TERMINE |
SIGNIFICATO |
accompagnamento |
Azione
di fuoco effettuata nell’attacco alle minori distanze, con
immediatezza d’intervento e, di massima, a visione diretta, dalle armi
della fanteria ed eventualmente dai più piccoli calibri
dell’artiglieria, sulle resistenze isolate sfuggite ai tiri di
spianamento e di appoggio o svelatesi di sorpresa. |
arresto |
Azione propria delle
armi della fanteria svolta a visione diretta e alle brevi distanze
contro nemico che attacca o contrattacca; per l’artiglieria, tiri
eseguiti per pezzo a puntamento diretto ed alle brevi distanze, contro
carri armati. |
artiglieria |
Nel 1940 le artiglierie erano classificate in:
-
leggere, di piccolo calibro (proietto fino a 100 mm di
diametro)
-
di medio calibro da 100mm a 210 mm
-
di grosso calibro, oltre 210 mm
cannoni - artiglierie a tiro teso
obici e mortai – artiglierie a tiro curvo
Rispetto all’impiego esistevano:
-
artiglierie di armata
-
di corpo d’armata
-
artiglierie di divisione
-
contraerei
-
da posizione e da posizione costiera.
L’unità basilare dell’artiglieria è la batteria,
corrispondente alla compagnia di fanteria ed armata con 4 pezzi dello
stesso calibro e modello. |
capacità combattiva |
Possibilità di un
reparto, scosso nella capacità offensiva, di restare in lotta sia pure
per soli compiti difensivi. |
caposaldo |
Insieme di centri di
fuoco costituenti, sotto comando unico, un elemento particolarmente
importante della sistemazione difensiva, destinato a resistere ad
oltranza anche se aggirato. Nella difesa costiera, i capisaldi sono
occupati da unità apposite (di norma Mitraglieri e fucilieri), dalle
riserve di copertura e da aliquote delle unità di manovra. Può fare
fuoco sui 360°. |
Centro di fuoco |
Elemento attivo della
difesa costituito da una o più armi in postazione, sottoposte a unico
comando ed agenti col fuoco in una determinata direzione di tiro e in
un determinato settore. |
Concorso di fuoco |
Apporto di fuoco che una
unità dà ad altra per consentirle di raggiungere, nel tempo voluto, lo
scopo tattico che la sua azione si propone. |
contropreparazione |
Insieme di azioni di
fuoco (soprattutto di artiglieria) intesa a diminuire la capacità
offensiva del nemico, in previsione di un imminente suo attacco. |
copertura |
Insieme di mezzi e
predisposizioni per opporsi a irruzioni nemiche nel nostro territorio
e per facilitare il nostro sbocco oltre frontiera. |
Fronte a terra |
Linea difensiva ,
composta di capisaldi con opere a carattere permanente e
semipermanente, a sbarramento delle linee di comunicazione di Piazze
militari marittime e porti molto importanti |
Fronte d’attacco |
Ampiezza frontale del
settore d’attacco assegnata ad una unità e definita sulla posizione
avversaria. |
Infermeria temporanea
|
Luogo di cura
organizzato in caso di sosta prolungata, dai corpi e dalle sezioni di
Sanità – di massima con mezzi di circostanza da requisirsi sul posto –
per il ricovero e la cura di ammalati non gravi |
interruzioni |
Inutilizzazione di
tratti di comunicazioni stradali o ferroviarie. |
Linea di resistenza |
Margine anteriore della
posizione di resistenza. |
Linea di sicurezza
|
Margine anteriore della
zona di sicurezza. |
Milizia Artiglieria
Contraerei (DICAT) |
Specialità della Milizia
Volontaria Sicurezza Nazionale (MVSN) incaricata della difesa
contraerei territoriale. |
Milizia Artiglieria
Marittima (MILMART) |
Specialità della Milizia
Volontaria Sicurezza Nazionale (MVSN) incaricata della difesa costiera
e contraerei delle piazze marittime, basi e settori militari
marittimi, dipendente dalla Regia Marina per l’impiego e le materie
tecniche. |
mascheramento |
Utilizzazione di mezzi
regolamentari o di circostanza che sfruttino il mimetismo per
ostacolare l’osservazione avversaria, aerea e terrestre. Si distingue
tra interventi di “mascheramento artificiale palese” (es.
