PASQUA 2000

Come ogni anno, il tempo della Pasqua ci pone sempre davanti a noi un altro grande tempo che in questo anno particolare del Grande Giubileo del 2000, ancora di più si fa a noi pressante: tempo della nostra conversione, tempo del riconoscimento del nostro essere peccatori, tempo nel quale riconosciamo come l’unico nostro Salvatore è Gesù il Cristo, Figlio di Dio venuto nel mondo per salvarci, morto in croce e risorto per la nostra salvezza.

È chiaro, allora, che non possiamo ancora una volta buttare via questo tempo che Dio ci dona; è una grande responsabilità che abbiamo noi cristiani di metterci in cammino verso questo Dio che ci ama, che muore in croce e risorge, ma soprattutto che ci domanda di cambiare la nostra vita.

Come ognuno di noi saprà certamente, la prima domenica di Quaresima il Papa ha domandato perdono a nome di tutta la comunità cristiana per tutti i peccati che, nella storia passata, i cristiani hanno commesso. In questo fatto noi non siamo esclusi anzi, ne siamo pienamente coinvolti, come cristiani in primo luogo, come creature umane che riconoscono i propri errori e dall’altra parte cercano di porvi un rimedio.

È logico, allora, che non perdiamo tempo nel ricercare la strada migliore per andare incontro a questo Dio; è logico allora porci sempre una domanda: la mia conversione a che punto è? Il mio cambiare vita dove l’ho lasciato? La confessione è solo una di quelle pratiche obbligatorie che devo fare prima di andare a Messa nel giorno di Pasqua? Oppure è veramente un momento importante nel quale riscontro l’amore di Dio verso di me, nel quale  riconoscendomi peccatore scopro quanto Dio mi ami, nel quale la mia attenzione è più verso questo Dio che muore in croce che non piuttosto sul mio peccato?

Le domande di perdono che il Papa ha compiuto la prima domenica di Quaresima, ci potranno anche sembrare lontane dalla nostra vita, ma in realtà ne sono bene legate. Non voglio soffermarmi su queste sette Invocazione di Perdono anche se credo dovremmo comunque cercare di comprenderle, ma vorrei fermarmi sul fatto che il Papa ha chiesto perdono per tutti i peccati.

Noi che facciamo sempre così fatica a riconoscerci peccatori, il Papa si è caricato sulle spalle tutti i peccati che l’umanità (in particolar modo i cristiani) hanno commesso attraverso i secoli. Perché allora non caricarci dei nostri singoli peccati? Perché allora non riconoscerci peccatori? Perché allora non guardare questo Dio che muore in croce, con gli occhi di chi si riconosce debitore verso questo Dio?

Non credo che verso Dio abbiamo solo dei crediti, cioè solo qualcosa da domandare (e secondo il nostro giudizio spesso lui non concede); credo invece che verso Dio abbiamo tanti debiti, anche troppi debiti che spesso non vogliamo mai soddisfare.

 A Natale ricordavo l’impegno della nostra comunità di sentirsi unita, di sentirsi veramente UNA COMUNITA’. A che punto è questo nostro cammino? Ci crediamo veramente che siamo una vera comunità? Vogliamo vivere come una vera comunità? Vediamo tutte le altre piccole frazioni come facenti parti di una grande comunità?

Anche su questo dovremmo domandare perdono davanti a Dio se il nostro cammino è all’inizio o, addirittura, non è ancora partito. Abbiamo responsabilità non solo di singoli ma anche comunitari, legate a tutte le altre persone del nostro paese.

 L’augurio di vero cuore che porgo a ciascuno di voi credenti e non credenti,

che parteciperete alla messa di Pasqua solo per abitudine oppure con grande convinzione,

che vi accosterete al sacramento della riconciliazione solo per un dovere di coscienza oppure che l’abbiate vissuto con serenità e serietà, è quello di vivere una buona Pasqua.


Il Parroco

Don Lucio Fasoli

BRICIOLE DI SAGGEZZA ANTICA

(ma sempre attuale!)


Il Pendolo


L’orologiaio stava per sistemare il pendolo di un orologio, quando, con sua grande sorpresa, lo sentì parlare.

«Per favore, signore, mi lasci stare», supplicò il pendolo.

«Sarebbe tanto gentile da parte sua. Pensi a quante volte dovrò battere, notte e giorno. Tanti battiti al minuto, sessanta minuti all’ora, ventiquattro ore al giorno, trecentosessantacinque giorni all’anno. Anno dopo anno, … milioni di colpi. Non ce la farò mai!».

