AIDONE

A cura di Angelo Trovato - I testi sono coperti da copyright"

Le Chiese

Chiesa di San Marco

Questa austera ed elegante chiesa, costruita a breve distanza dal paese, su un poggio che domina la contrada Baccarato, nel tipico stile architettonico delle prime chiese normanne, in esecuzione del programma di cristianizzazione della Sicilia islamica perseguito dal Gran Conte, risale al 1090 d.C.

Sorgeva su una preesistente struttura araba il cui materiale si trova abbondantemente sparso nei dintorni. Sottratta al culto alla fine del ‘700, adibita a stalla e magazzino nell’800 dai proprietari del feudo Baccarato, è stata recentemente restaurata e restituita alla sua antica dignità.

Chiesa di Sant’Antonio Abate

Al periodo Normanno-Svevo sono da attribuire i resti architettonici più antichi (portale laterale) della graziosa chiesetta di Sant'Antonio Abate innalzata fuori dal centro abitato, in fondo alla via Herbitea, , semplice e austera nell'architettura originaria tardo-romanica. La pianta, a croce greca, ricalca la struttura delle prime basiliche cristiane. Il portale principale, formato da conci bicromi di pietra calcarea, termina con un arco ogivale che rivela come rimase vivo ancora a lungo l'influsso delle maestranze musulmane operanti nell'isola. Il campanile, terminante con una appariscente copertura a cuspide in ceramica policroma di stile moresco, risale all'ultimo restauro avvenuto nel '700. All'interno, un grande quadro del 1581 riproduce la figura del Santo attorniata da quadretti che rievocano episodi miracolosi della sua vita.

Chiesa della Madonna delle Grazie

Poco distante appare la facciata della chiesa barocca in pietra rossa arenaria della Madonna delle Grazie. Costruita nel 1618. E' degno di nota l’altare maggiore barocco in legno dipinto, un grande quadro della SS. Vergine col bambino lattante, dipinto su pietra, secondo la leggenda opera di San Luca, e una grande tela delle Sante Vergini Siciliane, di autore ignoto, risalente al 1642.

Chiesa di San Lorenzo o Matrice

E’una delle più antiche chiese di Aidone. Sorge nel punto più alto della città presso i ruderi dell’antico castello, col quale un tempo formava il centro dell’abitato che attualmente si è spostato di molto lasciando la chiesa quasi isolata e di scomodo accesso. La fondazione del tempio risulta di epoca anteriore al mille. Sul suo prospetto si vedono, distribuite qua e là, in totale disordine, delle lettere latine scolpite sui vari bolognini che lo compongono, il che fa supporre che, anteriormente, nel muro fosse esistita qualche iscrizione e che, essendo poi questo diroccato, forse a causa del terremoto del 1693, e ricostruito nel XVIII secolo, senza badare a rimetterlo insieme nello stesso ordine, andò perduta. A destra della porta gotica, ancora esistente, vi si vedono tuttavia due scanalature orizzontali che rappresentano la canna e il palmo, unità di misure allora usate nel Comune. Attaccata alla chiesa vi è una torre, rimasta incompleta, dalla quale, per la elevata posizione, si gode uno stupendo panorama. Dentro la chiesa si conservano pregevolissimi arredi e paramenti sacri molti dei quali di argento cesellato, provenienti dalla chiesa di Santa Caterina.

Chiesa di San Leone.

Molto controversa è la datazione relativa alla chiesa di San Leone. Secondo la tradizione che attribuisce la nascita di papa Leone II ad Aidone, la sua origine risalirebbe al 1090 e si dice fosse stata costruita utilizzando pietre della smantellata città di Morgantina. Sul fronte della chiesa si legge la seguente iscrizione: "Divi Leoni Papae I, Civi et Patrono, Populus Aydonensis Basilicam hanc restituit" (il restituit sostituì la parola erexit nel 1794, quando fu completamente restaurata dopo il crollo totale causato dal terremoto del 1693).

