Roberto Di Simone

Nato a Niscemi, piccolo paese in provincia di Caltanissetta, il 10 Dicembre 1958, da famiglia di artigiani, Roberto Di Simone può considerarsi, anche se non ufficialmente, tra i fondatori del Club Spastici Aldebaran. Solo la sua giovane età, infatti, non gli permise, allora, di entrare a far parte del nucleo dei soci fondatori del suddetto Club.

All'età di un anno e mezzo si trasferisce, con i genitori e i due fratelli maggiori, a Caltagirone. Ad appena quattro anni contrae la poliomielite. Comincia così per lui, ancora bambino, la lunga trafila ospedaliera che lo farà viaggiare per le città di Catania, Roma e Firenze confidando in una guarigione. Il male, inevitabilmente, prende il sopravvento.

Roberto, nonostante le difficoltà, riesce comunque a finire la prima elementare a Caltagirone.

Successivamente la famiglia, nel tentativo di dare al figlio una maggiore autonomia fisica affidandolo a cure fisioterapiche, lo ricovera ad Ariccia, dove si trovava allora una unità specializzata in riabilitazione. Egli trascorre circa sei anni nel piccolo centro laziale, dove prosegue gli studi e si circonda di tanti amici che lo aiutano a sopperire la mancanza dei suoi genitori che, per ragioni economiche, non possono fargli visita con regolarità. Non fa, però, in tempo a conseguire la licenza media a causa della chiusura del centro di riabilitazione, si vede, così, costretto a fare ritorno in Sicilia, più precisamente a Catania, dove nel frattempo la famiglia si era stabilita.

Senza perdersi d’animo e confidando nella sua voglia di Roberto Di Simone "conoscere ed imparare" e nella forza di volontà dei suoi genitori, Roberto, riesce ugualmente a completare gli studi, fino a conseguire il diploma di scuola superiore professionale commerciale con il massimo dei voti. Rappresentante d’Istituto, viene eletto nelle liste del Movimento Popolare nella prima legislatura dei Distretti Scolastici, ottenendo il maggior numero di preferenze fra tutte le liste della Sicilia. Dopo il diploma, dietro le insistenze degli insegnanti, si iscrive alla facoltà universitaria di Economia e Commercio. Ma le barriere architettoniche, la mancanza di mezzi di trasporto, la mancanza di mezzi economici per poter pagare un accompagnatore, non esisteva al tempo alcuna indennità, è costretto, suo malgrado, ad abbandonare gli studi. Egli quindi si dedica al lavoro di consulente fiscale fino al 1989, anno in cui viene assunto dal Comune di Catania.

Nei primi anni settanta conosce l’Associazione in maniera del tutto casuale. Durante un'estate di quegli anni, in occasione di un concerto sinfonico al Giardino Bellini, un membro dell’orchestra lo invita a frequentare un gruppo cattolico dedito ad organizzare giornate di preghiera. Ad una di queste riunioni viene avvicinato da Antonino Azzarello, il quale gli propone di entrare a far parte della costituenda Associazione Club Spastici Aldebaran, della quale egli sarà presidente. Nonostante la giovane età, Roberto Di Simone, si mette subito in evidenza all'interno del Club. Grazie alla sua abilità dialettica ed alla buona preparazione culturale dà forte impulso ad ogni tipo di iniziativa riguardante i temi dell’handicap. Viene eletto presidente già nel 1979, all'età di ventuno anni, ma, si tratta solo di un breve mandato di otto mesi. Preferisce, infatti, dare le dimissioni perché sente di non avere ancora un forte consenso. In attesa di tempi migliori, continua a lavorare, senza far mancare il suo notevole apporto durante i successivi quattordici anni di presidenza di Giuseppe Felice, socio fondatore.

Negli anni ottanta la sua attività ed il suo maggiore impegno sono rivolti, in qualità di delegato nazionale dell’Associazione, alla Lega Nazionale per il Diritto al Lavoro degli Handicappati, della quale, per alcuni anni, è anche Vice Presidente. Tale incarico lo porta a continui spostamenti per l'Italia, consentendogli di conoscere la realtà varia e complessa del panorama associativo nazionale. In quegli stessi anni acquisisce una notevole preparazione legislativa in materia di disabilità, ciò gli consente un giusto approccio giuridico ai temi della discriminazione quotidiana subita dai disabili. Il contatto frequente con organi istituzionali di governo e con realtà associative Nazionali, lo fanno maturare profondamente. Entra in contatto con le tre maggiori associazioni mondiali di disabilità: Riability International, alla quale aderiscono i più importanti organismi nazionali in materia di riabilitazione, il Movimento Indipendent Living, nato in California con l'intento di diffondere uno stile di vita indipendente e, infine, D.P.I., Disable People International, al quale aderiscono tutte le Associazioni nazionali di disabili che favoriscono, al loro interno, il protagonismo degli stessi.

Anche gli anni novanta, seppur in maniera differente, sono per Roberto Di Simone particolarmente importanti. Riceve infatti grandi soddisfazioni, sia dal punto di vista professionale che privato. Si sposa, diventa padre di una bellissima bambina e, nel 1994, torna ad essere Presidente deIl’Associazione Aldebaran.

Eredita però un’Associazione oramai stanca e priva di stimoli che, con solo diciotto tesserati, tocca il livello più basso di associati. Intuisce, perciò, che un particolare periodo della storia del Club si é concluso e cerca, allora, appoggiato da un direttivo rinnovato, di riorganizzare e svecchiare il sistema organizzativo dell'Associazione. Opera, perciò, alcune modifiche allo Statuto, la denominazione viene cambiata in: Associazione Aldebaran – Ente per l’integrazione sociale dei disabili, si impegna affinchè si offrano dei servizi ai disabili catanesi, pensa anche ad offrire opportunità di lavoro e non solo di ricreazione ai suoi soci. I risultati, legati a questi cambiamenti, non tardano ad arrivare. Il numero dei soci inizia ad aumentare, si aprono corsi di informatica, i contatti con le istituzioni divengono più forti. Nel gennaio del 1999, inoltre, nasce la Cooperativa Alba – Cooperativa Sociale integrata, un progetto sorto col tentativo di dare sempre maggiori opportunità di lavoro alle persone disabili. Attualmente egli sta promuovendo la nascita di un’altra cooperativa sociale, questa per poter offrire servizi di assistenza e per la creazione di case famiglia e comunità alloggio.

Roberto Di Simone ci dimostra ogni giorno, con la sua forte personalità e con la piena coscienza dei propri diritti, che una persona disabile è prima persona e poi forse disabile, comunque è in grado di studiare, lavorare, amare e volere per se uno spicchio di vita a cui tutti anno diritto.

Se vuoi contattare Roberto Di Simone scrivi alla

E-mail dsroberto@yahoo.it

 

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