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NOVITA'

 

21.12.2005 

 

E' uscito l'ultimo numero semestrale di "Frenis Zero" (gennaio 2006).

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14.11.2005 

E' morto Paul Roazen.

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Maitres à dispenser

7.10.2005 

In occasione del 75° compleanno del Prof. Mario Scarcella la redazione di "Frenis Zero" ha pensato di fargli un regalo: una raccolta di scritti di psicopatologia dell'età evolutiva che compongono un numero speciale, a lui dedicato, della rivista telematica "Frenis Zero".

vai al numero speciale di Frenis Zero sulla psicopatologia dell'età evolutiva

 
21.09.2005 

Comunicato stampa del 21.09.2005: 

E' uscito il libro "La Psicoanalisi. Intrecci Paesaggi Confini", a cura di S. Fizzarotti Selvaggi e G. Leo, pubblicato da Schena Editore (Fasano- Brindisi), 2005(ISBN 88-8229-567-2), € 15.00. 

Il volume, che inaugura la collana "Frenis zero. Scienze della Mente - Filosofia - Psicoterapia - Creatività", contiene scritti di Salomon Resnik ("Corpo ed esistenza"), di Mauro Mancia ("Memoria e Psicoanalisi"), di Mario Rossi Monti ("Disforia e condotte suicidarie nel borderline"), di Santa Fizzarotti Selvaggi ("Tra corpo e mente. Paesaggi, scenari, visioni"), di Andreas Giannakoulas ("Il colore della mente") e di Giuseppe Leo ("Un luogo in cui rinascere. Il trattamento istituzionale delle psicosi dell'età evolutiva in un 'hopital de jour'").

Per informazioni e prenotazioni:

info@schenaeditore.com

Invito

Venerdì 30 settembre 2005 ore 18.00 presso l'Aula A. Moro (Facoltà di Giurisprudenza) dell'Università di Bari verrà presentato il libro "La Psicoanalisi. Intrecci Paesaggi Confini". Interverranno F. Fanizza (Ordinario di Estetica - Univ. di Bari), M. Mancia (Ordinario di Fisiologia Umana - Univ. di Milano Psicoanalista SPI) e M. Sinatra (Ordinario di Psicologia Generale e Storia della Psicologia - Univ. di Bari). Il Magnifico Rettore dell'Univ. di Bari, Prof. Giovanni Girone, porgerà i saluti ai partecipanti. Saranno presenti i curatori e l'editore.

 

20.09.2005

Presentazione del Festival della Scienza

Dal 27 ottobre all'8 novembre 2005, Genova torna ad essere il grande palcoscenico dei saperi scientifici. Apre infatti i battenti la terza edizione del Festival della Scienza che, fedele a una formula capace di coniugare ricerca, divertimento e spettacolo, si è ormai imposto come uno degli appuntamenti più significativi e più seguiti (165mila visitatori nel 2004) della divulgazione scientifica europea e internazionale.

Tema dell'edizione 2005, che lega come un filo rosso un programma ricco di quasi 250 eventi fra conferenze, mostre, laboratori, spettacoli e perfomance, è quello delle frontiere. Frontiera come terra di nessuno che separa il noto dall'ignoto, come limite da spostare costantemente in avanti, come confine tra i diversi saperi, da superare per conseguire nuove forme di ricerca interdisciplinare.

A esplorare questo tema saranno chiamati ospiti di eccellenza: scienziati, filosofi, intellettuali e artisti si confronteranno con il pubblico per rendere la scienza comprensibile ai più curiosi e interessante ai più informati. Alla scuola inoltre l'edizione 2005 dedica buona parte della programmazione, con mostre, laboratori didattici interattivi e progetti in collaborazione con le direzioni scolastiche regionali e con il Ministero dell'università e della Ricerca.

Il Festival della Scienza conferma così la propria vocazione di attrattore di conoscenza, un laboratorio capace di sperimentare linguaggi inediti di rappresentazione del sapere scientifico. La comunità scientifica trova nel Festival della Scienza un'interfaccia privilegiata per presentare i risultati più promettenti delle proprie ricerche.

In questo senso, il Festival ha vinto la scommessa: di far emergere un'identità collettiva della scienza capace di unire rigore e immaginazione per offrire al pubblico la bellezza di una scienza che faccia innamorare di sé.

Ideato da Codice. Idee per la cultura e dall'Istituto Nazionale per la Fisica della Materia (INFM), il Festival della Scienza è organizzato dall'Associazione Festival della Scienza in partnership con Progetto Italia di Telecom Italia e con la Compagnia di San Paolo.