Ma l’orologiaio gli diede una risposta molto saggia: «Non pensare al futuro. Batti un colpo per volta e te li godrai fino alla fine dei tuoi giorni».

E’ proprio ciò che il pendolo decise di fare, e ancora sta battendo felice il tempo.

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Ricchezza inestimabile

 

Ciò che conta è la vita: non la gioia o il dolore, la felicità o l’infelicità.

Vivi la tua vita e sarai sincero amico degli uomini.

Io sono diverso ogni giorno, e quando avrò ottant’anni starò ancora sperimentando e cambiando.

Il lavoro che ho fatto non mi riguarda più: è passato.

Già troppo mi offre la vita com’è.

La grande saggezza di chi sa comprendere il valore del tempo!

Potessimo noi, uomini e donne del duemila, imparare a vivere dando un senso e un significato giusto al tempo che passa!


S. S. QUARANTORE

Giovedì 13 – Venerdì 14 – Sabato 15

ore 9.30 S. Messa con riflessione; Esposizione e Adorazione personale

ore 11.30 Reposizione

ore 14.30 Esposizione – Adorazione personale

ore 15.00 Adorazione comunitaria

ore 16.00 Adorazione personale

ore 17.30 Reposizione

ore 20.00 Esposizione – Adorazione Comunitaria

ore 20.30 S. Messa con riflessione

N.B. : il sabato non ci sono S. Messe prefestive; tutte le funzioni si svolgeranno in Chiesa Parrocchiale


SETTIMANA SANTA

16 aprile – DOMENICA DELLE PALME

ore 8.15 – confessioni a S. Martino

ore 8.45 – Benedizione degli ulivi – S. Messa a S. Martino

ore 10.15 – Benedizione degli ulivi nel campo sportivo - Processione

S. Messa solenne in Parrocchia

ore 18.00 – S. Messa in Parrocchia

17 aprile – LUNEDÌ SANTO

ore 17.00 S. Messa a Rezzonico – Confessioni

ore 20.30 – in Parrocchia:

CELEBRAZIONE COMUNITARIA DELLA PENITENZA


18 aprile – MARTEDÌ SANTO

ore 9.00 - S. Messa a Treccione – Confessioni - Visita ammalati - anziani

ore 14.45 – confessioni ragazzi/e elementari

ore 17.00 – S. Messa in Parrocchia

 

19 aprile – MERCOLEDÌ SANTO

ore 9.00 - S. Messa a Carcente – Confessioni - Visita ammalati - anziani

ore 14.45 – confessioni ragazzi/e medie

ore 17.00 – S. Messa a Roncate – confessioni


TRIDUO PASQUALE


20 aprile – GIOVEDÌ SANTO

Dalle ore 16.30 – Confessioni in Parrocchia

ore 20.30 – SOLENNE S. MESSA NELLA CENA DEL SIGNORE

REPOSIZIONE DELL’EUCARESTIA – ADORAZIONE

 


21 aprile – VENERDÌ SANTO

ore 15.00 – VIA CRUCIS IN PARROCCHIA

ore 20.30 – SOLENNE CELEBRAZIONE DELLA MORTE DEL SIGNORE

 

22 aprile – SABATO SANTO

Disponibilità di confessioni per tutto il giorno in Parrocchia

ore 20.30 – SOLENNE VEGLIA PASQUALE

NELLA RISURREZIONE DI CRISTO

 

23 aprile 2000 SOLENNITÀ DI PASQUA

ore 9.00 – S. Messa a S. Martino

ore 10.30 – SOLENNE S. MESSA IN PARROCCHIA

ore 18.00 – S. Messa in Parrocchia


24 aprile – Lunedì dell’Angelo

ore 9.00 – S. Messa a S. Martino

ore 10.00 – S. Messa in Parrocchia



BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE

Qui di seguito propongo il calendario di quando passerò nelle varie frazioni.

Resta sottinteso che, se ci saranno variazioni, saranno annunciate in Chiesa Parrocchiale la Domenica mattina alla S. Messa. Come gli altri anni, inviterei tutti a farmi presente se non passo in qualche casa, e di farmi sapere se alcune famiglie non ci sono per motivi di lavoro, quando posso passare. La difficoltà che dovremo incontrare quest’anno, è che dovrò passare anche al mattino; Vi prego di venirmi incontro cercando di essere presente nel limite del possibile!

