GLI ELENCHI DELLE SPIE DELL'OVRA, DELLA GESTAPO E DELLA REPUBBLICA DI SALO' DOVE SONO FINITI ?
Pubblichiamo il testo delle lettere che il compagno partigiano Fusaroli Casadei ha mandato a Liberazione a D'alema e a Cossutta.

Al Compagno Curzi
Direttore di LIBERAZIONE
posta@liberazione.it

Bertinoro,8 ottobre 1999

Caro Curzi

Spero che questa volta di degnerai ospitare un mia richiesta diretta all'ex Compagno D'Alema, nella sua qualità di Presidente del Consiglio.

Concordo, una volta tanto, col Governo, che i nomi delle presunte spie italiane a favore dell'ex URSS, siano pubblicati solamente dopo la conclusione dell'inchiesta giudiziaria, come per legge.

Intanto, però, intendo rivolgergli pubblica istanza perché disponga la pubblicazione, integrale, delle liste delle spie dell'OVRA, della GESTAPO e della Repubblica di Salò, delle quali fu dato alle stampe solo un unico e limitatissimo elenco dopo la Liberazione, senza altro seguito per l'intervento dei poteri forti del tempo, fatto in merito al quale io ho molte cose da dire e che, comunque, contribuì alla defenestrazione del Governo presieduto da Ferruccio Parri, forse l'unico galantuomo che mai abbia occupato quella carica nel nostro Bel Paese.

Tutti i Signori del Centro Destra cavalcano, ora e con mussoliniana impudenza, la tigre delle spie sovietiche, a difesa della patria tradita; ebbene mettiamo alla prova il loro intemerato patriottismo, invitandoli a chiedere, come formalmente e pubblicamente qui intendo fare, una commissione parlamentare d'inchiesta sulle ragioni della mancata pubblicazione integrale di quelle lunghe liste di persone, non certamente meno infami delle spie del KGB o quanto meno a farsi paladini della loro attuale ed immediata pubblicazione, sotto stretto controllo parlamentare.

E contestualmente sollecito i nostri Gruppi Parlamentari a farsi promotori di una identica iniziativa, avendo gli Italiani il diritto di conoscere i nomi non solo di quelli che li avrebbero traditi ora, forse senza danni gravi, a quanto pare; ma anche e tanto più di coloro che tradirono allora, a favore della dittatura e del nazismo, provocando molte decina di migliaia di morti e danni incommensurabili.

Coi miei fraterni saluti.

Umberto Fusaroli Casadei
Ex Comandante Partigiano, Grande Invalido della Guerra di Liberazione,Tre Famigliari Caduti.

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Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri
OO100 R O M A
Bertinoro 11 ottobre 1999

Illustre Signor Presidente

Ho trasmesso questa lettera l'8 del corrente mese, ad alcuni giornali, ma dubitando che sarà pubblicata, mi pregio inviargliela, direttamente.

Onestamente, dopo l'omologazione democratica, a Fiuggi, degli epigoni della repubblichina nazifascista di Salò, Lei non gode delle mie simpatie e di coloro che resta della mia Famiglia, per ovvie ragioni.

Tuttavia Le sarei veramente grato se si compiacesse disporre la totale pubblicazione delle liste degli agenti dell'OVRA, essendo stato incluso nella sola lista pubblicata, nel 1946, il mio ex Comandante di Brigata, Riccardi Libero o Riccardo Fedel, da me conosciuto per il nome di battaglia di Libero, che venne eliminato durante la Resistenza senza alcuna giustificata ragione.

Circa la di lui appartenenza all'OVRA vorrei pregarLa di permettermi, se esistono veramente, di esaminare e di estrarre i documenti che la comprovano o compiacersi disporre comunicarmi se non esistono, affinché io possa chiedere la sua riabilitazione, avendo di lui un ricordo di onesto, dedicato e sia pure non molto competente comandante.

La ringrazio e Le porgo i miei distinti saluti.

Umberto Fusaroli Casadei

 

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Onorevole Armando Cossutta
Camera dei Deputati
00100 ROMA

Bertinoro, 14 ottobre 1999

Onorevole Cossutta

L'8 e l'11 c.m. ho inviato le lettere delle quali Le invio copia sia al Compagno Curzi che all'Onorevole Massimo D'Alema, alle quali, secondo l'inveterato costume del Paese di Maramaldo, prevedo di non ricevere risposta, pure essendo le mie proposte non affatto peregrine, se non vivessimo in questo Bel Paese, in cui da sempre la sinistra non ha fatto altro che preparare la vittoria della destra, per autolesionismo becero e mai smentita scempiaggine, da Togliatti, con la sua " svolta di Salerno" fino all'elezione di Ciampi, duce D'Alema, invece della rielezione di Scalfaro, il quale almeno alla Resistenza osava ancora richiamarsi.

Quos Deus vult perdere prius dementat e non sarò io certamente a presumere di potere invertire la ruota del destino; bene sapendo, come ebbe a scrivere Giorgio Bocca che " Quando gli Italiani non vogliono vedere una loro malattia o un pericolo incombente, non c'è forza al mondo che possa farli ragionare"!

Ma poiché Lei continua a portare all'occhiello il distintivo del CVL, se la mia vista non più gagliarda come un tempo, non mi tradisce, debbo ritenere che possa sentirsi interessato a sventare una infame manovra della destra, richiamando e rinfacciandogli il suo infame passato, infelicemente amnistiato a Fiuggi da un ex partigiano fedifrago.

Le chiedo quindi di farsi promotore dell'integrale pubblicazione delle liste dei nomi degli infami delatori dell'OVRA e della GESTAPO e congiuntamente di sollecitare il Presidente del Consiglio a permettermi di esaminare il fascicolo, se esistente, del mio ex Comandante Riccardi Libero o Riccardi o Riccardo Fidel, da me conosciuto come Compagno Libero, Comandante dell'8ª Brigata Garibaldi, operante sugli Appennini Tosco-Romagnoli, ed ingiustamente eliminato, insieme alla Compagna Zita, sua staffetta, per ignobili motivi.

Grato per un cenno di riscontro, cordialmente La saluto.

Umberto Fusaroli Casadei
Ex Comandante di Distaccamento, Grande Invalido della Guerra di Liberazione, Tre Famigliari Caduti, tre ferite in combattimento, sei anni di carcere per l'eliminazione di fascisti, due ferite riportate in Mozambico combattendo il colonialismo e la mafia, impadronitasi del potere dopo l'assassinio del liberatore Presidente Samora Moises Machel.

 

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