CONFERENZE E TAVOLE ROTONDE
Sono oltre 130, tra conferenze, approfondimenti e tavole rotonde, gli appuntamenti del Festival volti a esplorare le molteplici sfaccettature della ricerca contemporanea nelle più svariate discipline. Prime fra tutte la fisica, a coronare idealmente le celebrazioni per il centenario di Albert Einstein e la chiusura di un 2005 dichiarato dall'Unesco "Anno internazionale della fisica". La grande kermesse genovese sarà aperta infatti da Robert Laughlin, professore all'Università di Stanford, presidente del KAIST di Seul e premio Nobel per la fisica, il quale, in un originale percorso attraverso la biografia einsteiniana, spiegherà perché i più grandi misteri della fisica non siano da ricercare da qualche parte ai limiti estremi dell'universo, ma molto più vicino a noi e alla nostra quotidianità: con l'irriverenza di chi ha conquistato le vette dell'autorevolezza scientifica proporrà una fisica di tipo "emergentista", da "ripensare da capo a piedi". Insieme a Laughlin, si ritroveranno a Genova fisici e storici della scienza fra i più noti al mondo, come Roger Penrose, autore di una monumentale opera di sintesi sulla fisica attuale, Gino Segrè e John Stachel, che parlerà di Einstein "creatore e ribelle", e grandi fisici italiani come Gabriele Veneziano, pioniere della teoria delle stringhe e Sandro Stringari, autorità di riferimento nella ricerca sugli atomi freddi. Sempre all'ombra di Einstein, un astrofisico autore di bestseller mondiali come Brian Greene porterà i visitatori a riflettere sulle particolarità dello spazio e del tempo, che formano la "trama del cosmo", obiettivo che non mancherà di essere colto anche da Giovanni Bignami. A coronamento, Martin Rees, il grande cosmologo di Cambridge e Astronomo Reale inglese, proporrà la sua originale visione della struttura cosmica, esposta in libri di grande successo, attraverso la luce riflessa di un ricordo e di un'analisi dell'eredità di Albert Einstein.

Di fisica dei sistemi complessi nella vita quotidiana parlerà poi uno scienziato di punta della ricerca italiana nel mondo, Giorgio Parisi. La rivelazione delle architetture del mondo fisico nello sport e nella cucina sarà esposta in modo sorprendente dal fisico russo Andrei Varlamov. L'ultimo confine sarà poi quello fra materia e antimateria, esplorato da Alvaro de Rujula e da altri esperti provenienti dal CERN di Ginevra.

Ad essi si uniranno altri esperti di storia delle scienze fisiche e matematiche, nonché presenze amiche e costanti del Festival, come Margherita Hack, Enrico Bellone, Pietro Greco e Piergiorgio Odifreddi. Amir Aczel invece, dopo il successo del suo libro sui paradossi della meccanica quantistica, porta a Genova la sua affascinante ricerca sul caso e sul calcolo delle probabilità: sarà un'occasione per parlare di strategie probabilistiche nei giochi d'azzardo e nella vita quotidiana, ad esempio nelle questioni di affari e di cuore. Della matematica applicata ai mercati finanziari parlerà invece il "padre" del frattali Benoit Mandelbrot.

Le frontiere interiori, racchiuse nella nostra mente, saranno percorse dagli studiosi di neuroscienze, argomento sempre cruciale del Festival: Steven Rose, autore di un nuovo provocatorio libro sul "cervello del XXI secolo" e sui rischi del "neuro-riduzionismo", Alberto Oliverio con le sue ricerche su mente ed emozioni, Richard Wiseman, con le divertenti allusioni al "fattore attenzione", e Giacomo Rizzolati, uno degli scopritori dei "neuroni-specchio" che, responsabili dei processi imitativi, promettono di rivoluzionare la comprensione del cervello umano. Della metamorfosi futuribile fra il personal computer e il "personal fabricator" parlerà Neil Gershenfeld insieme ad Angelo Raffaele Meo.

Dalle complessità della mente reale e virtuale si passerà alle complessità della genetica e del genoma umano, un'altra frontiera, forse la più scottante oggi, della scienza e della tecnologia, cui il Festival dedica particolare attenzione per consentire al pubblico di partecipare con una nuova consapevolezza al delicato dibattito in corso su questi argomenti. Di cellule staminali, ingegneria genetica, banche dati genetiche, terapie geniche e clonazione terapeutica discuteranno alcuni fra i maggiori esperti italiani come Andrea Ballabio, Alberto Mantovani, Carlo Alberto Redi, e internazionali, come la ricercatrice inglese Linda Partridge, Juergen Simon e l'oncologo parigino David Khayat. Su genomica e immortalità dialogheranno un filosofo e un biologo, Giulio Giorello e Edoardo Boncinelli.

Il genetista Steve Jones, insieme all'etologo Enrico Alleva, presenterà gli aggiornamenti più intriganti della biologia evolutiva contemporanea. L'evoluzionismo continua ad essere un tema in discussione, a causa dei ripetuti attacchi che è costretto a subire anche nel nostro paese: lo affronteranno gli antropologi italiani riuniti per il loro congresso nazionale in occasione del Festival, ma anche scienziati, storici e filosofi come Giulio Barsanti, Orlando Franceschelli e Vittorio Sgaramella, che nel dibattito "Darwin sì, no, forse" ripercorreranno il controverso tentativo di rimuovere la teoria dell'evoluzione dai programmi delle scuole italiane. Il ricco programma biologico del Festival culminerà infine con una grande tavola rotonda internazionale su "I confini della scienza" con Craig Venter, esploratore di frontiera della postgenomica e del sequenziamento genetico, John Brockman, l'agente letterario presidente di Edge Foundation, il circolo di eccellenza dell'alta divulgazione americana, e Alun Anderson, direttore di New Scientist dal 1999 al 2004.

Un'ampia sezione della manifestazione sarà dedicata alle frontiere del pianeta Terra, fra esplorazione, suggestione fotografica spettacolare e osservazione naturalistica. Richard Fortey, brillante naturalista del British Museum di Londra, ripercorrerà le tappe di un suo particolarissimo viaggio intorno al mondo nei luoghi critici che permettono di cogliere la dinamica della superficie terrestre e il carattere evolutivo del pianeta: una storia intima della Terra, una descrizione affascinante della tettonica a placche fra scienza, storia e letteratura. Di nuove fonti di energia parleranno Ken Zweibel e Jefferson Tester, di oscillazioni climatiche in tempi antichi e recenti della storia umana discuterà l'archeologo Brian Fagan, mentre sulle vastità oceaniche e sui loro misteri ci intratterrà il viaggiatore e disegnatore naturalistico di New York Richard Ellis.

