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      Auguri di Buon Natale!
16.12.2008

Newsletter A.S.S.E.Psi. NEWS: dicembre 2008 - AUTOBIOGRAFIE DELL'INCONSCIO

<<Gentilissimi,

è già consultabile sul sito internet della rivista di psicoanalisi “Frenis Zero” (link: http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenishome.htm ) il numero 11 (anno 6, gennaio 2009), numero semestrale monografico dedicato alle “Autobiografie dell’Inconscio”. Abbiamo voluto raccogliere degli scritti, inediti o riproposti, di psicoanalisti che riflettono, in termini autobiografici, sui propri percorsi esistenziali  Il titolo “Autobiografie dell’Inconscio” trae ispirazione dall’ultimo libro di Salomon Resnik (“Biographie de l’inconscient”, Dunod, Paris), il quale è tra gli autori di questo numero di Frenis Zero con  “L’inconscio e le sue maschere”, in cui rievoca gli anni passati a Londra a contatto con la Klein, con Bion e con altri illustri analisti della Società Britannica negli anni ’50-’60.

I testi raccolti in questo numero della rivista sono molto eterogenei, innanzitutto in quanto a provenienza: si tratta di articoli, di frammenti di interventi a congressi (come “Un incontro con Giovanni Bollea” in cui l’autore rievoca il suo primo incontro con Serge Lebovici), estratti di opere autobiografiche non più ristampate (come “La mia infanzia” di Wilhelm Reich), autobiografie pubblicate sotto pseudonimo (come “Una vita tutta per sé” di Marion Milner), scritti in cui la scrittura poetica  trasforma un episodio di vita  (come nel caso del contributo di Sergio De Risio) oppure che abbracciano con lo sguardo dello storico della psicoanalisi l’intera parabola della propria vita a contatto con i movimenti tellurici delle istituzioni psicoanalitiche (come negli scritti “Psicoanalisi: principii, partigianeria ed evoluzione personale” di Otto Kernberg e “Amarcord” del recentemente scomparso Leonardo Ancona), o ancora in cui lo psicoanalista narra delle “microstorie” (come fa Silvano Arieti nel “Parnas”) che fanno parte integrante della nostra storia collettiva. Ancora, un’altra tipologia di scritti autobiografici di cui abbiamo voluto fornire un esempio è quella in cui l’analista riflette sulla trasmissione transgenerazionale di traumi collettivi. E’ il caso del genocidio armeno che fa da sfondo al saggio di Janine Altounian “Di cosa sono testimonianza le mani dei sopravvissuti? Dell’annientamento dei viventi, dell’affermazione della vita”, la cui prima parte è stata proposta in un numero precedente di Frenis Zero, e di cui ora proponiamo la seconda parte. Un’altra tipologia è quella della narrazione autobiografica, da parte di uno psicoanalista, delle traversie incontrate nella propria analisi personale: ce ne dà un esempio Rauda Jamis nel suo “Alice nel paese degli psicanalisti” (recentemente pubblicato da “La Lepre Edizioni”) in cui la psicoterapeuta francese rievoca criticamente gli sviluppi della propria relazione con la prima sua analista, chiamata “Drop Psic”. Il filone delle rievocazioni delle analisi personali fatte con Freud  si è notevolmente arricchito negli ultimi anni: vogliamo riproporre  il breve scritto di Abram Kardiner “La mia analisi vista dal 1976” in cui l’analista statunitense ripercorre, in “après coup”, la grandezza ed i limiti della propria esperienza analitica con Freud. Il tema della riflessione “religiosa” sul proprio ruolo di analista appartiene al contributo di Gaetano Benedetti “Il dolore all’origine della colpa, dell’amore e della psicoterapia”: una riflessione intima, ma anche sofferta su quanto l’esperienza del dolore psichico possa nutrire di sé il transfert, il controtransfert e, più in generale, la relazione psicoterapeutica. Infine, abbiamo voluto riproporre un vecchio scritto di Michel David su “Narciso e il diario psicoanalitico”, un contributo sul rapporto tra autobiografia  e narcisismo che ci sembra ancora interessante.

 

 

RIVISTA DI PSICOANALISI NEURO-EVOLUTIVA: abbiamo voluto dedicare, a partire da questo numero 11, uno spazio della rivista al dialogo della psicoanalisi con le neuroscienze e l’”infant research”. Lo inauguriamo con l’articolo <<Rivisitare “Lutto e melanconia” >> di R.L. Carhart-Harris, H.S. Mayberg, A.L. Malizia e D. Nutt. L’articolo nella sua completezza verrà accolto in un prossimo libro delle Edizioni Frenis Zero che sarà dedicato al rapporto della psicoanalisi con le neuroscienze.

 

Bene, l’occasione mi è gradita per formulare a tutti voi i più sinceri auguri per le prossime festività del Natale e del Nuovo Anno.

Cordiali saluti>>.

 

Giuseppe Leo

 

 

3.12.2008

Segnalazione delle manifestazioni volte a celebrare il centenario della nascita di Mario Tobino.

(fonte: sito web ASL di Lucca)

A Palazzo Ducale una mostra e un convegno dedicati al grande psichiatra-scrittore

La Fondazione Mario Tobino inaugura le celebrazioni del centenario della nascita dello psichiatra-scrittore, con una mostra, dal titolo “Il turbamento curato”, e un convegno, “Il turbamento e la scrittura”, che si terranno a Palazzo Ducale di Lucca, dedicati da un lato agli strumenti del disagio mentale così come sono stati conservati nell'ospedale psichiatrico di Maggiano e dall'altro al disagio e al turbamento in relazione alla scrittura e alla creatività letteraria.
La mostra “Il turbamento curato - Strumenti medici e scientifici dell'ospedale psichiatrico di Maggiano” sarà inaugurata il 4 dicembre e resterà aperta fino al 14 dicembre. Il convegno “Il turbamento e la scrittura” avrà luogo il 5 e 6 dicembre. Mario Tobino (1910-1991) è la figura che per eccellenza coniuga i due aspetti: scrittore chiave del Novecento italiano, e direttore per lunghi anni del manicomio di Maggiano, ha narrato con grande rigore e con grande passione la follia del microcosmo, dell'universo chiuso del nosocomio in molti romanzi dalle Libere donne di Magliano a Per le antiche scale. Il progetto, nato con il patrocinio della Provincia di Lucca, del Comune di Viareggio, del Comune di Lucca e degli eredi Tobino, è stato realizzato grazie al contributo della Regione Toscana, dell'Azienda USL 2 di Lucca e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Mostra
Il turbamento curato
Strumenti medici e scientifici dell'Ospedale Psichiatrico di Maggiano
Lucca, Palazzo Ducale, 4 - 14 dicembre 2008
Inaugurazione: 4 dicembre ore 17.30

Convegno
Il turbamento e la scrittura

Lucca, Palazzo Ducale, 5 - 6 dicembre 2008
Intervengono: Beatrice Alfonzetti, Antonella Anedda, Alfonso Berardinelli, Eugenio Borgna, Claudia Carmina, Marosia Castaldi, Milo De Angelis, Primo De Vecchis, Salvatore Ferlita, Roberto Gigliucci, Raffaele Manica, Graziella Magherini, Camilla Miglio, Guido Padano, Adolfo Pazzagli, Domenica Perrone, Katia Rossi, Michele Zappella.
Proiezione di una video-intervista con Andrea Zanzotto, a cura di Laura Barile e Francesco Carbognin.  




18.11.2008

(fonte: Newsletter A.S.S.E.Psi. NEWS - novembre 2008)

<<Gentilissimi,

questa newsletter è per informarvi delle nuove pubblicazioni sulla rivista di psicoanalisi “Frenis Zero”  e sul sito web dell’A.S.S.E.Psi. (Associazione per lo Studio della Storia e dell’Epistemologia della Psichiatria).

1)      PSICOANALISI E MEMORIA DEI TRAUMI COLLETTIVI: 

Nell’aprile scorso si è svolto a Lecce il primo convegno internazionale di “Frenis Zero” (“Id-entità mediterranee. Psicoanalisi e luoghi della memoria”) che ha avuto una tavola rotonda incentrata sull’interpretazione psicoanalitica dei traumi della memoria collettiva che hanno avuto nel Mediterraneo il loro scenario storico. In quella tavola rotonda, Nicole Janigro, analista di Milano ma di origini croate, aveva dato lettura del suo intervento, dal titolo: “Paesaggi in mutazione: dalla pace alla guerra, dalla guerra alla pace”. Si tratta di un testo, che potete leggere accedendo alla HOME PAGE della rivista (url: http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenishome.htm ), che raccoglie delle riflessioni, in un’ottica psicoanalitica, sul ritorno della guerra in Europa, in coincidenza delle guerre balcaniche della fine del secolo scorso. Un aspetto che la Janigro rileva consiste nel fatto che in un contesto socio-politico che ha incubato l’odio su base etnica <<ciascuno è inesorabilmente “inchiodato” alla dimensione collettiva della propria nazionalità: il noi si trova di fronte un loro, che sommerge l’io, si fatica a distinguere, di nuovo, un tu>>. Già prima dello scoppio di quell’odio, c’è stata un’elaborazione di un lutto da compiere, quello dell’ex-Yugoslavia: <<i nuovi confini sconvolgono le geografie interiori, risucchiano le infanzie, costringono a rivedere quanto è essenziale in ogni identità>>. Anche la memoria individuale e la memoria collettiva sono entrate in una sorta di cortocircuito, per cui è difficile stabilire quale delle due abbia iniziato ad essere  manipolata dai media e dai movimenti politici.

Interessante poi è dal punto di vista del clinico quanto il dopoguerra abbia modificato la psicopatologia delle condizioni postraumatiche: <<Nelle diverse realtà dell’ex Yugoslavia una lunga esperienza di incontro con persone gravemente traumatizzate (…) ha portato a elaborazioni differenti e molteplici, all’uso di metodiche e tecniche davvero varie (…).>> Ma anche i diari di guerra e del dopo-guerra costituiscono un prezioso materiale di ricerca per <<rendere oggettivo qualcosa che in quel momento sta invadendo l’io>>. Il rapporto terapeutico spesso si è dovuto strutturare tra uno psichiatra o psicoterapeuta straniero ed un paziente locale: sul primo è possibile <<proiettare il ruolo del salvatore esterno – fidarsi di nuovo di un essere umano per la sua possibilità di accettare quanto di universale c’è nel male ma insieme essere rassicurati dalla sua estraneità al contagio>>. L’esperienza personale della Janigro di conduttrice di gruppi terapeutici con profughi di quelle guerre le fanno elaborare delle osservazioni sulla clinica e sulla fenomenologia del rapporto terapeuta-vittima, una fenomenologia oggetto anche di elaborazione artistica e cinematografica come nel film “Il segreto di Esma”, di cui ricordiamo la recensione scritta dalla stessa Janigro e che potete leggere su “Frenis Zero” al link http://web.tiscali.it/freniszero/esma.htm .

 

 La guerra, la violenza collettiva e di Stato costituiscono un fil rouge delle ultime nostre pubblicazioni di cui questa newsletter vuole dare segnalazione.

 

2)      GRANDE GUERRA E STORIA DELLA PSICHIATRIA:

Il 4 novembre 1918, novant’anni fa, si concludeva la Grande Guerra. Andrea Scartabellati, storico della psichiatria, ha condotto un’interessante ricerca sulle cartelle cliniche dell’Ospedale Psichiatrico di Cremona, ricostruendone le dinamiche istituzionali durante gli anni della Prima Guerra Mondiale. “Leggere la follia in guerra. 1915-1918”, la cui pubblicazione era già iniziata sul sito dell’A.S.S.E.Psi., è ora completo di tutti i capitoli e le bellissime illustrazioni, finora inedite, accessibili a partire dalla pagina delle NOVITA’ del sito dell’A.S.S.E.Psi. (url: http://web.tiscali.it/bibliopsi/news.htm ). Inoltre, lo stesso Scartabellati ha curato un recente libro, edito da Marco Valerio Edizioni, intitolato “Dalle trincee al manicomio. Esperienza bellica e destino di matti e psichiatri nella Grande Guerra”, di cui ci piacerebbe presentare in futuro una recensione.

 

3)      STORIA DELLA PSICHIATRIA, FASCISMO E SECONDA GUERRA MONDIALE:

 alla pagina delle RECENSIONI BIBLIOGRAFICHE ( url: http://web.tiscali.it/bibliopsi/biblioteca.htm ) potete trovare la recensione del libro di Francesco Paolo Peloso “La guerra dentro. La psichiatria italiana tra fascismo e resistenza. 1922-1945” (Ombre Corte, Verona, 2008). Quel “dentro” del titolo sembra riassumere le svariate angolazioni da cui è possibile studiare il rapporto tra psichiatria e storia in quegli anni di violenza di Stato (il richiamo è all’opera dell’analista argentina Janine Puget) e di guerra. Ma il “dentro”, in un contesto traumatico, finisce per perdere anche a livello intrapsichico le proprie demarcazioni rispetto ad un “fuori”: l’effrazione della violenza perpetrata da chi invece dovrebbe funzionare come “garante metasociale” (il richiamo è a René Kaes) ha come risultato quello di sopprimere qualsiasi “Frontiera” nel cuore stesso delle strutture psichiche deputate ad assolvere il compito di sistema para-eccitatorio (Freud, 1920).

 

4)       CONGRESSI SU PSICOANALISI E TRAUMA:

    - il Centro Psicoanalitico di Roma ha organizzato per i giorni 13-14 dicembre 2008 il convegno “L’impronta del trauma. Sui limiti della simbolizzazione”. Questo convegno propone  una occasione di confronto scientifico per mettere al lavoro la teoria psicoanalitica, e i diversi modelli rispetto a forme  nuove di patologia e di sofferenza psichica che sono consentite dal progresso scientifico a tutela della vita biologica ma che espongono comunque a gravi danni della vita psichica. Eventi che limitano la rappresentazione di sé e la simbolizzazione dell’esistenza come ad es. accade con quei pazienti che arrivano in analisi dopo l’esperienza di un coma, all’inizio di un processo di alzheimer,  per abusi sessuali individuali o collettivi,  per esperienze di tortura,  sradicamento,  esilio. A proposito di queste esperienze reali, che noi analisti incontriamo sempre più spesso nella stanza d’analisi, vorremmo chiederci quali proposte teorico-cliniche e quali letture interpretative possano  venire dalla Psicoanalisi. Per informazioni consultare la pagina dei CONGRESSI all’url http://web.tiscali.it/cepsidi/congressi.htm

- l’Associazione “PSICHE” di Bari ha organizzato nei giorni 21, 22 e 23 novembre prossimi il congresso internazionale “Uso e abuso del bambino e dell’adolescente”, con numerosi interventi, che tra cui menzioniamo “Trauma ed alle sue vicissitudini” ( relazione di Andreas Giannakoulas), ’”Incesto, fantasia e relazione con il corpo in adolescenza” ( relazione di Patricia Greve), “Violenza e abuso sul bambino e sull’adolescente” (Filippo Ferrara e Lidia Converti Papa), “L’abuso invisibile” (Sarantis Thanopulos), “Costruzione e de-costruzione del trauma” (Paolo Fabozzi), “Seduzione-confusione delle lingue. Trauma e trauma cumulativo” (Marco Armellini), “L’abuso nell’infanzia e nell’adolescenza tra ambiente e società” (Carmen Serino e Antonella Curci), “Trauma dell’abuso e fallimento della funzione materna” (Paolo Cesano, Anita Mastromarino, Eleonora Sibilano), “Il ruolo traumatico delle fantasie inconsce dei genitori come fattori ego alieni nelle identificazioni del bambino” (Vincenzo Bonaminio), “Uso, abuso e violenza nell’adolescenza” (Mario Bertolini e Francesca Neri).

