ECCO IL NATALE
Tradizioni, ombre e aspettative
di Bruno Barbini
di Bruno Barbini
Quando il calendario appeso sulle pareti che ci circondano vede
arrivare lultima pagina lo sguardo ed il pensiero si fermano
a meditare su quella festa che cade sempre il 25 di dicembre: IL
SANTO NATALE.
Nel tempo passato si cominciava a fantasticare e progettare la sequenza
delle festività tutte collegate allevento natalizio.
Si ricercava in soffitta il presepe dellanno passato, lalbero
plastificato (perché quello naturale era finito nel frattempo
piantato in giardino) e, timidamente, si comincia a compilare lelenco
dei doni da offrire, pensando anche a quelli che da più parti
sarebbero arrivati.
Tutto ciò in unatmosfera che comincia sin dai primi
di dicembre: lilluminazione dei centri storici, le piccole
luci da posizionare sul balcone di casa, lascolto e la visione
degli spot televisivi che ci ricordano di acquistare il panettone,
il torrone, le pinocchiate e tutte le leccornie tradizionali legate
alla festa di Natale.
Nei giorni scorsi ho seguito volentieri la XX Rassegna del Cinema
Italiano tenutasi in Assisi con un primo piano sullautore
Carlo Verdone, attore, regista e protagonista dei sui film.
Si tratta di quel genere di commedia allitaliana che ha fatto
la fortuna del cinema dei decenni passati.
La sera di venerdì 23 novembre abbiamo assistito, nella stupenda
cornice del Lyrick Theatre, alla proiezione di Al lupo, al
lupo. Bellatmosfera, notevole presenza di pubblico e
interviste dobbligo allautore.
Un attore giunto preparato allappuntamento, soddisfatto del
suo percorso e impegnato per un futuro ancora denso di sorprese
ed emozioni.
Un particolare interessante e gradevole: un signore dai capelli
grigi era seduto nelle prime file della platea.
Uno sguardo attento, sorridente, soddisfatto.
Ho saputo più tardi che era il papà di Carlo.
Questo legame del padre e del figlio e la storia del film appena
proiettato, con tutto il sapore dellautobiografia, mi hanno
portato il pensiero allatmosfera che precede il Natale.
Cioè il racconto di storie semplici, magari vissute, la complicità
del padre e del figlio a condividere storie comuni, la ricerca di
un momento di tranquillità e di pace e soprattutto di amore
verso il prossimo.
Non mi sembra giusto sorvolare o sminuire proprio a Natale il bel
libro di fiabe, il buon film di cartoni animati, la buona musica
fatta di carillon e di zampogne.
E poi Babbo Natale, messo un po da parte, forse perché
troppo vecchio
..
La festa di Natale, in assoluto la più bella dellanno,
non può dimenticare gli alti valori della tradizione popolare.
Gli uomini lo ricordino.
Il mondo può correre, la Festa di Natale no.
Torna
su
IL PAPA DI ROMA:
"RELIGIOSI DI TUTTE LE CONFESSIONI UNITEVI !"
di Mario Cicogna
Anche i pacifisti più tenaci dicono
che dopo i fatti dell'11 settembre, L'America "qualche cosa
pur doveva fare" e, a denti stretti, ammettono anche un intervento
di forza.
I pacifisti più insistenti dicono: tutto, meno che la guerra.
Alla domanda: allora che cosa? Non sanno rispondere.
Ma lo sa Giovanni Paolo II...: "Torniamo tutti ad Assisi a
pregare insieme !".
Così, come il 27 ottobre del 1986, il capo della Chiesa Cattolica
si ritroverà nella città del Poverello il 24 gennaio
del 2002.
Ricordiamo quell'avvenimento, tra i più grandi e i più
positivi del secolo trascorso.
In quell'occasione si trovarono insieme "a pregare" i
capi di tutte le religioni del mondo.
Certo, ognuno a modo suo, ma tutti, anche contro la loro consapevolezza,
si trovarono uniti nel punto supremo della realtà cosmica:
Dio. Chi non ricorda le penne degli antichi indios, i turbanti dei
Siks, i bracci nudi dei Tibetani?...Tutti c'erano: cristiani, buddisti,
ebrei, musulmani, shintoisti, rappresentanti di religioni africane
per tanti di noi illustrissimi sconosciuti...
Per l'esattezza, dobbiamo dire che quella era la terza volta che
Giovanni Paolo II veniva ad Assisi.
Assisi - Porziuncola
- 27 ottobre 1986
GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
Per lui questa città, come dice Dante, è il vero Oriente
della Speranza e della pace.