La Benedizione inizierà alle ore 9.30 al mattino; alle ore 14.30 nel pomeriggio.

lunedì 1 maggio – SORIANO e LUCENA  -  mattino

lunedì 1 maggio – GALLIO e NOLEDO  -  pomeriggio

martedì 2 maggio – MARENA  -  mattino

mercoledì 3 maggio – MARENA e RONCATE  -  mattino

mercoledì 3 maggio – LA TORRE  -  pomeriggio

giovedì 4 maggio – MASTENA  -  pomeriggio

venerdì 5 maggio – MASTENA  -  mattino

venerdì 5 maggio – MOLVEDO  -  pomeriggio

lunedì 8 maggio – REZZONICO  -  pomeriggio

 mercoledì 10 maggio – REZZONICO  -  mattino

mercoledì 10 maggio – LANCIO e S. MARIA  -  pomeriggio

giovedì 11 maggio – S. MARIA  -  pomeriggio


ALTRI APPUNTAMENTI

Da lunedì 1 maggio

S. Messa feriale, in frazione e Parrocchia: ore 20.00

(Treccione e Carcente: ore 9.00)


MESE DI MAGGIO

Da lunedì 1 maggio a venerdì 5 maggio  -  a Rezzonico

ore 20.00 S. Rosario - al termine S. Messa (sospese le S. Messe in parrocchia e in frazione)


Da martedì 9 maggio a venerdì 12 maggio  -  a Mastena

ore 20.00 S. Rosario - al termine S. Messa (sospese le S. Messe in parrocchia e in frazione)


Da lunedì 15 maggio a venerdì 19 maggio  -  a Roncate e Marena

ore 20.00 S. Rosario - al termine S. Messa (sospese le S. Messe in parrocchia e in frazione)


Da lunedì 22 maggio a venerdì 26 maggio  -  in Parrocchia

ore 20.00 - S. Rosario - al termine S. Messa (sospese le S. Messe in frazione)


Lunedì 8 maggio: FESTA MADONNA DI POMPEI

ore 10.30 – S. Messa in Parrocchia e recita della Supplica

ore 20.00 – S. Messa in Parrocchia e recita della supplica


Da sabato 13 maggio: ORARIO ESTIVO

S. MESSA PREFESTIVA IN FRAZIONE: ore 17.00

S. MESSA PREFESTIVA IN PARROCCHIA: ore 18.30

S. MESSA VESPERTINA IN PARROCCHIA: ore 20.00

Domenica 11 giugno: FESTA DI PRIMA COMUNIONE

Sabato 10 giugno: S. Messa prefestiva: SOSPESA

Domenica 11 giugno: ore 8.30 S. Messa a S. Martino

ore 10.30 – S. MESSA DI PRIMA COMUNIONE

ore 20.00 – S. Messa Vespertina

ore 20.30 – Processione col Santissimo Sacramento

con la presenza dei Bambini/e della prima Comunione


Da lunedì 12 giugno a venerdì 30 giugno

GREST 2000

Dal lunedì al venerdì, dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Età: ragazzi/e dalla terza elementare alla terza media

Contributo per materiale del GREST: £. 10.000

Domenica 18 giugno: FESTA DI S. ANTONIO A REZZONICO

ore 17.00 – S. Messa a Rezzonico – Canestri

La S. Messa delle ore 20.00 in Parrocchia è sospesa

 

Domenica 25 giugno: FESTA S. G. BATTISTA A MASTENA

ore 17.00 – S. Messa a Mastena – Canestri

La S. Messa delle ore 20.00 in Parrocchia è sospesa

 

Domenica 2 luglio: FESTA ACCOGLIENZA A RONCATE

ore 17.00 – S. Messa a Roncate – Canestri


Domenica 6 agosto – Domenica 13 agosto

ore 18.00 – S. Messa Festiva a Montuglio


Lunedì 7 agosto : ore 14.30 - Benedizione Famiglie Maso e Camnasco


Martedì 8 agosto : ore 14.30 - Benedizione Famiglie a Carcente


Mercoledì 9 agosto : ore 14.30 - Benedizione Famiglie a Treccione

 

Giovedì 10 agosto : ore 14.30 - Benedizione Famiglie a S. Martino


Domenica 13 agosto: FESTA DI S. ROCCO A CARCENTE

Sospesa la S. Messa delle ore 9.00 a S. Martino

ore 9.00 – S. Messa a Carcente

ore 15.00 – Preghiera e Canestri


CONCORSO DEI PRESEPI


Qui di seguito riporto tutti coloro che hanno partecipato al concorso dei Presepi, ricordando quelli che hanno vinto il concorso. Come sempre, c’è da sottolineare il fatto che TUTTI I PRESEPI SONO BELLI; si è data importanza e attenzione a quelli che erano “particolari”.