Per informazioni ed iscrizioni ci si può collegare al link www.associazionepsiche.org

- il Centro di Psicoanalisi di Roma organizza il convegno “Il soggetto nei contesti traumatici: affetti e difese del trauma” nei giorni 29 e 30 novembre prossimi. Si segnala tra i vari interventi quello dello psicoanalista statunitense Stephen Seligman che parlerà di “Identificazione proiettiva e asimmetrie coercitive nella interazione bambino-genitore: una applicazione concordante dell'approccio kleiniano ed intersoggettivo”.

5)      ARTE E TRAUMI COLLETTIVI: a Milano è in corso la mostra di Alfredo Jaar “It is difficult”. L’artista, di origini cilene ma esule negli Stati Uniti, vede nell’arte una formidabile occasione di testimonianza, in prima persona, sulla storia e i traumi collettivi contemporanei, come il genocidio del Rwanda, le violenze connesse con il passato regime dell’”apartheid” in Sudafrica, il dramma dei “boat people” vietnamiti. Alla pagina delle NOVITA’ (url : http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenisnews.htm ) è possibile leggere una recensione della mostra, ambientata allo Hangar Bicocca a Milano, dove è ancora possibile ammirare le “torri” di Anselm Kiefer.

6)      SPECIAL ARTICLE:

“I modelli della schizofrenia e i sintomi base” è il titolo dell’articolo di Massimo Di Giannantonio, Giuseppe Di Iorio, Silvia Dongiovanni e Maria Rosaria Grimaldi che potete leggere a partire dalla pagina delle NOVITA’ del sito dell’A.S.S.E.Psi. (url: http://web.tiscali.it/bibliopsi/news.htm ). Attraverso un excursus di storia della psichiatria, viene fornito un panorama davvero completo dei dibattiti scientifici attuali sull’individuazione, nelle patologie dello spettro schizofrenico, dei cosiddetti “sintomi di base”.

 

7)      NEURO-PSICOANALISI:

 è uscito per Astrolabio il libro di Allan Schore  “La regolazione affettiva e la riparazione del sé”, di cui pubblichiamo la recensione (url: http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenisnews.htm ) di Milton Richlin, professore di psicologia alla S. Diego State University. E’ un libro che rappresenta davvero una pietra miliare rispetto allo sviluppo di ulteriori punti di contatto tra la psicoanalisi, le ricerche di “infant research” e gli studi di neuroscienze cognitive ed affettive.

 

8)      FREUD E IL NOVECENTO:

l’editore Borla ha pubblicato il volume curato da Marco Conci e da Maria Luisa Martini che  raccoglie gli atti del convegno tenuto in Italia il 27 e 28 ottobre 2006 per celebrare i 150 anni della nascita di Freud.  << L’intelligibilità del sapere psicoanalitico, considerato nel nesso di conoscenza e cura, è stata ricostruita e discussa variamente, secondo i paradigmi epistemici e le forme della sua diffusione, utilizzabilità e applicazione. Come è stato delineato da molti interventi, l’orizzonte di comprensione che si abbozza con Freud sembra richiedere non tanto un “ritorno a Freud” quanto una maggiore ripresa del rapporto tra scienza, professione e forma epistemica/ermeneutica di relazione e di ascolto. Una maggiore critica psicoanalitica sembra significare oggi più intersoggettività, più comunità di diritti. Fondata sull’ “attenzione fluttuante” e sull’ascolto della libertà di associare pensieri, parole, ed espressioni,  la psicoanalisi si innesta in un’articolazione di valori, tecniche, approcci di ricerca, miti culturali, che contribuiscono a schiudere la possibilità di comprendersi, analizzarsi e autogovernarsi o, se si vuole, a manifestare teoricamente  e praticamente la libertà di coscienza. Volere più psicoanalisi, dopo un secolo,  significa volere più co-scienza di che cos’è l’uomo, nella sua singolarità e nella sua pluralità, e perciò volere più consapevolezza di diritti, più integrazione dell’altro, più dialogo e riconoscimento della diversità, della complessità, più comprensione del disagio e più spazi di responsabilità e di civiltà» (dalla Prefazione).

 

9)      Infine, last but not the least, vi segnalo che il 29 novembre 2008 avrà inizio il XXVI corso seminariale del CISPP “PSICOANALISI E VITA. RIPENSARE OGGI LA CURA E LA FORMAZIONE” (Venezia, Calle Fontana, Cannaregio 3829).

Ecco il calendario:

- 29 novembre 2008 relazione di Salomon Resnik (“Psicosi e poiesis”) e di Isabella Schiappadori (“Frammento di un’esperienza tra sogno ed evocazione”)

 

-         31 gennaio 2009 relazione di Flavio Nosé “Psicopatologia e luoghi di vita”

-         28 febbraio 2009 relazione di Aldo G. Gargani “La formazione della persona: tra immaginazione narrativa e riflessione razionale”

-         28 marzo 2009 relazione di Sergio Fava “La trasmissione del sapere in psicoterapia psicoanalitica”

-         23 maggio 2009 relazione di Anna Taquini Resnik “La vita che ti diedi: come dar vita, in analisi, al mondo interno”

-         27 giugno 2009 relazione di Enrico Levis “Soma e dolore psichico”

 

Per informazioni: tel. 041-5236037 email: cispp@libero.it

 

Bene vi ringrazio per l’attenzione e vi porgo cordiali saluti>>.

Giuseppe Leo

 

 
12.11.2008

Nuova pubblicazione: "I MODELLI DELLA SCHIZOFRENIA E I SINTOMI BASE" di M. Di Giannantonio, G. Di Iorio, S. Dongiovanni, M.R. Grimaldi

clicca qui per leggere l'articolo

 

4.11.2008

In occasione del 90° anniversario della fine della Grande Guerra segnaliamo la pubblicazione completa di "Leggere la follia in guerra 1915-1918" di Andrea Scartabellati, uno sguardo nei drammi della guerra dall'interno di un manicomio.

clicca qui

 

20.10.2008

A.S.S.E.Psi. NEWS - ottobre 2008:

<<Gentilissimi,

vi invio questa newsletter per aggiornarvi delle novità riguardanti la rivista di psicoanalisi “Frenis Zero”, nonché l’A.S.S.E.Psi. (Associazione per lo Studio della Storia e dell’Epistemologia della Psichiatria).

1)       EDIZIONI FRENIS ZERO: abbiamo il piacere di annunciare il primo libro pubblicato dalla nostra casa editrice. L’autore è Giuseppe Leo ed il titolo è “VITE SOFFIATE. I VINTI DELLA PSICOANALISI” (pagg. 224). E’ un’opera di narrativa in cui l’io narrante è Karin Stephen, psicoanalista cognata di Virginia Woolf,  la quale intraprende un viaggio in Svizzera alla ricerca dei motivi che hanno misteriosamente portato alcuni dei pionieri della psicoanalisi (Viktor Tausk, Wilhelm Stekel, Tatiana Rosenthal, Herbert Silberer) a scegliere il suicidio per porre fine alla propria vita. Karin si imbatte in un manoscritto di Otto Gross, anch’egli psicoanalista e più volte ricoverato in manicomio in quanto tossicomane, il quale sembra contenere importanti rivelazioni circa la fine di tali vinti della psicoanalisi. Ma la stessa Karin condividerà con i colleghi, a cui si era tanto dedicata in vita, lo stesso destino: morirà suicida nei primi anni ’50. Per informazioni: pagina NOVITA’ http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenisnews.htm

 

 

2)       Nuova pubblicazione: “ I MITI NELLA CLINICA PSICOANALITICA: ANALISI DI UN MITO GRECO ATTRAVERSO I CONTRIBUTI DI W. BION” Autori: F. Amione, A. Cusin LINK : http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenisnews.htm

 

3)       CINEMA, PSICOANALISI E TRAUMI COLLETTIVI: Recensione di Nicole Janigro del film di A. Sokurov « Alexandra  LINK : http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenisnews.htm

 

4)       NEUROPSICOANALISI : « Epigenesi e trasmissione del comportamento attraverso le generazioni » di Frances A. Champagne  LINK: http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenisnews.htm

 

5)       MAITRES A DISPENSER (http://web.tiscali.it/bibliopsi/maitres.htm ): Resoconto del seminario dell’A.S.P. con Romana Negri  sull’”Infant observation”(Milano, 18 ottobre 2008) .

 

6)       STORIA DELLA PSICHIATRIA: segnalazioni bibliografiche (http://web.tiscali.it/bibliopsi/biblioteca.htm ) dei libri “La nave che affonda” di F. Basaglia, F. Ongaro Basaglia, A. Pirella, S. Taverna (con una recensione di Mario Rossi Monti tratta da “Il Sole 24 ore”), “Dalle trincee al manicomio. Esperienza bellica e destino di matti e psichiatri nella Grande guerra” a cura di Andrea Scartabellati, “La guerra dentro. La psichiatria italiana tra fascismo e resistenza (1922-1945)” di Paolo F. Peloso.

 

7)       UMORISMO E PSICOANALISI: <<The use of humor in psychoanalysis>> by Nancy Ronne    LINK: http://web.tiscali.it/psychowitz/witzronne.htm

 

8)       IL CASO MASUD KHAN : in occasione dell’uscita in Italia del libro di Gazzillo e Silvestri “Sua maestà Masud Khan. Vita e opere di uno psicoanalista pakistano a Londra” (Cortina, 2008) proponiamo sul sito web dedicato agli “psychosuiciders” una serie di risorse sul web concernenti la figura di questo controverso psicoanalista   LINK : http://web.tiscali.it/tatianarosenthal/masudkhan.htm

 

9)       CONGRESSI  (http://web.tiscali.it/cepsidi/congressi.htm ): Segnaliamo

 

-          a Milano il 25 ottobre prossimo Anne-Marie Sandler inaugurerà l’anno accademico del Centro Studi di via Ariosto ;

-          sempre a Milano nei giorni 25 e 26 ottobre si svolgerà il convegno internazionale organizzato dall’OPIFER “Le molte voci dell’identità. Sulle orme di Silvano Arieti” (“The many voices of identità. In the footsteps of Silvano Arieti”);

-          dal 13 novembre al 11 dicembre l’A.I.P.P.I.  a Roma organizza il corso “Interventi di psicoterapia psicoanalitica in adolescenza”;

-          a Firenze la S.I.P.P. organizza dal 21 al 23 novembre il convegno “Tra il femminile e il materno: una linea d’ombra” con una relazione di Catherine Chabert “La melanconie et la jalousie: deux logiques inconscientes de la difference”;

-          a Roma dal 7 al 9 novembre l’Associazione Internazionale di Storia della Psicoanalisi organizza il XII Incontro Internazionale dell’AIHP “Storie di casi, storie di pazienti”;

-          a Roma dal 29 al 30 novembre il Centro di Psicoanalisi di Roma organizza il convegno “Il soggetto nei contesti traumatici: affetti e difese del trauma”. Sarà ospite Stephen Seligman che presenterà una relazione dal titolo “Identificazione proiettiva e asimmetrie coercitive nell’interazione bambino-genitore: una applicazione concordante dell’approccio kleiniano ed intersoggettivo”;

-          a Roma il 15 novembre la SIPRE organizza un incontro con Steven H. Cooper “La privacy dell’analista nel lavoro con il paziente”.

 

Bene, vi ringrazio per l’attenzione e vi porgo i miei più cordiali saluti>>

 Lucia Giannone

 

8.10.2008

Segnalazione convegno di storia della psicoanalisi:

ASSOCIATION INTERNATIONALE D'HISTOIRE DE LA PSYCHANALYSE

INTERNATIONAL ASSOCIATION FOR THE HISTORY OF PSYCHOANALYSIS

ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DI STORIA DELLA PSICOANALISI

Association régie par la loi du 1er Juillet 1901 - Non-profit making association

Organisme formateur n° 11-75-22228-75 - Siret : 349  061 127 00 024

 XII Incontro Internazionale dell’AIHP

Col sostegno dell’UFR di Scienze umane e cliniche dell’Università di Parigi VII, il CRPM di Paris VII, la Società Psicoanalitica Italiana, la Società di Psicoterapia Psicoanalitica Italiana, la Società Psicoanalitica di Parigi, il “Quatrième Groupe”, Espace Analytique, il Centro Psicoanalitico di Roma, il Centro Romano di Psicoanalisi, il Dipartimento di Psicologia della II Università di Napoli.

 

 «Storie di casi, storie di pazienti»

 

Data : Venerdì 7, Sabato 8, Domenica  9 Novembre 2008

Roma,  Via Panama 48- Società Psicoanalitica Italiana

 

 

         “Il resoconto di un’analisi è un genere di scrittura che correla la seduzione del romanzesco all’interesse dell’investigazione teorico-clinica. Esso offre un approccio originale dei processi psichici, tanto lontano dallo scritto teorico con obiettivi storici o epistemologici quanto dai testi che si richiamano alla clinica solo per la brevità delle “vignette”, troppo facilmente manipolabili. Storicamente, nell’opera di Freud, il resoconto di un’analisi e soprattutto quello della sua auto-analisi nell’Interpretazione dei Sogni, occupa una posizione strategica particolare. Quando si tratta di un paziente, il racconto di un caso offre la possibilità di vedere non la nascita di ipotesi ma la loro elaborazione nella cura, tanto che la ripresa ordinata di queste ultime costituisce una sorta di secondo respiro del racconto clinico, quello del ricentramento intorno a delle ipotesi teoriche. È necessario tuttavia domandarsi se il resoconto analitico, che ha come materia la versione che l’analista stesso si dà di questa esperienza a due, non apparirebbe al paziente in questione ben lontano da ciò che è stata la sua versione personale della cosa. Ma si tratta davvero della stessa cosa? Questo dodicesimo Incontro dell’AIHP avrà per obiettivo quello di confrontare con queste narrazioni cliniche, l’apporto ulteriore delle biografie, delle autobiografie o più semplicemente degli archivi concernenti i casi celebri: l’Uomo dei lupi, l’Uomo dei topi, Schreber, Sidonie Scillag, l’Aimée di Lacan ed altri ancora. Chi erano questi uomini e queste donne che siamo abituati a considerare ed evocare come dei veri modelli, quasi dei frammenti di teorie fossilizzate? Che cosa lo sguardo “storico” e non più solo clinico ci apporta o ci rivela rispetto all’incontro che li ha distesi non soltanto sul divano ma sul foglio della scrittura? La Storia nella sua dimensione antropologica e sociale incontra qui queste storie che si riscrivono indefinitamente: quella dei pazienti grazie ai quali la psicoanalisi ha potuto – a sua volta- scriversi ed inscriversi.”

