ASSUNTA 1999


Come già annunciato nel precedente, viene riproposta un’altra parte del Messaggio del Papa per il Giubileo del 2000.

Riprendiamo qui i “segni” che accompagneranno il “Grande Giubileo”


Il Parroco

Don Lucio Fasoli



… Tra questi bisogna ricordare, anzitutto, il pellegrinaggio. Esso riporta alla condizione dell’uomo che ama descrivere la propria esistenza come un cammino. Dalla nascita alla morte, la condizione di ognuno è quella peculiare dell’homo viator.  . . . Sottomettendosi volontariamente alla Legge, anche Gesù con Maria e Giuseppe si fece pellegrino alla città santa di Gerusalemme (cfr Lc 2, 41). La storia della Chiesa è il diario vivente di un pellegrinaggio mai terminato. In cammino verso la città dei santi Pietro e Paolo, verso la Terra santa, o verso gli antichi e nuovi santuari dedicati alla Vergine Maria ed ai Santi: ecco la meta di tanti fedeli che alimentano così la loro pietà.


… Al pellegrinaggio si accompagna il segno della porta santa, aperta per la prima volta nella Basilica del Ss.mo Salvatore in Laterano durante il Giubileo del 1423. Essa evoca il passaggio che ogni cristiano è chiamato a compiere dal peccato alla grazia. Gesù ha detto: “Io sono la porta” (Gv 10, 7), per indicare che nessuno può avere accesso al Padre se non per mezzo suo. Questa designazione che Gesù fa di se stesso attesta che Egli solo è il Salvatore inviato dal Padre. C’è un solo accesso che spalanca l’ingresso nella vita di comunione con Dio: quest’accesso è Gesù, unica e assoluta via di salvezza. Solo a lui si può applicare con piena verità la parola del Salmista: “E’ questa la porta del Signore, per essa entrano i giusti” (Sal 118, 20).


… Altro segno peculiare, ben noto ai fedeli, è l’indulgenza, che è uno degli elementi costitutivi dell’evento giubilare. In essa si manifesta la pienezza della misericordia del Padre, che a tutti viene incontro con il suo amore, espresso in primo luogo nel perdono delle colpe. Ordinariamente Dio Padre concede il suo perdono mediante il sacramento della Penitenza e della Riconciliazione. Il cedimento consapevole e libero al peccato grave, infatti, separa il credente dalla vita di grazia con Dio e perciò stesso lo esclude dalla santità a cui è chiamato. La Chiesa, avendo ricevuto da Cristo il potere di perdonare in suo nome (cfr Mt 16, 19; Gv 20, 23), è nel mondo la presenza viva dell’amore di Dio che si china su ogni umana debolezza per accoglierla nell’abbraccio della sua misericordia. E’ precisamente attraverso il ministero della sua Chiesa che Dio espande nel mondo la sua misericordia mediante quel prezioso dono che, con nome antichissimo, è chiamato “indulgenza”.


. . . Innanzitutto il segno della purificazione della memoria: esso chiede a tutti un atto di coraggio e di umiltà nel riconoscere le mancanze compiute da quanti hanno portato e portano il nome di cristiani. L’Anno Santo è per sua natura un momento di chiamata alla conversione. E’ questa la prima parola della predicazione di Gesù, che significativamente si coniuga con la disponibilità a credere: “ Convertitevi e credete al Vangelo ” (Mc 1, 15). L’imperativo che Cristo pone è conseguenza della presa di coscienza del fatto che “ il tempo è compiuto ” (Mc 1, 15).

. . . Come Successore di Pietro, chiedo che in quest’anno di misericordia la Chiesa, forte della santità che riceve dal suo Signore, s’inginocchi dinanzi a Dio ed implori il perdono per i peccati passati e presenti dei suoi figli. Tutti hanno peccato e nessuno può dirsi giusto dinanzi a Dio (cfr 1 Re 8, 46). Si ripeta senza timore: “ Abbiamo peccato ” (Ger 3, 25), ma sia mantenuta viva la certezza che “ laddove ha abbondato il peccato ha sovrabbondato la grazia ” (Rm 5, 20).


