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i commenti degli animatori


le foto


l'incontro a chiesa Valmalenco con gli altri gruppi GREST


GREST 2000

Come ogni anno verso la metà del mese di giugno, e iniziato il Grest. Il gruppo che vi ha partecipato era numeroso: i bambini erano oltre 50 di età compresa tra 7 e 1 3 anni. In questo periodo di tre settimane sono state tantissime le esperienze che hanno coinvolto tutti quanti. Il Grest è stato un momento per ritrovarsi, per divertirsi, per giocare, per pregare,... Insomma per vivere qualcosa di speciale insieme.
Quest’anno il tema principale è stato «Shalom Jerusalem» che significa «Pace Gerusalemme». Un cammino di pace, e verso la pace simboleggiata dalla Città Santa di Gerusalemme.
I partecipanti divisi in due squadre in base al colore del foulard e del cappellino si sono divertiti moltissimo prendendo parte a tutti giochi sia nei giorni di pioggia che nei giorni di sole, che sono stati la maggior parte.
Alla fine di ogni giornata era importante che tutti facessero l’esame di coscienza per riflettere sul proprio comportamento durante il Grest.
Particolarmente piacevoli sono stati i pomeriggi passati a Cavarz e giornate trascorse al Pian del Lago, dove «numeri» è il gioco che più ci ha fatto divertire.
Queste esperienze ci hanno fatto sentire più uniti e abbiamo imparato a convivere rispettando le regole di giochi, anche se a volte venivano trasgredite.
La «Caccia al Tesoro» e la «Caccia all’oggetto» sono state molto emozionanti, coinvolgendo tutti, noi del Grest e altre persone del paese che ci hanno aiutato nello svolgimento dei giochi.
La «Caccia al Tesoro» è stata decisiva per la vincita della squadra dei Blu.
Purtroppo però, il Grest è già finito e speriamo che anche l’anno prossimo ci siano ancora tanti partecipanti per rendere più divertente quest’esperienza!

                     Vi aspettiamo!

                    Le animatrici

Il Grest 2000 visto da animatori

Queste tre settimane ci sono servite per fare una nuova esperienza, infatti, per noi è stata la prima volta che frequentavamo il Grest come animatrici. Il nostro compito consisteva sia nell’aiutare Don Lucio ad organizzare le settimane con vari giochi e le gite ai monti, sia nel badare al gruppo della nostra squadra. Noi ci siamo impegnate ad accontentare tutti ma  non sempre i risultati sono stati quelli desiderati. Ciò nonostante, risate, allegria, scherzi, conditi con qualche sgridata non sono mancati!
Insieme a tutti gli altri, anche noi abbiamo giocato, scherzato e ci siamo divertite, trascorrendo dei pomeriggi piacevoli che ci hanno per­messo di conoscere meglio e di apprezzare le qualità di alcuni ragazzi.
Ogni giorno ha avuto un mo­mento di «silenzio» e riflessione religiosa in cui alla preghiera, segui­va l’Inno caratteristico di quest’anno: «Jerusalem ».
Possiamo dare un giudizio complessivamente buono a quest’esperienza che crediamo ci ha reso più responsabili.
Abbiamo scoperto che ogni esperienza è utile per crescere perché si può imparare dai grandi ma anche dai piccoli.
Un ringraziamento va a don Lucio per averci offerto questa opportunità che, speriamo, si possa ripresentare anche l’anno prossimo insieme ad altre animatrici ed altri animatori!

               Ciao!

                          Marzia e Michela

Il GREST... dal di fuori

 Ho seguito dall’esterno le tre settimane di Grest vivendolo, di riflesso, nei racconti dei figli delle amiche che vi hanno partecipato. Ho viaggiato con loro fino a Gerusalemme (tema del Grest di quest’anno): la città tre volte santa per ebrei, cristiani e musulmani. Ho imparato a dire Pace” “Shalom”, “Salam” e a sperare che la pace si avveri prima di tutto e finalmente, proprio a Gerusalemme tra ebrei, cristiani e palestinesi musulmani. Ho ascoltato episodi della vita di Gesù narrati nel Vangelo e interiorizzati dai bambini in modo del tutto personale.
Ma soprattutto ho gioito nel vederli, ogni giorno, entusiasti del tempo trascorso insieme e (desiderosi di rincontrarsi l’indomani per vivere una nuova esperienza. Ho visto alcuni adolescenti svolgere il ruolo delicato ed importante di animatori. Educatori, in primis, di se stessi e, contemporaneamente, dei più piccoli per i quali costituivano punti di riferimento.

Ho pensato spesso ad una regola fondamentale nell’educazione: si educa educandosi e facendo. Il carattere si struttura modo armonioso nella relazione tra coetanei e tra ragazzi di differente età quando si trovano sul campo in situazioni di gioco, di impegno, di collaborazione.

Non tutte le giornate saranno state facili e senza problemi neanche per don Lucio, ma l’aver organizzato e diretto un Grest che ha riscosso successo nei bambini dando responsabilità agli adolescenti è stata una gran bella lezione di fiducia e una scelta educativa importante.

                                 L. B.

 


IL GREST ZONALE 2000 ...  VA A CHIESA VALMALENCO!

Durante il periodo estivo, e con precisione, nei quattro giovedì del mese di luglio, i ragazzi dei vari Grest delle Parrocchie della nostra Zona si ritrovano per passare una giornata insieme.
E’ questa, un’esperienza che si ripete da alcuni anni e credo molto positiva: i ragazzi si possono incontrare con i loro coetanei dei diversi paesi per allacciare nuove amicizie e consolidare quelle già esistenti.

In questo mondo, cosiddetto
«della globalizzazione», aprire gli occhi su chi vive vicino a noi e che sta facendo la nostra stessa esperienza può essere molto utile e formativo. Noi corriamo sempre il pericolo di chiuderci nel nostro piccolo, pensando che il mondo inizia e finisce dove arriva il nostro (ben corto!) sguardo.Il    20 luglio, 70 fra ragazzi ed animatori, hanno raggiunto la località di Chiesa Valmalenco, molto nota sotto l’aspetto turistico, forse un po’ meno nota ai nostri ragazzi.Dopo aver passato la matti­nata nei giardini di quella località, intorno alle ore 14.00 ci siamo incontrati con i ragazzi ed animatori del Grest di Chiesa VaImalenco.
Dopo l’iniziale momento di preghiera ed una scenetta sul Pellegrino che si sta recando a Gerusalemme, il pomeriggio si è svolto fra quattro “stand” di giochi organizzati dagli animatori; il tutto, naturalmente, condito con scherzi, urla, risate. Il ritorno sul lago nel tardo pomeriggio, per permettere ai ragazzi dei vari paesi di poter prendere i mezzi pubblici, ha concluso la giornata.
Perché non presentare anche ai nostri ragazzi questa esperienza, per poterla vivere insieme a loro, aiutandoli ad «allargare» il loro sguardo.

Don Lucio


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