 

PROGRAMMA

 

 

Venerdì  7 Novembre

 

14h : Iscrizioni (nella disponibilità dei posti rimanenti)

14h30 : Apertura del XII Incontro Internazionale da parte del Presidente  dell’AIHP (S. de Mijolla-Mellor), il Presidente del Centro psicoanalitico di Roma (T. Bastianini), il Presidente del Centro di psicoanalisi romano (R. Petrini) e il Segretario scientifico dell’AIHP (M. Balsamo)

 

Relazioni inaugurali:

 

Presidente della sessione : Domenico Chianese (SPI)

Moderatore: Alain de Mijolla (SPP)

 

15-16 : Sophie de Mijolla-Mellor (Univ. Paris 7, IVème Groupe) 

(15 minuti di discussione con la sala)

 

16-17 : Stefano Bolognini (SPI)

(15 minuti di discussione con la sala) 

 

17-17.15: Pausa

 

Moderatore : Franco Conrotto (SPI)

 

17.15-18.15 : Mario Lavagetto ( Univ. Bologna)

(15 minuti di discussione con la sala) 

 

18.15-19 : Dibattito  generale con la sala

 

 

19h Cocktail di benvenuto nei locali della Società Psicoanalitica Italiana

 

 

Sabato  8 Novembre

 

9h : Inizio dei lavori

 

Presidente della sessione : Alain Vanier (Univ. Paris 7, Espace Analytique)

Moderatore: Giuseppe Maffei (Univ. Pisa)

 

9h15 :   Tavola rotonda su Singolarità e storia con Giovanni Levi (Univ. Venezia) e  Silvano Facioni (Univ. della Calabria, Cosenza)

 

10h15 : Dibattito con  la sala

 

10h 45: Pausa

 

Moderatore: Gianluigi Monniello (Univ. Roma, La Sapienza, SPI)

 

11h : Tavola rotonda su :  Storie di casi/Storie di vite  con Alain de Mijolla (SPP),  Philippe Gutton, (Pr. Emerito Univ.),  Jacques Vigneault (SCP).

 

12h30: Dibattito con  la sala

 

 

13h : Buffet nei locali della Società psicoanalitica italiana

 

 

 

Sabato pomeriggio

 

Presidente della sessione : Roberta Guarnieri (SPI)

Moderatore : Sophie de Mijolla Mellor

 

14h Tavola rotonda su  Donne analiste /Donne in analisi con  Maria Teresa A. Maiocchi (Univ. Cattolica di Milano, Forum del campo lacaniano),  Michelle Moreau-Ricaud (IVème Groupe),  Sabine Parmentier (Espace Analytique).

 

15h30 : Dibattito con la sala

 

         16h : Pausa  

 

Moderatore:  Lucia Schiappoli (SIPP)

 

16h30 : Tavola rotonda su L’Uomo dei lupi e l’Uomo dei topi  con Jacques Sédat (Espace Analytique), Monique Schneider e Rémy Potier, (Univ. Lyon 2, Louis Lumière) 

 

18h : Dibattito con la sala

 

20h Cena dei membri dell’AIHP (su iscrizione) e Assemblea generale

 

 

Domenica 9 Novembre

 

Presidente della sessione  : Nicolas Gougoulis (SPP)

Moderatore : Andrea Baldassarro (SPI)

 

9h :  Tavola rotonda su  Auto ed etero-biografie con  Daniela Scotto di Fasano (SPI),  Marco Francesconi, (Univ . Pavia), Franca Munari (SPI)

 

10.00 : Dibattito con la sala

       

         10.30: Pausa  

 

 

Moderatore: Lorena Preta (SPI)

 

10.45 :  Tavola rotonda su L’epistemologia del caso  con Domenico Chianese (SPI),Vincenzo Bonaminio (Univ. di Roma, SPI), Maurizio Balsamo (Univ. Paris 7, SPI)

 

12h30 :  Dibattito con la sala

 

13h30 : Chiusura del convegno (S. de Mijolla- Mellor, M. Balsamo)

 

 

                  INFORMAZIONI GENERALI

 

Costo dell’iscrizione al convegno: 150 euro; membri AIHP 120 euro; studenti 80 euro

 

Numeri  telefonici per le informazioni sul colloquio : (0039) 06-8540645/ 06-8415016

 

Iscrizioni : il martedì (10h-12h) e  il venerdì (15h-17h) , Società Psicoanalitica Italiana, via Panama 48, Roma, (Sig.ra Vittoria Fosco). A partire dal 1 ottobre.

 

 Per posta: Centro di Psicoanalisi romano, via Panama 48, 00198, Roma (all’attenzione di Vittoria Fosco, con indicazione del nominativo e copia del bonifico  bancario).

 

Per fax (con indicazione del «Colloquio AIHP-Roma» e copia del bonifico bancario) (0039)06-8413996

 

Per il bonifico bancario : (IBAN) : IT72S0100503205000000001613, intestato a Maurizio Balsamo, con l’indicazione del  proprio nominativo e la causale «Colloquio AIHP-Roma».

 

Referente: (Per ogni informazione) Maurizio Balsamo, via Piave 36, 00187, Roma. Tel : 064740852, email : m.balsamo@mclink.it

 

 

 

18.09.2008

"I 30 ANNI DELLA LEGGE 180 A PORDENONELEGGE" (19-21 settembre)

Il festival del libro ricorda la rivoluzione operata con la Legge Basaglia che restituì dignità e diritti alle persone

Foto:  Cesare Rizzetto, 1980-1990, succursale dell'Opp di Udine, Sacile - San Camillo.

(fonte: Ufficio Stampa Cooperativa sociale Itaca)

Sono passati 30 anni dalla Legge 180 e “Pordenonelegge.it 2008” ricorda il cambiamento epocale operato da Franco Basaglia che consentì di chiudere gli Ospedali psichiatrici e di fornire un preciso assetto organizzativo ai Servizi di Salute mentale inserendoli nel Sistema sanitario nazionale. La Legge 180 fu infatti rivoluzionaria in termini di recupero della dignità, dei diritti, della libera espressione e comunicazione, della lotta allo stigma e accesso alle cure. Per tutti. Giunto alla sua 9^ edizione, il festival del libro “Pordenonelegge.it” si terrà nella città sul Noncello dal 19 al 21 settembre prossimi. Ben tre gli appuntamenti dedicati ai 30 anni della Legge Basaglia.
La sala consiliare della Provincia in corso Garibaldi ospiterà venerdì alle 16.30 la presentazione del libro di Giacomo Di Marco e Flavio Nosè “La clinica istituzionale in Italia”, sabato alle 10 nella saletta dell’ex Convento di San Francesco in piazza della Motta è prevista la presentazione del libro di Peppe Dell’Acqua “Non ho l’arma che uccide il leone”. Sempre sabato ma alle 11, presso il Chiostro Superiore del Convento di San Francesco, sarà inaugurata la mostra fotografica “Undicimila giorni di storia” con scatti di Guido Cecere, Cesare Rizzetto, Gianni Berengo Gardin, Claudio Ernè, Neva Gasparo, Moira Piemonte e Cristina Pittuello. Promotori dell’iniziativa sono il Dipartimento di Salute Mentale dell’Ass 6 Friuli Occidentale, i Comuni di Pordenone, Sacile e San Vito al Tagliamento, la Provincia di Pordenone, le Cooperative sociali Fai, Acli, Il Seme, Itaca e Noncello, l’associazione Aitsam, la Casa del Volontariato, i Gruppi Ama e Cinemazero.

La riforma concretizzatasi poi con la promulgazione della Legge 180 (13 maggio 1978) era partita come risultato di un movimento di lotta alle istituzioni segreganti in un periodo di grande fermento e affermazione dei diritti umani. Nel Pordenonese, il tema della salute mentale è stato costantemente al centro dei processi di trasformazione sociale e culturale, tesa al superamento dello stigma e allo sviluppo di forme innovative di inclusione. Le persone con sofferenza mentale sono sempre state considerate non solo soggetti portatori di domande ma anche di proposte e di coraggiose iniziative, per affrontare la vita non soltanto come gestione dignitosa della sofferenza, ma anche come possibilità di nuovi scenari ed occasioni.
Tuttavia oggi, a 30 anni dalla emanazione della Legge Basaglia, esistono ancora in Italia influenti correnti di pensiero e di interessi economico-politici che ripropongono la reclusione di ogni forma di diversità e contraddizione sociale, in contesti che fanno pensare ad un processo di “neo-istituzionalizzazione diffusa”.
Ma cosa è cambiato da allora? È stata certamente messa in crisi l’ottica della gestione “silenziante” della malattia, come è stato posto l’accento sulla necessità di valorizzare la persona sofferente in quanto persona indivisibile, con il proprio senso e la propria storia, attraverso la costruzione di un progetto che affermi la propria dimensione soggettiva e interroghi necessariamente tutti gli aspetti della vita e della comunità in cui è inserito.

Tornando agli appuntamenti proposti all’interno del festival del libro “Pordenonelegge.it”, “Paura di volare: senso e rischio della cura” sarà il tema dell’incontro di venerdì alle 16.30 (presso la sala consiliare della Provincia), che vedrà la presentazione del libro di Giacomo Di Marco e Flavio Nosè “La Clinica Istituzionale in Italia. Origini, fondamenti, sviluppi”. Uno spunto per una riflessione proposta dal Dipartimento di salute mentale di Pordenone per provare a rileggere, a distanza di 30 anni dalla Legge Basaglia, la pratica psichiatrica contemporanea, interrogandosi su aporie, intoppi e consunzioni. All’incontro, oltre agli autori, interverranno Antonello Correale, direttore del Dipartimento di salute mentale di Roma, psicoanalista, Margherita Gobbi e Francesco Stoppa del Dipartimento di salute mentale dell’Ass 6 Friuli Occidentale.
“Quello che va ricordato di Basaglia trent’anni dopo Basaglia” sarà occasione di confronto sabato alle10 (nella Saletta del Convento di San Francesco). “È una cosa seria la follia: è vita, tragedia, tensione. La malattia mentale invece è il vuoto, il ridicolo”. Inizia con una presentazione inedita di Franco Basaglia il libro “Non ho l’arma che uccide il leone” scritto da Peppe Dell’Acqua, che di Basaglia fu discepolo, amico, compagno di viaggio di quell’avventura straordinaria che alla fine degli anni ‘70 a Trieste, come in molti luoghi in Italia, portò all’abbattimento del manicomio e all’approvazione della Legge 180. Nelle storie di “Non ho l’arma che uccide il leone” gli schizofrenici, i sudici, gli agitati ritornano insperabilmente ad avere un nome, un indirizzo, una professione. Le cartelle cliniche si trasformano in persone. Insieme a Peppe Dell’Acqua interverrà Angelo Cassin, responsabile del Dipartimento di salute mentale dell’Ass 6 Friuli Occidentale.
“Undicimila giorni di storia” è invece il titolo della mostra fotografica (presso il Chiostro Superiore del Convento di San Francesco) che sarà inaugurata sabato alle 11.30. L’esposizione è interamente dedicata alla Legge 180 ed è promossa dal Dipartimento di salute mentale dell’Ass 6 Friuli Occidentale in rete con le diverse risorse sociali presenti nel territorio - Cooperative sociali, associazioni, Comuni, Provincia, Istituti superiori, Cinemazero - con l’obiettivo di dar vita a un dibattito sul grande tema della salute mentale. Le immagini fotografiche contemporanee e storiche sono di Guido Cecere, Cesare Rizzetto, Gianni Berengo Gardin, Claudio Ernè, Neva Gasparo, Moira Piemonte e Cristina Pittuello. L’allestimento della mostra è curato dall’Istituto d’arte “Enrico Galvani” di Cordenons, il coordinamento generale della mostra è a cura di Carmen Schifilliti del Dsm pordenonese.

Organizzata in quattro sessioni, l’esposizione conduce in un viaggio all’interno della Legge 180. La 1^ sessione - fotografie di Gianni Berengo Gardin, Claudio Ernè è Neva Gasparo – parte da quando Basaglia con la sua équipe iniziò la campagna morale e scientifica tesa allo smantellamento dei manicomi, e seppe captare la solidarietà militante delle intelligenze progressiste presenti allora nel Paese. Tra queste intelligenze, spiccavano alcuni operatori della comunicazione. Tra i fotografi, fecero scalpore i reportage sui manicomi realizzati G.B. Gardin e da altri eminenti reporter italiani. La funzione esplicita di tale opera di documentazione visiva era informare i cittadini sulla brutale realtà dei manicomi fino ad allora misconosciuta. Di fatto la “Legge Basaglia” fu presto boicottata e la definitiva chiusura dei manicomi fu per lungo tempo procrastinata. Ancora nei primi anni Novanta si contavano a decine di migliaia gli internati nei residuati ghetti manicomiali, spesso resi legali con il solo escamotage di un fittizio cambio di denominazione. Le fotografie ritraggono persone internate che hanno sopportato per decenni il logoramento psichico e morale di una non-vita spesa nello squallore e nella violenza dell’Ospedale psichiatrico.
La 2^ sessione - fotografie di Cesare Rizzetto – raccoglie immagini realizzate nella succursale dell’Opp di Udine, a cavallo tra gli anni ‘80-’90 su commissione del Centro Studi e Ricerche per la Salute Mentale del FVG. Non compaiono più le camicie di forza o le camere di contenzione ma rimangono incancellabili gli esiti distruttivi di una lunga permanenza dentro l’istituzione totale. Molte delle persone fotografate sono ormai decedute e questi scatti sono l’unica testimonianza disponibile che tali persone siano realmente esistite. Non erano alieni, ma esseri umani dotati ognuno di una propria inimitabile identità. Non erano svaniti nel nulla quando le mura del manicomio li aveva fagocitati.
La 3^ sessione - fotografie di Guido Cecere – raccoglie istantanee realizzate nella realtà dei Servizi di Salute mentale del Pordenonese nel 2008. Le immagini mostrano che è possibile realizzare percorsi di cura che siano soprattutto percorsi di vita, di scambio, di creatività e di libertà. La realtà della psichiatria territoriale, così come dimostrano le fotografie, ha restituito dignità al proprio vivere quotidiano, appartenenza e cittadinanza superando ogni forma di separatezza, offrendo la possibilità di dare un senso alle proprie giornate, la consapevolezza che comunicare è vivere e che il lavoro può essere un piacere. Risposte concrete a chi vive il disagio psichico senza l’utilizzo di luoghi di coercizione ed isolamento. La 4^ sessione raccoglie infine immagini di Moira Piemonte e Cristina Pittuello.



 

2.09.2008

A.S.S.E.Psi. NEWS: settembre 2008

<<Gentilissimi,

riprendiamo le nostre newsletter mensili, apprendendo la triste notizia della scomparsa di Leonardo Ancona. L’insigne psichiatra e psicoanalista romano ci aveva fatto l’onore di aderire al board scientifico della nostra rivista Frenis Zero. In essa avevamo già pubblicato, o meglio ri-pubblicato, alcuni suoi lavori. Tra questi ricordiamo:

1)      “Amarcord”: un interessante articolo autobiografico che ripercorreva le principali tappe della sua formazione personale e psichiatrica, tratteggiando anche i vividi profili di psicoanalisti e personalità con cui egli aveva stabilito intensi rapporti, come ad es. Agostino Gemelli. Una prima parte di questo articolo è accessibile all’indirizzo http://web.tiscali.it/cepsidi/ancona.htm . La seconda parte dell’articolo uscirà sul prossimo numero monografico di Frenis Zero (gennaio 2009) che sarà dedicato alle autobiografie degli psicoanalisti, in cui sarà pubblicato, tra gli altri lavori,  anche un inedito di Otto Kernberg.