. . .Un segno della misericordia di Dio, oggi particolarmente necessario, è quello della carità, che apre i nostri occhi ai bisogni di quanti vivono nella povertà e nell’emarginazione. Sono, queste, situazioni che si estendono oggi su vaste aree sociali e coprono con la loro ombra di morte interi popoli. Il genere umano si trova di fronte a forme di schiavitù nuove e più sottili di quelle conosciute in passato; la libertà continua ad essere per troppe persone una parola priva di contenuto. Non poche Nazioni, specialmente quelle più povere, sono oppresse da un debito che ha assunto proporzioni tali da renderne praticamente impossibile il pagamento. E’ chiaro, peraltro, che non si può raggiungere un progresso reale senza l’effettiva collaborazione tra i popoli di ogni lingua, razza, nazionalità e religione. Devono essere eliminate le sopraffazioni che portano al predominio degli uni sugli altri: esse sono peccato e ingiustizia. Chi è intento ad accumulare tesori solamente sulla terra (cfr Mt 6, 19) “ non arricchisce dinanzi a Dio ” (Lc 12, 21).


. . . Un segno perenne, ma oggi particolarmente eloquente, della verità dell’amore cristiano è la memoria dei martiri. Non sia dimenticata la loro testimonianza. Essi sono coloro che hanno annunciato il Vangelo dando la vita per amore. Il martire, soprattutto ai nostri giorni, è segno di quell’amore più grande che compendia ogni altro valore. La sua esistenza riflette la parola suprema pronunciata da Cristo sulla croce: “ Padre perdonali, perché non sanno quello che fanno ” (Lc 23, 34).


 . . . La gioia giubilare non sarebbe completa se lo sguardo non si portasse a Colei che nell’obbedienza piena al Padre ha generato per noi nella carne il Figlio di Dio. A Betlemme si compirono per Maria “ i giorni del parto ” (Lc 2, 6), e ricolma dello Spirito diede alla luce il Primogenito della nuova creazione. Chiamata ad essere la Madre di Dio, dal giorno del concepimento verginale Maria ha vissuto pienamente la sua maternità, portandola a coronamento sul Calvario ai piedi della croce. Per dono mirabile di Cristo, qui Ella è diventata anche Madre della Chiesa, indicando a tutti la via che conduce al Figlio. . .


Dato a Roma, presso San Pietro, il 29 novembre, prima domenica di Avvento, dell’anno del Signore 1998, ventunesimo di Pontificato.

Giovanni Paolo II


BRICIOLE DI SAGGEZZA ANTICA

(ma sempre attuale!)



Il difetto dello scienziato


C’era una volta uno scienziato che aveva scoperto l’arte di riprodurre se stesso in modo così perfetto che era impossibile distinguere la copia dall’originale.

Un giorno venne a sapere che l’Angelo della Morte lo stava cercando e allora preparò una dozzina di copie di se stesso. L’Angelo ebbe delle difficoltà nell’individuare quale dei tredici esemplari che aveva davanti fosse lo scienziato, perciò lasciò stare e ritornò in cielo.

Ma non passò molto tempo che l’Angelo, esperto conoscitore com’era della natura umana, escogitò uno stratagemma.

Disse: «Signore, lei dev’essere un genio poiché è riuscito a creare delle copie di se stesso tanto perfette. Tuttavia, ho scoperto nella sua opera un difetto, una piccolissima imperfezione».

Lo scienziato saltò su immediatamente e gridò: «Impossibile, dov’è il difetto?».

«Proprio qui», rispose l’Angelo, mentre sceglieva lo scienziato fra le imitazioni e lo portava via.      




Questo scienziato, ammettiamolo,  è un po’ come noi: CI SENTIAMO TANTO PERFETTI . . .  DA NON SBAGLIARE MAI !!



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PREGHIERA

(trovata all’esterno del Santuario della Madonna della Corona, a Spiazzi)



Mi chiamate «Il Redentore» e non vi lasciate redimere.


Mi chiamate «La Luce» e non mi credete.


Mi chiamate «La Vita» e non mi desiderate.


Mi chiamate «Il Maestro» e non mi seguite.


Mi chiamate «La Sapienza» e non mi interrogate.


Mi chiamate «Il Signore» e non mi servite.


Mi chiamate «L’Onnipotente» e non vi fidate di me.


Se un giorno non vi riconoscerò non vi meravigliate!




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Domenica 1 agosto – Domenica 8 agosto – Domenica 22 agosto

ore 18.00 S. Messa Festiva a Montuglio


Sabato 7 agosto: CONCERTO CORO ALPINO di BERBENNO

ore 21.00: in Chiesa Parrocchiale


Domenica 8 agosto: FESTA DI SAN ROCCO A CARCENTE

ore 9.00: S. Messa a Carcente (sospesa a S. Martino)

