GRANDE
FERMENTO ALLISTITUTO ALBERGHIERO DI ASSISI
di Bruno Barbini
LIstituto professionale che da sempre ha avuto la sua sede
in unaula periferica del Convitto Nazionale di Assisi ha
fame di locali. La scuola che trova la sua ideale collocazione
nella città di Assisi per le ovvie ragioni di contiguità
e di continuità con lindustria alberghiera e ristorativa,
in questi anni in cui alcuni indirizzi scolastici hanno registrato
contrazioni numeriche, ha ottenuto una crescita superiore ad ogni
più rosea aspettativa.
La scuola che per anni è stata sede coordinata dellIstituto
Alberghiero di Spoleto, con lautonomia scolastica, ha sviluppato
un suo progetto autonomo e uno sviluppo didattico che lha
fatta collocare tra le scuole più interessanti del comprensorio.
Ma cè un ma
lIstituto ha bisogno di aule,
di laboratori.
In sintesi ha bisogno di tanti locali per rispondere alle domande
di una didattica moderna e alle esigenze di un accresciuto numero
di discienti e di docenti.
Ciò anche nellottica della istituzione di nuovi indirizzi
e specializzazioni che sono nella speranza di coloro che sono preposti
alla direzione della scuola.
Purtroppo il Convitto Nazionale, piaccia o non piaccia, rappresenta
per la città di Assisi, per lUmbria e per lItalia,
una istituzione blasonata che non ha ancora esaurito il suo ruolo
propulsivo nellambito scolastico e assistenziale.
Dalla situazione è emerso che, da un lato cè
lIstituto Alberghiero che necessita di nuovi spazi, dallaltro
il Convitto che non può destinare altri locali delledificio,
pena la caduta degli obiettivi istituzionali.
Nel dibattito, accesosi nelle varie sedi istituzionali e non, si
sono inseriti, non tutti con lo spirito di servizio, il corpo docente,
il Convitto Nazionale, il Comune di Assisi, un comitato promotore
e il Comune di Bastia che questultimo a somiglianza
di quanto avvenuto per lIstituto Tecnico Commerciale di Assisi,
ha fatto conoscere le proprie intenzioni: offrire i locali per lalberghiero
a Bastia.
La simpatica e provocatoria disponibilità ha
suscitato le ire degli assisani che mal volentieri avevano recepito
la proposta di trasferire in un edificio da costruire a S.Maria
degli Angeli, figuriamoci cosa ha prodotto lipotesi di un
trasferimento a Bastia.
Se non altro ha suscitato una sorta di ribellione popolare che ha
ottenuto limpegno di costruire, con tutte le compatibilità
possibili della città di Assisi, unala capace di soddisfare
le esigenze di una scuola in rapida e continua crescita.
Senza per nulla voler interferire sulle giuste e legittime soluzioni
dell Istituto Alberghiero di Assisi, ci pare doveroso che
i rappresentanti della cosa pubblica, responsabilmente si pongano
in unottica complessiva che rivisiti, ridefinisca, razionalizzi
tutto il sistema educativo scolastico, non solo di Assisi, centro
e periferia, ma anche dellintero distretto scolastico. Perché
la situazione che vive lIstituto Alberghiero è simile
allIstituto Tecnico Commerciale, al Liceo Classico pedagogico,
linguistico, ecc.
Assisi ha una tradizione consolidata che va rispettata e esaltata.
Ma questo atteggiamento non deve peccare di vieto campanilismo perché
la scuola è un servizio pubblico che deve andare verso i
suoi utenti e deve essere attagliato ai tempi contemporanei,
alle nuove esigenze dei giovani e alle emergenze territoriali.
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Creativi
si nasce o si diventa?
PER FAR NASCERE UNO SPOT...
di Mario Cicogna
Qual è la prima qualità per un creativo? Essere un
venditore o un artista? Per lamericano Ken Mandelbaum, copywriter
già alletà di sedici anni (età in cui
i ragazzi in genere trovano più importante imparare a guidare),
oggi titolare di unagenzia pubblicitaria che gestisce più
di cento milioni di dollari, il requisito che più conta è
saper distinguere il grano dalla paglia, saper giudicare tra un
annuncio buono e uno mediocre, con tre obiettivi di base: forti
idee di vendita, esecuzioni interessanti e raggiungimento della
emotività dei consumatori.
La cartina al tornasole di unottima pubblicità, lesame
più difficile che uno spot deve superare, è la prova
del tempo, legata a cinque passi di rigore.