2)      Il rapporto della psicoanalisi con la religiosità ed in particolare con le istituzioni religiose è stato un campo di ricerca pionieristico di Ancona. Abbiamo pubblicato in un numero precedente di Frenis Zero (n. 6, anno 3, giugno 2006 accessibile dalla HOME PAGE http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenishome.htm ) il suo articolo “Il rischio dell’irrazionalità nelle strutture di religione”, mentre sempre nello stesso numero potete leggere la recensione al suo libro edito da Franco Angeli “Il debito della Chiesa alla Psicoanalisi”.

 

E’ con profonda commozione che ricordiamo l’infinita gentilezza e disponibilità nonché il calore umano di una personalità che lascia un vuoto incolmabile non solo nel (piccolo) mondo psicoanalitico.

 

PSICOANALISTI SUICIDI: è uscito sulla rivista  “Setting” (fascicolo 24, 2007) l’articolo “Auto-emancipazione e psicoanalisi: il percorso umano di Tatiana Rosenthal”, scritto dal sottoscritto. In esso si fa il punto sulle più recenti acquisizioni sulla biografia di questa psicoanalista russa, vera pioniere nel campo delle applicazioni della psicoanalisi alla critica letteraria ed al campo dell’educazione. Il sito web su Tatiana è in continuo aggiornamento, anche per quanto riguarda le biografie degli altri psicoanalisti morti suicidi (come Stekel e Tausk) o che hanno sofferto in qualche periodo della propria vita di una grave patologia psichiatrica. L’indirizzo è http://web.tiscali.it/tatianarosenthal/presentation.htm

 

CONGRESSI ED EVENTI ECM: alla pagina http://web.tiscali.it/cepsidi/congressi.htm troverete aggiornati gli eventi ECM di settembre ed ottobre con particolare riguardo a quelli di pertinenza psicoterapeutica psicoanalitica. In particolare segnaliamo:

 

a)      per il ciclo “Freud aveva ragione?” l’A.S.P. (Associazione Studi Psicoanalitici) ha organizzato per il 18 ottobre 2008 il seminario “Infant Observation: risorse e metodi per il lavoro clinico con bambini e genitori e per la formazione” condotto da Romana Negri (a Milano c/o il cineteatro Don Bosco, via Melchiorre Gioia 48).

Neuropsichiatra Infantile, professore associato di Neuropsichiatria infantile all’Università degli Studi di Milano e titolare dell’ insegnamento di Neuropsichiatria infantile al Corso di Laurea di Medicina per l’area pediatrica.,  Romana Negri svolge un’intensa attività di formazione e aggiornamento in molte ASL e in Ospedali della Lombardia, dell’Emilia Romagna e della Toscana, dedicandosi particolarmente all’organizzazione di seminari di “Infant Observation”. I suoi interessi di ricerca riguardano gli aspetti molto precoci dello sviluppo del bambino, sul piano mentale e neurologico, secondo gli insegnamenti degli psicoanalisti Donald Meltzer e Martha Harris e dei neurologi V.Vojta e Berta e Karel Bobath. Ricordiamo in particolare il lavoro di oltre 25 anni presso l’Ospedale di Treviglio-Caravaggio (Bergamo), su più di 3900 bambini.

Le sue ricerche si sono sempre più orientate a cogliere e a dimostrare la stretta integrazione delle componenti emotivo-affettiva e neuroevolutiva a partire dalla vita prenatale, mediante osservazioni ecografiche di coppie di gemelli non identici dalla dodicesima settimana al parto e osservazioni settimanali in famiglia sino al secondo anno di vita. È autrice di 154 pubblicazioni su riviste scientifiche italiane e straniere e del libro Il neonato in terapia intensiva (Milano, Cortina, 1994; II edizione, 1998), pubblicato in inglese da Karnac e in greco da University Studio Press. E’ in fase di pubblicazione, presso Karnac, un libro sulla osservazione psicoanalitica del neonato e del bambino.

Il Seminario si avvarrà della proiezione di materiale video-registrato per illustrare i seguenti temi:

      Infant Observation: cenni storici e aspetti metodologici rilevanti

      Ricerca: personalità e memoria fetale, processi mentali precoci, l’aspetto re­lazionale

      Risorse e metodi per il lavoro con genitori-bambini: consultazione terapeutica, osservazione di gioco, psicoterapia

      Work discussion.

I filmati (DVD) riguarderanno:

      Memoria e personalità fetale

-    Il neonato in terapia intensiva

      Il bambino sano e a rischio di psicopatologia nel primo anno

      La consultazione terapeutica nei primi mesi di vita : esemplificazioni

      Osservazioni di gioco di bambini oltre l’ anno.

 

 

b)      Vi ricordiamo il secondo appuntamento con la formazione e supervisione in gruppo con Marie Noelle Gaudé organizzato nei giorni 18 e 19 ottobre dalla S.I.Ps.A. (Società Italiana di Psicodramma Analitico) a Roma. Per informazioni: tel. 065371002.

c)      Il ciclo di seminari organizzati a Roma dall’A.I.Psi. (Associazione Italiana di Psicoanalisi) che prevede il 21 settembre prossimo quello con Renata Gaddini dal titolo “Winnicott e le origini del sé”. Il seminario tratterà del rapporto che esiste tra sensazione e pensiero e della via che indica la strada verso la crescita mentale che sono essenziali per il lattante nel primo anno di vita. L’auspicio di Eraclito e degli Stoici, che hanno coniato il termine “percezione”, non ha sempre ricevuto, dagli psicoanalisti, l’importanza dovuta, con l’eccezione di Ferenczi, Winnicott, Milner, Eugenio Gaddini e pochi altri. L’autrice, nella sua lunga esperienza, ha avuto modo di studiare il significato che ha (o può avere) per il neonato e per il lattante nei primi mesi, il capezzolo del seno materno ed i suoi sostituti, che l’autore indica con il termine di “precursori”. E’ cosa nota che sottrarre al lattante tali “oggetti primari”, nel caso in cui il separarsi dalla madre non sia stata compensato da un simbolo di riunione, può produrre gravi disturbi psichici e/o perversioni (uso di feticci, etc.). Il lavoro che viene qui presentato non tratta in modo specifico la sottrazione dell’”oggetto primario” al lattante nei suoi primi mesi, ma ne fa cenno, per richiamare attenzione a un momento fondamentale nella vita del neonato e/o del giovane lattante.

La sede del ciclo di seminario è presso la sede dell’A.I.Psi. in Piazza Buenos Aires 5 a Roma. Per informazioni email: mc5009@mclink.it

 

d)      L’Associazione Itinerari Psicoanalitici organizza a Verona il convegno “I luoghi della violenza”( 11 ottobre 2008 c/o Centro Culturale G. Marani , Ospedale di Borgo Trento, via De Lellis, 1). Il  convegno è rivolto a psichiatri (numero previsto 150) e psicologi (numero previsto 150) che operano nel campo clinico e che sono impegnati professionalmente come psicoterapeuti in differenti contesti (individuale, famiglia, gruppo, istituzione).  La cronaca riporta ogni giorno episodi di insensata violenza che accadono tra persone “apparentemente normali” e che coinvolgono la famiglia, la scuola, lo stadio, la strada… la società tutta. L’eco di questi fatti arriva nei nostri studi lasciandoci sgomenti e impreparati. Il convegno tenta di investigare i luoghi sotterranei in cui la violenza nasce e prende forma, alla ricerca di modelli di comprensione e possibili risposte cliniche. Ai tecnici, agli esperti della mente vengono spesso rivolte domande che hanno a che fare con la ricerca della spiegazione, la predittività e soprattutto la prevenzione della violenza.  La conoscenza approfondita del fenomeno, nel suo manifestarsi nel singolo individuo, nei gruppi e nella società è indispensabile per affrontare queste questioni. Le quote di iscrizione: 75 € entro il 20 settembre; dopo il 20 settembre, 90 €; Studenti e specializzandi, 50€. Per Informazioni:  itineraripsico@libero.it Relatori:  Alessandro Bonetti ;Liliana Cunico; Maurizio Freschi,  Guido Papalia,  Franco De Masi ( Psicoanalista IPA, Milano),  Maurice Hurni ( Psicoanalista FMH, Losanna),  Antonello Correale ( Psicoanalista IPA, Roma),  Flavio Nosè ( Psichiatra Psicoterapeuta).

 

e)      A Catania dal 10 al 12 ottobre si terrà il convegno “L’adolescente prende corpo” con relazioni di D. Le Breton, di M.G. Fusacchia, di L. Carbone Tirelli, di C. Coco Pavone, di A.M. Nicolò, di G. Pietropolli Charmet, di A.M. Fenu, di A. Gesué, di C. Freddi, di C. Miglioli, di E. Bonassi, di B. Micanzi, di A. Labanti, di F. Codignola, di G. Montanari, di D. Norsa, di P. Porcu, di G. Grassi, di L. Tabanelli, di A. Maggiolini, di F. Mancuso, di E. Pelanda, di P. Carbone. Per informazioni l.locascio@rifornimentoinvolo.it

 

 

f)        A Siena presso la Certosa di Pontignano, dal 18 al 20 settembre si svolgerà il convegno “Mind Force”, organizzato dall’Istituto di Psicologia Clinica dell’Università. Comitato Scientifico: Peter Fonagy, University College London; Franco Orsucci, University College London; Mario A. Reda, Università di Siena; Nicoletta Sala, University of Lugano. Per informazioni: www.unisi.it/eventi/mindforce

g)      A Roma il 17 e 18 ottobre la SIRPIDI organizza un convegno dal titolo “Il setting in psicoterapia. Teoria e clinica del confine e delle sue violazioni” che vedrà la partecipazione di Glen O. Gabbard. Per informazioni: sirpidi@email.it

h)  Ad Ischia il 10 e 11 ottobre è previsto il convegno “Oltre la soglia. Sguardi a confronto sui modi della relazione”. Relatori: F. Napolitani, M. Guelfo, G. Sacerdoti, F. Sorge, D. Agiman, M. Lodoli, R. Mulato, D. Napoletani, S. Resnik, A. Taquini Resnik.

 Il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL NA 2 propone un Convegno dal titolo “Oltre la soglia: sguardi a confronto sui modi della relazione” che si terrà ad Ischia nella sede del Castello Aragonese nei giorni 10 e 11 ottobre 2008. Il Convegno, rivolto a psicologi, psichiatri, medici di base ed insegnanti intende offrire uno spazio di riflessione e di scambio multidisciplinare sul tema della relazione sia in ambito terapeutico che nel contesto didattico. Lo sguardo si poserà, quindi, sulle dinamiche relazionali attivate nel rapporto tra terapeuta e paziente e tra discente e docente. Il Convegno sarà pertanto un invito a dialogare sulla relazione e contemporaneamente stimolo alla relazione tra professioni. Il tema che guiderà il Convegno è la profonda convinzione che la reciprocità relazionale propria dei processi terapeutici e formativi comporta la necessità per il terapeuta così come per l’insegnante di disporsi ad un ascolto attento e continuo sia dell’altro (paziente o allievo) che di se stesso, lasciando spazio alla corrente emozionale generata dal rapporto. Ciò vuol dire trasformare un processo di valutazione che tradizionalmente si estrinseca attraverso diagnosi e voti, in un processo di formazione e di crescita. L’obiettivo non è pertanto quello di insegnare o curare attraverso procedure standardizzate, ma grazie ad un processo che tenga conto della persona che ci è di fronte e della circolarità del rapporto che viene creato.

i)        A Milano (alla casa della Cultura di via Borgogna, 3)  il 20 settembre prossimo la SIPP organizza il convegno “Il mondo del paziente borderline: esperienza terapeutica, ricerca teorico-clinica e rappresentazione sociale”. Per informazioni: sipp@mclink.it

A partire dalla constatazione del progressivo incremento della psicopatologia borderline e delle difficoltà che “la stabile instabilità” di questo grave disturbo comporta per gli psicoterapeuti, i servizi, pubblici e privati, per le famiglie, l’evento si propone di presentare alcune coordinate generali che caratterizzano questo tipo di sofferenza in relazione ad alcune caratteristiche sociali disorganizzanti che ne favoriscono l’insorgere. A fronte di questa sindrome complessa l’approccio psicoanalitico, come gran parte dei modelli teorico clinici  attuali, si deve declinare in modo flessibile integrandosi con altri livelli di intervento; questo faticoso lavoro richiede allo psicoterapeuta individuale una specifica competenza e un coinvolgimento gruppale che aiuti la modulazione del controtransfert, le funzioni fondamentali di regolazione emotiva e di avvio del paziente alla mentalizzazione.

Relatori: M.L. Califano, M. Paginoni, A. Correale, G. Marano, M. Vigorelli, E. Laurora.

 

j)        il 27 settembre Franco De Masi terrà ad Ospitaletto (Brescia) una conferenza dal titolo “La psicosi nelle sue radici infantili e nelle sue manifestazioni dell’adulto”.

k)      A San Servolo (Venezia) il 4 ottobre è previsto il seminario internazionale “Il disagio e la forza. Confronti sulla questione giovanile”. Il convegno mira ad assumere un approccio in qualche misura aggiuntivo o diverso rispetto alle tante occasioni in cui si è dibattuto il tema della condizione giovanile, volendosi caratterizzare già dal titolo "Il disagio e la forza" nel sottolineare non soltanto le difficoltà e i disagi che i giovani sembrano oggi conoscere ma anche e soprattutto la ricchezza di potenzialità che un convinto ricorso ad energie, fresche e libere da vincoli di complesse storie personali, potrebbe assicurare alla vitalità del paese, delle sue istituzioni, della sua crescita civile ed economica. L'intento è inoltre quello di affrontare il tema con logica trasversale e interdisciplinare, invitando studiosi in grado di presentare modelli interpretativi tra loro differenziati ma complementari e, almeno in prospettiva, sinergici. Relatori: M. Galzigna, M. Rufo, I. Diamanti, Y. Hersant, U. Trivellato, G. Della Zuanna, G. Ligi. Per informazioni: info@fondazionesanservolo.it

 

ARTE E MOSTRE IN GIRO PER L’ITALIA: alla pagina degli EVENTS http://web.tiscali.it/bibliopsi/events.htm

 

Bene, vi ringrazio per l’attenzione e vi saluto cordialmente.>>

Giuseppe Leo

 

19.08.2008

(fonte: Newsletter del Museo Storico di Trento)

La Fondazione Museo storico del Trentino propone una

nuova pubblicazione:

 

ABITARE LA SOGLIA : SCENE DI VITA IN UN INTERNO

MANICOMIALE : 1949-1977 / a cura di Felice Ficco e

Rodolfo Taiani; con interventi di Giacomo Di Marco,

Valerio Fontanari e Casimira Grandi – Trento: Museo

storico in Trento, 2008 (stampa 2007). – 238 p. ; 21

cm. – (Pubblicazioni del Museo storico in Trento)

(Grenzen/Confini; 9)

ISBN 978-88-7197-104-9

 

Il volume, in vendita al prezzo di copertina di euro

16,80 viene offerto al PREZZO SCONTATO DI EURO 15,00

(spese di spedizione postale comprese) a chi lo ordinerà

scrivendo all'indirizzo bookshop@museostorico.it e

facendo riferimento alla presente newsletter.

