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Recipienti
Fin dall'antichità l'olio è stato conservato in recipienti di argilla (anfore, giare,
orci) che successivamente sono stati smaltati, in un primo tempo a minio (polvere di
piombo) che fondeva in cottura fissandosi permanentemente all'argilla ed in seguito con
idonee vernici alimentari a norma delle attuali leggi.
Oggi, accanto e sempre più spesso in sostituzione di questi, si ricorre a recipienti
d'acciaio inox. Qualunque sia il recipiente questo deve, comunque, avere idonei requisiti
per la conservazione dell'olio: deve essere facilmente pulibile con acqua calda e con
idonei sgrassanti, non deve in alcun modo conservare odori sgradevoli, non deve essere
trasparente alla luce, possibilmente deve avere un coperchio che isoli il più possibile
il prodotto dall'aria, e deve avere un fondo inclinato con idonea valvola per l'espulsione
dei residui solidi che si sedimentano con il tempo.
Cura
La pulizia è il primo requisito per la conservazione di qualunque prodotto alimentare:
se questo e olio, l'igiene più scrupolosa diventa indispensabile. Infatti, l'olio ha la
capacita di assorbire gli odori dell'ambiente in cui e conservato, perciò occorre
prestare attenzione ad eventuali odori di muffe, rancido ed agli odori di combustibili
(benzina, gasolio e simili) che verrebbero immediatamente ad essere trasferiti al
prodotto.
É noto che la luce (come il calore è una formidabile nemica dell'olio, specialmente in
presenza di clorofilla (ottimo conservante naturale al buio, tremendo ossidante alla
luce). Infine la temperatura, varie prove condotte in laboratorio hanno dimostrato,
contrariamente a quanto molti pensano, l'influenza negativa delle basse temperature. Al di
sotto di + 4° l'olio gela e si addensa.
Questo fenomeno, che naturalmente può verificarsi anche quando l'olio è confezionato in
bottiglia, è guardato con benevolenza e spesso viene mostrato come prova della genuinità
del prodotto. In realtà, dopo e a causa di questo addensamento l'olio subisce un rapido
degrado: perde parte dei profumi, del sapore fruttato e della capacita di conservarsi nel
tempo e quindi, in sostanza, gran parte del proprio valore.
Quindi, riassumendo, l'olio va conservato in recipienti idonei (acciaio inox, altri
contenitori vetrificati, etc.) lavati accuratamente, collocati in ambienti esenti da odori
di qualsiasi tipo, al riparo dalla 1uce anche indiretta, ad una temperatura fra i 4 e i 18
gradi centigradi.
Per una buona conservazione, infine, l'olio se non filtrato, andrà cambiato, tolto cioè
da sopra propri sedimenti, appena questi si addensano sul fondo al recipiente, e tenuto
possibilmente sempre a pulito.
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