Alcuni articoli

de "Il Rubino" di Ottobre

IL CARO PREZZO DELLA DEMOCRAZIA

Frenano i consumi.
E' necessario rivedere alcune regole
di Bruno Barbini

PARCO LETTERARIO DEL CANTICO DELLE CREATURE
di Giovanni Zavarella

Adesso la marcia contro il terrorismo...
LA MARCIA E LE EPIDEMIE
di Mario Cicogna
INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA CONFCOMMERCIO
DEI COMUNI DI ASSISI E VALFABBRICA
DOTT. FRANCESCO NIZZI
GRANDE MANIFESTAZIONE AL CENTRO FIERE
"MASCHIELLA DI BASTIA UMBRA"
PRESENTAZIONE DEI CORSI UNIVERSITARI SUL TURISMO PRESSO LA SEDE DECENTRATA DI ASSISI DELL'UNIVERSITA'DI PERUGIA
ROTARY INTERNATIONAL DISTRETTO 2090
ASSISI: FORUM DEL 20 OTTOBRE 2001

UN NUOVO GRANDE EVENTO:

"Cin ci là"

CONVEGNO ECCLESIALE REGIONALE Venerdì 9 novembre ore 21.00
SHAOLIN MONKS
Novità in anteprima!!
"JESUS CHRIST SUPERSTAR"

programmazione prevista per venerdì 14 e sabato 15 dicembre, ore 21
domenica 16 dicembre, ore 16.30
Con il patrocinio del Comune di Assisi

Palio di San Michele
IL RIONE SAN ROCCO

VINCE LA 39° EDIZIONE

CANNARA:

UN'OPERA STORICA E DI COSTUME ALLA RICERCA DELLE RADICI DELLA SUA IDENTITA' CIVILE

ANTICHE TRADIZIONI DEL SUONO DELLE CAMPANE

 

Torna alla Home Rubino

IL CARO PREZZO DELLA DEMOCRAZIA
Frenano i consumi.
E' necessario rivedere alcune regole
di Bruno Barbini


E' ormai chiaro che dopo gli attentati dell'11 settembre tutto è cambiato.
Lo schiaffo arrivato all'improvviso in faccia all'America, è uno schiaffo che ha colpito tutta l'Europa, tutto l'Occidente quindi anche Noi. Il prezzo che stiamo pagando e che dovremo ancora pagare sarà sicuramente molto alto. Intanto cambiano le abitudini, calano i consumi: meno auto nuove, meno telefonini, meno elettrodomestici, meno gioielli, meno viaggi. Si, tutti comprano l'essenziale.
Il Natale non è lontano e sotto l'albero ci sarà qualche dono in meno perché non tutti i desideri saranno esauditi. Dovremo sforzarci per non renderlo triste.
Certo, anche questo è il prezzo della democrazia, quando si è sopraffatti dalle preoccupazioni, quando si ha paura, si pensa soltanto alle cose essenziali.
Si privilegia la gita fuori porta, si propone l'appuntamento per la cena da amici, si rimanda al prossimo anno il rinnovo del guardaroba. Un dovere però ci compete, quello di restare uniti, di convincerci che la democrazia va difesa a tutti i costi, anche nel rispetto di chi ha pagato per conquistarla e difenderla.
E' chiaro, hanno scritto per fortuna in molti, che il vivere in democrazia comporta anche i rischi di essere schiaffeggiati all'improvviso.
Ciò che è importante è imprimerci nella mente il concetto e le regole della democrazia. Chi non ha chiare queste regole deve essere isolato e, quanto prima, allontanato. Non possiamo confondere democrazia, anarchia e prepotenza.
Noi non avremo ancora raggiunto l'ideale del concetto di democrazia ma possiamo ritenerci per il momento soddisfatti; il futuro deve vederci impegnati per migliorarla ancora.
Dovremo essere più vigili e attenti e soprattutto non concedere agli altri abusi in casa propria. Chi non è disposto ad accettare oltre ai diritti anche i doveri e gli obblighi è bene sia messo subito alla porta prima che sia troppo tardi.

  Torna su


PARCO LETTERARIO DEL CANTICO DELLE CREATURE
di Giovanni Zavarella

Non di rado parlando di San Damiano e del Parco del Subasio, si rimanda al Parco letterario del Cantico.
In verità l'idea nasceva il 25 giugno 1995. "Nel chiostro di San Damiano di Assisi", l'Associazione Soroptimist International d'Italia, club di Perugia, illustra alle autorità dello Stato e della Regione Umbria il progetto per la fondazione del "Parco letterario delle Creature".
Un anno dopo, il 26 giungo 1996, a Palazzo Donnini a Perugia, la proposta del "Parco letterario del Cantico delle Creature", viene ufficialmente accolta.
All'atto di nascita assistono: Clara Baldelli Bombelli, presidente del club promotore Soroptimist international di Perugia, Luigi Giacometti ofm., guardiano del Convento di San Damiano, lo scrittore Stanislao Nievo (nipote di Ippolito Nievo), ideatore dei Parchi letterari d'autore, esponenti dell'Amministrazione Regionale Provinciale e i Sindaci dei Comuni di Assisi, Spello, Valtopina e Nocera Umbra.
Il parco è nato. La stampa nazionale se ne appropria.
Già allora ne esistevano una ventina che richiamavamo la Deledda, Pascoli, Carducci, D'Annunzio, ecc.
Il fascino di Assisi suscita interesse e "quasi contemporaneamente Fiorenzo Bacci, artista umbro offre al Vescovo di Assisi la propria disponibilità a tradurre in gruppi scultorei a grandezza naturale i versi del Cantico delle Creature".
E' il momento in cui la ispirata parola di Francesco si visualizza "in espressioni plastiche con moderna intuizione (che) invitano a scoprire Dio attraverso le sue creature riannodando il legame originario tra l'interiorità dell'uomo e il mondo vivente, lanciando un messaggio di riconciliazione e la pace tra gli esseri creati".
Detto fatto.
E le sculture del Cantico delle Creature vengono allocate lungo gli itinerari del Cantico passando per Costa di Trex, L'abbazia di San Benedetto, la Bolzella, Sasso Rosso, San Silvestro, Madonna della Spella, Mortaro Grande, Mortaiolo, Casetta del Soldato, San Giovanni di Collepino, Fontanelle, Eremo delle Carceri, Il Transito di S. Francesco di Santa Maria Degli Angeli, San Masseo, Cappella di San Giorgio in Santa Chiara, Basilica di San Francesco.
Ora è meta di pellegrini e di amanti del bello.
E soprattutto si visitano luoghi e monumenti tanto cari a Francesco.