 

FESTA DEL 6 GENNAIO 2000

Anche quest’anno in Oratorio si è svolta la «Festa del 6 Gennaio», momento di incontro che ormai si ripete da alcuni anni, ma primo appuntamento del nuovo millennio.

La Befana per questo si è presentata in versione «moderna» e rinnovata nell’aspetto. Un abito «luccicante» e un aspirapolvere sostituivano gli indumenti logori e la scopa, che caratterizzavano la figura della «Vecchina» nella rappresentazione tradizionale.

Alle 14.30 ci siamo ritrovati nel salone dell’Oratorio e il pomeriggio è stato allietato dalle scenette che i ragazzi e alcune mamme avevano preparato, dalla tombola e da un gioco che ha coinvolto i presenti. Questo è stato seguito dalla premiazione dei presepi realizzati dai ragazzi, che anche quest’anno numerosi hanno partecipato al concorso.

Le ultime sonore risate sono state riservate ad una scenetta recitata in dialetto ed ambientata in un ristorante, che aveva per protagonisti un Angelo, un Diavolo, un cameriere e un cliente, tutti «molto particolari».

E per finire la merenda con la consegna di un ricordino per tutti presenti.

Un arrivederci all’anno prossimo con l’augurio che la festa si possa ripetere in quanto è importante, non per quello che la ricorrenza della Befana rappresenta, ma come occasione di incontro, di impegno e di collaborazione per la riuscita di un pomeriggio divertente insieme.

Alcune mamme

Vorrei semplicemente riprendere quello che alcune mamme hanno scritto nell’articolo sul 6 gennaio: una festa che può diventare motivo di collaborazione e di incontro.

Ne abbiamo sempre pochi nella nostra comunità! Facciamo sempre molta fatica a trovarci insieme! Le poche occasioni che abbiamo spesso sono anche motivo di attrito e di piccole guerre che minano la nostra comunità!

Credo che dobbiamo imparare a collaborare gli uni con gli altri, a saper accettare i nostri limiti e i limiti degli altri, a sapere collaborare con gli altri. Forse è su quest’ultimo termine che difficilmente riusciamo a intenderci. Collaborare non vuol dire «io decido e faccio; gli altri fanno quello che dico io». Collaborare significa trovarsi insieme per decidere insieme ciò che insieme è importante fare! Collaborare è motivo di unione, non di divisione! Collaborare dovrebbe essere automatico in una comunità piccola come la nostra!

Lo vediamo molto bene che le forze sono quelle che sono; se non impariamo collaborare corriamo il rischio di disperderci in mille situazioni particolari o piccole guerre, senza realizzare nulla!

 

Don Lucio

CARNEVALE  2000

Quest’anno la festa del Carnevale è stata molto spiritosa e allegra, grazie alla bella giornata che ci ha permesso di poter sfilare, partendo dalle Scuole di Rezzonico al Campo Sportivo Parrocchiale, dove ci siamo potuti sfogare tirandoci coriandoli e stelle filanti.

Abbiamo realizzato tanti giochi divertenti all’aperto; dallo sparviero, al gioco con gli spaghetti, ed altri.

Ma soprattutto grazie alla numerose mascherine che hanno partecipato, tutte bellissime, dal tenero Zorro alla dolce Contadina, pirati, indiani, streghe, pagliacci, ecc... e dal gruppo dei PUNK, capitanati dal duro capo PUNK.

E’ bello ogni anno trovarci tutti assieme, per divertirci con mamme, nonne e bambini; con semplicità e in collaborazione.


E’ stata un’esperienza straordinaria; speriamo che si ripeta negli anni futuri.


PELLEGRINAGGIO ZONALE PER IL GIUBILEO DELL’ANNO 2000


Più di 400 persone, provenienti dalle parrocchie della Tremezzina, si sono ritrovate alla Prima Cappella sul cammino del Santuario della Madonna del Soccorso di Ossuccio per celebrare il Giubileo.

Era il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione dell’Angelo a Maria, memoria dell’inizio della nostra Redenzione, voluta da Dio Padre ed affidata al Cristo, dono d’amore.


Nell’introduzione il celebrante dichiara con quale proposito è maturata nei cuori la decisione del pellegrinaggio: «L’accedere ad un luogo santo è il segno, per ciascuno di noi, del rinnovamento della vita cristiana, perché i nostri cuori siano il luogo santo in cui Dio trova dimora, attraverso l’intercessione di Maria Santissima e dei Santi».