ore 15.00: Preghiera

al termine: INCANTO DEI CANESTRI


Novena in preparazione alla Solennità


Lunedì 9 agosto

dalle ore 14.30: Benedizione delle Famiglie a Maso e Camnasco

ore 20.00 a Rezzonico: S. Rosario - S. Messa  – Confessioni


Martedì 10 agosto

ore 9.00 a Carcente: S. Rosario - S. Messa - Confessioni

dalle ore 14.30: Benedizione delle Famiglie a Carcente

ore 20.00 a Mastena: S. Rosario - S. Messa  - Confessioni


Mercoledì 11 agosto

ore 9.00 a Treccione: S. Rosario - S. Messa - Confessioni

dalle ore 10.00: Visita ammalati

(avvisare il Parroco se qualcuno vuole una visita per Confessione e Comunione)

dalle ore 14.30: Benedizione delle Famiglie a Treccione

ore 20.00 a Roncate: S. Rosario - S. Messa  – Confessioni


Giovedì 12 agosto

ore 9.00 in Parrocchia: S. Rosario - S. Messa

dalle ore 10.00: Visita ammalati

(avvisare il Parroco se qualcuno vuole una visita per Confessione e Comunione)

dalle ore 14.30: Benedizione della Famiglie a S. Martino


ore 20.00 in Parrocchia:


CELEBRAZIONE COMUNITARIA DELLA PENITENZA


Venerdì 13 agosto

ore 9.00 in Parrocchia: S. Rosario - S. Messa  - Confessioni


Sabato 14 agosto

ore 9.00 in Parrocchia: S. Rosario - S. Messa  - Confessioni






DOMENICA 15 AGOSTO 1999

SOLENNITÀ DI MARIA

ASSUNTA IN CIELO


ore 8.00: Confessioni a S. Martino

ore 8.30: S. Messa a S. Martino


ore 10.00: S. MESSA SOLENNE CANTATA IN PARROCCHIA

al termine: INCANTO DEI CANESTRI


ore 20.00: S. Messa in Parrocchia

ore 20.30: PROCESSIONE CON LA STATUA DELLA MADONNA

dal Piazzale della Chiesa al Piazzale del Comune e ritorno


ore 21.00: ESTRAZIONE BIGLIETTI SOTTOSCRIZIONE A PREMI


Lunedì 16 agosto: ore 20.00: S. Messa a Rezzonico

Martedì 17 agosto: ore 20.00: S. Messa in Parrocchia

Mercoledì 18 agosto: ore 9.00: S. Messa a Carcente

                                   ore 20.00: S. Messa a Roncate

Giovedì 19 agosto: ore 20.00: S. Messa in Parrocchia

Venerdì 20 agosto: ore 9.00: S. Messa a Treccione

                               ore 20.00: S. Messa in Parrocchia

Sabato 21 agosto: ore 17.00: S. Messa prefestiva a Lucena

                               ore 18.30: S. Messa prefestiva in Parrocchia


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ALTRI APPUNTAMENTI


Sabato 11 settembre: INIZIO ORARIO INVERNALE

S. Messa Feriale: ore 17.00 (Carcente e Treccione: ore 9.00)

S. Messa Prefestiva a Gallio e Lucena: ore 16.00

S. Messa Prefestiva in Parrocchia: ore 17.30

S. Messa Vespertina (domenica sera): ore 18.00


Domenica 12 settembre: FESTA DI S. CROCE A TRECCIONE

ore 9.00: S. Messa a Treccione (sospesa a S. Martino)

ore 14.00: momento di preghiera ai piedi della Santa Croce

al termine: INCANTO DEI CANESTRI


Da martedì 21 settembre ore 14.45 : CATECHISMO ELEMENTARI


Da mercoledì 22 settembre ore 14.45: CATECHISMO MEDIE


Venerdì 1 ottobre: Tutti i primi venerdì del mese

ore 16.00: ADORAZIONE EUCARISTICA in Parrocchia

ore 17.00: S. Messa in Onore a Maria


Domenica 3 ottobre: FESTA DELLA MADONNA del ROSARIO

Sabato 2: S. Messa prefestiva in Parrocchia: SOSPESA

ore 10.30: S. Messa Solenne in Parrocchia

al termine: INCANTO DEI CANESTRI


Lunedì 1 novembre: SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI

ORARIO SOLITO DELLE S. MESSE

ore 14.00: Visita al Cimitero di S. Martino

ore 15.00: Visita al Cimitero di S. Maria


Martedì 2 novembre: TUTTI I DEFUNTI

ore 10.00: S. Messa a S. Martino – Visita al Cimitero

ore 15.00: S. Messa al Cimitero di S. Maria (se bel tempo)

