Alcuni articoli

de "Il Rubino" di Giugno 2002

GRANDE FERMENTO ALL’ISTITUTO ALBERGHIERO DI ASSISI
di Bruno Barbini

Creativi si nasce o si diventa?
PER FAR NASCERE
UNO SPOT...

di Mario Cicogna

AL LYRICK THEATRE SAGGIO DI DANZA
DELLA SCUOLA
“LA RONDINE”

LE MANIFESTAZIONI DELL’ASSOCIAZIONE PRIORI DEL PIATTO DI S. ANTONIO

 

GRANDE FERMENTO ALL’ISTITUTO ALBERGHIERO DI ASSISI
di Bruno Barbini

L’Istituto professionale che da sempre ha avuto la sua sede in un’aula periferica del Convitto Nazionale di Assisi “ha fame” di locali. La scuola che trova la sua ideale collocazione nella città di Assisi per le ovvie ragioni di contiguità e di continuità con l’industria alberghiera e ristorativa, in questi anni in cui alcuni indirizzi scolastici hanno registrato contrazioni numeriche, ha ottenuto una crescita superiore ad ogni più rosea aspettativa.
La scuola che per anni è stata sede coordinata dell’Istituto Alberghiero di Spoleto, con l’autonomia scolastica, ha sviluppato un suo progetto autonomo e uno sviluppo didattico che l’ha fatta collocare tra le scuole più interessanti del comprensorio.
Ma c’è un ma…l’Istituto ha bisogno di aule, di laboratori.
In sintesi ha bisogno di tanti locali per rispondere alle domande di una didattica moderna e alle esigenze di un accresciuto numero di discienti e di docenti.
Ciò anche nell’ottica della istituzione di nuovi indirizzi e specializzazioni che sono nella speranza di coloro che sono preposti alla direzione della scuola.
Purtroppo il Convitto Nazionale, piaccia o non piaccia, rappresenta per la città di Assisi, per l’Umbria e per l’Italia, una istituzione blasonata che non ha ancora esaurito il suo ruolo propulsivo nell’ambito scolastico e assistenziale.
Dalla situazione è emerso che, da un lato c’è l’Istituto Alberghiero che necessita di nuovi spazi, dall’altro il Convitto che non può destinare altri locali dell’edificio, pena la caduta degli obiettivi istituzionali.
Nel dibattito, accesosi nelle varie sedi istituzionali e non, si sono inseriti, non tutti con lo spirito di servizio, il corpo docente, il Convitto Nazionale, il Comune di Assisi, un comitato promotore e il Comune di Bastia che – quest’ultimo – a somiglianza di quanto avvenuto per l’Istituto Tecnico Commerciale di Assisi, ha fatto conoscere le proprie intenzioni: offrire i locali per l’alberghiero a Bastia.
La “simpatica e provocatoria disponibilità” ha suscitato le ire degli assisani che mal volentieri avevano recepito la proposta di trasferire in un edificio da costruire a S.Maria degli Angeli, figuriamoci cosa ha prodotto l’ipotesi di un trasferimento a Bastia.
Se non altro ha suscitato una sorta di ribellione popolare che ha ottenuto l’impegno di costruire, con tutte le compatibilità possibili della città di Assisi, un’ala capace di soddisfare le esigenze di una scuola in rapida e continua crescita.
Senza per nulla voler interferire sulle giuste e legittime soluzioni dell’ Istituto Alberghiero di Assisi, ci pare doveroso che i rappresentanti della cosa pubblica, responsabilmente si pongano in un’ottica complessiva che rivisiti, ridefinisca, razionalizzi tutto il sistema educativo scolastico, non solo di Assisi, centro e periferia, ma anche dell’intero distretto scolastico. Perché la situazione che vive l’Istituto Alberghiero è simile all’Istituto Tecnico Commerciale, al Liceo Classico pedagogico, linguistico, ecc.
Assisi ha una tradizione consolidata che va rispettata e esaltata.
Ma questo atteggiamento non deve peccare di vieto campanilismo perché la scuola è un servizio pubblico che deve andare verso i suoi “utenti” e deve essere attagliato ai tempi contemporanei, alle nuove esigenze dei giovani e alle emergenze territoriali.