 

CONTENUTO

Quella di Bruno è stata una delle molte esistenze che si

sono consumate nel mondo parallelo alla codificata

normalità che stava oltre la cinta degli ospedali

psichiatrici. La lettura dei suoi diari non è agevole,

poiché si tratta di inseguire l’esposizione frammentata

di un’esistenza vissuta sbocconcellando sprazzi di vita.

La volontà autobiografica, distillata giorno dopo giorno

dalla difficoltà di quel vivere, rappresenta la costante

preoccupazione di dare testimonianza di sé e di quanti

lo circondavano in una rappresentazione corale, non

ultimo con fini rivendicativi. E questo fine è stato

sicuramente raggiunto, lì dove sopravvive anche

l’inconsapevole messaggio di dolore insito in ogni

parola di questa rilevante fonte per la storia degli

itinerari biografici dei folli nella stagione

manicomiale della nostra storia.

 

SOMMARIO

Prefazione di Casimira Grandi; Parte prima: «Curriculum

vitae meae in domo daementiae»; Introduzione; Il diario –

 Parte seconda: Abitare la soglia; Postfazione di

Giacomo Di Marco; Glossario; Riferimenti bibliografici.

 

FELICE FICCO lavora come psichiatra presso il Distretto

Sanitario di Arco (provincia di Trento), svolgendo

prevalentemente attività psicoterapeutica ad

orientamento junghiano. Le sue pubblicazioni concernono

le modalità di intervento nella riabilitazione dei

pazienti psicotici.

 

RODOLFO TAIANI è responsabile dell’area editoria e

servizi presso la Fondazione Museo storico del Trentino.

Le sue pubblicazioni vertono perlopiù sui temi di storia

sanitaria.

 

***

 

I lettori che volessero informarsi sull'insieme delle

pubblicazioni della Fondazione Museo storico del Trentino possono collegarsi al seguente indirizzo internet: http://www.museostorico.it/editoria_ricerca/bookshop o scrivere all'indirizzo: bookshop@museostorico.it

 

 

 
  7.08.2008

(fonte: Newsletter del Museo Storico di Trento)

La Fondazione Museo storico del Trentino, grazie al

contributo del Comune di Bolzano e della Provincia

autonoma di Bolzano propone una nuovo volume, già

pubblicato nel 2007 in italiano:

Aldo Pantozzi, IM ANGESICHT DES TODES = SOTTO GLI OCCHI

DELLA MORTE: VON BOZEN BIS NACH MAUTHAUSEN;

Herausgegeben von Rodolfo Taiani - Trento: Fondazione

Museo storico del Trentino ; Bolzano: Provincia autonoma

di Bolzano, 2008 - 138 p.: ill.; 21 cm - (Pubblicazioni

del Museo storico in Trento) (Grenzen/Confini; 10)

ISBN 978-88-7197-092-9

CONTENUTO

Edita per la prima volta nel 1946, ad appena un anno di distanza dall'inizio delle vicende in essa narrate, questa ricostruzione autobiografica di Aldo Pantozzi è il racconto dei cento terribili giorni trascorsi nell'inferno di Mauthausen nei primi mesi del 1945. Una cruda testimonianza, che narra degli orrori che si consumarono in quel luogo di indicibili sofferenze umane. Nel 2002, con l'autorizzazione dei familiari, il Museo storico in Trento realizzò una prima riedizione dello scritto rapidamente esaurita. Oggi, grazie anche all'apporto fondamentale del Comune di Bolzano e della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, lo si ripropone nuovamente, in versione tedesca, per sottolinearne il grande valore storico-documentario ed umano. La stessa versione in lingua italiana era stata nuovamente pubblicata nel 2007 grazie ad una collaborazione con il Comune di Bolzano e la Regione Trentino-Alto Adige.

SOMMARIO

Vorworte. Einführung von Ada Neiger. Aldo Pantozzi (1919-

1995): biografische Daten. Im Angesicht des Todes: von

Bozen bis nach Mauthausen. Redaktionsvermerk. Vorwort

der ersten Auflage. Vorwort des Autors.

Namenstag. "Durchgangslager". Block E. Leidensgenossen

aus La Spezia. Zu Besuch bei den "Ukrainern". Von oben

fällt Freiheit herab. Ins Ungewisse. Adieu, Italien! Die bestialische Reise. Mauthausen! Diebstahl und Verbrechen. "Ruski-Lager": Block 1. Verpflegung und Ruhe. Grabstätte für Lebende. Die "Weberei". Arbeit, Peitsche, Hunger. Block 9: Ende der Weberei. Vernichtung durch Hunger. Die "Zugänge". Zu den Gaskammern. Die Befreiung. Das kleine Tagebuch von Mario. Ende. Bibliographie. Namensverzeichnis.

ALDO PANTOZZI, nato ad Avezzano nel 1919, frequentò il

Ginnasio a Trento e a Merano, il Liceo a Bolzano. Si

laureò in giurisprudenza a Bologna nel 1942. Sfollato

con la famiglia a Cavalese nel settembre 1943, a causa

dei bombardamenti su Bolzano, ottenne un incarico di

docenza nel Centro scolastico diretto da Ezio Mosna.

Arrestato il primo dicembre 1944 da agenti del Sicherheitsdienst, fu condotto nel carcere di Trento, ove fu detenuto fino al 10 gennaio 1945. Trasferito nel Lager di Bolzano, vi rimase fino al primo febbraio 1945, giorno in cui fu deportato nel campo di sterminio di Mauthausen. Tornato a Bolzano, vi intraprese con fervore l'attività di avvocato e dal 1950 quella di notaio. Morì a Bolzano il 10 novembre 1995.

 

 
  18.07.2008

(fonte: Newsletter del Museo Storico di Trento)

Il Festival Pergine Spettacolo Aperto, in collaborazione

con la Provincia autonoma di Trento-Progetto Memoria,

propone per venerdì 18 luglio alle ore 18.00 presso il

Padiglione Pedusini (ex Ospedale Psichiatrico di

Pergine) la proiezione del film

SCEMI DI GUERRA

(Italia 2008 - 48')

del regista torinese Enrico Verra

Una produzione Vivo film e Provincia autonoma di Trento Realizzato con il sostegno del Piemonte Doc Film Fund con la collaborazione della Fondazione Museo storico del Trentino e del Museo della guerra di Rovereto.

 

Sono tanti i volti disorientati e terrorizzati che

popolano le fotografie e i filmati realizzati durante e

dopo la Prima Guerra Mondiale. La perdita di sé che si

legge in questi volti evoca una delle vicende più

dolorose e tuttavia meno note della Grande Guerra:

l'enorme diffusione della malattia mentale tra i

combattenti. Attraverso i diari, le lettere, le cartelle

cliniche, i filmati d'epoca, le testimonianze di storici

autorevoli, SCEMI DI GUERRA accompagna lo spettatore in

un "labirinto della follia": il viaggio, spesso senza

ritorno, dei soldati impazziti sui campi di battaglia.

Durante la Prima Guerra Mondiale, i militari erano

costretti per lunghissimo tempo dietro le trincee:

pessime condizioni igieniche, cibo frazionato, ma,

soprattutto, un incessante rumore di spari e granate e

la costante angoscia di essere "sotto tiro".

Denutrizione e paura portavano facilmente a disturbi

psichici e depressioni, quello stato definito dagli

psichiatri inglesi shell shock o shock da combattimento.

I soldati ai quali era diagnosticata questa forma di

malattia venivano trasportati in un istituto di igiene

mentale e trattati con l'elettroshock, con l'obiettivo

di restituirli velocemente al campo di battaglia. Il

ricovero vero e proprio e quindi l'astensione dal

combattimento era deciso solo per quei militari che non

rispondevano ad alcun tipo di terapia: erano loro

gli "scemi di guerra", uomini traumatizzati per sempre,

incapaci di parlare, senza più memoria.

Grazie a un lungo lavoro sui campi di battaglia, durato

due anni, da parte degli autori e poi di ricerca

condotto nei principali archivi audiovisivi italiani ed

europei, il documentario porta alla luce le terribili

immagini dei filmati scientifici girati dagli psichiatri

nelle cliniche: sequenze scioccanti e rare che

ritraggono soldati seminudi costretti a vagare nei

cortili, nei corridoi degli ospedali e filmati delle

sedute di applicazione della corrente.

 

INFO Festival Pergine Spettacolo Aperto

Via Guglielmi 19

38057 Pergine Valsugana (TN)

Tel. 0461.530179

Fax 0461.533995

info@perginespa.it

www.perginespa.it

 

 

 

 
  14.07.2008

A.S.S.E.Psi. NEWS - LUGLIO 2008:

<<Gentilissimi,

vi aggiorno con questa newsletter mensile delle ultime pubblicazioni e novità relative al sito dell’A.S.S.E.Psi. e della rivista di psicoanalisi “Frenis Zero”:

 

1) UN ANNIVERSARIO DA NON DIMENTICARE: il 15 luglio 1938, esattamente 70 anni fa, l’infamia della pubblicazione del Manifesto della Razza è stata ricordata in questi ultimi giorni da diverse iniziative (forse però non così numerose come si dovrebbe). Vogliamo anche noi ricordare quella drammatica pagina della nostra Storia, assumendo il punto di vista di uno psicoanalista, Silvano Arieti. Il grande analista di origini pisane in un suo libro che sarebbe degno di essere ristampato ed intitolato “Il Parnas”, ricorda la figura di Giuseppe Pardo Roques, figura eminente della comunità ebraica pisana che ospitò svariati correligionari nella sua dimora a Pisa e trovò la morte la mattina del 1 agosto 1944 per mano degli occupanti nazisti. Riproponiamo un capitolo di questo libro (accessibile a partire dalla pagina delle NOVITA’: http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenisnews.htm ) in cui viene rievocato quell’infame 15 luglio di 70 anni fa.

 

2) “LE NUOVE FRONTIERE DEL TRANSGENERAZIONALE: GENETICA E PREDITTIVITA’”: è questo il titolo della nuova pubblicazione di Roberto Cheloni che abbiamo il piacere di accogliere nella nostra rivista Frenis Zero (è accessibile sempre a partire dalla pagina delle NOVITA’: http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenisnews.htm ).

 

 

3) PSICOANALISI E NEUROSCIENZE: abbiamo voluto intitolare il nostro Centro di Psicoterapia Dinamica (Ce.Psi.Di.) al compianto MAURO MANCIA di cui ricorrerà a giorni l’anniversario della morte. Il nostro proposito non è meramente simbolico: abbiamo in cantiere una serie di iniziative che, ispirandosi alla straordinaria opera di questo insigne analista, possano promuovere il dialogo tra psicoanalisi e neuroscienze. Vi aggiorneremo su tali iniziative prossimamente.

 

 

4) CONGRESSI : abbiamo aggiornato la pagina degli eventi ECM per PSICOLOGI e PSICHIATRI attinenti alla psicoterapia psicoanalitica. Sono disponibili alla pagina http://web.tiscali.it/cepsidi/congressi.htm gli eventi in attesa di accreditamento da parte del Ministero del secondo semestre 2008.

 

5) PSICOANALISTI SUICIDI: abbiamo aggiornato il sito web dedicato alla psicoanalista russa Tatiana Rosenthal (homepage: http://web.tiscali.it/tatianarosenthal/presentation.htm ). Abbiamo dedicato una pagina agli “psychosuiciders”, quegli analisti che come Tausk e Stekel si suicidarono o che, come la Spielrein, in qualche periodo della loro vita soffrirono di un grave disturbo psichiatrico. I brevi profili biografici (link: http://web.tiscali.it/tatianarosenthal/psychosuiciders.htm ), prevalentemente in lingua inglese, cercano di illustrare, quando possibile, il rapporto tra la loro carriera  e le loro idee professionali, da una parte, e dall’altra la propria condizione di sofferenza psicopatologica.

 

Con questa newsletter sospendiamo le attività redazionali, rimandando i nostri gentili lettori alla prossima che uscirà il prossimo settembre. Il sottoscritto e la redazione di Frenis Zero augurano a tutti voi serene vacanze estive>>.

Giuseppe Leo

 

 
  23.06.2008

A.S.S.E.Psi. NEWS - GIUGNO 2008:

<<Gentilissimi,

vi aggiorno con questa newsletter sulle ultime pubblicazioni sulla rivista telematica di Psicoanalisi applicata “Frenis Zero”.

Dopo il convegno dell’aprile scorso “Id-entità mediterranee. Psicoanalisi e luoghi della memoria” (Lecce, 5 aprile 2008) i cui atti sono già usciti sul nostro sito web all’indirizzo http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenishome.htm, proseguiamo con il nostro impegno di coniugare i temi della storia collettiva del Mediterraneo con la psicoanalisi, considerata come modalità di interpretazione delle  id-entità individuali e collettive che tenga conto della dimensione inconscia (l’Id freudiano) tanto nella storia individuale che collettiva. In questa ottica vi proponiamo i resoconti di due seminari che si sono svolti nelle scorse settimane e che hanno affrontato temi che ci sembrano in sintonia con le “id-entità mediterranee”.

 

RESOCONTI DI CONVEGNI su PSICOANALISI E STORIA E MEMORIA COLLETTIVA:

1)      il 6 giugno scorso, nel contesto del seminario “Clinica e geopolitica della violenza” tenutosi a Prato, Françoise Sironi ha presentato la sua relazione intitolata “Psicopatologia delle violenze collettive” di cui abbiamo dato un resoconto alla pagina dei MAITRES A DISPENSER ( http://web.tiscali.it/bibliopsi/maitres.htm ). La Sironi è colei che ha coniato il concetto di “geopolitica clinica” che consiste nel tenere in conto, nel lavorare clinicamente sull’impatto normale o patogeno della storia collettiva sulla storia individuale. La relazione della Sironi affronta prima gli aspetti diagnostici delle psicopatologie indotte dalla violenza collettiva (fornendo 8 categorie diagnostiche) e quindi esplicitando le implicazioni psicoterapeutiche, mutuate dalla sua esperienza di consulente per diverse organizzazioni umanitarie in tutto il mondo, di fondatrice del Centro “Primo Levi” per le vittime della tortura nonché di fondatrice in Russia di un centro per il trattamento dei disturbi psichiatrici degli ex-soldati della campagna sovietica in Afganistan.