ore 20.00: S. Messa in Parrocchia


OTTAVARIO DEI DEFUNTI

IN PARROCCHIA: Giovedì 4, Venerdì 5

ore 16.30: S. Rosario - ore 16.45: S. Messa a suffragio dei Defunti

ore 17.15: Visita al Cimitero

A S. MARTINO: Mercoledì 3, Venerdì 5

ore 9.00: S. Rosario - ore 9.15: S. Messa a suffragio dei Defunti

ore 9.45: Visita al Cimitero


Domenica 14 novembre: FESTA DI S. MARTINO

ore 9.00: S. Messa a S. Martino

ore 14.30: Momento di preghiera in ricordo del Santo

al termine: INCANTO DEI CANESTRI


Mercoledì 8 dicembre: SOLENNITÀ IMMACOLATA CONCEZIONE

Martedì 7: ore 16.00: S. Messa prefestiva a S. Martino

ore 9.00: S. Messa a Lucena

al termine: INCANTO DEI CANESTRI

ore 14.30: Momento di preghiera


Domenica 12 dicembre: FESTA DI S. LUCIA A GALLIO

Sabato 11: ore 16.00: S. Messa prefestiva a S. Martino

ore 9.00: S. Messa a Gallio

ore 14.00: Momento di preghiera in Onore della Santa

al termine: INCANTO DEI CANESTRI


Venerdì 24 dicembre – ore 24.00 - S. NATALE 1999

INIZIO SOLENNE DEL GRANDE GIUBILEO DEL 2000


Venerdì 31 dicembre 1999

ore 17.30 in Parrocchia – SOLENNE RINGRAZIAMENTO DI FINE SECOLO




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1° COMUNIONE 1999


Elisa, Mirko, Simone B., Valentina, Alessio, Michael, Jessenia, Sara, Laura, Emanuele e Simone R. hanno ricevuto, Domenica 6 giugno 1999, la Prima Comunione.

Tutti puntuali ed emozionati, sono entrati in Chiesa in processione con i genitori. Ognuno aveva il proprio compito: chi ha letto le Preghiere dei Fedeli, ricordando i bambini delle guerre, chi ha portato i doni all’altare, …

Una cerimonia semplice, ma carica di emozioni.

Tutto questo è stato il frutto di un anno di catechismo, d’impegno da parte nostra e da parte loro. Un anno importante perché i bambini e le bambine ricevono ben due Sacramenti: la Confessione e la Prima Comunione.

Per ciò che riguarda il Sacramento della Confessione abbiamo cercato di far comprendere ai bambini che il peccato ci allontana da Dio e quindi l’importanza d’imparare a chiedere perdono, che non è mai una cosa molto semplice. Sabato 15 maggio si è celebrata la Prima Confessione, anche questa coronamento di un lungo lavoro da parte di noi catechisti e dell’impegno dei bambini.

La Festa della Prima Comunione, è stata preparata come una grande festa  tra amici, nella quale si va incontro a Gesù. Si è cercato di far partecipi i ragazzi della Liturgia Eucaristica, spiegando i vari momenti in cui la S. Messa è divisa, ma soprattutto puntando molto sull’importanza dell’impegno a parteciparvi con assiduità e costanza.

Quest’anno, insieme a Don Lucio, abbiamo anche organizzato un piccolo ritiro in preparazione alla Festa della Prima Comunione: un martedì pomeriggio ospitati dalle Suore di S. Vincenzo a Menaggio, ci ha aiutati ad approfondire e riprendere tutti gli argomenti più importanti che toccano la nostra vita in relazione all’Eucarestia.

La Festa della Prima Comunione è stata molto bella; dovrebbe diventare un momento fondamentale per la nostra Comunità, un motivo di riflessione sul nostro futuro, di persone e di cristiani.

Mariangela - Igor

Purtroppo, c’è già da annotare che qualcuno di questi ragazzi e ragazze non si fa più vedere alla S. Messa. Ad onor del vero, bisogna ricordare che anche durante l’anno Catechistico qualcuno (forse troppi!) saltava quasi regolarmente la partecipazione all’Eucarestia.

Mi si permetta: COME PRETENDIAMO DI ESSERE UNA COMUNITÀ DI CRISTIANI QUANDO SI SALTA IL MOMENTO COMUNITARIO PIÙ IMPORTANTE? E non venite a dirmi tutti i motivi per cui si salta la Messa: li conosco meglio di voi, e meglio di voi so già che SONO SOLTANTO DELLE SCUSE!

Come parroco non posso esimermi dal fatto di ricordare a tutti che:

1° - saltare la S. Messa Domenicale è un PECCATO MORTALE (ci ricordiamo cosa vuol dire?)