Qualcuno ci ricordava che quando il Papa tornò per la terza
volta ad Assisi disse al Vescovo Sergio Goretti :"Questa città
mi attrae e mi ispira".
E' la Fede che ispira nel Pontefice Romano l'idea del valore della
preghiera fatta " insieme", quasi a pretendere, in tanta
divisione che offre il mondo , l'idea addirittura di una famiglia.
Ma nulla vieta di pensare che nel Papa ci sia anche il sentimento
più sano di ciò che si chiama politica e di quell'arte,
di cui lui è assolutamente un maestro, che si chiama diplomazia.
Ma in fondo a tutto, con spirito profetico, il Papa vede un'età
migliore come quella che vedevano i profeti antichi, la fine delle
ingiustizie, delle sperequazioni clamorose che gridano vendetta
al cospetto di Dio.
Niente utopie in Giovanni Paolo, niente devozionismi che pretendano
la risposta automatica di Dio. Intanto chi può dire che la
preghiera del 1998 è rimasta senza esito ?
Pur nelle gravi circostanze del momento, chi sa leggere tra le righe
della storia deve riconoscere che la caduta delle due torri e l'esistenza
di un fenomeno come quello dei Telebani, ci stanno aprendo gli occhi
a tutti.
Finalmente tutti devono sapere quello che dice il teologo tedesco
Raner : gli uomini del mondo, se li sintetizzassimo in tre unità,
scopriremmo che: una unità di uomini muore di fame e di stenti
prima di cinque anni, un' altra unità passa la vita senza
togliersi mai la fame, una unità, infine, sta male per mangiare
troppo...
Torna di attualità anche Pio X il cui motto diceva :"Opus
Justitiae Pax", cioè la pace è frutto di giustizia.
Francesco morì ad Assisi la sera del 3 ottobre 1226 perchè
vi era tornato per mettere pace tra il Vescovo e il potestà
di quella città.
Il 24 di gennaio , sesta venuta dell'attuale Papa ci carica tutti
di conforto e di speranza.
Ne abbiamo bisogno.
L'INCONTRO DEL PAPA IN ASSISI
DEL 24 GENNAIO 2002
Il Papa (dallosservatore Romano)
Scopo dellincontro è trovarsi
insieme, in particolare cristiani e musulmani, per proclamare
davanti al mondo che la religione non deve mai diventare motivo
di conflitto, odio, violenza.
Padre Vincenzo Coli custode del Sacro Convento ( dal Corriere
dellUmbria)
Con questa iniziativa il pontefice
sceglie un gesto di speranza, di vita.
Maria Rita Lorenzetti, Governatore dellUmbria ( dalla
Nazione)
un grazie al sommo Pontefice che sceglie
Assisi e lUmbria per unire in preghiera tutte le religioni
vive del mondo.
Giorgio Bartolini, Sindaco di Assisi (dal Corriere dellUmbria)
Questo significa che la città
viene elevata a livello mondiale in fatto di importanza simbolica,
grazie ai valori che essa esprime di solidarietà, di dialogo
e di fratellanza, e soprattutto di pace.
Don Gianni Baget Bozzo ( da Il Giornale)
Ma con una guerra in corso sarà
difficile ottenere una benevolente neutralità anche da parte
delle religioni o delle componenti islamiche che non saranno rappresentate
ad Assisi 2. Esiste infine un problema cattolico per una iniziativa
che non ha fondamento nella Tradizione cattolica e che avviene mentre
è in corso in tante parti del mondo la guerra dei musulmani
contro i cristiani, specialmente contro i cattolici. Lo spettacolo
è oggi una grande arma, ma può essere anche un boomerang.
Un Ulema di una comunità islamica presente in Italia
(da Porta a Porta)
Riferendosi al Crocifisso appeso in tutte
le scuole dItalia (nota del corrispondente)
un
cadaverino appeso ad un legno (sic)
Aldo Calzolari (da Il Rubino)
"Cosa si aspetta ad organizzare un incontro
particolarmente dedicato a cristiani e musulmani ( come nei voti
del Santo Padre) la prossima volta non ad Assisi ma a Medina o alla
Mecca?".
SUA SANTITA' GIOVANNI PAOLO II TORNA AD ASSISI
Lo ha comunicato direttamente ai pellegrini
in Piazza san Pietro a Roma. La sofferenza del Papa per gli attentati
alle Torri gemelle americane e la guerra conseguente al martoriato
paese dell'Afganistan, è tra le principali sue preoccupazioni.
Unitamente alla situazione di guerra nella terra benedetta della
Palestina.