2)      Il 14 giugno scorso a Pisa si è tenuto il seminario “Perché la guerra?” a cui ha partecipato la psicoanalista israeliana Yolanda Gampel. Nella sua relazione, di cui abbiamo dato un resoconto sempre alla pagina http://web.tiscali.it/bibliopsi/maitres.htm , intitolata “La crisi medio-orientale: esplorazioni psicoanalitiche”, la Gampel ha analizzato gli sviluppi di un progetto di cooperazione tra professionisti della salute mentale israeliani e palestinesi con tutte le implicazioni sulla sfera personale che un tale progetto ha avuto sui partecipanti. In particolare, dato che gran parte delle ideologie e dei fondamentalismi in gioco da entrambe le parti si affida alla “memoria collettiva” di un Padre, il carico di tali memorie collettive che gravava su tutti i partecipanti del gruppo era tale che affiorò a più riprese il sentimento di “stare tradendo il proprio Padre”. In certi momenti il dialogo tra professionisti palestinesi ed israeliani entrava in conflitto con l’eredità ideale trasmessa dagli avi, da una parte, e dall’altra col desiderio di creare una  nuova eredità in cui si sarebbe potuto assicurare la sicurezza dell’Altro. La Gampel ha dato una sua personale lettura psicoanalitica al processo di interiorizzazione nell’individuo della violenza collettiva: ha parlato di residui, di “scorie radioattive” per dare una rappresentazione a quei residui non rappresentabili della violenza sociale che vengono introdotti violentemente nell’individuo. Questi può identificarsi con queste “scorie” e coi loro aspetti disumanizzanti e può agire queste identificazioni che sono a lui estranee attraverso il processo della trasmissione transgenerazionale.

 

ALTRI RESOCONTI DAI CONVEGNI:

 

a)      Enrica Guarascio, psicologa e psicoterapeuta del Dipartimento di Salute Mentale di Lecce, ci ha fornito un sintetico ma prezioso resoconto del XIV Convegno della Società Psicoanalitica Italiana che si è svolto a Roma dal 23 al 25 maggio 2008. Il resoconto è consultabile sempre alla pagina http://web.tiscali.it/bibliopsi/maitres.htm

b)      Il 7 giugno si è svolto a Roma, organizzato dalla S.I.P.Re., l’incontro-confronto con Nancy McWilliams che ha presentato una relazione dal titolo “Tra umiliazione ed onnipotenza. Il lavoro analitico con i vissuti paranoidi”. Ne diamo un resoconto a partire dalla stessa pagina dei MAITRES A DISPENDER ( http://web.tiscali.it/bibliopsi/maitres.htm ).

 

STORIA DELLA PSICHIATRIA: a partire dalla pagina delle NOVITA ( http://web.tiscali.it/bibliopsi/news.htm ) troverete il link per leggere le riflessioni di Pietro Nigro, psichiatra del DSM di Brindisi, su “Il potere psichiatrico”, il corso tenuto da Michel Foucault  al College de France nel 1973-1974.

 

ARTE E PSICOANALISI: Tutta l’Arte in giro per l’Italia. Alla pagina degli EVENTS (http://web.tiscali.it/bibliopsi/events.htm ) potere accedere alle informazioni sulle mostre d’arte in tutta Italia.

 

Bene, nel salutarvi cordialmente, vi auguro buona lettura>>.

Giuseppe Leo

 

 
 16.06.2008

Nuova pubblicazione: RIFLESSIONI DI PIETRO NIGRO SU "IL POTERE PSICHIATRICO" DI M. FOUCAULT

clicca qui per visualizzare la pagina

  26.05.2008

 A.S.S.E.Psi. NEWS: Newsletter di maggio 2008

<<Gentilissimi,

sono lieto di inviarvi la nostra newsletter mensile. In questo numero:

 

1)      ATTI del convegno e numero monografico  “ID-ENTITA’ MEDITERRANEE. PSICOANALISI E LUOGHI DELLA MEMORIA”

Sono lieto di comunicarvi che gli atti del primo convegno internazionale della rivista telematica FRENIS ZERO ( “Id-entità mediterranee. Psicoanalisi e luoghi della memoria”, Lecce 5 aprile 2008) sono sul sito della rivista, consultabili all’indirizzo http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenishome.htm 

Speriamo che sia di vostro gradimento il taglio multimediale di questi atti, che infatti comprendono anche il video “Signora Violenza” prodotto espressamente per il convegno dall’artista Uccio Biondi. Gli atti  sono compresi nel numero semestrale n.10 (anno 5, giugno 2008) della rivista Frenis Zero, che però include altri due articoli,  non presentati a Lecce ma che ben si integrano con le tematiche svolte durante il convegno: si tratta dell’articolo di Marina Breccia “Le immagini e le parole. Un percorso su una via di ritorno dall’esilio” e di Werner Bohleber “Ricordare, trauma e memoria collettiva. La lotta per il ricordare in psicoanalisi”. Sul sito di “Thalassa. Portolano of Psychoanalysis” ( http://web.tiscali.it/frenis0/portolano.htm ) troverete inoltre la versione francese degli articoli di Abram Coen e di Werner Bohleber.

 

2) ARTE: <<Ma che lingua parla l’arte contemporanea…. Il cinese?>>. Sempre più si diffondono mostre ed iniziative editoriali riguardanti l’arte contemporanea cinese. Abbiamo voluto dedicare ad essa un articolo di Emmanuel Lincot che ben contestualizza i recenti movimenti artistici con gli sconvolgimenti socio-culturali che la Cina sta attraversando da trenta anni a questa parte. L’articolo è accessibile a partire dalla pagina delle NOVITA’: http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenisnews.htm

Inoltre nella pagina degli EVENTS del I semestre 2008 (all’indirizzo http://web.tiscali.it/bibliopsi/events.htm ) troverete notizie di mostre ed eventi artistici in giro per l’Italia.

 

3) CONVEGNI: alla pagina http://web.tiscali.it/cepsidi/congressi.htm sono organizzati per città e per sede di svolgimento gli eventi ECM di argomento psicoterapeutico e psicoanalitico, in continuo aggiornamento.

Tra essi segnaliamo:

a) Convegno organizzato dalla S.I.Ps.A. a Roma nelle date 7 e 8 giugno e 18 e 19 ottobre 2008 dal titolo “FORMAZIONE E SUPERVISIONE IN GRUPPO NELLA PROSPETTIVA DELLA PSICANALISI E DELLO PSICODRAMMA ANALITICO” . Docenti: Marie Noelle Gaudé  psicoanalista  psicodrammatista  Comité d’enseignement  SEPT; Fabiola Fortuna psicoanalista psicodrammatista  Didatta e Presidente S.I.Ps.A. Membro SEPT; Renato Gerbaudo psicoanalista psicodrammatista  Didatta  S.I.Ps.A. Membro SEPT; Annalisa Pascucci  psichiatra   psicodrammatista   Didatta S.I.Ps.A.; Anna Lisa Scepi  psicoanalista psicodrammatista  Didatta  S.I.Ps.A.. Iscrizioni: rivolgersi a Nicoletta Brancaleoni (n.brancaleoni@alice.it , fax 06.6552867, tel. O6.5371002 333.4937192 Quota di partecipazione € 216,00

b) Incontro con Nancy McWilliams a Roma ( Polo Didattico P.zza Oderico da Pordenone 3) sabato 7 giugno 2008, organizzato da SIPRe dal titolo “Tra umiliazione e onnipotenza. Il lavoro analitico con i vissuti paranoici”. Nancy McWilliams è Presidente del Work Group sui Disturbi di Personalità del PDM (Manuale Diagnostico Psicodinamico).  Iscrizioni: contattare Dr. Massimo Fontana massimofontana@sipreonline.it tel. 06.77203661 Costi: euro 84,00 (studenti e specializzandi euro 48,00)

c) Seminario internazionale di studio “Clinica e geopolitica della violenza” a Prato c/o Hotel Datini  il 6 giugno 2008 . Per informazioni ed iscrizioni: info@quidcom.com

 

4) NEUROPSICOANALISI : segnalazione della prossima conferenza della N-PSA (Neuro-Psychoanalytical Association) di Douglas F. Watt dal titolo “Depressione: un meccanismo conservatosi evolutivamente per porre fine allo stress da separazione? Una rassegna delle prospettive aminergiche, peptidergiche e basate sulle reti neurali” ( all’indirizzo: http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenisnews.htm ).

 

Bene, nell’augurarvi una buona lettura, vi saluto cordialmente>>.

Giuseppe Leo

Editor rivista telematica Frenis Zero

 

 
     
     
     
     

 

23.04.2008

Di questi tempi, vista la cronaca di questi giorni, ricordare il 25 aprile non è mai superfluo!

(fonte: Newsletter Museo Storico di Trento)

INIZIATIVE PER IL 25 APRILE: ALLA BIBLIOTECA COMUNALE LA MOSTRA SUL LAGER DI VIA RESIA

Nell’ambito delle celebrazioni del 25 aprile,

l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia insieme

all’Assessorato alla cultura del Comune di Trento, alla Biblioteca comunale e alla Fondazione Museo storico del Trentino propongono alla cittadinanza la mostra

storico – documentaria “La Resistenza nel campo di

Bolzano, 1944-45”.

La mostra racconta l’esperienza dei 9.500 prigionieri

del famigerato campo di transito di via Resia. A

sessantatre anni dalla Liberazione, la mostra

contribuisce a restituire voce e dignità alle donne e

agli uomini che si opposero al nazifascismo.

La mostra, allestita presso la Biblioteca comunale di

Trento in via Roma, 55, sarà visitabile da lunedì 21 a

giovedì 24 dalle 8.30 alle 20.30.

Lunedì 21 aprile alle ore 16.30 l’Assessore alla cultura

Lucia Maestri, il senatore Lionello Bertoldi, Presidente dell’ANPI di Bolzano, e il Direttore del Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi inaugureranno l’esposizione.

Negli stessi giorni la Biblioteca propone una mostra

bibliografica sulla Resistenza, ospitata in sala

Manzoni. Un invito alla lettura e all’approfondimento di

questi temi.

Per la giornata di venerdì 25 aprile è invece previsto

il tradizionale appuntamento commemorativo. A Palazzo

Geremia alle ore 11, oltre agli interventi ufficiali del Sindaco, del rappresentante della Provincia e dell’ANPI, verrà ricordata la figura del prof. Bruno Betta.

***

Presentazione del volume pubblicato dal Museo storico in

Trento nel 2007

MON T&#278;MOIGNAGE

LA MIA TESTIMONIANZA

DA ARCO AD AUSCHWITZ E RITORNO

di Leo Zelikowski

Arco, mercoledì 23 aprile 2008

Palazzo Panni, via Segantini 9 - ore 21.00

Interverranno:

Maria Luisa Crosina, storica

Lorenzo Dellai, Presidente della Provincia autonoma di

Trento

Giuseppe Ferrandi, direttore generale Fondazione Museo

storico del Trentino

Ruggero Morandi, Assessore alla cultura del Comune di

Arco (moderatore)

Nel corso dell'incontro sarà proiettata una

video-testimonianza di Leo Zelikowski registrata l'8

novembre 2007 presso la biblioteca del Museo storico in

Trento.

«Tutto è cominciato a Vilnius, in Russia, il 15 aprile dell’anno 1910. Una giovane donna mette al mondo due

gemelli, Leo e Israel (Ralla). Questo avvenimento

diventerà paradossalmente la causa e la chiave di tutto

quello che seguirà: infatti, il solo «delitto» di cui i

miei futuri persecutori m’incolperanno si riassume in

quattro parole: «Tu sei nato ebreo!».

Con queste parole si apre il racconto autobiografico di

Leo Zelikowski che si snoda lungo un percorso

esistenziale segnato da un'unica ma evocativa parola:

Auschwitz.

Leo Zelikowski, nato a Vilnius il 15 aprile 1910, arriva

in Italia, e per la precisione ad Arco, il 12 aprile

1937. Qui viene arrestato il 27 aprile 1940 e trasferito

al carcere di Trento in quanto cittadino di razza

ebraica di uno stato nemico (la Polonia). Rilasciato il

6 agosto 1940 viene assegnato al domicilio coatto sempre

ad Arco. Arrestato una seconda volta il 21 dicembre 1943

viene nuovamente rinchiuso nel carcere di Trento. Di qui

passa successivamente nel campo di concentramento di

Fossoli ed infine il 22 febbraio 1944 – con il convoglio

08, lo stesso con il quale partì Primo Levi – nel campo

di Monowitz (Auschwitz III). Di qui fa ritorno ad Arco

circa un anno e mezzo dopo, il 9 settembre 1945. Dal

1991 vive e risiede in Canada.

Per informazioni:

Fondazione Museo storico del Trentino

0461.230482 - info@museostorico.it

 

 

19.04.2008

A.S.S.E.Psi. NEWS (aprile 2008):

Gentili colleghi,

riprendiamo la nostra newsletter con la consueta cadenza mensile dopo alcuni mesi di assenza dovuta al Convegno Internazionale “ID-ENTITA’ MEDITERRANEE. PSICOANALISI E LUOGHI DELLA MEMORIA” (Lecce, 5 aprile 2008) che molto ci ha impegnato.

Il nostro primo convegno, con cui abbiamo voluto celebrare i primi cinque anni di vita della rivista di psicoanalisi “Frenis Zero”, ha avuto una serie di topics, gravitanti tutti intorno ad una serie di domande che sono state poste ai relatori ed ai partecipanti. Un primo interrogativo è stato: << Può la psicoanalisi aiutarci a comprendere il dialogo tra luoghi della memoria ed id-entità?>>, dato che l’identità, sia nella dimensione individuale collettiva,  ci sembra una continua elaborazione di memorie che sono accolte in dei “luoghi” a cui ritornare in un continuo andirivieni. Abbiamo voluto circoscrivere questo dialogo al Mediterraneo, e quindi formulare la domanda rivolta a ciascun partecipante al convegno: <<Quali luoghi della memoria  lei può portarci come quelli per lei più significativi per la comprensione delle nostre id-entità mediterranee ?>> Questo portare le proprie memorie e condividerle con i partecipanti di un convegno ha tratto spunto da due diverse fonti di ispirazione: l’importanza delle ‘biografie dell’inconscio’ (come si intitola l’ultimo libro di Salomon Resnik) nonché della condivisione collettiva perché la memoria, o meglio il ricordare, mantenga la sua significatività.

La prima tavola rotonda è stata quella intitolata “La Psicoanalisi e i disagi delle civiltà mediterranee”. Il richiamo all’opera di Freud è stato palese, ma quello che è sembrato accomunare i tre relatori della tavola rotonda è stato l’attenzione riservata al carattere traumatico di certi luoghi della memoria: teatri di guerre, come quelle balcaniche al centro dell’intervento di Nicole JANIGRO, spazi psichici in cui la creatività letteraria elabora i fantasmi che trapassano le generazioni interessate dal genocidio armeno, come ha fatto Manuela AVAKIAN in qualità di scrittrice, o addirittura non-luoghi di una memoria in cui i testimoni-superstiti sono i tanti profughi fuggiti dalle loro patrie, come nella relazione di Ambra CUSIN. E’ emerso che se in certi ambiti geo-politici, come tra Italia e Slovenia, i confini sono caduti, in altri (si veda il Kosovo), nuovi confini sono stati istituzionalizzati. Riguardo al confine è stato naturalmente richiamato il carattere di ponte di questo concetto tra l’intrapsichico e l’extrapsichico (anche riferendosi all’opera di René Kaes). Anche il tema delle diaspore e dell’esilio ha avuto il suo spazio nel convegno.

In questa newsletter vorremmo agganciare ai temi svolti nel convegno, nuovi spunti di riflessione a partire da nuovi articoli pubblicati sulla nostra rivista.

Cominciamo dal tema del confine italo-sloveno, con tutto il suo carico di memorie traumatiche: ad esso fa riferimento un’intervista a Boris PAHOR, l’autore triestino di “Necropoli”, che per gentile concessione della rivista “Vita Nuova”, proponiamo alla vostra attenzione (visualizzabile a partire dalla pagina web delle NOVITA’: http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenisnews.htm ).