Torna su


Adesso la marcia contro il terrorismo...
LA MARCIA E LE EPIDEMIE
di Mario Cicogna

Ci vado o non ci vado? Mi si nota di più se rimango a casa e non ci vado, o se ci vado e magari mi metto da una parte?
Povero sindaco, e poveri frati… Sì, anche loro si sono dovuti porre il quesito, e i distinguo non sono mancati neanche dentro certe mura, se è vero come è vero che, se da un lato ci sono state adesioni significative, dall'altro importanti realtà ecclesiali hanno deciso di non partecipare alla manifestazione: la Compagnia delle Opere, la Opus Dei, i Carismatici, Alleanza Cattolica, il Regnum Christi e i Focolarini. Per non dire del Vescovo di Montevergine che ha bloccato ad Avellino il parroco "antiglobal"!
In oltre duecentomila hanno sfilato, per denunciare le "colpe" dell'Occidente, dell'America, degli Stati Uniti…Perché questo è successo.
Perché questo pensano i pacifisti: perché anche questa volta, anche in questo caso, il "male" non è cominciato con il crollo delle "Torri Gemelle", ma con la reazione degli americani. Perché siamo alle solite…Perché anche il 14 ottobre scorso hanno sfilato quelli che hanno gli occhi sempre puntati sui missili dell'Ovest, ma che non vedono la contrapposizione armata, così come non hanno mai veduto i disastri umani prodotti dal comunismo sovietico.
Ora, però, c'è un contraltare, e c'è un altro Aldo Capitini… Si chiama Giulio Cozzari, è l'attuale presidente della Provincia di Perugia, che propone l'idea dell'antimarcia…Da Santa Maria degli Angeli ad Assisi, questa volta, per "cercare la coesione e non andare a cercare le divisioni per motivi di politica interna".
E verrà fuori, magari, che i marciatori, di qui a poco, denunceranno la violenza di Milosevic contro i musulmani di Bosnia e Kosovo, e quella dei russi contro i musulmani ceceni, passate inosservate sotto gli occhi dei "no-global" di Agnoletto e dei pacifisti di Bertinotti. Perché è vero che nessun pacifista ha mai protestato contro la guerra caucasica, né ha mai marciato e denunciato le crudeltà del regime talebano e del terrore algerino.
E magari si riuscirà, anche in questo caso, a mettere insieme una pletora di gente vociante per la "resistenza al male", nel gioco delle parti, nell'inganno delle parti.
Le marce come antidoto! Un antidoto che a poco serve contro le sei epidemie nell'arsenale dei terroristi: l'antrace, il botulismo, la peste, il vaiolo, la tularemia e le febbri emorragiche.
Se l'ipocrisia può servire a inebriare, a commuovere nell'intimo, ad "allontanare" il pericolo incombente, a ritenere che "è male dir male del male", non serve tuttavia a preservarci dalla reale minaccia di Al-Qaeda: "Virus e microbi per ferire l'America e il mondo!". Soprattutto non serve come antidoto per le epidemie per le quali - la scienza ammette - "non esistono farmaci".

Torna su


INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA CONFCOMMERCIO
DEI COMUNI DI ASSISI E VALFABBRICA
DOTT. FRANCESCO NIZZI


In un periodo di grandi movimenti nazionali ed internazionali che sconvolgono il quieto vivere delle attività industriali e commerciali abbiamo ritenuto opportuno fare il punto sulla situazione commerciale e turistica di Assisi e del suo territorio.
Per meglio comprendere lo stato del presente e la proiezione del futuro ci siamo rivolti al presidente della Associazione Commerciale di Assisi e Valfabbrica Dott. Francesco Nizzi.

D. Quale è lo stato del commercio in Assisi e Valfabbrica?
R. Data per scontata la peculiarità commerciale della città di Assisi, che mentre risente delle trasformazioni, evoluzioni ed involuzioni proprie del commercio nazionale dall'altro si evolve verso una terziarizzazione turistica, riducendo sempre più la presenza del piccolo operatore commerciale di memoria antica.

D. Il commercio ha un respiro comunale o supercomprensoriale?
R. Ritengo che i tempi propendono verso soluzioni territoriali di ampio respiro che sconfinano in nicchie di commercio regionale producendo forti concentrazioni e mobilità di utenza.

D. Questa forma di terziarizzazione turistica non rischia di far perdere l'identità commerciale della città?
R. E' un rischio reale perché il "mordi e fuggi" turistico trova stretta connessione con un mordi e fuggi commerciale con ricadute che musealizzano sempre più l'ordito architettonico e monumentale della città, dall'altro, di fatto, allontana gli operatori per investimenti produttivi a lunga gittata e per obiettivi che non esprimono consolidati economici. In altri termini il commercio della città di Assisi vive la massimalizzazione del profitto immediato senza avviare una progettualità complessiva che freni il mordi e fuggi di cui si accennava.

D. I parcheggi sono sufficienti a soddisfare le esigenze dei residenti e dei turisti?
R. Ormai le indagini conoscitive sui bisogni reali delle strutture e infrastrutture indispensabili alla città di Assisi sono ben note non solo alle categorie e agli operatori commerciali ma anche agli amministratori pubblici. Fatta salva la problematica inerente l'utilizzazione dei mezzi pubblici e privati, e al di là della mancanza di una strategia prioritaria di scelta politica complessiva, risulta improrogabile la destinazione d'uso del parcheggio di Moiano ad esclusiva destinazione degli utenti del territorio assisano con tariffe favorevoli al cittadino. A tale

scopo si rende urgente la rivisitazione del parcheggio nell'ottica di collegare il parcheggio stesso con Piazza Santa Chiara.