La cerimonia d’apertura continua con la proclamazione della Parola di Dio: «Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo». Istintivamente i due discepoli di Emmaus, giunti a destinazione, non volevano separarsi da quest’uomo che gli rimescolava il cuore e solo alla cena frugale lo riconobbero allo spezzar del pane. «Allora si aprirono loro gli occhi e partirono senza indugio, fecero ritorno a Gerusalemme dove riferirono agli Undici che erano riuniti ciò che era accaduto lungo la via».

Gesù compagno di strada di ciascuno di noi, anche a nostra insaputa, e noi compagni pellegrini sulle strade della vita, simbolicamente raffigurata dalla salita al Soccorso. Una fiumana di gente che sale, dietro allo striscione con la scritta IO SONO LA PORTA. Cristo è la nostra porta, il punto di passaggio per la nostra conversione. Cinque meditazioni segnano le tappe del percorso spirituale ed interiore di ciascuno. Ogni meditazione è collegata ad un mistero del Santo Rosario:

* Il pellegrinaggio: Maria si reca a visitare la cugina Elisabetta

* La Carità: Gesù nasce nella grotta a Betlemme

* La Memoria dei Martiri: Gesù è coronato di spine e condannato a morte

* L’indulgenza: Gesù viene crocifisso e muore sulla croce

* La Porta Santa: Gesù risorge da morte e si manifesta agli apostoli.


Arrivati sul sagrato del santuario, la proclamazione del Credo ed il passaggio della Porta della chiesa sono stati momenti forti, carichi di risonanza interiore, di pentimento per i peccati del passato, di richiesta di perdono e di coraggio per la riconciliazione. La Santa Messa dell’Annunciazione, concelebrata dai nostri parroci e intensamente partecipata dai fedeli stipati nel piccolo tempio, ha coronato il pellegrinaggio. Nelle preghiere dei fedeli si sono elevate le suppliche per tutta la Chiesa e per il mondo, famiglia di Dio. E la Benedizione finale del sacerdote, scesa sul presenti , è stata il suggello ad un evento di Grazia:

«Tornando alla nostra casa, alla nostra comunità, confermati nella fede di Maria Santissima, degli Apostoli e dei nostri Santi, dovremo vivere in conformità alla nostra vocazione, in virtù della quale siamo il popolo che Dio si è acquistato. A noi egli affida la missione di annunziare la potenza di Cristo, unico -Salvatore del mondo ieri, oggi e sempre».



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FESTA DELLA CRESIMA


2 aprile 2000


«Mi accorgo di aver parlato più come padre che non come vescovo!» Così, ad un certo punto della sua predica il nostro Vescovo, Monsignor Alessandro Maggiolini, arrivava a dire alle persone convenute il giorno 2 aprile per la Santa Cresima.

Il tempo non lasciava molte speranze ad una giornata di sole, eppure gli otto ragazzi e ragazze che dovevano ricevere il dono dello Spirito Santo erano molto felici. Per qualcuno la preparazione a questo momento è durata ben tre anni (qualcuno infatti si trova già in terza media), per altri invece la preparazione è durata solo due anni; ma comunque tutti questi ragazzi erano molto agitati prima di questo momento. Una agitazione comprensibile, visto che il vescovo di Como non era mai stato nella parrocchia per una celebrazione simile; era stato per altri momenti ma mai per celebrare la Santa Cresima.

Un momento particolare della omelia del Vescovo, è stata quando, parlando ai ragazzi, invitava quest’ultimi ad alzarsi in piedi se erano disponibili a continuare la vita Cristiana con la frequenza alla Santa Messa, partecipando al Catechismo, venendo in Oratorio, ecc... Tutti i ragazzi si sono alzati in piedi; il Vescovo, sorprendendo tutti quanti, ha chiesto al fotografo presente di fare le fotografie ai ragazzi, perché restassero come segno del loro impegno dopo la santa Cresima.

Anche per i genitori il Vescovo ha voluto lasciare delle indicazioni, ricordando come la figura del genitore deve diventare un punto di riferimento per i ragazzi, avendo anche il coraggio di dire di “no”, non solo di seguire i desideri e le voglie dei propri figli. Questo momento è stato sottolineato parecchio dal nostro Vescovo, il quale ribadiva anche il fatto che non possono i genitori solo mandare i propri figli alla Messa e alle attività della Parrocchia, ma dovevano essere loro stessi degli esempi per i figli e quindi essere i primi a partecipare alle attività parrocchiali.