Al tema dell’ESILIO si aggancia il lavoro di Marina BRECCIA, psicoanalista  della S.P.I., dal titolo “Le immagini e le parole. Un percorso su una via di ritorno dall’esilio”. Dopo aver scritto il fortunato libro “Le parole ritrovate” (Borla), la Breccia esplora il mondo della psicosi sotto l’originale angolo visuale dell’”esilio dell’Io” (“Le immagini e le parole” è visionabile a partire dal link http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenisnews.htm ).

Un altro importante ambito tematico del convegno ID-ENTITA’ MEDITERRANEE è stato quello della memoria come punto di partenza per un dialogo tra psicoanalisi e neuroscienze. Franca maisetti MAZZEI (Istituto neofreudiano di Milano)  ha ricordato il lavoro pionieristico in tal senso di Mauro MANCIA, che è stato sempre molto attento a non confondere l’epistemologia della ricerca neurofisiologica con quella propria della psicoanalisi.

Per richiamarci al dialogo tra psicoanalisi e neuroscienze nella pagina delle RECENSIONI BIBLIOGRAFICHE (http://web.tiscali.it/bibliopsi/biblioteca.htm ) abbiamo segnalato l’uscita del libro di Ansermet e di Magistretti  “A ciascuno il suo cervello. Plasticità neuronale ed inconscio” (Bollati Boringhieri).

Durante il convegno, all’importanza del lavoro con i residui traumatici della memoria implicita, ha fatto riferimento anche il già menzionato intervento di Nicole Janigro (analista junghiana di Milano), la quale ha affermato come lavorare sulle memorie traumatiche significa misurarsi con l’inconscio “non rimosso" e quindi con ciò che è elaborabile grazie ad approcci terapeutici che accolgano modalità di funzionamento mentale di tipo presimbolico e preverbale. L’arteterapia, e l’arte in generale, possono costituire un importante ausilio della psicoterapia. Proprio il riferimento al dramma dei rifugiati dalle guerre balcaniche e l’impiego “terapeutico” dell’ARTE è al centro delle performances di Maja BAJEVIC, la cui personale è in corso a Venezia.  Alcune foto di “Donne al lavoro” sono visionabili a partrire dalla pagina delle NOVITA’: http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenisnews.htm

All’arte, al cinema e alla psicoanalisi nel loro rapporto con le “id-entità mediterranee” è stata dedicata la seconda tavola rotonda del convegno del 5 aprile, con la relazione di Massimo MAISETTI(critico cinematografico di Milano) “I luoghi del sogno e della memoria nel cinema”, con quella di Santa FIZZAROTTI SELVAGGI su “Medea… un’identità altra” e con la videoperformance di Uccio BIONDI dal titolo “Signora Violenza”. Infine l’ultima tavola rotonda, tutta francese, ha visto Cosimo TRONO, Abram COEN e Guy DANA discutere di “Vergogna nel transfert”.

Vi segnalo che nel prossimo numero monografico di Frenis Zero (anno 5, n. 10, GIUGNO 2008) verranno pubblicati gli ATTI completi del convegno del 5 aprile.

 

ALTRE SEGNALAZIONI E PUBBLICAZIONI:

1)      a Roma il 12 aprile scorso si è tenuto presso la Cattedra di N.P.I. dell’Università La Sapienza (in via dei Sabelli) un incontro con Dana BIRKSTED-BREEN. La psicoanalista inglese ha parlato del “Lavoro dell’interpretazione” ponendolo in relazione con il lavoro onirico e analizzando nei dettagli il processo dell’interpretazione. Un breve resoconto dell’incontro è disponibile nella pagina dei MAITRES A DISPENSER http://web.tiscali.it/bibliopsi/maitres.htm

 

2)      Nella pagina dei CONGRESSI http://web.tiscali.it/cepsidi/congressi.htm sono visionabili gli eventi ECM attinenti alla psicoterapia ed alla clinica psicoanalitica del primo semestre 2008. In particolare segnaliamo:

a)      il IV Convegno Internazionale dell’A.S.P. che si terrà a Milano nei giorni 16 e 17 maggio 2008 e che si intitolerà “C’è qualcosa di nuovo oggi, anzi di antico”. Esso si propone di ripercorrere, rintracciare e ri-tracciare percorsi psicoanalitici un po’ dimenticati. Nella prima giornata si lavorerà sull’impasse terapeutica, in cui il transfert e l’alleanza sembrano impossibili e il rischio del fallimento tiene in scacco la clinica, la tecnica e la teoria, sottraendoci sicurezza e certezze. Nella seconda giornata verranno percorse alcune dimensioni dimenticate della consapevolezza di sé (non solo insight) come indicazioni di viaggio, attingendone le radici all’oriente della psicoanalisi. Il programma del convegno è visionabile a partire dalla pagina delle NOVITA’: http://web.tiscali.it/bibliopsi/frenisnews.htm

b)      Il XIV Congresso della S.P.I “Identità e cambiamento. Lo spazio del soggetto” che si svolgerà a Roma nei giorni 23 e 25 maggio 2008.

 

3) Gli appuntamenti con l’ARTE, le notizie sulle mostre in corso e le recensioni sono nella pagina degli EVENTS: http://web.tiscali.it/bibliopsi/events.htm .

 

Bene non mi resta che augurarvi buona lettura e salutarvi cordialmente.

Giuseppe Leo

19.04.2008

Segnalazione Giornata della Memoria del Genocidio Armeno (24 aprile):

“ Come sempre accade per i grandi eventi, soprattutto per quelli drammatici, che coinvolgono identità collettive e che sono stati cruciali nello sviluppo storico, la rappresentazione che se ne fa a distanza di quando sono avvenuti, le narrazioni che si succedono e sovrappongono per farli diventare coscienza collettiva, le celebrazioni e i riti della rimembranza ma anche dell’oblio diventano parte stessa di quei fatti lontani, s’intrecciano con loro in modo spesso inestricabile, forgiando una conoscenza che è fatta al tempo stesso di sapere e di emozioni ormai difficili da distinguere.”

 Marcello Flores, Il genocidio degli Armeni

 

GENOCIDI DEL XX SECOLO

 La Puglia

Terra di accoglienza e di transito di Armeni

 

Giovedì 24 aprile 2008 – ore 9,30 – 12,30

Salone degli Stemmi

Palazzo del Governo

Via Anfiteatro - Taranto

 

 

La Puglia

Terra di accoglienza e di transito di Armeni

 

Programma

 

Ore 9,30           Apertura dei lavori

 D.S. del Liceo “G. Battaglini” dott.ssa Gabriela BUSATO

Saluto delle autorità

 

Ore 10,00         prof.ssa Mary AVAKIAN ( testimone indiretta della diaspora armena)

                        Dall’Etiopia in Puglia

 

Ore 10,30         Manuela AVAKIAN ( scrittrice armena)

                        La ricerca delle “radici”

 

Ore 11,00         allievi del Liceo

                        Presentazione dei risultati del progetto

 

Ore 11,30         dott. Giuseppe VINCI (psicologo)

La sofferenza psichica di persone vittime di eventi collettivi traumatici ( migrazioni, genocidi, guerre)

 

Ore 12,00         Commemorazione del Metz Yeghern – l’olocausto armeno

 

Parteciperà ai lavori la signora Noemi ANTRANIKIAN, figlia di sopravvissuta al genocidio armeno

 

In visione la mostra tematica organizzata dagli allievi

 

 

 
 

 14.04.2008

Segnalazione congresso:

Quale Scienza
     per la
  Psicoterapia?
Roma, 18/19/20 Aprile 2008

Grand Hotel Palazzo Carpegna
Via Aurelia, 481


La barriera che attualmente separa i clinici dai ricercatori può essere compresa nei termini del rapporto tra "contesto della scoperta" e "contesto della giustificazione". Per la maggior parte dei ricercatori la logica della scoperta deve essere subordinata alla logica della prova, nel senso che qualsiasi scoperta ha valore solo nella misura in cui ha superato il vaglio della prova empirica. Per la maggior parte dei clinici, al contrario, la logica della prova – essenziale nelle scienze 'dure' – trova un'applicazione solo marginale nel campo della psicoterapia, dove invece è centrale la logica della scoperta che si appoggia ad altri processi di giustificazione, come la coerenza interna delle teorie e il consenso dei pari.

La chiave della questione può essere individuata nel senso da dare alla parola "giustificazione", dal momento che nessuno nega la necessità di giustificare in qualche modo le scoperte. Una scoperta è giustificata solo se tradotta in ipotesi da cui dedurre congetture controllabili in modo empirico, e solo in quanto la prova empirica è stata superata? Oppure la scoperta è giustificata mediante procedure specifiche di ciascun metodo di indagine, per cui non avrebbe senso imporre per esempio le procedure della fisica all'astronomia, alla zoologia o alla psicologia? In altre parole, esiste una sola scienza, dalla fisica alle scienze umane, come sostengono taluni, o esistono scienze diverse per diversi referenti (o per diversi aspetti dello stesso referente), ciascuna producendo i propri oggetti e metodi di studio? E ancora: è vero che è solo la scienza, e specificamente la scienza moderna, a produrre conoscenze valide, oppure esistono vie di conoscenza non scientifiche (per esempio ermeneutiche), non meno e forse più appropriate della conoscenza scientifica per determinati campi d'indagine?

La posta in gioco, in tutti questi interrogativi, è l'esistenza stessa dell'entità psicoterapia. Se ogni scuola, oltre a produrre le proprie teorie, produce anche i propri modi esclusivi di validarle, in mancanza di un criterio comune di validazione cui tutte debbano sottostare, o di un referente comune rispetto al quale giudicare della verità o falsità delle teorie, si perviene all'esito di frammentazione estrema del campo che è sotto gli occhi di tutti. Psicoterapia allora non sarebbe una cosa dotata di una propria identità, ma solo una parola-contenitore per una congerie di pratiche disparate e incommensurabili. Proprio per reazione a questo esito di polverizzazione e anarchia, che giova poco tanto al prestigio dei terapeuti quanto all'interesse dei pazienti, è sorto il movimento delle pratiche basate sull'evidenza: evidenza empirica, appunto. Senza dubbio è questo il terreno su cui avanza oggi impetuosamente il processo di integrazione delle psicoterapie. Le barriere tra scuole si abbassano o cadono di fronte al principio unificante della ricerca empirica. Questa unificazione del campo, peraltro, è ottenuta a un prezzo che molti, certamente la maggior parte dei clinici, non sono disposti a pagare: la subordinazione della pratica clinica alle indicazioni provenienti dalla ricerca empirica.

Il 3° Congresso SEPI-Italia si propone di esplorare delle vie di conoscenza della cosa psicoterapeutica in cui la subordinazione dell'esperienza all'esperimento possa essere superata senza per questo venir  meno alle esigenze di oggettività, coerenza e rigore che sono irrinunciabili nella conoscenza scientifica.

Direzione scientifica

Tullio Carere-Comes




18 Aprile
Mattina
ore 9,00
Accoglienza, iscrizione
ore 9,20 Edoardo GIUSTI
Presentazione del Congresso
ore 9,40 Tullio CARERE-COMES
Relazione introduttiva
Quale scienza per la psicoterapia?
ore 10,30 Pausa/Break
ore 11,00 Nino DAZZI

Riflessioni sul tema dell'approccio
psicoterapeutico integrato
e sul suo futuro

ore 11,20 Diego NAPOLITANI
Premesse per una scienza
della coscienza

ore 11,40 Mauro FORNARO
Un'epistemologia per la clinica
o non piuttosto una clinica
per l'epistemologia?

ore 12,00 Discussione
ore 12,30 Pranzo
Direzione scientifica Tullio Carere-Comes

Ore 14,00 / 17,00 WORKSHOP


19 Aprile
Mattina
ore 9,00 Gilberto DI PETTA
Daseinsanalyse e
Gruppendaseinsanalyse:
la svolta terapeutica della fenomenologia

ore 9,20 Mario ROSSI MONTI
Stefano BLASI

Una bussola per l'empatia
ore 9,40 Giovanni STANGHELLINI
Per una psicoterapia fenomenologica
ore 10,30 Pausa/Break

ore 11,00 Salvatore FRENI

Lo junktim freudiano nell'era postmoderna
ore 11,20 Luigi LONGHIN
Oggettività e attendibilità in psicoanalisi
ore 11,40 Gianfranco BASTI
Logica della scoperta e paradigma
intenzionale nelle scienze cognitive

ore 12,00 Discussione
ore 12,30 Pranzo


Ore 14,00 / 17,00 WORKSHOP


DOMENICA
20 Aprile
Mattina e Pomeriggio
ore 9,00 Fausto PETRELLA
Sull'epistemologia ibrida
della psicoanalisi

ore 9,20 Paolo MIGONE
Riflessioni sul problema della pluralità
dei metodi di ricerca in psicoterapia

ore 9,40 Giorgio Gabriele ALBERTI
Variazioni individuali
dell'alleanza terapeutica

ore 10,30 Pausa/Break
ore 11,00 Maria Clotilde GISLON

Finalità comuni del processo
di cambiamento terapeutico

ore 11,20 Pietro CATERINI
Dall'evoluzione del concetto di difesa
ad una misura self-report
degli stili difensivi

ore 11,40 Claudia MONTANARI
Coordinamento della discussione
finale con i relatori

ore 12,30 Pranzo
ore 14,00
Dopo Rosenzweig (1936), Gloria (1965)
e dopo Frank (1974),
Kathy (1978)
prime immagini di sedute comparate
e richiesta esplicita dell'integrazione

ore 14,30 La Storia del Futuro
con la voce di docenti, allievi
e utenti sull'integrazione, con

Edoardo GIUSTI e Claudia MONTANARI
ore 15,30 Esame ECM - Consegna Attestati
ore 16,30 Conclusione del Congresso



Grand Hotel Palazzo Carpegna - Via Aurelia, 481  ROMA
Pomeriggio ore 14,00 -17,00  WORKSHOP

18/4/2008

• SANTA BATTISTELLI- EDDA DI TARDO Sala 8 - 15 posti
"Psicoterapia integrata con l'enneagramma"

• FLAVIA GERMANO Sala 4 - 13 posti
"Integrare il Coaching nei percorsi di psicoterapia"

• MARCO GIANNINI- ALESSIO GORI Sala 7 - 50 posti
"Psychological Treatment Inventory PTI:
uno strumento  per la pianificazione e la
valutazione del trattamento psicologico"

• ANTONIO IANNAZZO Sala 3 - 30 posti
"Piani di trattamento in psicoterapia pluralistica
integrata"

• ELVINO MIALI Sala 9 - 20 posti
"Come stimolare affettivamente il cambiamento"

• ANDREA PAGANI Sala 10 - 12 posti
"La supervisione clinica rivisitata da uno
psicoterapeuta integrato"

• ISABELLA PIOMBO Auditorium  - 350 posti
"L'ArteTerapia: una integrazione creativa nei
trattamenti terapeutici"

• CARMINE PIROLI Sala 6 - 30 posti
"L'integrazione del corpo nei trattamenti
terapeutici"

• PAOLA PROSPERI Sala 11 - 20 posti
"Trattamenti integrati per bambini e adolescenti
al limite

• VERONICA ROSA Sala 5 - 30 posti
"Il sogno gestaltico come strumento
di integrazione in psicoterapia"

• ENRICHETTA SPALLETTA Sala 2 - 50 posti
"Trattamenti integrati per attaccamenti
traumatici e ambivalenza relazionale"

19/4/2008

• OLIMPIA ARMENANTE- M.R. PALATTELLA Sala 6 - 30 posti
"L'integrazione delle polarità emozionali
nei trattamenti esperienziali"

• PATRIZIA BONVISSUTO Sala 11 - 20 posti
"Integrare racconti, sogni e altre storie..."