Non ha perso occasioni per chiedere la pace tra i popoli. E implorare
la ragione per risolvere le controversie nel mondo. Allo scontro
ha sempre contrapposto l'incontro, alla guerra la pace, alla violenza
la fratellanza, alla incomprensione il dialogo. Secondo una convinzione
che tutto è perso con la guerra, tutto è salvo con
la pace.
Il 24 gennaio 2002 diventa per tutta la cristianità, per
tutte le religioni del mondo un'occasione di unità fra tutte
le religioni della terra, un'occasione vera e concreta di pace.
A dimostrazione che le religioni non sono per la guerra, ma per
la pace. Ancora una volta i capi religiosi del mondo saranno ad
Assisi per dimostrare tangibilmente che si vuole la pace. Che la
guerra è da aborrire. Da rifiutare per risolvere le controversie
tra i popoli della terra.
Non c'è torto che non può essere riparato con la pace,
non c'è nessuna vittoria che può trovarsi nella guerra.
Perdono tutti: i vincitori e i vinti.
La notizia del Papa ad Assisi è rimbalzata in tutte le redazioni
dei giornali.
Ma soprattutto ha colpito la gente di Assisi, che in coro ringraziano
Sua Santità per questa predilezione per la Città di
Francesco e di Chiara. S. E. il Vescovo di Assisi, Mons. Sergio
Goretti , ha ringraziato S. Santità per questo gesto paterno
alla città dì Assisi, convinto che una giornata di
preghiera non può che favorire la causa della pace , in un
momento della storia in cui parlano di più le ragioni delle
armi, piuttosto che la ragione del cuore.
Della carità fraterna, del dialogo e dell'amore. Ed hanno
esternato la loro gioia P. Vincenzo Coli e P. Enzo Fortunato.
Hanno
manifestato la loro emozione e commozione per questo gesto del Papa
teso a promuovere la pace nel mondo e lo stesso ha fatto il sindaco
della città dr. Giorgio Bartolini.
Certamente è un gesto visibile, concreto, quello di S. Santità
e di tutti i capi religiosi del mondo. Perché vogliono esorcizzare
la falce della morte.
E noi dalle pagine del nostro giornale non possiamo che gridare
forte, convinti come siamo di interpretare il pensiero, i sentimenti
e la convinzione di tutta la gente di Assisi, grazie Santità.
Giovanni Zavarella
Le precedenti visite ufficiali di Giovanni Paolo II ad Assisi:
1978 * Preghiera a San Francesco Patrono
d'Italia
1982 * Pellegrino ad Assisi con tutti i Vescovi italiani
1986 * Giornata mondiale di preghiera per la Pace con tutti i Capi
delle religioni
1993 * Preghiera per la Pace in Europa nello Spirito di Assisi
1998 * Una giornata di speranza con i terremotati
Torna
su
Allarme e contestazione
nel Comune di Assisi
CAMBIA IL TERRITORIO DELLA COMUNITA' MONTANA DEL SUBASIO
Conferenza stampa del Sindaco di Assisi convocata
durgenza nella residenza municipale mercoledì 28 u.s.
per informare le testate giornalistiche sulla decisione della Regione
Umbria che ha inteso stravolgere il territorio della Comunità
Montana del Subasio.
E un argomento che si trascina da tempo e, con un blitz a
sorpresa, i comuni di Bastia Umbra e Torgiano, sono entrati a far
parte del territorio della Comunità Montana del Subasio.
Il provvedimento legislativo della Regione ha così deliberato,
con lo scopo di rafforzare le posizioni di centro-sinistra nel governo
della Comunità.
Infatti, oggi, sono 8 i membri della Sinistra e 7 quelli della Casa
delle Libertà.
Con le elezioni della primavera prossima nel Comune di Valtopina
verranno nominati alla Comunità Montana 3 membri (attualmente
tutti di Sinistra) di cui almeno 1 andrà al centro-destra
anche nellipotesi di una sconfitta di questultima coalizione.
La situazione sarebbe perciò quantomeno capovolta con la
perdita del potere da parte del centro-sinistra.
La scelta della Regione Umbria, ha sottolineato il Sindaco Bartolini,
è chiaramente strumentale e finalizzata solo al mantenimento
del potere; è un atto estremamente grave soprattutto sul
piano giuridico, che umilia ed offende lAmministrazione Comunale
di Assisi e tutti gli altri comuni appartenenti alla Comunità
Montana.
Comè possibile, continua Bartolini, inserire il Comune
di Bastia in un contesto montano quando lo stesso è lunico
ad avere un territorio completamente pianeggiante e quindi in netto
contrasto con lo spirito della legge-quadro. Le norme che la disciplinano
prevedono che almeno una parte del territorio sia riconosciuto montano.