2° - la FEDE è un fatto PERSONALE, ma non può mai staccarsi da GESTI CONCRETI; altrimenti diventa UNA FALSITÀ e UN’IPOCRISIA

3° - andando avanti di questo passo, è inutile lamentarci che I GIOVANI NON SONO PIÙ COME UNA VOLTA; siamo noi che li cresciamo senza valori cristiani

4° - a non obbligare mai i ragazzi a partecipare alla S. Messa si hanno questi risultati; forse bisognerebbe seguire un po’ la strada contraria: chissà cosa succederebbe ad obbligare i ragazzi a partecipare alla S. Messa festiva !?

Il Parroco: Don Lucio





GREST 1999

Come tutti gli anni a partire da metà giugno è iniziato il Grest.

Vi hanno partecipato circa 40 bambini, tra i 7 e i 13 anni, che si sono divertiti a far vincere la propria squadra.

La maggior parte dei giorni li trascorrevamo ai monti giocando a “numeri” e una volta abbiamo pure mangiato gli spaghetti della nostra amica Gabriella!

Tra i vari giochi abbiamo fatto la “Caccia al Tesoro” e la “Caccia all’oggetto” che sono piaciuti molto ai bambini.

Però la notizia che più ci ha rallegrato è che saremmo andati a Gardaland.

A questa gita hanno partecipato genitori e bambini. Anche se il viaggio è stato lungo appena arrivati ci siamo diretti verso l’entrata molto affollata e siamo stati accolti dal grande PREZZEMOLO.

Dopo una giornata piena di divertimenti siamo ritornati a casa stanchi ma contenti.

Le Animatrici





Il Grest ‘99 si è concluso.

Il mese passato insieme ha messo in evidenza problemi, sentimenti e preoccupazioni di giovani adolescenti; il processo di adattamento non è stato facile per nessuno, né per noi animatori né per i bambini, ma attraverso giochi, riflessioni e preghiere si è riusciti a giungere ad un risultato soddisfacente.

Le giornate sono state un susseguirsi di nuove esperienze per crescere, per conoscersi, per capirsi. Anche grazie all’aiuto dell’esame di coscienza che ha permesso ai bambini di guardarsi dentro con senso critico.

Quest’avventura si è rivelata proficua riuscendo ad avvicinare di più i giovani del paese alla Chiesa, come comunità per amarsi e rispettarsi a vicenda.

Ogni anno si cerca di migliorare e di allargare le prospettive a per cercare di coinvolgere sempre un maggior numero di persone interessate alla convivenza pacifica e serena.

I bambini non si sono rivelati molto propensi alla preghiera di gruppo, ed è proprio per questo che per mezzo di canzoni e racconti si è cercato di rendere attivo l’interesse che ha poco a poco ha coinvolto tutti.

L’impegno è stato ricompensato dalla gioia nel vedere, dopo un certo periodo, tutti giocare serenamente e sportivamente, riuscendo a capire l’importanza del gruppo.

Al termine del Grest si è riusciti a proclamare la squadra vincitrice, ma secondo noi vincitori sono coloro che hanno capito la vera ragione dello stare insieme.

Le Animatrici


Pellegrinaggio parrocchiale


Alla santuario della Madonna della Corona, a Spiazzi in provincia di Verona, non ci si arriva per caso, non ci si passa davanti sulla strada che percorre con qualsiasi itinerario turistico. Ci si arriva se si vuole arrivare perché è nascosto, è fuori mano, è una preziosità da scoprire.

Appartato, quasi isolato dai centri abitati, si raggiunge in più di un ora di cammino a piedi per un’impervia mulattiera tutta tornanti e gradini dalla zona pedemontana e, dall’alto, sempre a piedi, si scende per una bella scalottola interamente a gradini e ripiani in mezzo ad un bosco cedro il cui sottobosco a maggio, era un tappeto di ortiche dalle larghe foglie tonde e dai fiori color ciclamino. Mai viste prima d’allora.

Ma per i nostri pellegrini la tappa di avvicinamento al Santuario è stata percorsa su un bus-navetta che in meno di cinque minuti ha raggiunto una piazzola da dove ci s’incammina verso il Santuario.

Che è là sull’orlo di un  picco roccioso, a strapiombo nel vuoto. Sotto, nella pianura, l’Adige scorre pigro estendendosi in calmi volute. Oltre, lo sguardo si spinge sino alla vista dell’autostrada di Venezia. Per un po’ si è fuori dal traffico, aperti ad assaporare scampoli di quiete e momenti d’incontro con l’Assoluto. I luoghi dello spirito: dove ognuno a tu per tu con Dio si ritrova come chi ritorna casa dopo una più o meno lunga lontananza. Pur tra molti altri ognuno può godere della propria intimità e del proprio raccoglimento spirituale.  È così, dev’essere stato così, negli anni, se in una sala sotto il santuario, sono raccolte ed esposte alle pareti innumerevoli fotografie ed ex voto di chi, pregando in quel luogo, ha lasciato gioie e dolori, ha trovato conforto, è ritornato a casa risanato nello spirito e, può essere, anche nel corpo.