D. Non crede che ci siano delle disattenzioni e distrazioni da parte delle autorità regionali?
R. E' mia ferma convinzione che mentre Assisi da moltissimo alla Regione in termini di immagine, di economia e di sviluppo turistico, non riceve adeguata attenzione da chi ha la responsabilità di governare e di gestire lo sviluppo dell'Umbria.

D. Cosa pensa della polemica che è insorta sui prezzi poco trasparenti delle attività commerciali?
R. Al di là della strumentalità, della polemica e di un'errata impostazione l'Associazione si è posta in termini interlocutori rispetto ai propri associati, ai cittadini e all'amministrazione pubblica perché il problema dei prezzi per i residenti e per i turisti in realtà esiste.
E' auspicio della presidenza dell'Associazione che venga realizzato un progetto che mentre esalti la professionalità e la qualità ambientale e paesaggistica dell'esercizio, dall'altro possa offrire ai cittadini una sorta di bonus che ammortizzi qualche eccesso di valore aggiunto.

D. Ritiene che le categorie commerciali siano all'altezza del ruolo professionale e culturale che la città richiede?
R. Con soddisfazione mi corre l'obbligo di rilevare una qualità più che sufficiente dell'intero comparto commerciale ma ciò non esclude l'avvio di iniziative tendenti a promuovere professionalità e cultura della città utili per fronteggiare una domanda sempre più articolata da parte del turista e del visitatore in generale.

D. In particolare che cosa è necessario fare per la città?
R. Sintetizzando è indispensabile:
a) coesione delle categorie associate;
b) realizzazione consorzio o associazione per vie;
c) concertazione con l'amministrazione comunale per la redazione del Piano del Commercio con riferimento specifico alla revisione del PRG;
d) relazioni più corrette e puntuali con gli Istituti di Credito;
e) informazione puntuale delle possibilità reali di finanziamento provenienti dall'Europa.

D. Se e quanto influenza la situazione dopo l'attentato dell'11 settembre negli USA?
R. Sì, sicuramente per Assisi ha una doppia ricaduta negativa; commercio e turismo. A tale scopo basta informarsi alla Azienda di Soggiorno o presso qualsiasi operatore turistico per ricavare drammaticamente una crisi che ci auguriamo duri poco e possa essere ammortizzata nei costi complessivi. Sicuramente Assisi saprà offrire anche questa volta una nota di speranza e di ottimismo.

Torna su


GRANDE MANIFESTAZIONE AL CENTRO FIERE
"MASCHIELLA DI BASTIA UMBRA"

Grazie all'organizzazione della Proloco di Bastia Umbra e del Comune di Bastia Umbra è stata realizzata una serata di particolare fascino culturale: la XXIV edizione del premio Insula Romana.

Il Premio letterario nazionale Insula Romana svoltosi il 21 ottobre presso il Centro fieristico Umbriafiere Maschiella ha avuto tanti ospiti d'eccezione. Il primo,Giorgio Manacorda curatore dell'annuario di poesia della Castelvecchi editore anno 2000, dal quale sono stati estrapolati i finalisti del premio Poesia Edita.
Il vincitore dì questa prestigiosa sezione è stato Raffaello Baldini, di origine romagnola che ha conquistato i giurati di Bastia U. e di Chiaravalle con una raccolta di poesie in dialetto romagnolo. li Direttore di questa sezione è Maurizio Terzetti che ha curato la parte tecnica coinvolgendo le giurie con grande abilità. Un'altra sezione, sempre curata dal Dott. Terzetti è la Poesia inedita, presente alla serata del 21/10 la Sig.ra Clara Di Stefano, vincitrice della XXIV edizione, il premio è stato consegnato da uno degli sponsor principali della manifestazione letteraria, VILLA SALUS di Bastia U.
Per la sezione narrativa Edita Ragazzi coordinata da Olimpia Bartolucci è risultato vincitore uno degli autori più importanti del nostro secolo per quanto riguarda la letteratura per ragazzi., Mino Milani con il romanzo Crespi Jacopo - Fabbri Editori una storia tenerissima dì un ragazzo non troppo fortunato. Francesco Langella, Direttore della Bibliotaca De Amicis di Genova ha presentato l'autore. Il Premio di 4.000.000 è stato consegnato dal presidente della Confcommercio di Bastia e dalla Pro Loco.
Il Premio al Merito scolastico - Pascucci in ricordo dei prof. Pascucci è stato consegnato daí Fratelli Giacchetti a cinque bravissime studentesse bastiole che hanno riportato la massima votazione all'esame di maturìtà e sono: Capitini Natascia, Meschini Michela, Sardo Paola, Massucci Valentina, e Santoni Elisa.
Il dottor Dì Mauro delegato della Regione dell'Umbria, quale massima autorità presente, ha consegnato le medaglie al merito scolastico, e il presidente della Pro Loco di Bastia degli attestati in pergamena in ricordo della manfistazione. li Premio Cultura è stato assegnato alla memoria di Luce d'Eramo grande scrittrice recentemente scomparsa che tanto ha dato al Premio Insula Romana, corne giurata, come autrice partecipante e vincitrice nel 1996.
Danielle Ambrosino studiosa di Luce d'Eramo ha presentato un ricordo di questa coraggiosa scrittrice valorizzandola oltre che per la professionalità anche. per le sue doti di grande umanità. 11 premio consistente in una targa d' argento è stato ritirato dal nipote Giulio d'Eramo. Altro Premio Cultura consegnato allo Storico folignate Prof. Ivo Picchiarelli per la sua pregevole carriera, per l'impegno profuso nel comune di Bastia, per aver attivato percorsi sinergici -nel territorio su vari settori, dall'urbanistica allo studio delle tradizioni.
La serata è stata molto ricca di stimoli letterari e non ed è stata arricchita dalla partecipazione di un gruppo dì musica irlandese: " The Joys". Carmela Neri ha presentato con eleganza la serata e l'attore Ciro Masella del teatro stabile ha recitato alcune liriche e brani di narrativa degli autori vincitori. Presenti alla manifestazione anche gli autori Michelangelo Coviello e Claudio Damiani, finalisti del premio Poesia Edita e rappresentanti di case editrici. La manifestazione nella sua totalità è stata realizzata con il sostegno di. Regione dell'Umbria -Presidenza Consiglio Regionale, Provincia di Perugia, Unione europea, Provveditorato agli studi Pg, UNPLI, Azienda di promozione turistica Umbria, Comune di Bastia, Bettona, Assisi e Chiaravalle e numerosi esponenti del tessuto economico locale.