Dalla Terra alla sua diversità interna. Gli intrecci fra geni, popoli e lingue nel disegnare la storia del popolamento umano saranno ripercorsi da grandi esperti internazionali, come il linguista di Stanford Merritt Ruhlen, autore dell'atlante delle lingue del mondo, e dall'erede della gloriosa scuola linguistica russa Sergei Starostin. In tema di geni e lingue, si discuterà di estinzione linguistica con Daniel Nettle, autore di un volume di denuncia della scomparsa di antichi idiomi, e Luisa Maffi, fondatrice di "Terralingua", una società scientifica canadese dedicata alla difesa della diversità biologica e culturale viste come due aspetti di un unico problema. In questo modo il Festival dedicherà un importante filone alle problematiche della diversità, intesa in senso biologico, ma anche linguistico, culturale e, per finire, gastronomico, con Carlo Petrini, presidente di SlowFood international, impegnato a discutere di "scienza planetaria del cibo" con il genetista Marcello Buiatti e con il presidente della Regione Toscana Carlo Martini.

Come sempre, il Festival giocherà anche sulle frontiere fra scienza e non scienza, consapevole della loro permeabilità e dei fecondi effetti di contaminazione fra linguaggi diversi. Si ritroveranno così a Genova noti filosofi come Remo Bodei, impegnato anche nel duello umanista-scienziato con Enrico Bellone, Salvatore Natoli, Aldo Giorgio Gargani, Maurizio Ferraris e la sua "ontologia del telefonino", Achille Varzi e Roberto Casati con le loro logiche "semplicità insormontabili". Scrittori e artisti come Lella Costa, Patrizia Bisi e Ludovico Einaudi si misureranno con la loro percezione della scienza fra speranze, incertezze e armonie. Ma si discuterà anche di Alice nel paese delle meraviglie con Stefano Bartezzaghi; di psicoanalisi e guerra con David Meghnagi; di teatro e scienza con Carlo Sini; di filosofia della comunicazione con Andrea Carlo Moro, Nicla Vassallo e Ugo Volli; di donne nella scienza; di politiche nazionali ed europee della ricerca scientifica in alcune ricche tavole rotonde dove, ricordando anche il lavoro e l'impegno dell'ex ministro e commissario europeo per la Ricerca Antonio Ruberti, dialogheranno gli scienziati e gli esponenti istituzionali della ricerca; di storia naturale dell'economia con Paul Seabright; della "ricerca del libro perduto" con l'autorevole astronomo e storico della scienza di Harvard Owen Gingerich.



MOSTRE E LABORATORI
"Hands-on", letteralmente "mani sopra": questa parola chiave accomuna gli oltre 50 allestimenti interattivi e didattici che stimolano il pubblico di ogni età a esplorare i territori della frontiera scientificae a cogliere le sottili connessioni che legano la scienza ad altre visioni e interpretazioni della realtà, come l'intuizione artistica. Una scienza quindi tutta da scoprire, da toccare, da sperimentare. Una scienza da vivere in costante dialogo con le altre manifestazioni dello spirito umano.

La nuovissima edizione 2005 della mostra Semplice e Complesso, con i suoi 26 exhibit divisi in tre sezioni (geometria, materia e moto), invita il pubblico a indagare in forma interattiva e altamente spettacolare temi di grande attualità per la ricerca scientifica, come la scienza della complessità e la teoria del caos. Tema centrale è l'esplorazione dei sistemi complessi e la loro pervasività nel mondo che ci circonda: nelle forme geometriche, che sono insiemi di punti strutturati dalle reciproche relazioni spaziali; nella materia, che trae la sua varietà di aspetti e di comportamenti dalle interazioni delle particelle elementari; e nel moto, in cui il rapporto tra posizione e tempo può produrre imprevedibilità e caos. I visitatori potranno così cogliere la complessità nello spazio, nella materia e nelle relazioni spazio-temporali, a partire da fenomeni facilmente osservabili nella vita quotidiana, che offrono spunti di approfondimento a numerose discipline, dalla meteorologia alla fisica statistica, dall'idrodinamica alla biologia evolutiva, fino all'economia e alla sociologia. Saranno in grado di produrre un vortice di sabbia o un tornado in miniatura ed osservarne l'evoluzione, ottenere scariche elettriche simili a fulmini, generare uno spettacolare vortice di fuoco, creare nuvole, studiare l'organizzazione per celle convettive di un liquido sottoposto a riscaldamento.


Acqua Aria Terra Fuoco è una mostra nuova anche come ispirazione, basata sul dialogo tra l'arte contemporanea, sia storica che d'avanguardia, con le nuove frontiere della ricerca scientifica in un percorso che accosta e alterna opere artistiche, installazioni sensoriali, esperimenti e video scientifici.

Il punto di partenza della mostra è il tema della creatività: il momento in cui l'uomo comprende che può maneggiare gli elementi primordiali dando quindi vita alle prime forme d'arte e di scienza. Il percorso prosegue con una successione dialogica di circa venti opere d'arte, dalla Margherita di fuoco di Kounellis all'opera sull'aria di Eliasson, con altrettanti video ed esperimenti scientifici, come la Macchina di Galileo costruita da Vergara Caffarelli. Si crea così una serie di rimandi su più livelli - qualità e caratteristiche dell'elemento - e intrecci tra i quattro elementi. Filmati e specifici approfondimenti sottolineano inoltre il ruolo dell'energia come punto d'incontro ideale e manifestazione empirica dell'interazione tra gli elementi.