Torna su


Creativi si nasce o si diventa?
PER FAR NASCERE UNO SPOT...

di Mario Cicogna

Qual è la prima qualità per un creativo? Essere un venditore o un artista? Per l’americano Ken Mandelbaum, copywriter già all’età di sedici anni (età in cui i ragazzi in genere trovano più importante imparare a guidare), oggi titolare di un’agenzia pubblicitaria che gestisce più di cento milioni di dollari, il requisito che più conta è saper distinguere il grano dalla paglia, saper giudicare tra un annuncio buono e uno mediocre, con tre obiettivi di base: forti idee di vendita, esecuzioni interessanti e raggiungimento della emotività dei consumatori.
La cartina al tornasole di un’ottima pubblicità, l’esame più difficile che uno spot deve superare, è la prova del tempo, legata a cinque passi di rigore.
Il primo è portare al setaccio ogni più piccolo dettaglio relativo al prodotto, per cui si cerca l’idea di vendita: “c’è una forza interiore in ogni prodotto, e compito del creativo è quello di scoprirla e far leva su di essa”.
Il secondo passo è la ricerca: molto utili sono i “focus groups” (campioni ristretti sottoposti a test per misurare l’efficacio o l’impatto di una o più campagne pubblicitarie).
Il terzo è il posizionamento, il criterio con cui il prodotto si inserisce nel contesto del mercato, nei confronti della concorrenza e dei consumatori.
Il passo successivo è la selling idea o idea di vendita, per indurre la gente all’acquisto.
Il quinto passo sarà trovare un modo interessante di comunicare l’idea.
Cinque (sempre cinque!) le fasi salienti della creatività pubblicitaria, codificata prima di Mandelbaum da un altro americano (fondatore e primo presidente dell’Advertising Council), James Webb Young, il primo pubblicitario che ha fatto luce sul problema dei problemi: come produrre idee, perché “l’equazione advertising=creatività ha una precisa origine storica: tramontata la pubblicità scientifica, “art e copy” cominciarono a cercare la ricetta delle idee…”, con la conclusione che “l’eureka non nascerebbe solo per generazione spontanea, ma c’è un metodo diviso in cinque momenti da applicare con scrupolo certosino: forse creativi si nasce, ragionieri si diventa…”.
I cinque momenti di Young sono: primo, le informazioni sul prodotto e sul pubblico.
Secondo, la masticazione: si palleggia il problema lo si guarda da più parti, sempre con gli occhi della ragione, mettendo sulla carta spunti e idee anche parziali.
Terzo, lo smarrimento: la confusione più totale, dovuta all’overdose di informazioni…Young consiglia di dormirci sopra: “l’idea verrà fuori dal nulla…”, quando meno la si aspetta.
Con il contributo dell’inconscio si arriva automaticamente alla quarta fase, quella dell’eureka!
Quinto ed ultimo momento, quello della razionalità, che incanala gli elementi surreali.
Sposare il prodotto ad un’atmosfera, con o senza un meccanismo narrativo (senza forzare troppo le ragioni di marketing dei clienti) equivale a realizzare l’efficacia della comunicazione pubblicitaria.
Fare pubblicità – tecnicamente parlando – è più difficile che dirigere un film a soggetto, perché bisogna misurarsi con il tempo.
Gli eventi non possono durare quanto dovrebbero ma devono essere compressi.
Le azioni devono essere contenute in tempi stringati.
Poi viene il regista, il raffinato pittore delle situazioni ambientali…


Torna su


LE SCULTURE DI Fausto Becchetti

Un artigiano artista che da tempo illustra i monumenti assisani.
Fausto Becchetti che da sempre vive all’ombra della bella Cupola del Vignola, ha avvertito, circondato com’era dai monumenti francescani, l’esigenza di figurare le testimonianze più interessanti del territorio.
Le sue sculture in legno policromatico nel rispetto di dimensioni in scala, hanno costruito con rara esperienza e volontà certosina, i monumenti della Basilica di S.Francesco (scala 1:200), di S.M.degli Angeli (scala :100), della Porziuncola (scala 1:100), della Basilica di S.Chiara e della Chiesa di S.Damiano(scala 1:100).
Il nostro concittadino non ha esaurito la sua ricostruzione monumentale solo ai tempi cristiani ma si è adoperato per costruire anche palazzi civili come quello del Palazzetto del Capitano del Perdono (scala 1:50).
Ci piace comunicare ai nostri lettori che Fausto Becchetti , cui va la riconoscenza degli angelani e assisani tutti per aver riprodotto permanenze architettoniche di particolare fascino artistico, spirituale e religioso, dal 20 luglio al 20 agosto prossimo, espone i suoi preziosi lavori nella galleria “Capitano del Perdono” in S.M.degli Angeli, offrendo ai residenti e ai turisti tutti, l’occasione per cogliere l’insieme estetico di monumenti che ci vengono invidiati dal mondo intero.