Torna su


PRESENTAZIONE DEI CORSI UNIVERSITARI SUL TURISMO PRESSO LA SEDE DECENTRATA DI ASSISI DELL'UNIVERSITA'DI PERUGIA

I corsi universitari di Laurea triennale Economia e gestione dei servizi turistici e di Laurea quadriennale in Economia del turismo, che si svolgono presso la sede decentrata di Assisi - S. Maria degli Angeli dell'Università degli studi di Perugia, sono iniziati il 15 ottobre con una presentazione ufficiale dell'attività didattica, alla quale erano presenti il Pro£ Sediari Preside della Facoltà di Economia, il Prof. Daddi Presidente del corso, la dott.ssa Guardagli direttrice del Centro studi superiori sul turismo, il Prof. Ciumelli docente del corso, il rag. Cianetti, i responsabili dei servizi amministrativi ed un folto pubblico di studenti.
Come è noto, i corsi universitari, che sono da diversi anni una importante realtà e risorsa per il nostro territorio, si prefiggono di formare esperti per la carriera direttiva delle imprese e degli organismi privati e pubblici che operano nel turismo e figure professionali che siano in grado di soddisfare le esigenze organizzative e dì gestione delle aziende che operano nel settore. Le attività didattiche vengono svolte dall'Università in concorso con il Centro italiano di studi superiori sul turismo e sulla promozione turistica di Assisi nella sua qualità di organismo specialistico per la formazione manageriale nel turismo.
A partire dal presente anno accademico, il precedente Diploma universitario di Economia e gestione dei servizi turistici è stato trasformato in Laurea triennale e, pur mantenendo la stessa impostazione didattica che ne aveva assicurato il successo negli ultimi anni, è stato adeguato al nuovo ordinamento universitario che prevede gli insegnamenti articolati in crediti didattici.
Nel corso della presentazione, il Preside Prof. Sediari ed il Prof. Daddi hanno illustrato l'attività della sede decentrata, il collegamento con la Facoltà di Economia all'interno della quale è inserita, l'impostazione dei nuovo ordinamento didattico e l'articolazione del piano di studi. La Dott.ssa Guardagli e il Prof. Ciurnelli sono intervenuti sul ruolo di concorso e collaborazione svolto dal Centro italiano di studi sul turismo di Assisi a supporto dei corsi universitari con le attività didattiche e di laboratorio, di tutoraggio permanente, di orientamento per gli studenti e di organizzazione degli stages. Tutti gli intervenuti hanno sottolineato il ruolo di creatore e di fulcro dell'iniziativa, svolto dal Prof. Giovanni Peroni, docente di Marketing del turismo, che è stato chiamato a svolgere attività didattica e di ricerca presso Università "La Sapienza" di Roma.
Il Prof. Peroni, infatti, è stato per molti anni il Direttore del Centro italiano di Studi superiori sul turismo ed il Presidente dei corsi universitari sul turismo e grazie alla sua intuizione e lungimiranza, l'iniziativa di Assisi è potuta nascere, svilupparsi ed affermarsi in Italia e nel mondo. La collaborazione tra Università e Centro italiano di studi sul turismo ha potuto creare una realtà, all'interno della quale gli studenti, oltre alle tradizionali lezioni, trovano laboratori specialistici che li collegano verso il mondo del lavoro ed un'assistenza ed un tutoraggio costante, assicurati dalla strutture didattiche ed amministrative.
Gli iscritti ai vari anni di corso hanno superato le mille unità, a cui si aggiungono altri trecento iscritti al corso di Laurea triennale Teledidattico in Economia e gestione delle aziende turistiche che, grazie alla didattica impartita a distanza, si rivolge soprattutto ad un pubblico di studenti che già lavorano e vogliono comunque specializzarsi ulteriormente nel settore.
Pur essendo iniziate le lezioni, le iscrizioni a tutti i corsi universitari sono aperte fino al 5 novembre.