Infatti il Comune di Bastia non è certo un territorio montano;
ciò è sancito, oltre che dalla realtà dei fatti
conosciuti da tutti gli umbri, dalla legge 27 dicembre 1977, n°984
che, appunto, non include Bastia tra i comuni montani tanto è
che "sul territorio i terreni agricoli sono soggetti all'imposta
comunale sugli immobili (I.C.I)", a differenza di tutti gli
altri comuni umbri.
E poi Torgiano che non confina nemmeno con i territori della comunità
montana "Monte Subasio"?
È stato aggregato a Bastia per opportunità territoriale
a difesa della montanità.
Lassurdo è che la disquisizione tecnica che accompagna
il provvedimento legislativo regionale sottolinea la esigenza della
omogeneità del territorio. Da questo primo e rapido esame
emerge incontrovertibilmente che il comune di Bastia non è
in grado di avere elementi compatibili con l'inserimento approvato.
E allora che dire dei Comuni di Bettona e Cannara che sono inseriti
nel contesto montano del Trasimeno?
Il primo cittadino di Assisi incredulo e indignato svolgerà
unazione quanto mai ferma e immediata.
Ricorrerà al Governo Nazionale perché intervenga sulla
incostituzionalità della legge regionale e presenterà,
quanto prima, al proprio Consiglio Comunale la proposta di uscire
dalla Comunità Montana del Subasio, pur rappresentando
con il proprio territorio il 65% dellintera superficie montana
dellEnte.
Sono seguiti gli interventi dei rappresentanti di Valfabbrica e
Nocera Umbra e quelli dei consiglieri regionali di AN Lignani Marchesani
e Laffranco.
Tutti a difesa della posizione del Comune di Assisi.
Lintervento del neo-consigliere dellattuale Comunità
Montana del Subasio (che comprendeva fino a ieri i Comuni
di Assisi, Nocera Umbra, Spello e Valtopina) Bonucci sottolinea
come sia difficile abbandonare la gestione di un bilancio di oltre
40 miliardi, di cui 7,4 miliardi di stipendi che per altro vengono
ancora amministrati senza uno statuto che ne regoli le modalità
di gestione.
Dellargomento se ne parlerà ancora e ci si augura che
faranno sentire la propria voce anche i sindaci di Nocera Umbra,
Spello e Valtopina.
Torna
su
ITALIA
NOSTRA E IL PARK HOUSE
Ha ormai raggiunto i toni alti della diversità
di opinione la vicenda dei parcheggi del centro storico.
Il dott. Evaristo Petrocchi presidente della sezione di Assisi di
Italia Nostra ha dichiarato di presentare appello al Consiglio di
Stato dopo la sentenza negativa del TAR dell'Umbria.
La realizzazione dei parcheggi era uno dei punti forti del programma
elettorale del Sindaco di Assisi dott. Giorgio Bartolini il quale,
pur riconoscendo il diritto di perseguire tutte le vie giuridiche
a disposizione, desidera rappresentare ai propri amministrati del
centro storico che tutto ciò comporta quantomeno ritardi
e costi.
Lo stesso primo cittadino vuole anche sottolineare che il progetto
in questione non arrecherà alcun danno estetico, favorirà
sicuramente una vivibilità migliore ai turisti e contribuirà,
in maniera determinante, ad alleviare i disagi della popolazione
residente.
Sembra, sostiene ancora il sindaco, che la posizione di Italia Nostra
di Assisi non sia del tutto coerente con le posizioni di Italia
Nostra a livello nazionale e di altre associazioni ambientalistiche.
Tutto ciò, se non altro, perchè -fino ad oggi- si
è soltanto parlato di ipotesi di lavoro progettuale.
Torna
su
I PRIORI SERVENTI 2002:
ANTEPRIMA DELL'ATTIVITA'
I Priori Serventi del Piatto di S.Antonio
2002 Aisa Leandro, Gambelunghe Mario, Cappucci Giuseppe, Rapicetta
Arnaldo, Mazza Carmine, Tabai Sandro, Ronca Adriano Migliosi Corrado,
Cacciamani Roberto, Bocchini Piero, Pinchi Fabrizio, Zurla Elio
danno inizio al loro programma con una serata a teatro.L'08/12/2001
alle ore 21.00 presso il Lyrick Theatre di Santa Maria degli Angeli
verrà presentato lo spettacolo teatrale "Sistemiamo
la Suocera" con la Compagnia Diecca Fò di Campello sul
Clitunno. Trattasi di una commedia brillante in due atti con la
regia di Enrico Bellini ispirata alla vita di provincia che evidenzia
con sarcasmo ed ironia differenze di classe sociale e comportamentali
tra i vari personaggi in scena.
