Conoscere
le piante che liberano i pollini causa della propria allergia
ed il calendario di impollinazione. Queste piante hanno
generalmente una impollinazione anemofila cioè,
non avendo fiori vistosi e quindi non potendo attrarre
gli insetti, disperdono al vento grandi quantità
di polline.
Durante il periodo critico ridurre al massimo il tempo
percorso all'aperto, specialmente in presenza delle condizioni
ideali di impollinazione: 25-30 gradi di temperatura;
vento con velocità di 5-15 Km/h; umidità
60-90%; giornate soleggiate: evitare quindi le gite nelle
ore mattutine, soprattutto nei giorni di sole, con vento
e tempo secco.
Attenzione alle ore successive alla pioggia: è
dimostrato che la pioggia frantuma il polline di una miriade
di particelle che mantenendo intatto il loro potere allergizzante
e trasportate dal vento raggiungono più in profondità
le vie aeree.
Viaggiare in auto con i finestrini chiusi e non andare
in motorino o in bicicletta; non andare in campagna ed
evitare accuratamente i luoghi in cui l'erba è
stata tagliata da poco.
Tenere le finestre di casa chiuse o aprirle solo tra le
22.00 e le 04.00 usare i condizionatori.
Nei periodi critici cercare di passare alcuni giorni di
vacanza in zone marine o di alta montagna: infatti a 600/1000
metri di quota le stesse piante liberano i pollini circa
un mese più tardi rispetto alla pianura.
Nel periodo in cui i sintomi sono più forti bisognerebbe
praticare sport preferibilmente in luoghi chiusi: palestre,
piscine coperte, ecc. Evitare comunque il contatto con
polveri e con peli di animali domestici.
Seguire scrupolosamente le istruzioni dello specialista
sull'uso dei farmaci antiallergici necessari per la cura
della malattia. |