Torna su


ROTARY INTERNATIONAL DISTRETTO 2090
ASSISI: FORUM DEL 20 OTTOBRE 2001

Nella qualità di Presidente del Club di Assisi Roberto Tamburini, nella solenne cornice dell'Auditorium della Chiesa Museo di San Francesco in Montefalco, ha dichiarato aperto il FORUM "Per una risposta alle sfide del Terzo Millennio" che è stato fortemente voluto da quattro Clubs umbri, legati da affiatamento ed identità di vedute fin dal momento iniziale della scelta del tema: Gualdo Tadino, Foligno, Spoleto ed Assisi.
Ben 106 partecipanti hanno seguito i lavori egregiamente coordinati da Antonio Pieretti, Past District Governor, docente di filosofia teoretica presso l'ateneo perugino Quando questa iniziativa è stata pensata non erano prevedibili gli eventi terrificanti che, da oltre un mese, condizionano pesantemente la vita del mondo intero. Eppure, proprio alla luce di queste inquietanti vicende, la riflessione sulle SFIDE DEL TERZO MILLENNIO si carica di ulteriore valenza e profondo significato.
Già il primo relatore - mons.RICCARDO FONTANA Arcivescovo di Spoleto Norcia - ha fatto capire che si era in presenza di un felice connubio tra "topos" e "logos" ricordando come la ridente cittadina ospitante sia stata storicamente una meta antica di aggregazione di pellegrini alla ricerca di risposte agli interrogativi più pressanti dell'esistenza.
Con un costante riferimento alle fonti del magistero della Chiesa ( I lettera ai Corinzi,12 - "Lumen Gentium"- "Gaudium et spes") il Presule ha sviluppato il tema dell' "Alterità" come valore e come risorsa dandone una precisa lettura in chiave pastorale ed antropologica. Ricca di citazioni dotte e pertinenti ( Tommaso d'Aquino, Origene, Clemente alessandrino, Gregorio Magno nella celebre XIX omelia) l'esposizione di mons Fontana, partendo dal presupposto che la tolleranza non basta più, ha indicato nel dialogo lo strumento per far convergere "ad unum" tutte le diversità: non poteva mancare un riferimento allo "spirito di Assisi" nell'imminenza del 15° anniversario della memorabile giornata di preghiera per la pace voluta da Giovanni Paolo II.
Destinata a restare impressa nella memoria, l'immagine conclusiva, carica di alto valore simbolico, proponeva nella valle di Giosafat le preghiere delle tre religioni monoteiste, all'ora dei vespri, quando le campane dei cristiani si uniscono all'appello del muezzin e alle invocazioni degli ebrei raccolti presso il Muro del Pianto.
Era poi la volta del Generale di Brigata,carrista, RAFFAELE PALMIERI, Comandante della Regione Militare dell'Umbria, rotariano del club di Vignola (MO) il quale ha proposto un'articolata riflessione sui valori del nostro tempo, impostata in maniera concentrica dalla dimensione sociale a quella più specifica dell'ambiente militare dove concetti come obbedienza, fedeltà, lealtà, onore, disciplina, coraggio, altruismo vengono applicati in un positivo circuito di reciprocità su cui si fonda il convincimento della propria missione.
Due definizioni, tra tante, appaiono particolarmente meritevoli di menzione: quella dell'AMICIZIA intesa come tranquilla consapevolezza di qualcuno che condivide il tuo problema e quella scoperta, casualmente , sulla tomba di un vescovo nell'abbazia di Westminster, secondo cui per cambiare (in meglio) il mondo, il paese, la famiglia è necessario cambiare pregiudizialmente se stessi.
A don ORESTE BENZI è stato assegnato il tema "Per una nuova dignità del corpo umano" e questo gli ha permesso di svolgere una accorata denuncia delle gravissime profanazioni che quotidianamente vengono imposte a moltitudini di vittime senza volto, senza storia , senza dignità.
Era fin troppo chiaro il riferimento alla prostituzione, alla pedofilia, alla schiavitù domestica che riguarda nel nostro paese almeno 20/25 mila creature sottoposte ad uno sfruttamento intensivo, odioso, avvilente.
Questo sacerdote coraggioso, che univa una veste talare antica ad un atteggiamento moderno, di soggetto abituato a vivere in frontiera, ha denunciato in particolare il "silenzio degli onesti" che fingono di ignorare una realtà contro la quale è, invece, necessario insorgere con determinazione.
Finora ha salvato 2700 ragazze (di cui 50 a Perugia), ma c'è ancora tanta strada da compiere per esaudire l'invocazione rivolta al Papa dalla prostituta sieropositiva "salva le bambine"……e sono tante, ancora tante troppe!
La sessione antimeridiana è stata conclusa dall'eminente ematologo FRANCO AVERSA del Policlinico Monteluce in Perugia, su un argomento di scottante attualità "Per una medicina al servizio dell'uomo". Citando Paracelso ha ripercorso le tappe del processo culturale che ha condotto alla elaborazione di un codice deontologico che presiede, o almeno dovrebbe, al corretto rapporto tra medico e paziente al quale non deve essere assicurato solamente il prolungamento della vita, ma una qualità accettabile dell'esistenza. Il medico, ricordando gli studi sulle cellule staminali che a Perugia risalgono al 1993, ha gettato una luce di speranza su patologie gravissime finora considerate senza scampo. E' questo il caso della leucemia che ha visto scemare gli eventi letali dal 100% al 30%.Oggi su mille soggetti trapiantati ne sono in vita 700, tanto che si può parlare di miracoli della scienza.
Occorrono al medico 16 ore per salvare una vita, per questo Aversa si è chiesto, provocatoriamente, come si può accettare che un attimo di follia terroristica ne possa cancellare 7000.
.Dopo una breve pausa, è iniziata la sessione pomeridiana con l'intervento dell'economista LUIGI BRUNI, docente dell'Università Bocconi di Milano, il quale è riuscito a conciliare un apparente ossimoro celato dal titolo "Per un'economia nel segno della comunione".
Il modello proposto è quello elaborato da Chiara Lubitch nel 1991 che ha finora coinvolto 800 imprese nel mondo (200 in Italia) le quali hanno accettato una "rivoluzione" dell'elemento teleologico rinunciando alla logica brutale del profitto "tout court".
Si tratta di un granello di senape in mondo dominato da "blue chips" ed "hedge found", ma è destinato a germogliare perché "non si può essere felici da soli" come ammoniva Aristotele tanti secoli fa.
Il giornalista GABRIELE CANE', editorialista de LA NAZIONE e del RESTO DEL CARLINO, si è da ultimo occupato della "Comunicazione come responsabilità".
La sua analisi, lucidissima quanto impietosa e spregiudicata, è partita dalla constatazione che il mondo, oggi, è molto diverso, sicuramente contraddittorio e che in questo mondo la comunicazione appartiene al settore PROFIT: il giornale deve vendere il maggior numero di copie, le emittenti televisive si contendono "audience" in una competizione senza esclusione di colpi.
Tuttavia è possibile salvaguardare la qualità dando notizie con stile come fa, ad esempio, il Corriere della Sera, molto stimato all'estero, molto più di alcuni tabloid che potrebbero tranquillamente passare dalla rotativa alla discarica.
Ha ricordato la "Carta di Treviso" troppo spesso ignorata che la categoria dei giornalisti si è data per salvaguardare i diritti dell'infanzia, verso i quali la responsabilità degli operatori dell'informazione si fa più diretta e pesante.
Ha poi censurato quel giornalismo che si pasce di "gossip" per assecondare i gusti del grande pubblico che, invece, andrebbe educato ed orientato a valori positivi come quelli di cui si è parlato in questa giornata.
Solo un moderatore come ANTONIO PIERETTI poteva portare a sintesi contributi tanto diversi ed articolati: lo ha fatto da par suo esortando alla concretezza delle azioni, dopo una presa di coscienza
su ciò che avviene nel mondo, dove un 20 % di privilegiati si spartisce l' 80 % delle risorse, dove l'indebitamento dei paesi poveri ha superato il livello della sopravvivenza.
C'è largo spazio di impegno anche per il Rotary se vuole vivere coerentemente la propria vocazione al servizio.
Si è dichiarato pienamente d'accordo il Governatore RICCARDO MARROLLO che ha espresso vivo compiacimento per questo primo Forum Distrettuale dell'anno rotariano: un esempio da seguire per armonizzare le azioni dei Clubs. E' stata una giornata ben spesa. Pio de Giuli