All'interno del percorso una grande installazione sensoriale e multimediale esplora gli aspetti della dimensione sensitiva della natura (suoni, odori, vista e percezione tattile), con forti suggestioni emotive che coinvolgono lo spettatore.

Di luce in luce propone un percorso fuori dagli schemi sul rapporto tra scienza e arte, volto a destare nei visitatori la medesima capacità di osservare, di stupirsi e di porsi domande che accomuna scienziati e artisti. Gli allestimenti descrivono i fenomeni connessi con la presenza della luce e dei colori nell'ambiente, come le sfumature del cielo, le tonalità cromatiche dell'aria, i chiari e scuri delle ombre, l'arcobaleno. La spettacolare ricostruzione "indoor" dei fenomeni naturali costituisce il trampolino di lancio per un imprevedibile viaggio che, partendo dall'osservazione della realtà, giunge alla sua modellizzazione e alla verifica del modello secondo il metodo dell'indagine scientifica. La simulazione "hardware", cioè non ricostruita al computer, proposta nella forma unica di una costruzione scenografica, è l'approccio scelto per consentire al visitatore di "osservare" un modello proprio come si osserva un oggetto reale. L'accostamento delle opere pittoriche (di Van Gogh, Monet, Leonardo, Caravaggio, Velasquez) mostra che anche l'artista è in grado di cogliere un aspetto a volte tenue, a volte raro, ma comunque "fisicamente reale" della natura, e di "metterlo in scena" in modo che esso divenga un efficace punto di osservazione della realtà.

Se è vero che nel corso del XXI secolo il termine "radioattività" è andato assumendo connotazioni terrorizzanti, è anche vero che la radioattività è un fenomeno "naturale" per eccellenza, presente com'è nelle stelle, nel cuore della terra, nel nostro stesso corpo. La mostra La radioattività, una faccia della natura si propone di aiutare il pubblico, ed in particolare gli studenti delle scuole superiori, a conoscere la radioattività nelle sue caratteristiche, nei suoi effetti e nelle sue applicazioni attraverso un percorso articolato in quattro sezioni: la radioattività nell'universo, la radioattività nella biosfera, la radioattività al lavoro e le ricerche in corso a Genova sulle particelle e astroparticelle. Ampia la dotazione strumentale a disposizione dei visitatori, che hanno l'opportunità di visualizzare (e di misurare) alcune sfuggenti radiazioni cosmiche e naturali: un odoscopio per rivelare le traiettorie dei raggi cosmici, contatori geiger per misurare il livello di radioattività, uno spettrometro per valutare l'energia delle radiazioni, una trappola magnetica per plasma. Le numerose installazioni multimediali guidano il pubblico in un percorso coinvolgente e interattivo nei territori di frontiera della fisica nucleare: la rivelazione delle onde gravitazionali, lo studio dei neutrini solari, le ricerche sulla superconduttività applicata.

Sempre in tema di radioattività, colta però nei suoi aspetti più distruttivi, la mostra 100 Soli ripercorre, con eccezionali immagini raccolte dall'artista e fotografo americano Michael Light, la storia delle esplosioni nucleari avvenute negli Stati Uniti dal 1945 al 1962 e illustra gli effetti di una sperimentazione "selvaggia", spesso condotta senza le debite precauzioni per la popolazione e per l'ambiente.

Earthsong. Il canto della terra è insieme la celebrazione delle forze naturali che plasmano il nostro pianeta e la denuncia dei guasti prodotti dai cambiamenti del clima. Dai ghiacci dell'Artico ai caldi oceani tropicali, dai deserti sabbiosi a quelli innevati, dalle Alpi alle foreste equatoriali, gli incredibili paesaggi raccontano al pubblico le meraviglie della terra: arte e scienza si fondono in una galleria di spettacolari fotografie aeree in formato gigante, colorate come quadri astratti.

Dedicata a un pubblico intergenerazionale, la mostra-laboratorio I segreti dei dinosauri, incentrata sui ritrovamenti delle più recenti campagne di scavo in Patagonia, permette ai visitatori di investigare la vita (e l'estinzione) dei grandi rettili applicando le tecniche e gli strumenti propri della paleontologia. Il visitatore può addirittura effettuare scavi in aree simulate alla ricerca di reperti fossili e assistere in diretta alla ripulitura e al restauro di un reperto, ancora chiuso nell'involucro protettivo originale. Di grande interesse l'area tecnologica, che illustra le applicazioni della robotica nell'analisi dei comportamenti animali e presenta alcuni innovativi strumenti per il reperimento dei fossili come il georadar, un dirigibile in miniatura e un'unità di ricerca telecomandata. Alla fine del percorso gli scheletri di tre dinosauri (di cui uno cucciolo) testimoniano l'imponenza e la particolarità di questi antenati che decine di milioni di anni fa popolarono Gondwana, il grande continente meridionale.

All'insegna della scoperta giocosa è la mostra Le stanze dei numeri: alcuni simpatici conigli, simbolo della famosa "serie di Fibonacci", la progressione numerica che sembra spiegare numerosi processi di crescita, accompagnano simbolicamente i visitatori di stanza in stanza a scoprire la magia dei numeri, le loro proprietà e le loro applicazioni nella vita quotidiana, nel gioco, nell'arte, nelle nuove tecnologie.