Salita l’ampia gradinata ci si trova sul sagrato su cui incombe, dal lato sinistro, una parete rocciosa che forma una grotta naturale. Varcata la porta del santuario ciò che colpisce è l’armonia di luci e di colori, ottenuta da un sapiente equilibrio architettonico nell’utilizzo della roccia viva, di colore ambrato su cui si è costruito in muratura il minimo indispensabile.

La bellezza delle decorazioni, l’uso sobrio di elementi dorati, la lucentezza dei marmi su cui gioca, posandosi, la luce naturale predispongono il cuore alla preghiera. E lo sguardo si sposta sull’altare dove veglia la statua del Madonna della Corona.

Al termine della Santa Messa, vissuta dal gruppo dei pellegrini con particolare intensità, il Rettore del Santuario legge la Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei. È  l’otto maggio: dalla sponda del Lario alle rive dell’Adige, alla piana del Vesuvio oggi sale la supplica dei fedeli alla Madonna del Rosario di Pompei.

Il Signore non si stanca mai di punteggiare la nostra esistenza con opportunità di conversione. A casa, in chiesa, in un Santuario Mariano: un piccolo Rosario è un mezzo efficace per ripercorrere le tappe della vita di Gesù attraverso la mediazione della Sua Mamma, una preghiera che alimenta nostra fede.    

  Lucia


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IL SERVIZIO CIVILE IN CARITAS


Oggi sempre più giovani scelgono la strada dell’obiezione di coscienza al servizio militare. Le diverse motivazioni che spingono a compiere questa scelta sono da ricercare nella sensibilità e nella personalità di ognuno.

Molteplici sono i canali attraverso cui questa scelta si può espletare ma non è sempre facile esserne a conoscenza.

Innanzitutto l’obiezione di coscienza al servizio militare consiste nel rifiuto di contribuire alla difesa del paese  con l’uso delle armi e della violenza, ed il servizio civile sostitutivo di quello militare è il modo in cui l’obiettore assolve il suo obbligo di difesa della comunità, in quanto il servizio civile, in campo assistenziale, culturale, ambientale, concorre alla “difesa della Patria” tanto quanto il servizio militare.

Nel campo assistenziale un importante sbocco è rappresentato dal servizio civile in Caritas. Nello spirito e nella finalità della Caritas, il servizio civile che si rivolge alle persone più deboli ed emarginate non limitandosi alla sola assistenza intesa come “manovalanza”, ma consentendo, per quanto possibile, un tentativo di promozione dell’uomo in difficoltà e la sua  integrazione nel tessuto sociale.

Ed ecco che senza particolare clamore e pubblicità, quasi in silenzio, svolgono il loro servizio nella diocesi di Como, obiettori Caritas i cui impegni spaziano dal sostegno a disadattati all’assistenza agli anziani, dalle attività oratoriali all’assistenza a disabili.

La zona dove, chi scrive, che svolge servizio è quella della Tremezzina, con compiti di assistenza a ragazzi handicappati e drogati. È, devo dire, una esperienza veramente al di fuori della routine giornaliera in cui si vivono situazioni che difficilmente nella vita “normale” si percepiscono, per il fatto che nella superficialità della nostra vita quotidiana i casi di persone in difficoltà scivolano via dai nostri occhi, accompagnati da sentimenti di indifferenza e ipocrisia.

Insomma, è un mondo parallelo a quello “normale”, direi quasi all’ombra dello stesso, difficile da scorgere. È il mondo della “normalità” negata, dove le cose più varie e banali per la stragrande maggioranza delle persone, non sono tali per chi ci vive. Il confronto con esso è duro ma nel contempo arricchisce la personalità, fa capire che una grossa fortuna sia già la normalità, intesa secondo i consueti canoni; e scoprendo che essa non è poi così scontata si riesce ad apprezzarla come un vero e proprio dono di Dio.

E’ un confronto che mette a nudo i bisogni e le necessità da ambo le parti, è naturale anche farne un raffronto, tanto da ritrovarsi in un’ottica diversa; le situazioni, i problemi di tutti i giorni vengono disposti nella loro giusta posizione, o quanto meno si capisce il loro vero peso.

Sarei ipocrita  se dicessi che con ciò la totalità dei problemi viene risolta, ma si parte da basi nuove e più autentiche per affrontarli con maggiore serenità.