Torna su


UN NUOVO GRANDE EVENTO: "Cin ci là"


Siamo certi che la popolazione di Assisi apprezzerà la proposta, in cartellone Sabato 24 Novembre alle ore 21.00.
Il Teatro Lyrick è infatti lieto di annunciare un altro evento, la famosa ed amata operetta "Cin-ci.là" di Virgilio Ranzato, allestita dalla Compagnia Corrado Abbati, la più importante compagnia italiana. La Compagnia Corrado Abbati, giunta al 14° anno di attività, per la qualità degli allestimenti realizzati, è considerata la più importante compagnia di operetta in Italia. Fra i molti spettacoli rappresentati, possiamo citare successi come "La Vedova Allegra", "Il paese dei campanelli", "La danza delle libellule", "Sissi".
La serata è organizzata anche con un nobile scopo, la raccolta di fondi per l'associazione AURO, Associazione Umbra per la ricerca e l'assistenza in Radioterapia Oncologica, fondi necessari per l'acquisto di una nuova e preziosa apparecchiatura per la cura del cancro.
Cin-ci-là, anche per il suo suono curioso è il titolo d'operetta più noto in Italia. L'allestimento curato dalla più importante compagnia italiana di operetta intende sottolineare la straordinaria freschezza che questa operetta ancora dimostra recuperando la musica, immediata e dal ritmo discreto, e il clima assolutamente divertente suggerito dal testo.
L'operetta è stata portata alla sua struttura originaria con una operazione di riequilibrio delle varie componenti che, come fonte di ispirazione, entrano nel lavoro degli autori: gli spazi lirici sono restituiti alla loro integrità, viene valorizzato il brio della commedia e lo sfarzo che già annunciava la rivista.
La storia di Cin-ci-là, donna bella e sensuale, diventa l'elegante racconto della sua sensibilità, dei suoi problemi, del suo desiderio di emancipazione che ne farà una grande protagonista dell'operetta italiana. Bella, brava ed entusiasta, come i suoi motivetti ritmati che tutti conoscono e cantano, così Abbati ha voluto questa nuova Cin-ci-là dove il tono scanzonato e spensierato si unisce ad un forte richiamo sentimentale.
La professionalità e l'alta qualità della proposta è inoltre sottolineata dall'allestimento che nasce al Teatro Verdi di Trieste e dai patners prestigiosi della Compagnia quali: l'Associazione Internazionale Operetta, il Teatro Valli di Reggio Emilia ed inoltre dalla presenza dei tanti giovani artisti che, come vuole la tradizione europea d'operetta, sono capaci di ricreare in palcoscenico l'allegria del copione, gli slanci lirici dello spartito e l'esuberanza della danza.
Cin-ci-là ebbe il suo battesimo al Teatro Dal Verme di Milano il 18 dicembre 1925 ed il quotidiano milanese "L'Ambrosiano" scrisse : "Dieci chiamate al primo atto, dieci al secondo, applausi a scena aperta, bis, acclamazioni agli autori ed agli interpreti, anche per un'operetta il successo è eccezionale......."Ê Di certo un successo che continua.

Torna su


CONVEGNO ECCLESIALE REGIONALE

"Per una nuova comunicazione della fede - le chiese dell'Umbria si interrogano e interpellano i giovani" è il titolo del convegno ecclesiale regionale che si svolgerà al Teatro Lyrick il 17 e 18 novembre prossimo.
Dopo dieci anni le Chiese dell'Umbria tornano ad incontrarsi per riflettere e collaborare insieme, nella convinzione che ciò potrà rendere più incisiva l'azione evangelizzatrice delle comunità cristiane.
Il tema del Convegno verrà sviluppato attraverso l'analisi del rapporto tra comunità cristiana e giovani: si potrà comunicare la fede nell'era della globalizzazione, di internet e della società multireligiosa solo lasciandosi interpellare dalla novità dei tempi.
Le nuove generazioni sono portatrici dell'esigenza di un rinnovamento di stile, di linguaggi e di vita.
Il Convegno, punto di arrivo di una riflessione condotta in tutte le diocesi umbre, non intende essere un evento "di pastorale giovanile", ma un fatto di Chiesa; non una faccenda per "addetti ai lavori", ma l'incontro di tutti gli operatori pastorali; non un luogo per alchimie da tavolino, ma un'occasione per riconoscere e celebrare insieme la novità che lo Spirito intende compiere oggi nelle nostre chiese.
Il confronto con i bisogni, i disagi e la ricchezza dei giovani potrà aiutare a rinnovare stili di vita, proposte educative, linguaggi, slancio missionario. L'esperienza dell'accoglienza generosa ed entusiasta di migliaia di giovani da parte di moltissime comunità parrocchiali, nell'agosto 2000, garantisce che le nostre Chiese hanno risorse e vitalità da spendere con i giovani; mostra che l'incontro è possibile e fecondo per entrambi.