• JOLANTA BURZYNSKA Sala 4 - 13 posti
"l'integrazione dell'etica tra opportunità,
opportunismo e sincretismo"

• TULLIO CARERE-COMES Auditorium - 350 posti
"La mappatura del campo mediante
diagrammi di flusso: ricerca euristica"

• ROBERTO COSTANTINI Sala 5 - 30 posti
"l'accoglienza come processo di qualità
nei corsi di psicoterapia integrata"

• ELENA GIGANTE- GIOVANNAMARANINI Sala 9 - 20 posti
"Body work nella psicoterapia
gestaltica integrata"

• MONICA LOCATELLI- LINOFUSCO Sala 3  - 30 posti
"Co-conduzione con metodologia
integrata in gruppi terapeutici esperienziali"

• CLAUDIO MANUCCI- LAURA BARRELIERE Sala 2 - 50 posti
"Il significato dell'integrazione
nella prassi clinico professionale
e la scrittura come traccia integrativa"

• MARGHERITA SERPI Sala 8 - 14 posti
"Integrazione della Biodanza
nei corsi di psicoterapia pluralistica"

• RAFFAELE SPERANDEO Sala 7 - 50 posti
"Prove di efficacia dei trattamenti integrati"

• SATURNINA VENEROSO Sala 10 - 12 posti
"Interventi integrati per disturbi psicosomatici"



Per iscrizioni: v. sito del Congresso, www.aspic.it, tel 06.5413513.



 

 

 

 
 

 

 

20.03.2008

CONVEGNO "ID-ENTITA' MEDITERRANEE. Psicoanalisi e luoghi della memoria" (Lecce, 5 aprile 2008)

Comunicato Stampa del 20.03.2008

Al link www.freniszero.altervista.org potete accedere al programma del convegno “Id-entità mediterranee. Psicoanalisi e luoghi della memoria”(Lecce, 5 aprile 2008). Il convegno prenderà spunto da una domanda a cui tutti i relatori (psicoanalisti, scrittori, artisti, saggisti, giornalisti, filosofi) dovranno rispondere: <<Quali luoghi della memoria ritiene più significativi nell’ottica di un suo dialogo personale con il Mediterraneo?>>. Dopo la lectio magistralis di Salomon Resnik, Ambra Cusin parlerà dei luoghi dei profughi che percorrono la città di Trieste e le complesse vicissitudini di una frontiera che, seppure oggi soppressa, continua ad esercitare il suo potere (anche traumatico) sull’identità e sulla memoria collettiva dei triestini. Nicole Janigro parlerà dei luoghi della memoria connessi alle guerre balcaniche ed al lavoro psicoterapeutico da lei condotto con i sopravvissuti. Manuela Avakian rielaborerà sue riflessioni sul suo libro “Una terra per Siran” che parla della trasmissione transgenerazionale dei traumi psichici connessi col genocidio armeno. Sulla memoria tra neuroscienze e psicoanalisi, anche in ricordo di Mauro Mancia, parlerà Franca Maisetti Mazzei, mentre nel pomeriggio sono previsti interventi in cui la memoria dei luoghi verrà articolata col cinema, con il mito e con l’arte. In particolare Massimo Maisetti tratterà de “I luoghi del sogno e della memoria nel cinema”, Santa Fizzarotti Selvaggi di “Medea… un’identità altra” e Uccio Biondi produrrà una ‘video-performance’ sul tema “Signora violenza”. Infine tre psicoanalisti francesi (Cosimo Trono, Abram Coen e Guy Dana) si cimenteranno con il tema della “vergogna nel transfert”, anch’esso una memoria che si ripete. Daranno il loro saluto ai partecipanti l’Assessore al mediterraneo della Regione Puglia, Silvia Godelli, ed il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, Giuseppe Luigi Palma.
.

N.B. per psicologi e psichiatri. Il Ministero della Salute ha dato N. 6 crediti ECM agli psicologi e N. 5 per i medici e gli psichiatri. I posti sono limitati.
 

 

 20.03.2008

Annuncio convegno in memoria di Anna Maria Accerboni a Trieste:

Sabato 12 aprile 2008

Auditorium del Museo Revoltella, Trieste

“PSICOANALISI, ARTE E STORIA”

Anna Maria Accerboni e la psicoanalisi

 
 

9.00   Apertura della giornata di studio e iscrizione dei partecipanti 

9.30      Saluti dell’Assessore alla Cultura del Comune di Trieste, Massimo Greco

          Chair: Simona Argentieri 

Interventi:

          Giovanna Pavanello delinea la figura di Anna Maria Accerboni

          Centro Studi Gradiva-Lavarone, Enzo Stefan e il Sindaco di Lavarone 

          Paola Golinelli

          Marco La Scala

          Ricordo di Walter Gerbino della figura di Anna Maria Accerboni

PSICOANALISI E ARTE

Chair: Simona Argentieri 

10.15-10.35  Maria Masau Dan

10.40-11.00  Graziella Magherini   “Sentieri di Saba. Poesia e autoanalisi.”

11.05-11.20  Break

11.20-11.50  Rita Corsa        “La secessione della mente: Vito Timmel, un viandante tra arte

                                           e follia”                                      

11.50-12.30 Discussione

12.45-13.50 Lunch

 

PSICOANALISI: UN BILANCIO STORICO          

Chair: Maria Tallandini 

14.00-14.20   Ambra Cusin          “Dal buio all’emozione”

14.25-14.45   Vlasta Polojaz        “L’alba della psicoanalisi infantile: il sole sorge ad Est”

14.50-15.00   Caffè

15.00-15.20  Silvia Amati Sas     “Freud, Trieste, Estraniazione…”

15.25-15.50  Paolo Fonda:  Conclusioni

 
 
 

Il Comitato Organizzatore del Convegno: F.Amione, S.Argentieri, A.Cusin, P.Fonda, G.Marin, M.Masau Dan, G.Pavanello, V.Polojaz  

Info: www.museorevoltella.it

Anna Maria Accerboni era nata nel 1939 e si era laureata in Pedagogia all’Università di Trieste nel 1965. Iniziò la sua carriera accademica come assistente ordinario di Storia della Filosofia presso la Facoltà di Magistero per assumere successivamente l’insegnamento di Storia della psicoanalisi. E’ stato tale ambito di studio a rappresentare l’investimento appassionato di una vita, con un’attenzione particolare alla figura di Edoardo Weiss e agli influssi della psicoanalisi sulla cultura triestina. Testimonianza sono le numerose pubblicazioni, convegni e mostre, a cui ha dedicato il suo impegno, e il Premio Musatti, conferitole dalla SPI nel 2005.Dal 1989 al 1999 è stata docente di Psicologia dinamica avanzata presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Trieste.
18.03.2008

Segnalazione tavola rotonda "In scienza e coscienza: maternità, nascite e interruzioni di gravidanze" (Firenze, Palazzo Strozzi, 5 aprile 2008)

Società italiana delle storiche

 con il patrocinio del Comune di Firenze

 "In scienza e coscienza: maternità, nascite e interruzioni di gravidanza"

 

tavola rotonda multidisciplinare

 

Firenze

5 aprile, ore 15.00

Istituto Italiano di Scienze Umane

Piazza Strozzi - Altana di Palazzo Strozzi

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

Aspettare un figlio, programmarlo o scoprirsi incinta avendolo temuto, volerlo a tutti i costi,

sentirsi non ancora o mai pronte, non volerlo, averlo voluto ma non così… sono esperienze che

le donne si sono sempre trovate ad affrontare dovendo pensare non solo per se stesse, eppure

sentendosi molto spesso sole, necessariamente poco libere di scegliere, e quasi sempre giudicate.

Tutto questo ha una lunga storia che riguarda anche gli sviluppi delle conoscenze biomediche e

psicologiche, le politiche sanitarie e sociali, i cambiamenti nelle relazioni familiari e nel lavoro

delle donne, le leggi e le mentalità, i pregiudizi su maternità, contraccezione, gravidanza, aborto,

cure dei bambini.

 

Nella convinzione che occorra intrecciare la riflessione sul presente con la consapevolezza dei

cambiamenti e del passato, e con un richiamo alla concretezza contro la retorica e le

strumentalizzazioni politiche, a trent'anni dalle Norme per la tutela sociale della maternità e

sull'interruzione volontaria della gravidanza (L. 22 maggio 1978, n.194) la Società italiana delle

storiche promuove su questi temi una tavola rotonda a Firenze, con esperte ed esperti di varie

discipline e professioni specialistiche. Intervengono una demografa, una neonatologa, varie

storiche, un ginecologo, la responsabile delle ostetriche dei consultori in area fiorentina, una

filosofa bioeticista, una psicoterapeuta esperta di adolescenti in gravidanza, oltre che giuriste e

psicologhe.

 

Il titolo che abbiamo dato alla tavola rotonda è In scienza e coscienza, perché le decisioni personali

su maternità, nascite, aborto e cura non possono derivarsi automaticamente dal solo progresso della

medicina, indipendentemente o contro il consenso della madre, né tanto meno considerarsi

appannaggio delle dottrine della Chiesa, anch'esse mutevoli e mutate, o esclusivamente dei principi

giuridici che pure regolano i comportamenti di una società. Ma anche perché il punto di vista della

scienza che accetti di avere a che fare con le individualità è rivolto appunto al bisogno di decidere

delle persone proprio quando non esista la certezza di cause ed effetto.

 

E' dai compiti concreti della vita, come scriveva Dilthey alla fine dell'Ottocento, che sono scaturite

le scienze umane, la cui oggettività implica anche lo sforzo di comprendere le esperienze dell'altro

come soggetto, anziché dissolverlo e mancare alle proprie finalità per la difesa di principi generali

astratti.

 

 

 

Società italiana delle storiche -Via della Lungara, 19 – 00165 Roma

 

www.societadellestoriche.it; tel./fax +39066872823; segreteria@societadellestoriche.it;

patrizia.guarnieri@unifi.it

 

PROGRAMMA
 

 

 

Introduce Rosanna De Longis, presidente SIS

Coordina Patrizia Guarnieri, SIS

 

Silvana Salvini, demografa, Università di Firenze

 

Tra scelta e costrizione: comportamenti demografici e condizione femminile

 

Giuseppe Scimone, ginecologo, Università di Firenze

 

L'aborto volontario: passato e presente

 

Patrizia Guarnieri, storica, Università di Firenze

 

Quale difesa della vita? Il rifiuto di un figlio nelle scienze giuridiche

 

Maria Serenella Pignotti, neonatologa, medico legale, AOU Meyer

 

Chi decide per il feto e per il neonato?

 

Emmanuel Betta, storico, Sapienza Università di Roma

 

Tra il feto e la donna: le scelte della Chiesa

 

Monica Toraldo di Francia, filosofa, Università di Firenze

 

Fecondazione artificiale e sparizione della madre

 

Cristina Pratesi, psicoterapeuta, AFPP, Centro Consulenza Giovani SSN

 

In attesa o inattesa? Desiderio e rifiuto di gravidanza nelle adolescenti

 

Irene Mariella, ostetrica, direttore UO-ASF

 

Le ostetriche, il consultorio e le scelte difficili delle donne

 

Intervengono: Daniela Lombardi (Università di Pisa), Silvia Salvatici (Università di Teramo),

Elisabetta Vezzosi (Università di Trieste), Franca Tani (Università di Firenze), Nadia M.

Filippini (Università di Venezia), Gabriella Smorto (Università di Pisa, UOC), Cristina

Mazzacurati (Università di Napoli L'Orientale), Elena Urso (Università di Firenze)

 

Su richiesta sarà rilasciato attestato di partecipazione, che è gratuita

 

SIS www.societadellestoriche.it; tel./fax +39066872823; segreteria@societadellestoriche.it;

patrizia.guarnieri@unifi.it

 


 

 

 

 

 

7.02.2008

E' uscita per le edizioni Ma.Gi. la seconda edizione del libro "Storia della schizofrenia" di Jean Garrabé.

Seconda edizione

Jean Garrabé

Prefazione all’edizione italiana di Marco Alessandrini

Collana Psicopatologia ieri e oggi

 

Ogni cultura sceglie malattie in cui la sofferenza fisica o psichica appare particolarmente terribile, in modo da farne le rappresentazioni simboliche delle paure fondamentali dell’essere umano: paura di morire e paura di perdere la ragione. Il nome stesso di queste malattie finisce per diventare il tramite metaforico utilizzato per significare l’innominabile, la morte e la follia.

Il XX secolo è stato, dal punto di vista della storia culturale della follia, il secolo della schizofrenia.

Il libro di Garrabé la descrive parlando non solo di segni e di sintomi, ma di figure e biografie di psichiatri e di pazienti, attraversate da correnti filosofiche e scientifiche, da tensioni individuali, intrafamiliari, collettive. Tutto ciò non costituisce, così come potrebbe sembrare, un elegante esercizio di storia delle idee, bensì un modo di fare psicopatologia, cogliendo nella schizofrenia la sua natura ampia e mutevole, la natura del processo interattivo tra psichiatri e pazienti e, attraverso tale interazione, la natura del processo interattivo tra fattori più vasti: familiare, culturale, politico e sociale.

Jean Garrabé, psichiatra, Presidente della Fondazione Henry Ey. Autore di numerosi volumi tra cui Henri Ey et la pensée psychiatrique contemporaine, Concept de psychose e Dictionnaire taxinomique de psychiatrie. Vive in Francia.
 
  24.01.2008

In occasione della Giornata della Memoria 2008 vi

proponiamo il testo di Werner Bohleber "Ricordare, trauma e

 memoria collettiva"

clicca qui per accedere al link

 

 

   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   

 

 
   
   
   

 

 
   
 
 

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    1.01.2008

    Un nuovo anno è iniziato. Questo 2008 per la nostra rivista "Frenis Zero" è il quinto

    anno di pubblicazione e vogliamo celebrarlo con un numero speciale dedicato a Mauro Mancia.

    Lo psicoanalista milanese, improvvisamente scomparso nel luglio scorso, nel 2005 tenne a battesimo

    la collana "Frenis Zero" (Schena Editore) con un suo memorabile intervento a Bari.

    Questo numero speciale a lui dedicato tratta del dialogo tra psicoanalisi e neuroscienze, ed annovera lavori

    originali dello stesso Mancia, di Juan Pablo Jiménez. di Franco Scalzone, di Cristiana Cimino ed Antonello Correale.

    L'editoriale di Giuseppe Leo ed il sommario sono pronti per la vostra lettura. ANCORA AUGURI!

     

     

     
     

     

    BUON ANNO!
     

     

    Copyright- 2003-2004-2005-2006-2007- 2008  A.S.S.E.Psi.- Ce.Psi.Di.

    Editor sito web e responsabile editoriale: Giuseppe Leo