Il primo è portare al setaccio ogni più piccolo dettaglio
relativo al prodotto, per cui si cerca lidea di vendita: cè
una forza interiore in ogni prodotto, e compito del creativo è
quello di scoprirla e far leva su di essa.
Il secondo passo è la ricerca: molto utili sono i focus
groups (campioni ristretti sottoposti a test per misurare
lefficacio o limpatto di una o più campagne pubblicitarie).
Il terzo è il posizionamento, il criterio con cui il prodotto
si inserisce nel contesto del mercato, nei confronti della concorrenza
e dei consumatori.
Il passo successivo è la selling idea o idea di vendita,
per indurre la gente allacquisto.
Il quinto passo sarà trovare un modo interessante di comunicare
lidea.
Cinque (sempre cinque!) le fasi salienti della creatività
pubblicitaria, codificata prima di Mandelbaum da un altro americano
(fondatore e primo presidente dellAdvertising Council), James
Webb Young, il primo pubblicitario che ha fatto luce sul problema
dei problemi: come produrre idee, perché lequazione
advertising=creatività ha una precisa origine storica: tramontata
la pubblicità scientifica, art e copy cominciarono
a cercare la ricetta delle idee
, con la conclusione
che leureka non nascerebbe solo per generazione spontanea,
ma cè un metodo diviso in cinque momenti da applicare
con scrupolo certosino: forse creativi si nasce, ragionieri si diventa
.
I cinque momenti di Young sono: primo, le informazioni sul prodotto
e sul pubblico.
Secondo, la masticazione: si palleggia il problema lo si guarda
da più parti, sempre con gli occhi della ragione, mettendo
sulla carta spunti e idee anche parziali.
Terzo, lo smarrimento: la confusione più totale, dovuta alloverdose
di informazioni
Young consiglia di dormirci sopra: lidea
verrà fuori dal nulla
, quando meno la si aspetta.
Con il contributo dellinconscio si arriva automaticamente
alla quarta fase, quella delleureka!
Quinto ed ultimo momento, quello della razionalità, che incanala
gli elementi surreali.
Sposare il prodotto ad unatmosfera, con o senza un meccanismo
narrativo (senza forzare troppo le ragioni di marketing dei clienti)
equivale a realizzare lefficacia della comunicazione pubblicitaria.
Fare pubblicità tecnicamente parlando è
più difficile che dirigere un film a soggetto, perché
bisogna misurarsi con il tempo.
Gli eventi non possono durare quanto dovrebbero ma devono essere
compressi.
Le azioni devono essere contenute in tempi stringati.
Poi viene il regista, il raffinato pittore delle situazioni ambientali
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LE
SCULTURE DI Fausto Becchetti
Un artigiano artista che da tempo illustra i monumenti assisani.
Fausto Becchetti che da sempre vive allombra della bella Cupola
del Vignola, ha avvertito, circondato comera dai monumenti
francescani, lesigenza di figurare le testimonianze più
interessanti del territorio.
Le sue sculture in legno policromatico nel rispetto di dimensioni
in scala, hanno costruito con rara esperienza e volontà certosina,
i monumenti della Basilica di S.Francesco (scala 1:200), di S.M.degli
Angeli (scala :100), della Porziuncola (scala 1:100), della Basilica
di S.Chiara e della Chiesa di S.Damiano(scala 1:100).
Il nostro concittadino non ha esaurito la sua ricostruzione monumentale
solo ai tempi cristiani ma si è adoperato per costruire anche
palazzi civili come quello del Palazzetto del Capitano del Perdono
(scala 1:50).
Ci piace comunicare ai nostri lettori che Fausto Becchetti , cui
va la riconoscenza degli angelani e assisani tutti per aver riprodotto
permanenze architettoniche di particolare fascino artistico, spirituale
e religioso, dal 20 luglio al 20 agosto prossimo, espone i suoi
preziosi lavori nella galleria Capitano del Perdono
in S.M.degli Angeli, offrendo ai residenti e ai turisti tutti, loccasione
per cogliere linsieme estetico di monumenti che ci vengono
invidiati dal mondo intero.
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AL
LYRICK THEATRE SAGGIO DI DANZA DELLA SCUOLA
LA RONDINE
La Scuola di danza La Rondine diretta da Carla Brizi,
il 9 giugno al Lyrick Theatre di Santa Maria degli Angeli ha riportato
uno strepitoso successo.
