Giuseppe Felice

Giuseppe Felice, "Pippo" per gli amici, nasce a Catania il 2 Gennaio 1933. Ultimo di quattro figli, all’età di 15 anni rimane colpito da una grave forma di distrofia muscolare che Io costringe a trascorrere la vita su una sedia a rotelle.

Superati i primi difficili anni, contando soltanto sulla forza del proprio carattere e su un approccio sereno alla vita, prende piena coscienza della propria condizione e comincia a documentarsi sulle problematiche che riguardano il mondo dell’handicap. Intuisce che, per aiutare il disabile, bisogna in primo luogo abbattere la mentalità egoistica e la cultura del disimpegno tipiche di quegli anni. A quel tempo, infatti, affrontare il problema "disabilità" significava relegare in casa l'infermo, ritenuto incapace di vivere una propria dignitosa esistenza.

Verso la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta decide, insieme ad un gruppo di amici, di istituire un’Associazione gestita da disabili e che abbia come scopo principale l’inserimento del handicappato nella società. Con l'elaborazione di un regolare statuto nasce, il 16 gennaio 1973, l’Associazione Aldebaran, della quale Pippo sarà presidente dal 1980 al 1994. Sebbene sia costretto alla quasi immobilità, egli riesce in quegli anni, con il solo uso del telefono, a portare avanti e organizzare molteplici attività. Conosciuto e benvoluto da tante persone, si fa apprezzare nel tempo per tutte quelle splendide iniziative che sono, soprattutto, al servizio dei disabili.

Ancora oggi è un membro importante del direttivo dell’Associazione Aldebaran. Continua a dare un contributo fondamentale al Club, facendo sì che si possano raggiungere sempre gli obiettivi prefissati. La sua placida indole lo ha sempre fatto amare da tutti, lo ha portato a dare il meglio di sé per il prossimo, gli ha permesso di non far pesare mai il suo problema fisico difronte a nessuno.

Ha scritto numerosi articoli, anche di carattere scientifico, sulle tematiche dell’handicap ed ha partecipato ad innumerevoli convegni. Vive attualmente in una di quelle strutture chiamate "Casa Famiglia" che accolgono quei disabili che necessitano di continua assistenza.

Pippo Felice è un esempio da seguire. Il suo coraggio, la sua instancabile voglia di fare, gli hanno permesso di portare avanti piccole e grandi battaglie in un mondo che sembra sempre più a beneficio delle persone cosiddette "normali".

 

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