Torna su


Novità in anteprima!!
"JESUS CHRIST SUPERSTAR"

programmazione prevista per venerdì 14 e sabato 15 dicembre, ore 21
domenica 16 dicembre, ore 16.30
Con il patrocinio del Comune di Assisi

Approda al Lyrick il musical di A.L. Webber & T. Rice più rappresentato nella storia del teatro inglese, con ben 2620 repliche, per poi arrivare alla consacrazione del successo con Broadway.
Jesus Christ Superstar è stato tradotto in 11 lingue, rappresentato in 22 paesi.
Alla storia di Gesù, universale per i suoi contenuti, sono stati aggiunti i temi della moderna favola popolare.
L'allestimento di Massimo Piparo, uno dei più apprezzati registi di musical (ha curato anche le regie di Evita, My Fair Lady, La Febbre del Sabato Sera), è sicuramente il migliore in Italia.
Uno spettacolo accattivante e travolgente, pieno di musica, passione, emozione......
Lo spettacolo è presentato dalla Planet Musical - Teatro della Munizione.

Torna su


Venerdì 9 novembre ore 21.00
SHAOLIN MONKS

Dalla Cina il mistero e la magia dei Monaci Shaolin.
E' questo lo spettacolo più straordinario ed irreale che si possa immaginare.
Ideato da Dr. Jian Wang, lo spettacolo è prodotto da Herbert Fechter, Gorge Hartmann e Dr. Jian Wang.
Novità artistica in assoluto che consentirà di conoscere e approfondire la cultura teatrale orientale.
Un'altra bella idea della organizzazione Lyrick Theatre che va ad inserirsi in un cartellone di levatura internazionale.

Torna su


Palio di San Michele
IL RIONE SAN ROCCO VINCE LA 39° EDIZIONE

La festa del "Palio de San Michele", trionfo di giovani e di fantasia, è giunta alla conclusione della XXXIX edizione, portando in piazza spettacolari fuochi d'artificio, ma soprattutto assegnando lo scettro ad un rione digiuno della vittoria dal 1996.
Il rione San Rocco torna a trionfare, conquistando di nuovo il primo posto nella "lizza", staffetta 4x100, dominata da quattro giovani atleti impeccabili ed imbattibili: infatti il rione "verde" vince ininterrottamente l'emozionante ed imprevedibile gara di velocità dal 1993. Quest'anno la competizione è tornata in piazza grazie ad una migliore preparazione da parte degli altri rioni che hanno dato del "filo da torcere" al vincitore. In ordine di arrivo nella lizza: San Rocco, seguito da Moncioveta, poi Portella e per ultimo Sant'Angelo. E gli animi dei numerosi spettatori, bastioli e non, sono tornati a trepidare ed a scaldarsi.
La manifestazione, immersa in un'atmosfera gioviale e giocosa, priva di alcuna connotazione medievale o prettamente storica, ha attirato numerosissimi giovani e meno giovani che hanno lavorato, lottato, sofferto per un sogno: il tanto ambìto stendardo colorato, simbolo di gioia e di vittoria.
Ma la festa del Palio è soprattutto la festa del patrono: il messaggio spirituale si unisce al divertimento, ai canti, ai colori, agli scherzi.
Nel momento inaugurale della manifestazione, infatti, il parroco don Francesco Fongo ha benedetto gli stendardi, il Palio e i mantelli, investendo il presidente Erigo Pecci e il Maestro di Campo Luigi Mencarelli.
Come da tradizione, il giorno della festa di San Michele Arcangelo, il 29 settembre, il rione vincitore ha portato in processione il Palio e la statua del Santo Patrono.
Nella processione solenne i rioni hanno seguito l'ordine della classifica: San Rocco, Portella, Moncioveta, e infine Sant' Angelo.
La natura religiosa della festa è tornata a farsi sentire anche al momento della sfilata: è il caso del rione Moncioveta che ha trattato il tema dei Sette peccati capitali nell' "Altra parte di te" e del rione Sant'Angelo che con "Pathos" ha rappresentato il percorso che l'uomo contemporaneo compie per ritrovare la spiritualità, per riscoprire i vecchi valori.
Le sfilate "Linea d'ombra" del rione San Rocco e "Ricordando i tempi in cui…" del rione Portella, si sono soffermate, piuttosto, sui problemi esistenziali inerenti al valore della comprensione della storia e all'importanza della famiglia, vera protagonista per aprire le porte alla fiducia, al coraggio e alla speranza.
La vittoria, secondo i criteri della "messa in scena" e della "scenografia", è stata assegnata al rione Portella, seguito da Moncioveta e da San Rocco a pari merito, infine Sant'Angelo.
Le novità del volo dei falchi in apertura e la serata di solidarietà con Emergency, compagnia teatrale Atmo, organizzata allo scopo di sensibilizzare la popolazione, hanno riscosso un grande successo.
Ottima l'idea da parte del Consiglio direttivo di un incontro con 400 ragazzi delle scuole elementari: è stato proiettato un video sulla festa, vi è stata la distribuzione dei fazzoletti colorati dei Rioni e una discussione tra i ragazzi al fine di introdurli, fin da piccoli, nello spirito della manifestazione.
Sebbene siano molti i traguardi raggiunti, quali un'efficiente organizzazione tecnica della sfilata, la presenza della sede e dello stendardo dell'Ente Palio, l'installazione di un maxischermo che ha permesso agli spettatori in tribuna di seguire la lizza anche nel settore sud, la chiusura delle tribune entro le 22, sono ancora molti gli obbiettivi da raggiungere.
I progetti a cui sta lavorando il Consiglio Direttivo sono molteplici: la realizzazione del libro dei Rionali e l'altro sul quarantennale del Palio, una maggiore formazione di spettacolo all'interno dei rioni durante l'inverno, eventuali cambiamenti al regolamento per l'organizzazione dei giochi e per i criteri di giudizio al fine di evitare polemiche e snellire le procedure.
Infatti una delle lacune dal punto di vista organizzativo è il controllo della piazza durante i giochi. Le quattro prove dei giochi, tiro alla fune, corsa con il sacco, lancio dell'uovo e l'osteria, sono state vinte dal Rione Sant'Angelo, seguito in ordine di arrivo da San Rocco, Moncioveta e Portella.
E rimane ancora un'enigma la risoluzione dell'annosa questione degli spazi per i rioni: in particolare per le sedi di San Rocco e Sant'Angelo.


