I MILITARI PRENDONO IL POTERE IN PAKISTAN
IL PUNTO DI VISTA DEL PARTITO LABURISTA DEL PAKISTAN


12 ottobre 1999 di Farooq Tariq, segretario generale del Partito Laburista del Pakistan, da ASIET

 

Il Capo di Stato Maggiore delle Forze armate e Comandante dell'Esercito, Generale Pervaiz Musharraf, ha deposto il governo del primo Ministro Nawaz Sharif. Il Primo Ministro esautorato e suo fratello, Ministro in carica per la provincia del Punjiab, sono stati messi sotto custodia. Ma nel suo messaggio alla Nazione, il Comandante dell'esercito non ha proclamato la legge marziale o annunciato soluzioni ad interim.
Le truppe si sono impadronite degli edifici più importanti della capitale Islamabad, di sera, dopo che la deposizione del governo da parte di Musharraf è stata annunciata dai media radiotelevisivi gestiti dallo Stato.
Nella stessa giornata Sharif, aveva rimosso Musharraf dal suo incarico e questa deve essere stata la causa del colpo di Stato militare.
Nel suo messaggio televisivo Musharraf ha affermato che tutta la popolazione si era resa conto dell'incertezza che stava attraversando il Paese sotto il governo Sharif. "Non solo tutte le istituzioni sono state occupate e sistematicamente distrutte", ha affermato Musharraf, "ma anche l'economia è al collasso. Nonostante i miei consigli, essi hanno cercato di interferire con le forze armate, le ultime istituzioni rimaste, delle quali voi tutti siete tanto orgogliosi ed alle quali guardate sempre per la stabilità ed integrità della nostra amata nazione".
Il governo di Sharif aveva promosso Musharraf solo una settimana prima. Durante quella settimana il Generale aveva "purgato" diversi ufficiali anziani, noti come sostenitori di Sharif. Come ritorsione il ministro ha tentato di rimuoverli.
Questa può essere stata la motivazione più immediata del colpo di mano militare. Ma le ragioni reali sono radicate profondamente nell'attuale crisi economica del Pakistan e nelle sue conseguenze politiche.
I militari hanno reagito rabbiosamente ai tentativi del governo Sharif di incolparli per la sconfitta del Pakistan nella disputa con l'India sul Kashmir. Inoltre il governo Sharif ha recentemente compiuto una inversione di 180 gradi in politica estera sull'Afghanistan, accusando il governo dei fondamentalisti islamici dei Talebani di attività terroristiche all'interno del Pakistan.
Il governo del Pakistan è stato uno dei pochi al mondo a riconoscere formalmente il governo dei Talebani; l'esercito Pakistano ha sostenuto attivamente la presa di Kabul, e di altre parti dell'Afghanistan, da parte dei Talebani.
Sharif sperava che la sua inversione di rotta lo aiutasse nella rinegoziazione dei prestiti con il Fondo Monetario Internazionale. Non è stato però apprezzato dalle varie correnti religiose all'interno dell'esercito. Ci sono poi stati altri sviluppi politici che hanno riguardato i militari. Il governo aveva tentato di introdurre una tassa generale sulle vendite. Questa è stata contrastata dall'Associazione dei piccoli commercianti, che hanno organizzato uno sciopero nazionale il 4 settembre. Inoltre i coltivatori di cotone del paese stavano chiedendo un aumento dei prezzi, una agevolazione su un prodotto che compone il 70% delle esportazioni del Paese. La potente Associazione di tutti gli industriali tessili si è opposta a tale aumento.
Il 10 ottobre una protesta di contadini e piantatori di cotone ha bloccato le principali strade del Pakistan per ore. Ci sono state massicce dimostrazioni.
Tutti questi sviluppi hanno messo allo scoperto la natura estremamente impopolare del governo ed il significativo cambiamento della coscienza delle masse. All'inizio del 1997 Sharif vinse le elezioni generali con il 40% dei voti e si assicurò la maggioranza dei 2/3 dell'Assemblea Nazionale.
Egli usò la sua maggioranza per introdurre emendamenti alla Costituzione, contro i sindacati, le minoranze, le donne e le nazionalità oppresse. Egli tentò di portare la burocrazia sotto il suo totale controllo e la umiliò in pubblico.
Sharif ha costruito una specie di gestione personale del potere, con alcune reminescenze dell'impero Mogul. Aveva una linea telefonica dedicata per ricevere chiamate di lamentela. Dopo circa un minuto di ascolto egli avrebbe comunicato quali misure intendeva prendere. La televisione ha dato notizia della vicenda diffondendo l'impressione che giustizia si poteva ottenere in pochi secondi.
Nonostante la sua demagogia i conflitti si sono acuiti, non solo con la gente, l'esercito e la sua componente religiosa, ma anche con i suoi referenti internazionali.
Sharif non è stato in grado di rispettare le scadenze imposte dall'FMI per la veloce privatizzazione delle principali istituzioni pubbliche, incluse le ferrovie, le telecomunicazioni e le forniture elettriche.
Egli è perfino entrato in contrasto con quelle potenti compagnie su cui si reggeva il precedente Governo di Benazir Bhutto, con gravi conseguenze.
Il test nucleare e l'incursione militare in Kashmir hanno anche portato ad una condanna (ipocrita) da parte degli USA. Il governo Sharif era debole, isolato e instabile, di conseguenza il colpo di mano militare non ha incontrato resistenza da parte delle masse. C'è stato invece, un senso di confusione e, fino ad un certo punto, di sollievo.
I militari non hanno ancora annunciato la loro strategia futura. Questa volta, comunque, contrariamente al passato, non hanno usato la difesa dell'Islam come ragione principale della loro azione. Per di più, se optassero per una aperta gestione militare sotto legge marziale, potrebbero dover affrontare le opposizioni del FMI, della Banca Mondiale e degli USA.
Più probabilmente insedieranno un governo fantoccio sotto il loro completo controllo.L'obiettivo di tale governo sarebbe la veloce realizzazione dell'agenda del FMI.
Il golpe militare è un altro passo indietro per la sinistra e il movimento sindacale Pakistano. Il partito Laburista Pakistano ha emesso un comunicato di condanna del colpo di stato militare ed ha chiesto l'annuncio immediati di nuove elezioni generali sotto un governo ad interim sostenuto dai lavoratori e contadini. Inoltre ha chiesto che l'esercito torni immediatamente nelle caserme e che non ci sia un reinsediamento del governo Sharif.

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