A due territori "di frontiera" sono dedicati gli allestimenti L'Universo del Mare e Le frontiere polari: l'adattamento dell'uomo agli ambienti estremi. Il primo, incentrato sulle immagini dell'oceanografo Richard Ellis, permetterà di scoprire i misteri della vita acquatica, conoscere i paesaggi marini più affascinanti ed esplorare i fondali oceanici e le creature che li popolano. Il secondo consentirà al pubblico di indagare attraverso oggetti, fotografie, filmati e testimonianze di esperti una storia unica: quella della sopravvivenza umana in un ambiente estremo.


Tutti da scoprire sono i laboratori didattici e interattivi, dedicati al pubblico dei più giovani. Curati dalla prestigiosa Smithsonian Institution di Washington, i due laboratori Gioca all'inventore e Espandi i tuoi sensi intendono insegnare ai ragazzi (e alle loro famiglie in un proficuo rapporto intergenerazionale) l'arte dell'invenzione: partendo da oggetti e da materiali di uso comune (carta, cannucce, graffette, gomitoli, ecc.), gli aspiranti inventori sono stimolati a utilizzare il pensiero creativo e ad applicare un'adeguata metodologia per tradurre in pratica la propria idea. All'insegna dell'investigazione è il laboratorio Polizia Scientifica all'opera: divisi in gruppi, i ragazzi si trasformano in altrettanti detective per scoprire il colpevole di un omicidio con l'ausilio delle tecniche più avanzate, come l'analisi del DNA. Open Bio Lab è dedicato ai ragazzi desiderosi di esplorare le frontiere della biologia e della genetica: tra le attività proposte, l'estrazione del proprio DNA, l'utilizzo della genetica a fini investigativi, la scoperta di un OGM nascosto nel cibo. Realizzato in collaborazione con Telefono Azzurro, il laboratorio Le situazioni di pericolo: arriva 114 Emergenza Infanzia si propone un duplice obiettivo: da un lato aumentare la consapevolezza dei più giovani circa le situazioni di rischio e dall'altro svolgere un'attività formativa e informativa sul modo adeguato di reagire al pericolo. Dedicati a un pubblico di ogni età sono i laboratori Il Planetario di Roma va in tournée, La fisica in ballo e l'exhibit Tsunami: alla scoperta dei segreti dei maremoti: il primo propone in una cupola di 6 metri appositamente realizzata una selezione di otto spettacoli dal vivo sulle meraviglie dell'universo; il secondo illustra i principi fisici che entrano in gioco nelle attività sportive, esaminando movimenti e interazioni dei ballerini durante un tango; il terzo associa alla spiegazione della catastrofe di Sumatra la descrizione dei maremoti che si sono verificati nel Mediterraneo.



SPETTACOLI ED EVENTI SPECIALI
Com'è tradizione del Festival, l'edizione 2005 propone un ricco cartellone di spettacoli e di eventi speciali. Obiettivo: mettere in relazione i diversi linguaggi che, ciascuno con la peculiarità sua propria, tentano di interpretare la realtà. Spettacoli circensi e performance, teatro e cinema, danza e musica, giochi e animazioni si incontrano così al Festival per fare ancora una volta di Genova la capitale della scienza.

In prima mondiale per il Festival della Scienza, il regista Peter Greenaway, in collaborazione con la regista lirica Saskia Boddeke e con il compositore Andrea Liberovici, presenta I figli dell'Uranio, uno spettacolo multimediale che trae spunto dalle ricorrenze del 2005 (anno internazionale della fisica, centenario di Einstein, 60 anni dalla bomba atomica) per interrogarsi sugli effetti prodotti dalla scoperta dell'uranio e dalle ricerche sulla fissione. La performance, che fonde teatro, musica e video, è incentrata su otto dei più illustri "figli" dell'uranio, personalità che hanno previsto la scoperta, l'hanno resa possibile, ne hanno sfruttato le applicazioni, ne hanno sofferto le conseguenze: Isaac Newton, Joseph Smith, Madame Curie, Albert Einstein, Nikita Kruscev, Mikhail Gorbaciov, George W. Bush.

Altra prima assoluta in Italia, dopo il successo registrato negli Stati Uniti, Qed. Un giorno nella vita di Richard Feynman racconta la vita del grande fisico, premio Nobel nel 1965, attraverso gli eventi che hanno luogo in una giornata "normale" di studio e di lavoro. In un monologo che si intreccia alle telefonate con vari interlocutori, assistiamo alla preparazione di una lezione, alle riflessioni sulla responsabilità della fisica, alle considerazioni sul lavoro di scienziato, all'espressione del suo eclettico talento durante le prove di uno spettacolo, alla personale elaborazione della notizia di essere malato terminale di cancro. Scopriamo così man mano l'istrionica e multiforme personalità di Feynman, definito dal grande fisico David Goodstein come "la star della mia vita".

Un'attrice (Lella Costa) e un medico (Riccardo Fesce) dialogano in Neuroni e anima da due punti di vista apparentemente inconciliabili. Lui è neurofisiologo e arriva dai neuroni, le cellule nervose che nelle loro intricate e mutevoli connessioni mettono in grado il cervello di leggere, interpretare e ricordare ogni istante della vita. Lei è attrice, paladina delle giuste cause, poetessa dello spirito femminile e arriva dalla letteratura, dalla musica, dall'impegno culturale, sociale e politico. Insieme, cercheranno di cogliere le mille sfaccettature di mente e anima.

