulci d'acqua o dafnie, Artemia salina, ciclopi
e gamberetti.
- Vermi: lombrichi e tubifex. |
INSETTI
E MANIFESTAZIONI CLINICHE PROVOCATE |
TENEBRIO
MOLITOR |
Le
larve di Tenebrio molitor, dette anche comunemente vermi della
farina, si trovano in diversi substrati (silos, farine, ecc.)
e sono utilizzate come esche per la pesca. Sono stati descritti
casi di allergie professionali, rinite, asma, orticaria IgE
mediate, tra gli operai addetti alla produzione di esche.
Gli autori hanno descritto il caso di un giovane pescatore
che presentava rinite ed asma durante la pesca alla trota,
utilizzando vermi della farina come esche.
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La
tarma della cera, Galleria mellonella, le cui larve sono utilizzate
come esche, è stata descritta come responsabile di
manifestazioni asmatiche allergiche IgE mediate tra i pescatori.
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Mosche:
Le larve di questi comuni insetti,
comunemente usate dai pescatori come esche, sono state citate
in numerose pubblicazioni scientifiche: la mosca domestica
(Calliphora sp) e la mosca verde (Lucilia caesar) sono stae
indicate come causa di manifestazioni di rino-congiuntivite
e di asma IgE mediata; la mosca blu (Calliphora erythrocephala)
e stata ritenuta responsabile della comparsa della malattia
da siero, con dimostrazioni di IgG circolanti.
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Mosca
comune |
Mosca
domestica minore |
Mosca
verde Lucilia Caesar |
Mosca
blu |
ZANZARE:
I chironomidi sono moscerini che non
pungono e che vivono sui bordi di stagni e corsi d'acqua:
le loro larve, di colore rosso sangue, dovuto ad una
emoglobina a basso peso molecolare (eritrocruorina),
sono frequentemente impiegate come esche per la pesca
e come sostanze nutritive per pesci d'acquario. L'allergia
aim chironomidi è causta da una ipersensibilità
di tipo immediato, dovuta alla presenza di IgE specifiche
dirette contro queste emoglobine, e si manifesta con
rinocongiuntivite ed asma. I chironomidi sembrano essere
potenti allergeni: diverse casistiche riportano decine
pazienti, affetti da rinite ed asma, appassionati di
acquari. E' stato anche riportato un caso di dermatite
da contatto, mediante positività al Patch Test,
in relazione all'uso di larve di chironomidi durante
la pesca e la manutenzione di un acquario. Le larve
di un altro insetto, Echinodorus plamosus, sono state
descritte come causa di rinocongiuntivite e di asma
in un addetto alla manutenzione di acquari. |
Chironomidi |
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ORTOTTERI |
Cavallette,
locuste e grilli, ed in particolare i grilli usati nell'alimentazione
delle rane, possono essere responsabili di asma professionale
in addetti alla ricerca e alla produzione di esche. Si riporta
in letteratura il caso di un giovane pescatore affetto da
rino-conguintivite e asma in seguito all'impiego di cavallette
come esche. |
CROSTACEI
E MANIFESTAZIONI CLINICHE PROVOCATE |
Nel
1956 Charpin osservò 11 casi di manifestazioni allergiche
di tipo respiratorio causate da pulci d'acqua o dafnie tra
proprietari di acquari.
Valero e coll. hanno descritto la compatrsa di rinite, asma
ed angioedema in un pescatore che utilizzava un tipo di anellide
marino (Marphysa sanguinea) come esca. Tali manifestazioni
erano dovute ad un meccanismo IgE mediato, con positività
allo Skin Prick Test, al test di provocazione nasale specifico,
e presenza di IgE specifiche seriche.
Il compianto Prof. Purello D'ambrosio e coll. hanno descritto
un caso di dermatite da contatto dovuto ad un anellide marino
(Nereis diversicolor) utilizzato come esca, mediante positività
al Patch Test.
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Pulce
d'acqua |
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