Parte del ricavato proveniente dalla vendita dei biglietti sarà
devoluto in beneficenza.
I biglietti sono già in prevendita presso la sede dell'associazione
dei Priori Serventi 2002-piazza M.L.King Santa Maria d. Angeli-tel.
075 8040226-cell. 338-6807381, presso il Lyrick Theatre, presso
il bar Tomassini, al prezzo unico di L.10.000.
L'iniziativa anticipa l'attività vera e propria della manifestazione,
la quale sarà illustrata con una opportuna conferenza stampa
nella prima decade del mese di gennaio; nel frattempo si vuol cercare
di diffondere tra la gente la cultura ed il piacere per il teatro,
ma soprattutto, insieme a quanti lo vorranno, trascorrere una serata
in allegria e spensieratezza.
I Priori Serventi 2002, visto anche lo spirito dell'iniziativa,
si augurano un grande successo di pubblico con questa anteprima
di "Sistemiamo la Suocera".
Torna
su
MOJANO:
forse ci siamo!
Una delle più belle realtà
storiche ed artistiche della immediata periferia del centro storico
vedrà forse il suo recupero ideale. Intanto è stato
definito il progetto del parcheggio di Mojano che prevede la realizzazione
di 163 posti auto e sarà costruito "senza costi"
per le casse comunali. E' stato infatti aggiudicato, anche se in
via provvisoria il relativo progetto che consentirà di migliorare
e rivitalizzare l'accesso al centro storico. E' della ditta EDILCORIED
il progetto vincitore della gara. Il parcheggio sarà sviluppato
su tre livelli interrati mentre il piano terra sarà bonificato
e sistemato a verde migliorando e mitigando l'impatto ambientale.
Compreso il recupero delle mura urbiche adiacenti il costo complessivo
è previsto in circa 7 miliardi includendo anche il restauro
delle fonti di Mojano. I suddetti costi saranno a carico della ditta
che realizzerà l'impianto e che si prenderà cura della
gestione dello stesso per 25 anni. Sono previsti 90 giorni di tempo
dalla conclusione della gara per l'acquisizione di tutti i pareri
necessari ed arrivare quindi alla aggiudicazione definitiva.
I tempi di realizzazione del parcheggio sono previsti in circa un
anno e mezzo. L'amministrazione comunale è particolarmente
interessata alla ricerca dei finanziamenti a "fondo perduto"
per il collegamento con scale mobili e/o ascensori dal parcheggio
di Mojano al centro storico.
Tale intervento dovrebbe anche prevedere il consolidamento ed il
recupero di tutto il complesso ex-mattatoio non appena saranno disponibili
i finanziamenti del terremoto.
Sarebbe veramente auspicabile, dopo circa trent'anni di attesa,
che questo impegnativo e indispensabile progetto diventi realtà
e che si ponga al servizio del centro storico, di tutti gli uffici
e servizi pubblici che operano all'interno della città (non
da ultimo il tribunale, recentemente innaugurato) per dare avvio
a quell'indispensabile processo di rivitalizzazione della città
di Francesco.
Torna
su
JESUS CHRIST SUPERSTAR
TEATRO LYRICK
Venerdì 14 e Sabato 15 Dicembre - ore 21. 00
Domenica 16 Dicembre - ore 16.30
Per il terzo anno consecutivo torna - a grande
richiesta si potrebbe dire - Jesus Chríst Superstar lo spettacolo
record delle passate stagioni che ha spopolato i botteghini di tutta
Italia.
Questo Jesus Christ Superstar è oramai
un "classico" di repertorio giunto alla sua ottava edizione
consecutiva (terza, come dicevamo con questo allestimento) messa
in scena sempre da Massimo Romeo Piparo.
Nel ruolo di Maddalena torna, in splendida
forma, Olivia Cinquemani, reduce dal suo personale successo con
My fair lady, a riproporre una delle sue interpretazioni più
intense e riuscite con la quale si è affermata tra i maggiori
talenti dei musical italiano.
Il resto dei cast è ancora da definire
ma non mancherà la indiscutibile qualità che ha caratterizzato
tutti gli spettacoli di Massiiimo Romeo Piparo: un cast artistico
di prim'ordine con voci capaci di sonorità uniche.
Nel corso della loro collaborazione Andrew
Lloyd Webber e Tim Rice hanno sempre avuto una preferenza per le
figure storiche avvincenti che hanno avuto una vita breve, intensa
e con esiti drammatici.