Liberamente tratto dall'opera di Italo Calvino, in particolare "Le cosmicomiche", Cosmica luna mette in scena il dialogo tra Calvino e Qfwfq, la creatura mutante che ha vissuto ogni evento della storia cosmologica. Intrecciando racconti che bizzarramente avallano le più opposte e contraddittorie ipotesi scientifiche, lo spettacolo ripercorre fantasticamente le varie fasi di una evoluzione immaginaria, curiosa e suggestiva. Ed evoca brandelli di una comica e surreale storia del mondo ridicolizzata e resa fantastica dal filtro deformante della memoria. Alice nella casa dello specchio recupera la carica ironica del linguaggio e del nonsense che caratterizzano il romanzo di Lewis Carrol per narrare il fantastico viaggio di Alice, personaggio sospeso tra la meraviglia infantile e la serietà nell'affrontare i trabocchetti spazio-temporali degli inquietanti personaggi che abitano il paese "al di là dello specchio": un invito a continuare a giocare il serissimo gioco dell'infanzia con lo spirito da "paese delle meraviglie". La magia delle bolle di sapone ritorna, a grande richiesta, in Bufaplanetes, nuova creazione della compagnia catalana Pep Bou premiata da numerosi riconoscimenti: il protagonista è un grosso pesce, figlio del vento, che scappa dalla routine del teatro per dar vita a uno spettacolo fantasmagorico in cui le bolle, fluttuando nel vuoto, rendono lo spazio scenico il simbolo poetico della vita e dell'umanità stessa. Altro grande successo della passata edizione, torna Circoscienza, performance che quest'anno è interamente dedicata ai fuochi artificiali: artisti, pirotecnici e studiosi illustrano le leggi fisiche, le equazioni matematiche e i teoremi che rendono possibile l'antico spettacolo "del botto". Nell'anno delle celebrazioni eisteiniane, un omaggio all'insegna dell'ironia: l'opera buffa Ho clonato lo zio Alberto confronta la biografia (vera) di Albert Einstein con quella di un suo clone che ha esiti meno... geniali.

Un fitto calendario di eventi speciali fa da corollario spettacolare al Festival, a cominciare da Il Festival viaggia: a partire dal 6 ottobre, in anticipo sull'apertura ufficiale, fino al 25, il Festival della Scienza "invade" gioiosamente con la varietà dei suoi stimoli e delle sue idee le stazioni ferroviarie di Milano, Torino e Roma. Qui, appositi "corner della scienza" offrono ai viaggiatori l'opportunità di incontrarsi, scambiare conoscenze e "toccare con mano" i temi più attuali del pensiero e della ricerca scientifica. Interverranno nelle giornate di apertura e di chiusura della manifestazione scienziati, filosofi e ricercatori di primo piano (come Giulio Giorello, Piergiorgio Odifreddi, Luigino Bruni, Alberto Piazza, Paolo Vezzoni, Silvio Garattini, Enrico Alleva, Marcello Buiatti). La scienza come fecondo stimolo alla fantasia: è questo il tema dell'evento D'improvviso la scienza. Gruppi di ragazzi da nove a dodici anni si affrontano in una gara di improvvisazione mai proposta prima in altre rassegne e fanno appello alla propria inventiva per rappresentare ciò che viene loro suggerito dalla scienza. Una giuria di personalità scientifiche, con l'ausilio del pubblico, giudica coerenza, originalità e cooperazione di ogni performance e decide la classifica. Il Signore degli Anelli: il misterioso caso degli anelli rubati coinvolge i ragazzi in un gioco di ruolo, che è al contempo una caccia al tesoro, per far luce sul furto degli anelli di Saturno e catturare i colpevoli. Impossibile però recuperare gli anelli, che sono andati distrutti: occorrerà trovare gli ingredienti giusti per ricostruirli. Un gioco divertente, ma anche un'occasione per indagare le caratteristiche del sistema solare e scoprire le leggi che lo governano. La scienza dà spettacolo nelle performance sperimentali di Magic Andy, alias Andreas Korn-Muller, divulgatore scientifico e autore di libri per ragazzi. In High energy Magic Andy ricorre ai più spettacolari effetti speciali per svelare i misteri dell'energia chimica (esplosioni prodotte da congelamento con azoto liquido), meccanica (acqua che bolle in una campana di risonanza), biochimica (effetti di bioluminescenza in un grande acquario di 50 litri), elettrica (taglio di una lastra di ferro con torcia da saldatura). In Chemical Wild West, il selvaggio West diventa teatro di spettacolari esperimenti scientifici: pistoleri che sparano più velocemente della propria ombra, cannoni a idrogeno che colpiscono il pubblico, acqua che bolle con le vibrazioni, esplosioni mozzafiato combinate con fuochi di artificio. In Sinestesie. La pittura dei suoni, le magiche note de "La serva padrona" di Pergolesi vengono "dipinte" in diretta nel corso di una performance di pittura e offrono l'opportunità di esplorare uno dei temi di ricerca del terzo millennio: la sinestesia. Con Le vie della scienza, il Festival sbarca a Sanremo, la città di Alfred Nobel e Italo Calvino. Puntando sulle peculiari caratteristiche della cultura scientifica, dell'ambiente naturale e della storia locale, il Festival coinvolge i cittadini di Sanremo e delle aree limitrofe con un programma incentrato su temi di grande interesse scientifico (come la probabilità e il caso), centrali nell'esperienza e nella cultura del gioco. La mostra Le Ruote Quadrate, gli eventi legati a Circoscienza e le conferenze svelano al pubblico gli imprevedibili aspetti delle medesime leggi fisiche che governano le attività quotidiane del casinò.