Torna su


CANNARA: UN'OPERA STORICA E DI COSTUME ALLA RICERCA DELLE RADICI DELLA SUA IDENTITA' CIVILE

E' autorevolmente patrocinato ed impreziosito dalla Deputazione di Storia patria per l'Umbria l'elegante cofanetto di carattere storico, paleografico ed archivistico che, avendo visto la luce in settembre per i tipi della "Arti grafiche Antica Porziuncola", è apparso sulla scena culturale del delizioso borgo di Cannara sabato 6 ottobre, nel corso di un incontro cui hanno partecipato, oltre ad uomini di cultura, anche quanti non amano restare indifferenti al profondo fascino esercitato dalle memorie della loro Terra.
Articolata in tre volumi, l'opera dal titolo "CANNARA TRA MEDIOEVO ED ETA' MODERNA E LO STATUTO DEL SECOLO XVI, si apre con la pregevole edizione critica dello Statuto di Cannara curata dalla prof.ssa M. Grazia Nico Ottaviani, docente di Antichità e Istituzioni Medievali (Università di Perugia), seguita dall'agevole e precisa traduzione del prof. Attilio Turrioni, fino alla ponderosa mole della parte più propriamente storiografica del cofanetto, ovvero il III volume frutto degli encomiabili sforzi del prof. Ottaviano Turrioni, e relativa ad una possente disamina delle peculiarità di quell'epoca emblematica compresa tra Medioevo ed Età moderna che per Cannara significò soprattutto la "sottomissione" a Perugia.
Particolarmente ampia e documentata, infatti, risulta la parte che tratta il rapporto tra Cannara-Perugia- i Baglioni ricostruita anche e soprattutto sulla base di inediti documenti d'archivio. Lineare e preciso lo stile, chiara la sintassi, pregevoli le competenze.
Altrettanto significative, poi, si rivelano le presentazioni, curate dalla stessa prof.ssa Nico Ottaviani, direttrice della nuova collana degli Statuti comunali dell'Umbria che proprio con questo lavoro su Cannara apre la sua serie, e da Marco Bini, presidente della Pro Loco di Cannara, da anni attivo ed operoso in stimolanti iniziative di carattere culturale.
La presentazione si è svolta nel bel teatro comunale "Ettore Thesorieri", alla presenza di un pubblico molto attento ed interessato. Relatore ufficiale è stato il prof. Roberto Abbondanza dell'Università degli studi di Perugia, mentre il prof. Attilio Bartoli Langeli, presidente della Deputazione di Storia patria per l'Umbria, in apertura dell'incontro ha spiegato il significato della nuova collana e si è soffermato sull'attenzione con cui la Deputazione segue ed incoraggia le ricerche storiche locali condotte con criteri scientifici.
Si consiglia una lettura attenta ed interessata dell'opera, oltre ad una sua diffusione auspicabilmente vasta e rapida. Al lettore scupoloso, infatti, non sfuggiranno di sicuro né la quantità né la qualità delle notizie, come neppure la rigorosa impostazione filologico-critica o l'indubbia competenza degli autori. Buona lettura!
(Alessandro Cesareo *doc. di Lingua e letteratura latina e greca al Liceo Classico di Foligno)

Torna su


ANTICHE TRADIZIONI DEL SUONO DELLE CAMPANE

C'era una volta il suono delle campane curato con sensibilità e passione da una squadra di campanari che ricordavano alla popolazione momenti significativi di aggregazione.
Il tempo moderno sta portando in estinzione questa arte superba sopraffatta, purtroppo, dalla elettrificazione che si ci garantisce gli stessi appuntamenti ma in modo talmente consueto e ripetitivo da passare perfino inosservato.
A Bettona non era così quando gli artisti del campanile di S.Maria o di S. Crispolto intonavano le loro lodi a festa. Basta ricordarne uno per tutti: Lolli Domenico detto "trombettino", sacrestano, organista e campanaro. Ha suonato il "doppio" fino alla veneranda età di 90 anni dopo aver salito, ogni volta, i 130 gradini che portano al campanile di S.Maria Maggiore. Nostalgia e ricordi di un tempo passato che sarebbe bello non dimenticare.
Finita la storia per il campanile di S.Maria, passato "a miglior vita" con il suo impianto elettrico resta però disponibile il campanile e le campane di S.Crispolto.
Esiste ancora quel gruppo di giovani degli anni 60 e 70 che timidamente salivano le scale del campanile per imparare a suonare. Prima che la tradizione si perda del tutto e che quei giovani diventino troppo vecchi sarebbe il caso di rispolverare questa passione, di sicuro ancora forte, e questa arte del suono delle campane.
Le cose che sono rimaste ormai uniche vanno assolutamente conservate anche perché non trovano concorrenza come sagre, passeggiate e manifestazioni canore che ormai hanno inflazionato ogni realtà urbana.
Non è pensabile che un trentenne nato e cresciuto a Bettona non abbia mai salito le scale del campanile. Quando sarà in grado di farlo proverà una emozione forte e un più nobile affetto verso le cose care ed uniche che lo circondano.
E' auspicabile quindi che la Parrocchia, la Pro Loco, le istituzioni pubbliche ed i semplici cittadini, in particolare i vecchi campanari, ripropongano alla collettività il godimento e la tradizione del suono delle campane per mano di chi ancora ricorda questa arte e nel rispetto e nel ricordo dei loro predecessori.

Torna su

 

e-mail Scarica Logo sms gratuiti Webmaster Guestbook