In conclusione potrei dire che aiutando chi veramente ne ha bisogno si arriva anche a capire se stessi, si unisce cioè all’atto lodevole di dare un sostegno importante ai ragazzi e alle loro stesse famiglie, un’inevitabile introspezione della personalità di chi presta questo servizio.

In questo stesso momento, mancando solo pochi mesi al termine di questo servizio, posso ben dire che sarei pronto a ripetere tutti i mesi della mia attività.


Per ulteriori informazioni, si può contattare l’ufficio obiettori Caritas di Como al numero telefonico di 031304330.

Alberino Rava

        


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IN VACANZA . . . CON IL CUORE


Da noi l’estate è una stagione piena ed appagante: di giorno un bel caldo al lago, appena temprato dal tivano e dalla breva, di sera la montiva; a monte un bel fresco sotto le chiome dei tigli, con il gorgoglio dell’acqua delle fontane negli orecchi e tutt’intorno pascoli e pace. È tempo di rinvigorire le forze e di godere di un meritato riposo. E’ il tempo in cui si spegne il televisore, ci si ritrova con gli amici e, se si legge un giornale, è un giornale disimpegnato.

Non si può stare sempre sotto pressione, è umano rilassarsi e allontanare il pensiero delle miserie  che sconvolgono tanta parte dell’umanità. È umano sperare che tacciano le armi, che non si usino violenza sui cittadini onesti, sui deboli, che nel mondo ognuno abbia salute,  pane, lavoro. MA QUESTO E’ ANCORA UN SOGNO!

Allora, mentre viviamo nell’incanto del nostro lago e dei nostri monti questa bella calda estate, RICORDIAMOCI DI CHI SPERA NEL NOSTRO AIUTO PER MIGLIORARE LA PROPRIA VITA.

L’associazione “Il Cerino”, in collaborazione con la Parrocchia, offre al riguardo alcune opportunità.

Continuiamo ad essere impegnati con l’Albania perché è un Paese che fatica a decollare. Siamo convinti che gli albanesi debbano vivere a casa loro e pensare essi stessi alla ricostruzione e all’educazione delle generazioni future. Ma una mano è doveroso dargliela, ognuno per quello che può.

Accanto all’iniziativa a favore dei bambini orfani ricoverati nel reparto “distrofici” dell’Ospedale civile di Valona, ora vogliamo realizzare un nuovo progetto al Nord, a RRESHEN, in un villaggio cattolico in provincia di Scutari. Si tratta della ristrutturazione della locale scuola elementare frequentata da 31 alunni, in modo particolare del rifacimento del tetto perché quest’inverno ci pioveva dentro. Il costo è di 22 milioni di lire che noi raccoglieremo poco a poco, in collaborazione con due altre piccole sezioni di Agimi, una di Bologna, l’altra di Gallipoli (Lecce).

Per questo progetto organizzeremo le prossime iniziative:


+ DAL 31 LUGLIO AL 8 AGOSTO, nel Salone Parrocchiale di S. Maria

MERCATINO DELL’ARTIGIANATO, DELL’USATO E DEI PRODOTTI DEL COMMERCIO EQUO – SOLIDALE

Orari di apertura: Sabato e Domenica: prima e dopo le S. Messe

Feriali: dalle ore 10.00 alle ore 11.30; dalle ore 16.00 alle ore 18.00

Martedì, Giovedì, Venerdì: anche dalle ore 20.30 alle ore 22.30


+ 12 AGOSTO 1999: dalle ore 21.30

SERATA DI FESTA SULLA SPIAGGIA DI S. SIRO ATTORNO AL FALÒ

MUSICA e CANZONI – ANGURIA e SANGRIA


+10 OTTOBRE 1999: FESTA DEL RINGRAZIAMENTO E DELL’INCONTRO DEI POPOLI

(Una giornata di festa  e di riconoscenza per i doni che continuamente riceviamo, pranzo con piatti tipici di Vari Paesi, musica etnica).

Il programma dettagliato verrà comunicato in seguito.



La riuscita di quest’iniziativa dipende in larga misura dalla partecipazione di tutti.

NOI CI SPERIAMO!

L’Associazione “IL CERINO”

 

La visita alle chiese


Chiesa di Mastena

Dalla parrocchiale di Santa Maria Assunta, lungo la strada che conduce alle prime frazioni, si incontra la deviazione per Mastena. Superato il piccolo nucleo di Marante in posizione panoramica, si raggiunge la piazzetta dei Gelsomini nella quale si affaccia l’ingresso del “Palazz”, antica residenza dei nobili Della Torre.