 

 

15.09.2005 

Segnalazione convegno:

 

CENTO ANNI DAL 1905

Un secolo di psicologia in Italia

Urbino, 11-12 Novembre 2005

 Programma

 

Prima giornata (11 Novembre 2005) – Mattino

Il V Congresso Internazionale di Roma (prima parte)

Chairman: Guido Cimino

Relazione

Relatore

9.30-10.00 Apertura del Convegno e saluti delle Autorità

 

10-10.30 La gestazione della psicologia scientifica in Italia fino al 1905

Guido Cimino (Univ. Roma “La Sapienza”)

10.30-11.00 Linee storiche dei primi Congressi internazionali di Psicologia (dal 1890 al 1905)

Gabriella Sava (Univ. Lecce)

11-11.30 Coffee break

 

11.30-12.00 Il V Congresso Internazionale: la sezione di psicologia sperimentale

Luciano Mecacci (Univ. Firenze)

 

12-12.30 Il V Congresso Internazionale: la sezione di psicologia introspettiva in rapporto alle scienze filosofiche

Mauro Antonelli (Univ. Milano)

12.30-13.00 Il V Congresso Internazionale: la sezione di psicologia applicata

Simonetta Gori-Savellini (Univ. Firenze)

13.00 Chiusura della sessione

 

 

Prima giornata (11 Novembre 2005) – Pomeriggio

 Il V Congresso Internazionale di Roma (seconda parte)

Chairman: Luciano Mecacci

15.00-15.30 Il V Congresso Internazionale: la sezione di psicologia patologica (psichiatria, ipnotismo, psicoterapia)

Patrizia Guarnieri (Univ. Firenze)

 

15.30-16.00 Il contributo degli psicologi tedeschi al V Congresso

Maria Sinatra / Luigi Traetta (Univ. Bari e Foggia)

16.00-16.30 Il contributo di Francesco De Sarlo e della “Scuola fiorentina” al V Congresso

Liliana Albertazzi (Univ. Trento)

16.30-17.00 Il contributo degli psicologi francesi al V Congresso

Renato Foschi (Univ. Roma)

17.00-17.30 Coffee-break

 

17.30-18.00 Il contributo di James e dei pragmatisti al V Congresso

Antonio M. Ferreri (Univ. Roma)

18.00-18.30 I primi Congressi internazionali di Psicologia (dal 1905 al 1929): la partecipazione italiana

Glauco Ceccarelli (Univ. Urbino)

18.30-18.45 Il contributo di Alfred Binet al V Congresso (comunicaz. 1)

Elisabetta Cicciola (Univ. Roma)

18.45-19.00  Leonardo Bianchi, psichiatra e ministro della pubblica istruzione (comunicaz. 2)

Stefania Scarselli / Glauco Ceccarelli  (Univ. Urbino)

19.00 Chiusura della sessione

 

 

Seconda giornata (12 Novembre 2005) – Mattino

Le prime tre cattedre universitarie di Psicologia

e Tavola rotonda

Chairman: Giovanni Pietro Lombardo

9.30-9.55 Dai primi incarichi alle prime cattedre e il primo concorso a cattedre di discipline psicologiche in Italia

Riccardo Luccio (Univ. Firenze)

9.55-10.20 Federico Kiesow, docente universitario di discipline psicologiche

Maria Sinatra (Univ. Bari)

10.20-10.45 Sante De Sanctis, docente universitario …

Giovanni Pietro Lombardo (Univ. Roma)

10.45-11.00 Una testimonianza su Sante de Sanctis

Vittorio de Sanctis (Opera de Sanctis – Roma)

11.00.11.25 Cesare Colucci, docente universitario …

Federico Di Trocchio (Univ. Lecce)

11.25-11.35 Coffee break

 

11.35-12.00 Le vicende dell’insegnamento universitario della psicologia in Italia: il Novecento

Sadi Marhaba (Univ. Padova)

12.00-13.30 L'insegnamento universitario della psicologia e la formazione degli psicologi (Tavola rotonda)

 

13.30 Chiusura della sessione

 

 

Seconda giornata (12 Novembre 2005) – Pomeriggio

La nascita della ‘Rivista di Psicologia’

Chairman: Sadi Marhaba

15.00-15.30 Giulio Cesare Ferrari, fondatore della "Rivista di Psicologia"

Mario Quaranta (Univ. Padova)

15.30-16.00 La storia della ‘Rivista di Psicologia’

Valeria Paola Babini (Univ. Bologna)

16.00-16.30 Per una storia delle riviste scientifiche di psicologia in Italia: il Novecento

Vincenzo Bongiorno (Univ. Cagliari)

16.30-16.45  La psicologia sociale e collettiva nella ‘Rivista di Psicologia’ (comunicaz. 3)

Gilda Sensales / Rossella Pisilli (Univ. Roma)

16.45-17.05 Coffee-break

 

17.05-17.20 La psicologia nell’Università di Roma tra Ottocento e Novecento (comunicaz. 4)

M. Serena Veggetti (Univ. Roma)

17.20-17.35 Temi pedologici e psicopedagogici nella ‘Rivista di Psicologia’ (comunicaz. 5)

Carlo Trombetta (Univ. Roma)