Un’omelia molto sentita e partecipata, che non ha tolto niente anche ai piccoli momenti di ilarità ai quali il nostro Vescovo faceva riferimento, come appunto ricordavo la situazione dei ragazzi fotografati durante il loro impegno.

 

Tutta la celebrazione si è svolta per il meglio, con parecchia gente che ha partecipato in modo attivo alla Santa Messa. Come sempre in questi momenti particolari la nostra chiesa parrocchiale vede una buona partecipazione, ma mi viene da dire: perché durante le domeniche parecchia gente non si fa prevedere? Perché la partecipazione è sempre ridotta al solito gruppetto?

 

Ora, è veramente, come sottolineava il nostro Vescovo, una grande responsabilità data in mano a questi ragazzi e queste ragazze che iniziano in un modo più diretto e partecipato la loro vita Cristiana.

Sapremo noi, come comunità, essere di esempio a loro? Nella preghiera dei fedeli è stato invocato questo aiuto, perché tutti noi potessimo aiutare questi giovani a non «buttare via» il dono che hanno ricevuto. Siamo all’altezza di questa responsabilità?


Nella processione offertoriale è stato donato al vescovo un quadro raffigurante l’immagine della nostra Madonna che viene esposta al periodo dell’Assunta. Credo che un grande aiuto dobbiamo domandarlo proprio a Maria, nostra patrona, la quale è Mamma del Cielo, può aiutare ciascuno di noi a comprendere pienamente quello che suo Figlio vuole da noi; ma soprattutto possa veramente comprendere tutte le nostre preghiere e invocazioni per poterle presentare il davanti al suo Figlio, morto e risorto per la nostra salvezza.


Giubileo diocesano

  

Sei persone della nostra comunità (7 compreso il Parroco) hanno vissuto, dal 20 al 23 marzo 2000, il Pellegrinaggio Diocesano che ha toccato varie tappe: Assisi, Roma, Loreto.

È stata una esperienza entusiasmante, dove non sono mancati momenti di tensione, di smarrimento ma neppure di euforia e di felicità.

Insieme ad altre 2325 persone abbiamo vissuto il Giubileo della Diocesi di Como vivendolo direttamente sulla tomba di Pietro a Roma.

Partendo lunedì mattina 20 marzo, abbiamo fatto la prima tappa ad Assisi, dove abbiamo vissuto la Celebrazione Eucaristica nella cattedrale di San Francesco appena restaurata. Si potevano ancora notare tutti i disastri che quella cattedrale ha subito, notando dove ancora alcuni lavori non erano stati terminati. Eppure, tutte le persone che partecipavano al Giubileo, stipati in questa grandiosa Cattedrale, hanno vissuto con intensità la prima Santa Messa dell’apertura ufficiale di questo Grande Pellegrinaggio.

Il giorno seguente, martedì 21 marzo, abbiamo vissuto un momento penitenziale nella chiesa di santa Maria degli Angeli, potendo notare anche la «Porziuncola», luogo dove San Francesco ha vissuto per parecchio tempo e dove ha lasciato definitivamente questa vita terrena.

Nel pomeriggio siamo partiti alla volta di Roma, cercando di vivere l’esperienza di coloro che facevano questo cammino a piedi. Passando tante ore in pullman, potendo notare paesaggi molto diversi, ci si poteva lasciare prendere facilmente dall’aspetto turistico del nostro pellegrinaggio; ma comunque ci veniva sempre richiamato l’aspetto spirituale che doveva essere anche quello preponderante in tutto questo viaggio. Avevamo a disposizione anche un libretto su cui potevamo scegliere le preghiere più adatte; avvicinandoci a Roma abbiamo adottato un salmo che gli antichi Ebrei  recitavano salendo verso Gerusalemme.

 Primo impatto con la città di Roma: traffico molto caotico, difficoltà di orientamento, facilità nel perdersi. Siamo comunque riusciti a trovare la Basilica di San Giovanni in Laterano, una delle quattro Basiliche più importanti di Roma dove c’è anche la Porta Santa, aperta dal Papa. Lasciando il pullman al posteggio, abbiamo potuto visitare con calma questa cattedrale, cercando di cogliere non tanto gli aspetti artistici, quanto ciò che più premeva a noi: l’aspetto spirituale, la «Madre di tutte le Chiese» (perché costruita ben sette anni prima di San Pietro), la Scala Santa, la Sede Papale, la prima Benedizione «Urbi et Orbi». L’emozione per chi vive questi momenti è tanta, riconoscendo che questa maestosa Basilica è stata costruita sopra i resti di una casa Patrizia, dove i primi cristiani si ritrovavano a pregare. Dimostrazione di come la prima vita Cristiana nasce e deriva dalla propria famiglia.