I due geni dei musical erano alla ricerca di un soggetto nuovo e
dopo esperimenti fatti su personaggi assai diversi quali Robin Hood
e John F. Kennedy, tornarono ai temi della Bibbia anche spinti dal
reverendo Martin Sullivan, a capo della cattedrale di Saint Paul,
che era rimasto molto impressionato da "Joseph and...".
Egli offrì loro di rappresentare la prossima opera - se di
tema religioso - nella meravigliosa cattedrale costruita da Cristopher
Wren, per l'urgenza che la Chiesa aveva in quel momento di rivalutare
il Nuovo Testamento rispetto al Vecchio.
La spina dorsale di ogni musical diceva A. L.Webber
è la sua storia. Vi erano un buon numero di storie
valide nella Bibbia, nessuna però migliore di quella sugli
ultimi giorni di Gesù di Nazareth, e la sua Crocifissione
era sicuramente uno dei miti più grandi e potenti dell'occidente.
Così un giorno A.L.Webber e T. Rice si presentarono nell'ufficio
dei loro agente David Land, in Wardour Street, e gli dissero che
stavano lavorando ad un musical su Gesù Davvero una
storia meravigliosa.
Giuda, l'apostolo che tradì Gesù e che fu il portatore
del punto di vista dell' "uomo", del martirio del Messia,
Maria Maddalena, la donna perduta che è nei sogni di tutti
gli uomini, Erode, descritto come un potente dei tempo sardonico
ma nel contempo molto vulnerabile, ed il Figlio di Dio che diventava
man mano una vera Superstar.
A quel punto, sulla falsariga dei musical "Oliver!", decisero
di intitolare il musical Jesus!, ma poi pensarono subito a qualcosa
di meglio. Il titolo divenne poi Jesus Christ... ma erano in cerca
di una parola da aggiungere, che caratterizzasse la storia della
Passione di Cristo come una rock opera... Superstar è la
parola emblematica che stigmatizza la storia degli ultimi giorni
di vita di Gesù, dall'entrata in Gerusalemme alla Crocifissione,
vista attraverso gli occhi di Giuda e sostenuta da una colonna musicale
di puro, travolgente rock.Quando il coro esegue "He's just
man" il messaggio va dritto al cuore della verità storica...
i tradizionalisti dissero che era un concetto blasfemo in verità
fu solo un concetto molto audace... è un capolavoro moderno,
un mix perfetto di sacro e profano, con una musica vibrante e testi
potenti e poetici.
Il 12 luglio 1971 partì il primo tour ufficiale, anche se
non ancora nella versione definitiva, con il fenomenale Cari Anderson
nel ruolo di Giuda, Jeffe Fenholt, un folk rock singer americano
di soli 21 anni nella parte di Gesù e Ivonne Elliman in quello
di Maria Maddalena.
Il tour nel Nord America fu "sold out", grandemente apprezzato
da hippies e freaks che vedevano nella figura di Gesù il
loro antesignano e dai liberali con la camicia dei Brooks Bros che
speravano nel rinnovamento radicale di una cultura chiusa e settaria...
Il pubblico accolse il musical con entusiasmo ed ammirazione: il
libretto di Rice dal piglio attuale, pieno di parole moderne prese
dallo slang della strada, l'eclettica colonna sonora di Webber,
un intelligente mix di influenze rock e classiche, guidato dal suono
delle chitarre elettriche e riempito dall'armonia delicata dei violini.
Eccezionali gli interpreti che riuscirono ad affascinare la platea
cantando in modo superlativo.
Tra il pubblico un pastore di una chiesa Fifth Avenue ebbe a dire:
"Non so cosa pensare. Però sento che si tratta di uno
spettacolo che fa pensare e questo è un bene. E' sicuramente
un modo di vedere la storia di Gesù in forma moderna, è
un idea sbalorditiva......"
1973 è stato realizzato anche un film: fu scritturato nuovamente
Cari Anderson, che era stato uno strepitoso interprete di Giuda
nel tour d'esordio di Jesus Christ Superstar, confermando qui le
sue doti espressive. L'esecuzione della colonna sonora era affidata
ad Andrè Previn ed ebbe una nomination all'OSCAR come migliore
"colonna sonora adattata per il cinema".
Torna
su
AUGURI DI NATALE IN VIDEO
AD ASSISI
La fantasia vulcanica di Ezio Ranaldi sta
per offrire alla città di Assisi e a tutti i visitatori che
la raggiungeranno nel periodo natalizio ormai imminente una originale
strenna che sarà proiettata su maxischermo, dal 20 dicembre
al 31 gennaio (orario 18 21) sulla piazza del Comune di Assisi
e sulla parete laterale della basilica di Santa Maria degli Angeli.