Proseguendo lungo la mulattiera tra le case in pietra, superata la ex Scuola Elementare e la casa con “Portec” sulla cui facciata è conservato un affresco murale devozionale di Madonna con Bambino tra i Santi Sebastiano e Rocco, si giunge a “l’Orto”, vicino alla valle di Scelino, dove si trova la Chiesetta privata dedicata alla nascita di San Giovanni Battista.

Essa fu costruita, sul finire del ‘600, dai discendenti Signori Trincani , in adempimento della volontà testamentaria espressa da G. Battista Della Torre di Rezzonico, il 13 marzo 1676.

L’Oratorio, di modeste dimensioni, si presenta ad una sola navata, con il presbiterio rivolto ad est. Appariscenti macchie di umidità compromettono l’intonaco delle pareti.

Entrando a destra, un acquasantiera di marmo è incassata nel muro. Lungo le pareti dell’aula sono collocate in posizione contrapposta tele con figure di Santi, tra le quali Sant’Antonio Abate a destra e, sopra, forse il Giudizio Universale; a sinistra. San Miro (?).

Accanto ad esse si vedono riproduzioni a stampa con le immagini di santa Antonio da Padova, il Sacro Cuore di Gesù, Gesù coronato di spine, la Madonna di Pompei e la Madonna di Caravaggio, Santa Rosa da Viterbo (?).

Due putti lignei e due candelieri a muro decorano i pilastri. Dall’arco trionfale pendono una lampada pensile e un drappo rosso mentre al centro del sottarco si trova un crocifisso.

Il presbiterio, i pilastri e il sottarco sono ornati da decorazioni a stucco dorato, in stato di conservazione piuttosto precario. Questi stucchi furono opera dell’intelvese G. Battista Comparetti, noto stuccatore del ‘700 che operò sia nella parrocchiale di Laglio che nella cattedrale di Como.

Si accede al presbiterio da un gradino in pietra; il pavimento è un cotto come quello della navata. Sulla parete di fondo sopra l’altare con il paliotto in tessuto recante i simboli del Sacrificio Eucaristico, è collocata la pala raffigurante la Sacra Famiglia e San Giovannino, incorniciata da stucchi settecentesca. Il tema della Sacra Famiglia, ricorrente nella dedicazione di altri Oratori, come quello di San Martino e quello di Roncate, fu incoraggiato dai Dominicani durante la loro presenza in Santa Maria Rezzonico.

Il tabernacolo marmoreo con la porticina lignea, è sormontato da un crocefisso e due candelieri a muro. Lateralmente, alla parete di fondo, si trovano: una tela incorniciata con la Madonna col Bimbo e Angioletti che reggono le corone regali, una riproduzione a stampa de “IL PICCOLO S. GIOVANNI B.TA NEL DESERTO”.

Nelle pareti del presbiterio sono visibili due medaglioni di stucco, sorretti da un’aquila ad ali spiegate, con episodi della vita di San Giovanni Battista. La mensa, di recente costruzione, è di legno.

Nella sacrestia, illuminata da una finestra, si conservano le statuette lignee con santa Caterina e Santa Rosa.

L’Oratorio riceve luce da finestre poste sulla controfacciata e sulla parete di fondo del presbiterio, sopra pala dell’altare.

Una campana, posta sul piccolo campanile, richiama periodicamente con i suoi inconfondibili rintocchi gli abitanti alla Celebrazione Eucaristica.

Sul verdeggiante sagrato della Chiesetta, il 24 giugno di ogni anno, si radunano i villeggianti e gli abitanti della Frazione per la Santa Messa patronale di San Giovanni Battista e per il tradizionale incanto dei canestri, accompagnati dal mormorio della valle e dal canto degli uccelli.


 

ANAGRAFE PARROCCHIALE


Hanno raggiunto la Casa del Padre:

1. Cagni Fernanda, di anni 78, deceduta il 14-4-1999

2. Danielli Giacomo, di anni 82, deceduto il 22-4-1999

3. Dentella Olivo, di anni 72, deceduto il 12-5-1999

4. Sala Ada, di anni 76, deceduta il 29-5-1999

5. Maglia Pietro, di anni 72, deceduto il 12-6-1999

6. Camiglia Maria Rachele, di anni 52, deceduta il 13-6-1999

7. Barili Giuseppe, di anni 57, deceduto 4-7-1999

 

Hanno ricevuto il Sacramento del Battesimo:


1. Gilardoni Giorgia, di Cesare e di Vanossi Barbara,

battezzata il 21-3-1999

2. Russo Alessio, di Arturo e di Torchio Antonella,

battezzato il 1-5-1999

3. Vercesi Silvia, di Andrea e di Danielli Simona,

battezzata il 12-6-1999

4. Rava Leonardo, di Daniele e di Orsi Deborah,

battezzato il 20-6-1999