17.35-17.50 I Congressi italiani di Psicologia dal 1911 al 1936 (comun. 6)

Roberto Mazzoli – Glauco Ceccarelli (Univ. Urbino)

17.50-18.05 Gli strumenti di psicologia sperimentale al V Congresso (comunicaz. 7)

Angela De Leo (Univ. Roma)

18.05-18.20 Un tachistoscopio per esperimenti collettivi: il contributo di Benussi al V Congresso (comunicaz. 8)

Silvia Degni (Univ. Roma)

18.20-18.45 Ev. presentazione dell’Indice analitico della Rivista di Psicologia

Glauco Ceccarelli / Chiara Pierpaoli / Daniela Calasso (Univ. Urbino)

Chiusura del Convegno

 

 

 

 

17.06.2005 

Nuova pubblicazione: "La follia attraverso i secoli" di Michèle Ristich de Groote

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10.06.2005 

Nuova pubblicazione: "Breve storia della psicoanalisi in Italia: dalle origini alla fine degli anni '70" di Contardo Calligaris

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 9.06.2005 

Nuova pubblicazione: "AMARCORD" di Leonardo Ancona

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1.06.2005 

E' on-line il nuovo numero semestrale (giugno 2005) della rivista "Frenis Zero. Scienze della Mente, Filosofia, Psicoterapia e Creatività".

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22.04.2005 

Nuove pubblicazioni in edizione originale:

   TEXT IN ENGLISH

"I feel what I emote: therefore I am!": Matte-Blanco's unique contribution to  our understanding of affects.   by James S. Grotstein   

go to the paper

"Civilization, Man-made Disaster and Collective Memory" by Werner Bohleber

go to the paper

 

22.03.2005 

Nuove pubblicazioni sul sito A.S.S.E.Psi.:

"The meaning of  medication in psychoanalysis, with special reference to psychosis": nuovo contributo di Salomon Resnik. 

  vai al contributo

"Modificazioni nosografiche e psicoanalisi": resoconto della relazione presentata da Giovanni Gozzetti alla giornata di studio del C.I.S.P.P.  del 19.03.2005 all'Isola di San Servolo a Venezia. 

vai al resoconto

 

1.03.2005 

Segnalazione della conferenza di Giovanni Stanghellini mercoledì 9 marzo 2005 a Venezia. 

Dipartimento di Studi Storici - Università di Venezia

 Nell'ambito dei Seminari connessi agli insegnamenti di Storia della Scienza e di Epistemologia clinica

( prof. Mario Galzigna - mailto:galzigna@unive.it ) il dottor GIOVANNI STANGHELLINI

(Dipartimento di Salute Mentale - Università di Firenze) terrà una conferenza sul tema:

 SIGNIFICATI DEL "SENSO COMUNE": CONTRIBUTI DELLA FILOSOFIA ALLA PSICHIATRIA CLINICA

 I temi trattati nella conferenza sono stati sviluppati dall'autore in un  suo recente libro:    Disembodies Spirits and Deanimated Bodies. Psychopathology of     Common-Sense, Oxford University Press, Oxford 2004

  Nella rivista telematica italiana "Psychiatry on line Italia" sono accessibili  anticipazioni inedite del libro - non ancora tradotto  italiano - e sviluppi dei temi  della conferenza: - I sensi del senso comune

   ( http://www.pol-it.org/ital/sensocomune.htm )

- Può la filosofia servire alla psichiatria?

   ( http://www.pol-it.org/ital/filosofia2.htm )

 L'incontro si terrà:

Mercoledì 9 marzo 2005 - alle ore 15

Dipartimento di Studi Storici - Sede della Malvasia

San Marco 2597 (30124 Venezia)

 Alla conferenza seguirà un dibattito. La partecipazione è aperta a tutti gli interessati

  

 

 

 15.02.2005 

Resoconto della relazione di René Kaes su "Il disagio del mondo moderno e la sofferenza del nostro tempo"

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 8.02.2005 

Breve storia dei "Fogli di Informazione" di Paolo Tranchina

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7.02.2005

"Medici che uccisero i loro pazienti"

Nuovo contributo di Luigi Benevelli.

Vai al contributo

 

22.01.2005 

"La dimensione psicologica del bambino in ospedale". Nuovo contributo di Chiara Ciampi.

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20.01.2005

Iniziative del Museo Storico di Trento in occasione della "Giornata della Memoria"

(fonte: Newsletter Museo Storico in Trento) 

 GIORNO DELLA MEMORIA 27 GENNAIO 1945

27 gennaio 2005 Il Comune di Trento, in occasione della "Giornata della memoria", istituita con legge dello Stato per ricordare l'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, organizza, in collaborazione con il Museo storico in Trento, un momento di celebrazione ufficiale. GIOVEDI' 27 GENNAIO 2005, CON INIZIO ALLE ORE 18,00 Presso Palazzo Geremia Salone di rappresentanza in via Belenzani a TRENTO interverranno: Alberto PACHER, sindaco di Trento Marco DALLA FIOR, presidente del Consiglio comunale di Trento Federico STEINHAUS, Presidente della Comunità ebraica di Merano "La Shoah e la memoria di una comunità" Giuseppe FERRANDI, direttore del Museo storico in Trento (coordinatore dell'incontro) Per informazioni: Museo storico in Trento tel. 0461.230482 email:info@museostorico.it 

 

Rivista Frenis Zero

15.01.2005 

E' on-line l'ultimo numero della rivista Frenis Zero (gennaio 2005).

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