In un teatro, gremito in ogni ordine di posti da genitori e parenti
entusiasti e da un pubblico delle grandi occasioni si è potuto
godere, non solo lesibizione delle giovani allieve nel leggiadro
saggio di fine anno, ma anche di una performance di valore nazionale,
laddove hanno dato contenuto artisti di tutto rilievo.
Peraltro la serata che si è impreziosita della presenza del
Sindaco di Assisi, del vice sindaco, dellassessore alla P.I.,
del sindaco di Bastia Umbra è stata distinta e contrassegnata
da scroscianti e ripetuti applausi, a significare il forte gradimento
della gente che ha potuto apprezzare la qualità della danza,
una stupefacente scenografia e, soprattutto, la professionale esibizione
del ballerino Giacomo Molinari.
Al termine della breve nota ci piace complimentarci con Carla Brizi
e Daniela Rosati per il lavoro svolto e per i brillanti risultati
ottenuti, dando appuntamento agli amanti della danza classica al
saggio 2003.
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LE
MANIFESTAZIONI DELLASSOCIAZIONE PRIORI DEL PIATTO DI S. ANTONIO
Gabriele Del Piccolo -Presidente-
Abbiamo ricevuto la lettera che segue e ne diamo volentieri pubblicazione
nellinteresse dei soci e dei lettori tutti.
Gent.mo Direttore,
ritengo opportuno aggiornarti sulle manifestazioni che hanno interessato
lAssociazione dei Priori del Piatto di S. Antonio Abate, nel
mese di giugno.
Anche questanno il 1° giugno 2002, alle ore 17,30 in occasione
della 9° edizione del Concorso sulla Storia e la Tradizione
del Piatto di S. Antonio a cui hanno partecipato gli studenti della
Scuola Media di S. Maria degli Angeli, si è svolto lo spettacolo,
presso lAuditorim in via Toti, creato e diretto dalla prof.ssa
Rossana Neglia coadiuvata dalla prof.ssa Aurora Sensi.
Come sempre, si è trattato di uno spettacolo autogestito
in cui gli stessi studenti hanno recitato, cantato e ballato. Durante
la manifestazione sono stati premiati gli studenti che meglio hanno
saputo svolgere la loro ricerca grafico - pittorica:
P r i m e C l a s s i
- 1° Classificato: Pettirossi Valentina I° B
- 2° Classificato: Sensi Giuseppe I° C
- 3° Classificato: Barabani Marco I° C
- Segnalato: Ludovini Fabio I° D
S e c o n d e C l a s s i
- 1° Classificato: Sgargetta Susanna II° B
- 2° Classificato: Iori Marco II° A
- 3° Classificato: Mariottini Matteo II° D
T e r z e C l a s s i
- 1° Classificato: Iori Christian Efrem III° A
- 2° Classificato: Attanasio Luca III° C
Naturalmente un encomio solenne va rivolto a tutti quei ragazzi
che hanno partecipato dimostrando serietà, impegno ed amore
per le Tradizioni del proprio paese.
Successivamente, domenica 16 giugno, si è svolto lormai
tradizionale Pranzo Sociale, presso il ristorante Biagetti ed in
quelloccasione ai Decani del Piatto, Berretta
Anteo, Eugeni Emilio, Lunghi Orlando e Masciotti Carlo, è
stata consegnata una targa ricordo per aver svolto il servizio di
Priore diversi anni fa, credendo negli alti valori della Tradizione
del Piatto di S. Antonio. Per loccasione, è stato particolarmente
festeggiato il sig. Betti Deo per aver svolto il servizio di Priore
nel lontano 1952 ed a lui è stata consegnata una targa particolare
a ricordo del 50° anniversario.
Presenti alla manifestazione il Sindaco di Assisi Dott. Giorgio
Bartolini, tanti amici Priori con familiari e parenti, la Prioranza
2002, ospiti donore i Priori Serventi 2003,
linsegnante Passeri Maria in rappresentanza della Direzione
Didattica di Assisi 2° Circolo, il sig. Alessandro Bianconi
per lAssociazione Culturale La Piroga, il Parroco
Padre Francesco De Lazzari, il Presidente Onorario dellAssociazione
Priori del Piatto di S. Antonio sig. Pietro Campelli.
Al termine, a tutti gli intervenuti, sono stati distribuiti i Baci
Perugina, gentilmente offerti dalla NestlèPerugina,
grazie al cortese interessamento del dott. Mario Cicogna.
Cordiali saluti a tutti.
Pace e bene.
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