Terminata la visita, siamo partiti alla ricerca dell’albergo; il nostro gruppo era abbastanza fortunato, perché aveva l’albergo vicino alla stazione Termini di Roma. Nella serata, essendo libera, qualcuno ha preferito restare in albergo a riposare; qualcun altro ha voluto andare a visitare piazza di Spagna e la Fontana di Trevi, che di notte e alla luce dei riflettori, acquistano una spettacolarità tutta particolare.

Mercoledì 22 marzo: giornata fondamentale ed importante per il nostro pellegrinaggio. Passaggio della Porta Santa nella Basilica di Roma; celebrazione della Santa Messa dove il nostro Vescovo sedeva alla Sede Papale sopra la tomba di San Pietro; tempo libero per vivere con intensità questi momenti fondamentali. Comprendo che sono soltanto poche righe che ricordano questa giornata, ma è difficile spiegare tutte le emozioni e i sentimenti che passano “dentro” quando si vivono queste occasioni così importanti della propria vita. Passare dalla porta santa, ricordare che da quella porta attraverso i secoli, dal 1300 in poi, sono passate milioni e milioni di persone; entrare nella Basilica di San Pietro vedere la sua grandezza, ricordare che in quel luogo è sepolto San Pietro, vedere tante e tante persone che passano, pregano, meditano, si confessano,... fa vivere qualcosa che è difficile da spiegare a parole.

Il pomeriggio è stato dedicato alla visita guidata di Roma; la guida ci ha fatto rivivere momenti importanti della nostra capitale, soprattutto i più antichi. Abbiamo avuto modo di visitare anche la Basilica di San Paolo l’altro apostolo martirizzato a Roma. Come ultimo momento di questa impegnativa e fondamentale giornata, abbiamo vissuto la preghiera sul piazzale di San Pietro, alla sera alle ore 19.00, sempre guidata dal nostro Vescovo.

Tornati in albergo, nessuno ha voluto più uscire la sera! Emozionati, stanchi, ma felici!

Giovedì 23 marzo: partenza per Loreto; Celebrazione Eucaristica nel Santuario di Loreto dove il nostro Vescovo ha chiuso il pellegrinaggio pregando in modo particolare Maria per le nostre famiglie. Un omelia molto sentita e partecipata, perché tutti coloro che partecipavano hanno trovato modo di pregare per le proprie famiglie.

Pranzo sempre a Loreto e partenza per ritornare a casa.

 Si potrebbe scrivere ancora tanto su questo pellegrinaggio, ma credo che le cose più importanti siano state vissute «dentro», e sia sempre difficile scrivere un’esperienza quando questa coinvolge parecchio.

 

L’archivio parrocchiale

1° parte


La Chiesa ha acquisito l’organizzazione dell’archivio (lo SCRINIUM) dagli Uffici dell’Impero Romano. Il materiale che ci è pervenuto è merito della paziente attività dei Monaci che raccolsero i documenti, prima in templi pagani e successivamente in Basiliche e Monasteri. Con acceso desiderio di ricerca e con lo studio di antichi atti, l’interesse per gli archivi ecclesiastici, da parte di molti studiosi, continuò il lungo cammino dei secoli, portando ai nostri giorni un’inestimabile ricchezza storica e culturale.

La Parrocchia, appartenente alla Chiesa, è «COMUNITA’ CREDENTE RIUNITA NELLA PAROLA DI DIO» e come tale ha prodotto e conservato documenti che riflettono i momenti sereni, impegnativi, solenni e tristi della sua vita. Alcuni atti antichi e di pregio locale sono andati dispersi, o per negligenza, o per incendi, o per le guerre, mentre altri in seguito alle soppressioni religiose tra il ‘700 e l’800 sono stati consegnati all’Archivio di Stato.

Entrando nell’archivio parrocchiale sembra di tornare indietro nel tempo osservando le cartelle e i registri un po' consumati e addossati l’uno all’altro. Eh, l’età c’è!