mascheramento di un fortino in casa, rudere, ecc), mascheramento
“artificiale occulto” (reti mimetiche) o mascheramento “naturale”
(masse coprenti di terra riportata, vegetazione, cespugli.). |
Nucleo Anti Paracadutisti (NAP) |
Nuclei mobili contro
aviolanci ed aviosbarchi, alle dipendenze del comando di Settore
costiero. |
Nucleo fisso costiero (NF) |
Postazione prestabilita,
avente compito di opporsi agli sbarchi col fuoco. E’ elemento della
sistemazione costiera avanzata. Di giorno aprono il fuoco dopo le
regolamentari intimazioni; di notte aprono il fuoco contro natanti che
si dirigano alla spiaggia, o contro elementi in sosta o in movimento
sulle spiagge “in atteggiamento sospetto”. I Nuclei Fissi erano di
norma costituiti da squadre mitraglieri delle apposite Compagnie
Mitraglieri e da squadre dei plotoni mitraglieri delle Compagnie
costiere. |
Nucleo mobile di copertura |
Forze dei settori di
copertura aventi essenzialmente compito di contrattacco. Nei settori
costieri, i Nuclei Mobili hanno compito di sicurezza negli intervalli
tra i Nuclei Fissi: perlustrano, concorrono a sostegno dei Nuclei
Fissi, ricercano nemici eventualmente sbarcati, isolatamente o in
gruppo |
occultamento |
Utilizzazione di tutti
gli elementi offerti dal terreno senza modificarli, allo scopo di
ostacolare la osservazione nemica aerea e terrestre. |
opera |
Complesso di strutture
resistenti, atte a conferire protezione contro le offese avversarie,
alle postazioni delle armi ed al relativo personale, in relazione al
loro impiego. |
Opera campale |
Opera organizzata sul
campo di battaglia con mezzi di circostanza. |
Opera permanente |
Opera organizzata fin
dal tempo di pace con materiali non suscettibili di degradazione da
parte degli agenti atmosferici ed atti a resistere alle presumibili
offese avversarie. |
ostacolo |
Elemento passivo,
naturale o artificiale, tenuto sotto l’azione degli elementi attivi
della difesa, destinato a fermare o ritardare l’attaccante e,
talvolta, a convogliarlo in direzione favorevole alla difesa. |
Pattuglia o.c. |
Nucleo di artiglieri
specializzati e attrezzati per l’impianto e il funzionamento di un
osservatorio di artiglieria o per il collegamento tra comandi di
artiglieria e di fanteria cooperanti. |
Piano di radunata |
Disposizioni che
regolano i trasporti di radunata e definiscono lo schieramento delle
grandi unità in una determinata ipotesi di guerra. |
Posizione di resistenza |
Striscia di terreno
della posizione difensiva su cui si combatte ad oltranza per
infrangere l’attacco nemico. La sua profondità risulta dalla
profondità di schieramento dei battaglioni di primo scaglione e dei
mezzi di fuoco ad essi dati in rinforzo. |
Posto di Blocco Costiero (PBC) |
Hanno compito di
sbarramento delle rotabili. Agiscono col fuoco, in posto, con armi
automatiche (e controcarro). Dispongono di racchette illuminanti e di
piccoli fari. |
Posto di medicazione |
Località organizzata in
prossimità della prima linea (di massima una per battaglione) con
personale e mezzi dei corpi allo scopo di assicurare una sommaria
medicazione dei feriti e il loro eventuale sgombero o ritorno in
linea. |
Posto di osservazione e di
allarme per la copertura |
Nuclei fissi dislocati
dai reparti confinari in località adatte per l’osservazione, allo
scopo di segnalare la presenza e l’attività del nemico. |
Posto di Osservazione
Costiera (POC) |
Posti fissi (e numerati
in serie) di vigilanza, scoperta e allarme contro convogli e natanti
nemici, o contro tentativi di sbarco. Comandati di norma da un
graduato. Ciascun POC era presidiato da 5/6 uomini armati, se in
località isolata, di un fucile mitragliatore, dotati di pistola Very
per segnalazioni, di strumentazione per determinare l’azimut degli
obiettivi marini e di collegamento telefonico con i reparti
retrostanti. |
repressione |
Azione violenta di
neutralizzazione che si scatena con la maggiore possibile immediatezza
sopra una nostra posizione appena occupata dal nemico, per impedire a
questo di mantenervisi e rafforzarvisi. |
Rete collegamenti |
Complesso di
collegamenti (a filo, ottici o radio) organizzati nell’interno di una
grande unità in relazione alle esigenze di una determinata situazione
operativa e facenti capo a Centri di Collegamento, Comandi,
Osservatori. |
Sbarramento di arresto |
Insieme di ostacoli
attivi costituiti da mine di rapido impiego e rimozione. |
Sbarramento stradale |
Caposaldo avente la
funzione di rendere intransitabili una o più rotabili e le zone di
facilitazione immediatamente adiacenti. |
settore |
Parte di una posizione o
striscia di terreno, in senso perpendicolare alla fronte, in cui opera
una determinata unità. |
Sistemazione difensiva |
Organizzazione difensiva
in atto completata in ogni suo particolare: fuochi, osservazione,
collegamenti, ostacoli, terreno, disposizioni per contrassalti e
contrattacchi ed atta a conferire a un determinato settore la massima
capacità difensiva. |
Unità di fuoco (UNFOC) |
Unità di misura per il
munizionamento definita per ciascuna arma o tipo di arma. E’ termine
convenzionale usato nei calcoli relativi alla consistenza dei
magazzini e depositi munizioni e negli ordini per la costituzione di
eventuali scorte in previsione di azioni. |
Zona di sicurezza |
Striscia di terreno
antistante alla posizione di resistenza su cui si dispongono gli
elementi avanzati della difesa per segnalare l’avanzata del nemico ed
eventualmente contrastarla. |
Zona territoriale |
Zona retrostante a
quella delle operazioni (escluse Piazzeforti Marittime e Zone Militari
Marittime). |