Si tratta di un video della durata di circa 20 minuti che lAutore
ha realizzato attingendo alla sua ricca collezione (oltre 600 esemplari
) di biglietti e di cartoline augurali che, partendo dagli inizi
dellottocento, giungono ai nostri giorni.
Il copioso materiale che ha dato origine a studi specializzati
di una disciplina ( la deltiologia ) poco nota ma in crescita in
diversi paesi è stato selezionato in maniera tale
da raggiungere il gusto immediato ed ingenuo dei bambini, ma anche
quello più smaliziato degli adulti che potranno rivivere
tempi lontani e dimenticati, quando il panettone, non ancora assurto
a consumo di massa, era una vera festa del palato e del cuore.
Della privilegiata anteprima concessami dallinesausto creativo
conservo memoria di tanti fiori, di ameni scorci paesaggistici,
di tanti animali (cani, gatti, porcellini, pettirossi), dei boccoli
deliziosi delle bambine paludate con crinoline depoca e colte
in un festoso approccio alle prelibatezze, e tra queste in
particolare dellimmagine della madre di Ezio Ranaldi,
Vanda, in una posa infantile divertentissima che la ritrae in atteggiamento
sbarazzino, con la bocca e le guance segnate da tracce ben visibili
di torrone.
La selezione comprende i biglietti inglesi del periodo vittoriano
di notevole qualità grafica, ma spazia evolvendo in
un caleidoscopico cromatismo attraverso Francia, Germania,
paesi dellEst, fino a giungere negli Stati Uniti dAmerica
dove, per molto tempo, le Christmas cards hanno avuto
fortuna e successo.
La ricchissima produzione nazionale è presente con alcuni
soggetti, molto accattivanti, opera pregevole degli illustratori
italiani dei primi decenni del novecento che testimoniano, con un
pizzico di nostalgia, unepoca in cui era molto importante
e selettivo personalizzare il proprio messaggio augurale con una
scelta accurata. Lo stesso valore documentaristico assume una letterina,
simile a quelle compilate da molti over 50, finemente
decorata e filigranata, dove una grafia tondeggiante e precisa esordisce
con il rituale Cari Genitori per proseguire con fervorosi
proponimenti ispirati dal particolare clima festivo e dalla speranza
di facilitare larrivo dei doni agognati.
Il video, con il suo sonoro discreto e sempre pertinente (campanelle,
flauti, zampogne, cori in sottofondo), porgerà in molte lingue
inglese, francese, tedesco, scandinavo, slavo il saluto
e laugurio di Assisi in modo quanto meno originale, destinato
a rimanere impresso nella memoria. Lo ripetono in dosata scansione
una sorta di leit motif identificativo - alcune
scene pittoriche di una Assisi che non cè più
come quella che raffigura un carro trainato dai buoi che si ferma
per abbeverarli alla fonte di piazza San Rufino.
Liniziativa verrà presentata, qualche giorno prima
del suo avvio, da Luciano Rispoli nella sua trasmissione televisiva
Tappeto Volante.
E sarà un nuovo successo di Ezio Ranaldi che già lo
ha assaporato realizzando per RAI 3 ventuno serie di cartoline
(una per ognuna delle sedi regionale della RAI) che mostravano durante
gli intervalli, non ancora fagocitati dalla dilagante pubblicità,
le più belle vedute dei nostri paesi e delle nostre città.
Più recentemente un altro suo applaudito format
ha proposto su RAI 1, in occasione del cinquantenario della Liberazione,
le cartoline pubblicitarie dellera fascista. Reca, infine,
la sua firma una antologia di immagini, dedicate dalle cartoline
al cavallo, stabilmente visibile nel Museo del Trotto di Civitanova
Marche.
Nellantica sacrestia di San Lorenzo, trasformata da Ranaldi
in suo studio laboratorio, tra gli strumenti di elevata tecnologia
di cui dispone, covano e fermentano sicuramente altre idee. Intanto,
questa donata ad Assisi per il Natale 2001 configura un appuntamento
da non perdere. Pio de Giuli
Torna
su
COME NACQUE L'UNIONE
DELLE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE A CANNARA
Per chi non è del luogo, forse tale
denominazione è oscura, ma per chi vive o è vissuto
a Cannara questa associazione è memoria recente
e, se vogliamo, attualità.
Al fine di comprendere ciò di cui stiamo parlando, è
dunque necessario riportarci a più di un secolo fa.