Leggendo con difficoltà, a volte, i documenti, nella mente scorrono le immagini di chi con fatica al lume di una lucerna, con penna e calamaio, li redasse. L’archivio parrocchiale di Santa Maria Rezzonico non è stato mai ordinato, se non in modo approssimativo. Il materiale è solo inserito in cartelle e non sempre secondo la successione cronologica dei fatti. Dopo un sommario ordine, si sta procedendo ad una inventariazione di tutte le carte, rispettando l’ordinamento in cui si trovano. Per ogni documento sono considerate le voci:

- Classificazione (cartella, fascicolo, documento) - Data (cronica, topica) - Regesto - Testi (testimoni) - Notaio

L’atto più antico risale al 1464. A conferma di tale data, nel regesto della carta 1769 aprile 10, si legge: «Nota di quanto godono i 2 Padri Domenicani destinati a servire il popolo di Rezzonico, in qualità di Curati [...]. I Benefici sono elencati dall’anno 1464 al 1649. Il documento è una copia conforme all’originale custodito presso il F.do Notarile di Como».

Nella cartella 1 fascicolo 2 si conserva una pergamena del 1521 settembre 14 in cui è scritto che: «Il frate Pietro Martire De Luzano [...], in veste di una pezza di terra a Cadrelio [...] Silvestro De Marchetis De Cadrelio [...]. Testi. Alessio Di Torno dell’Ordine dei Predicatori. Lizario [...]. Peligrino [...]. Notaio: Giovanni Antonio De Stuppanis di Rezzonico fu D. Giovanni».

Per i registri e per le carte si seguono approssimativamente le indicazioni del «Titolario per l’ordinamento degli atti di degli archivi parrocchiali della Diocesi di Como». I registri di Battesimo, Cresima, Matrimonio e dei Defunti furono resi obbligatori dopo il Concilio di Trento conclusosi nel 1563. Gli Atti di nascita per uso civile erano rilasciati dai Parroci i quali svolgevano il ruolo di Ufficiali di Stato Civile, ruolo affidato loro da Francesco I°  con «sovrana patente» del 20 aprile 1815. L’Atto di Battesimo più antico risale al 1585 febbraio 2 (Liber Baptizatorum).

La bellezza e l’importanza della nostra chiesa è legata non solo agli aspetti artistici ed architettonici, ma anche a questi documenti che permettono di ricostruirne in parte la storia. Per questo, come disse una sentenza medievale «un monastero senza archivio è come una fortezza senza munizioni»

 Breve glossario

* Archiviazione = insieme di operazioni mediante le quali si preparano gli atti alla collocazione in archivio e per la conservazione nel tempo

* Archivio = luogo dove si conservano le Scritture e gli atti di interesse privato e pubblico, prodotti da persona fisica o giuridica, nel corso della propria attività

* Archivista = chi sovrintende o è addetto all’archivio

* Cartella = custodia per fogli formata da due cartoncini riuniti a forma di copertina

* Data (cronica, topica) = data del documento secondo l’ordine del tempo e relativa ad un luogo (“tópos” significa luogo)

* Documento = atto scritto che dimostra una verità, una testimonianza storica

* Fascicolo = insieme di fogli (carte, documenti) relativi a un dato oggetto o ad una persona

* Pergamena = (carta pecora) pelle di pecora o di capra conciata e lavorata fino a diventare liscia e sottile, adatta a scriverci

* Regesto = riassunto di un singolo documento nelle parti giudicate essenziali

* Registro = libro dove sono iscritti gli atti pubblici

 

ANAGRAFE PARROCCHIALE


Hanno raggiunto la Casa del Padre:

1. Protti Innocente, di anni 82, deceduto il 26-1-2000

2. De Gasperi Iride, di anni 84, deceduta il 28-2-2000

3. Bruni Antonio, di anni 75, deceduto il 8-3-2000

4. Ortelli Rinaldo Francesco, di anni 90, deceduto il 22-11-1999


Hanno ricevuto il Sacramento del Battesimo:

1. Dentella Nina, di Valter e di Pedrazzini Cristina,

battezzata il 30 gennaio 2000

2. Dentella Sara, di Francesco e di Butti Daniela,

battezzata il 30 gennaio 2000

3. Torri Cristian, di Pier Giuseppe e di Porta Bruna,

battezzato il 30 gennaio 2000

4. Fiorentini Nicolas, di Athos e di Galli Cristina,

battezzato il 13 febbraio 2000

5. Cerri Simone, di Umberto e di Merga Valeria,

battezzato il 20 febbraio 2000

6. Corti Sofia, di Danilo e di Pedrazzini Raffaella,

battezzato il 26 marzo 2000


Si sono uniti in Matrimonio:

1. Abate Ignazio (Milano) con Riva Carla Maria,

il 9 gennaio 1999

2. Rizzetti Claudio Antonio (Milano) con Riva Luciana,

il 22 gennaio 2000


BUONA PASQUA!