Torna su


AL LYRICK THEATRE SAGGIO DI DANZA DELLA SCUOLA
“LA RONDINE”

 

La Scuola di danza “La Rondine” diretta da Carla Brizi, il 9 giugno al Lyrick Theatre di Santa Maria degli Angeli ha riportato uno strepitoso successo.
In un teatro, gremito in ogni ordine di posti da genitori e parenti entusiasti e da un pubblico delle grandi occasioni si è potuto godere, non solo l’esibizione delle giovani allieve nel leggiadro saggio di fine anno, ma anche di una performance di valore nazionale, laddove hanno dato contenuto artisti di tutto rilievo.
Peraltro la serata che si è impreziosita della presenza del Sindaco di Assisi, del vice sindaco, dell’assessore alla P.I., del sindaco di Bastia Umbra è stata distinta e contrassegnata da scroscianti e ripetuti applausi, a significare il forte gradimento della gente che ha potuto apprezzare la qualità della danza, una stupefacente scenografia e, soprattutto, la professionale esibizione del ballerino Giacomo Molinari.
Al termine della breve nota ci piace complimentarci con Carla Brizi e Daniela Rosati per il lavoro svolto e per i brillanti risultati ottenuti, dando appuntamento agli amanti della danza classica al saggio 2003.

Torna su


LE MANIFESTAZIONI DELL’ASSOCIAZIONE PRIORI DEL PIATTO DI S. ANTONIO

Gabriele Del Piccolo -Presidente-

Abbiamo ricevuto la lettera che segue e ne diamo volentieri pubblicazione nell’interesse dei soci e dei lettori tutti.
Gent.mo Direttore,
ritengo opportuno aggiornarti sulle manifestazioni che hanno interessato l’Associazione dei Priori del Piatto di S. Antonio Abate, nel mese di giugno.
Anche quest’anno il 1° giugno 2002, alle ore 17,30 in occasione della 9° edizione del Concorso sulla Storia e la Tradizione del Piatto di S. Antonio a cui hanno partecipato gli studenti della Scuola Media di S. Maria degli Angeli, si è svolto lo spettacolo, presso l’Auditorim in via Toti, creato e diretto dalla prof.ssa Rossana Neglia coadiuvata dalla prof.ssa Aurora Sensi.
Come sempre, si è trattato di uno spettacolo autogestito in cui gli stessi studenti hanno recitato, cantato e ballato. Durante la manifestazione sono stati premiati gli studenti che meglio hanno saputo svolgere la loro ricerca grafico - pittorica:
P r i m e C l a s s i
- 1° Classificato: Pettirossi Valentina I° B
- 2° Classificato: Sensi Giuseppe I° C
- 3° Classificato: Barabani Marco I° C

- Segnalato: Ludovini Fabio I° D
S e c o n d e C l a s s i
- 1° Classificato: Sgargetta Susanna II° B
- 2° Classificato: Iori Marco II° A
- 3° Classificato: Mariottini Matteo II° D
T e r z e C l a s s i
- 1° Classificato: Iori Christian Efrem III° A
- 2° Classificato: Attanasio Luca III° C
Naturalmente un encomio solenne va rivolto a tutti quei ragazzi che hanno partecipato dimostrando serietà, impegno ed amore per le Tradizioni del proprio paese.

Successivamente, domenica 16 giugno, si è svolto l’ormai tradizionale Pranzo Sociale, presso il ristorante Biagetti ed in quell’occasione ai “Decani del Piatto”, Berretta Anteo, Eugeni Emilio, Lunghi Orlando e Masciotti Carlo, è stata consegnata una targa ricordo per aver svolto il servizio di Priore diversi anni fa, credendo negli alti valori della Tradizione del Piatto di S. Antonio. Per l’occasione, è stato particolarmente festeggiato il sig. Betti Deo per aver svolto il servizio di Priore nel lontano 1952 ed a lui è stata consegnata una targa particolare a ricordo del 50° anniversario.
Presenti alla manifestazione il Sindaco di Assisi Dott. Giorgio Bartolini, tanti amici Priori con familiari e parenti, la “Prioranza 2002”, ospiti d’onore i “Priori Serventi 2003”, l’insegnante Passeri Maria in rappresentanza della Direzione Didattica di Assisi – 2° Circolo, il sig. Alessandro Bianconi per l’Associazione Culturale “La Piroga”, il Parroco Padre Francesco De Lazzari, il Presidente Onorario dell’Associazione Priori del Piatto di S. Antonio sig. Pietro Campelli.
Al termine, a tutti gli intervenuti, sono stati distribuiti i “Baci Perugina”, gentilmente offerti dalla Nestlè–Perugina, grazie al cortese interessamento del dott. Mario Cicogna.
Cordiali saluti a tutti.
Pace e bene.

Torna su


 

 

 

e-mail Scarica Logo sms gratuiti Webmaster Guestbook