Per quasi tutto lOttocento, nel nostro paese, un ruolo rilevante
nella educazione morale-religiosa e nella istruzione elementare
fu svolto dalle Maestre Pie Salesiane, il cui istituto, sorto a
Cannara per volontà di don Pasquale Modestini agli inizi
di quel secolo, aveva inglobato dapprima i cospicui beni del convento
dei Padri Conventuali (soppresso nel 1816) e successivamente quelli
del Convitto degli Oblati di San Carlo, istituito dallo stesso don
Modestini nel 1836, e soppresso non molti anni dopo.
Alla fine del XIX secolo le Maestre Pie Salesiane, che si occupavano
anche dellAsilo infantile e si servivano dellopera di
maestre secolari, erano ridotte a tre.
Mons. Nicanore Priori, in occasione della visita pastorale effettuata
a Cannara nellottobre 1891, ad un certo punto scrive che le
Maestre Pie hanno un numero grande di alunne di circa 80, e circa
60 monelli e monelle dellAsilo.
Tengono ancora quattro o cinque ragazze in educazione, ed insegnano
alle alunne la dottrina cristiana e i lavori muliebri.
Però -aggiunge- bisogna confessare che lo stato economico
e disciplinare delle Suore è molto giù, per una serie
di ragioni, tra le quali il fatto che la così detta economa
fu sempre una pasticciona, ed è risaputo che sempre aiutò
i parenti.
Il Municipio e la Congregazione di carità cercarono allora
di rimediare a questi mali ed operarono per innestarvi il ramo delle
Salesiane di don Bosco, e finalmente vi si riuscì. Siamo
nellottobre del 1891: le prime tre Figlie di Maria Ausiliatrice
giungono a Cannara, accompagnate dal Vescovo di Assisi, e fanno
vita comune con le tre maestre pie.
Una convivenza destinata a non protrarsi a lungo: al vescovo Priori
era bastato poco per capire che occorreva stabilir meglio larmonia
tra le suore vecchie e le nuove, anche se era stata mandata via
una certa Nazzarena Cherubini, ex monaca, ancora influente allinterno
dellistituto delle Maestre Pie, la quale aveva ottenuto il
permesso di restarvi, ma pagava per mezza persona e consumava per
due, facendo anche la despota -stigmatizzava mons. Priori.
Con larrivo delle Salesiane di don Bosco si aprirà
un lungo e, per fortuna, ininterrotto periodo caratterizzato da
una efficace formazione morale e religiosa per le ragazze, per le
famiglie, per la Comunità cannarese in genere, che avrà
i suoi centri di attività nellAsilo infantile, nella
Scuola elementare, nellOratorio e perfino nellassistenza
ai malati del locale Ospedale.
Ma veniamo allargomento di cui al titolo.
Lattività delle Suore Salesiane, almeno fino ai trascorsi
anni Sessanta, si è avvalsa anche di una benemerita istituzione
a favore della gioventù femminile che va sotto il nome di
Unione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, alla quale
potevano aderire fanciulle dalletà scolare fino al
matrimonio.
Una cerimonia in chiesa, proprio durante il rito nuziale, ufficializzava
il passaggio della giovane da Figlia di Maria Ausiliatrice ad Ex
allieva.
La nascita dellUnione risale al 1893.
Lanno precedente, le benemerite religiose che hanno cura -scrive
ancora mons. Priori- della istruzione civile, morale e religiosa
delle fanciulle, in occasione degli Spirituali esercizi che si diedero
dal Vescovo nel dicembre 1892 in detto paese, pregarono di poter
istituire la pia Unione delle Figlie di Maria, ed aggregarvi le
giovinette affidate alla loro vigilanza e istruzione.
Il Vescovo vi aderì ben volentieri
Il 19 dicembre 1892, dopo aver celebrata la Messa nella privata
cappella di dette suore, fece la prima aggregazione di 14 ragazze
in qualità di postulanti o novizie. Era arciprete di Cannara
don Giovanni Battista Cofanelli, alla cui istanza venne formalmente
eretta, il 6 gennaio 1893, la Pia Unione della Figlie di Maria nella
chiesa delle Stimmate di San Francesco, ovvero chiesa della Buona
Morte.
Oggi le ex allieve sono molto attive nella preparazione
della grande festa di Maria Ausiliatrice, che cade alla fine di
maggio; partecipano ad incontri periodici; sono solerti nel campo
del volontariato ed hanno come punto di riferimento le suore del
locale Istituto FF. di Maria, miracolosamente scampato ai ripetuti
tentivi di soppressione, perpetrati nei passati anni Settanta ed
Ottanta, grazie ad una decisa presa di posizione del parroco don
Enzo Fusari e della maggior parte del popolo cannarese, molto affezionato
alle Suore di don Bosco.
Torna
su
|