L’eco di Bergamo

Sabato 27 aprile 1985

A Ponte Nossa rivive l’antico maglio

 

Situato lungo il corso del torrente Nossana era da tempo in rovina – il comune ha preso l’iniziativa del restauro – contributo di 60 milioni della Regione per l’allestimento: costo totale di 200 milioni – una preziosa testimonianza e un patrimonio storico di cui si è evitata la totale dispersione

 

Anche solo 10 anni fa la realizzazione di un museo dedicato ad uno degli antichi magli di Ponte Nossa forse non sarebbe stata possibile. Ed anche oggi va additata ad esempio: uno degli episodi ancora rari di attenzione non solo al passato ma al patrimonio culturale di una comunità.

Grosso merito quindi degli amministratori di Ponte Nossa per aver dato vita, e sostenuto, una iniziativa che non è certo riducibile in soldoni, il cui valore però andrà crescendo col passare degli anni.

 

La realizzazione del maglio-museo ha tratto origine dall’intervento dell’Azienda acquedotti di Bergamo che, per utilizzare le sorgenti della Nossana, finì col mutare il volto di tutta la suggestiva valletta. L’Azienda aveva acquistato l’edificio del maglio nel 1963 assieme ad altre proprietà della zona. Una decina di anni più tardi l’Azienda si era impegnata al restauro e all’apertura al pubblico dell’antica officina, ma solo con l’iniziativa del Comune di Ponte Nossa, che chiese di poter subentrare nella proprietà, è stato possibile porre fine al degrado dell’importante manufatto, e progettarne il recupero.

 

Ad un primo intervento di ripristino dell’edificio (con incarico affidato all’arch. Sandro Angelini per lo studio del progetto) corrispose l’interessamento della Regione, che ha sostenuto lo sforzo dell’Amministrazione con un contributo di 60 milioni di Lire. Dal restauro si è passati alla realizzazione dell’officina-museo che ben si inserisce in un discorso di valorizzazione delle principali caratteristiche della Valle Seriana.

 

 

Una accurata ricostruzione

" L’obbiettivo del restauro - dice l’arch. Sandro Angelini, progettista e direttore dei lavori – è stato non solo di ripristinare nella loro completezza le strutture e i meccanismi del maglio, ma anche il rispetto di quella che era l’atmosfera dell’antica officina. Il visitatore deve avere l’impressione di trovare tutto come se il lavoro sia appena terminato. Per questo si può dire che sono importanti anche le patine lasciate dal tempo e dal fumo."

 

La lunga esperienza dell’arch. Angelini in tema di restauro, oltre che la sua particolare sensibilità, è stata ancora una volta utilissima. L’edificio all’esterno era poco più che una catapecchia pronta per il crollo, l’interno era una topaia. L’abbandono andava avanti da anni. Per questo si è dovuto rifare un po’ tutto. Ci è voluta molta capacità per il restauro, ma anche tanta pazienza per rintracciare il materiale originale che doveva essere inserito là dove erano già avvenuti cedimenti e dispersioni. Qualche elemento nuovo è stato inserito, ma dopo aver ben valutato che non potesse essere di disturbo.

 

Lo stesso è avvenuto per il locale dell’officina. Il ripristino degli elementi mancanti è stato compiuto con una cura particolare. Dietro i mucchi di spazzatura e sotto i depositi e sedimenti a poco a poco ha ripreso forma il luogo dove il fabbro e i suoi aiutanti lavoravano. Accanto al maglio, che era il meccanismo principale, sono stati ripristinati la forgia, con l’originale sistema di ventilazione sfruttando l’acqua e la grande mola.

 

Un’attività con secoli di storia

Il disegno sopra riportato è tratto da uno dei tanti album che nel secolo scorso Giacomo Marenzi riempì mentre andava in giro per la Bergamasca. Sono schizzi che oggi hanno un grande valore anche documentario per ricostruire l’aspetto del territorio bergamasco e dei suoi paesi nell’800. Tra i tanti disegni l’arch. Sandro Angelini ha rintracciato anche quello del maglio di Ponte Nossa ora restaurato. È singolare come l’aspetto del luogo e l’edificio stesso sia ben poco mutato rispetto ad un secolo e mezzo fa: un documento singolare, ma anche di notevole importanza per la storia stessa del maglio e di Ponte Nossa.

 

Il disegno qui accanto è invece più recente. L’autore è l’ing. Luigi Angelini, il quale nel suo libro "Arte minore bergamasca" dedica un intero capitolo con alcuni splendidi disegni sui magli bergamaschi.

 

Domani l’inaugurazione

L’inaugurazione del maglio restaurato avrà luogo domani mattina. Il programma prevede alla nove l’incontro con le autorità del municipio e alle 9.30 la cerimonia dell’inaugurazione vera e propria; seguirà alle 11.30 l’inaugurazione di nuovi impianti sportivi. Sarà presente il ministro on. Pandolfi.