Chiesa di Santa Maria La Cava o Lo Plano.

Fu fondata nel 1134 da Adelicia, nipote del Conte Ruggero. Il suo originario stile gotico-normanno è stato quasi del tutto soppiantato negli interventi subiti in epoche diverse. Della primitiva struttura rimane solo la parte absidale, scoperta durante un recente restauro, mentre il primo ordine della massiccia torre campanaria (Torre Adelasia) in stile gotico che domina la piazza Cordova, e una porta, anch’essa gotica, a sud della chiesa, vanno fatti risalire al XV-XVI secolo,; il resto della chiesa, compresa la facciata, tuttora incompleta, ha assunto l'attuale aspetto dopo l'ingrandimento e il restauro subito nel '700. La chiesa oggi è nota soprattutto come santuario di San Filippo Apostolo, a cui nel 1902 venne dedicata una cappella dentro la chiesa, oggetto di un culto particolare che per tutto il mese di maggio di ogni anno richiama in pellegrinaggio fedeli da tutte le parti dell’isola.

Chiesa di San Michele.

Al XIV° secolo si riferisce ciò che resta del campanile di San Michele, ormai inserito in una abitazione privata, che conserva solo una duplice serie di archi ogivali, splendido esempio di architettura tardo-gotica.

Chiesa di San Giovanni.

Fu , in origine, antica casa dei Templari. Successivamente passò ai Cavalieri di S. Giovanni di Rodi, indi a quelli di Malta e, infine, creata Commenda, fu data al principe di Capua.

Chiesa di Sant’Anna (Santa Rosalia)

Dedicata originariamente a Santa Rosalia, è annessa al convento dei Frati Minori Riformati dai quali fu costruita nel 1623. Nel suo interno si ammira un quadro del Vaccaro: San Francesco che ridà la vista a un cieco. Vi è custodito anche un crocefisso ligneo di autore ignoto che la tradizione attribuisce a fra’ Umile Contorno da Petralìa). Nella sagrestia vi è un monumentale armadio diviso in tre scomparti di legno intarsiato e scolpito da un frate nel 1660.

Chiesa dei Domenicani o di San Vincenzo Ferreri.

Anche i frati Domenicani nel 1419 edificarono il loro convento e una chiesa intestandola dapprima a San Domenico e più tardi dedicandola a San Vincenzo Ferreri (1625). Distrutta, come tante altre, dal terremoto del 1693, fu ricostruita nel secolo successivo. Costruita su progetto dell’architetto aidonese Vincenzo Di Luca per l’esecuzione di Leonardo Di Luca, il tempio è notevole per il suo bellissimo prospetto di pietra bianca lavorata a punta di diamante e bugnato, tecnica usata soprattutto per la costruzione di edifici civili. Alla chiesa era annesso un convento che, dopo il crollo della chiesa, fu adibito per lungo tempo a scuola elementare maschile. Un recentissimo restauro ha restituito la chiesa e i locali del convento all’antico splendore in attesa di un loro possibile e auspicabile riutilizzo per attività di alto livello culturale.

Chiesa di San Francesco

Nel 1612 i Frati Cappuccini costruirono il loro convento in mezzo a un bosco nelle adiacenze della città al quale, poco tempo dopo, affiancarono questa graziosissima chiesa ornandola con un grande altare ligneo sormontato da un trittico dipinto ad olio raffigurante la Natività. Dal 1984 i locali del convento sono stati restaurati e adibiti a museo archeologico per ospitare ed esibire i reperti degli scavi di Morgantina.

Chiesa di S. Maria del Carmine.

Inizialmente dedicata a San Pietro, fu detta del Carmine dopo che vi fu annesso un convento di carmelitani verso il 1600. Poi il convento fu convertito in orfanotrofio femminile che durò fino al 1890. Da quella data l’orfanotrofio fu trasferito nell’ex convento dei cappuccini e i locali furono adibiti per le scuole comunali elementari femminili.  

 

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