Il
Giornale
della Parrocchia
Bollettino
Informativo della Comunità - Anno 2001
- Numero 1
Pasqua 2001 La preghiera del Figlio L’audacia di dire «abbà» Dialogo di Dio con l’uomo? |
Orari
funzioni tutti gli orari della settimana santa |
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Benedizioni
delle famiglie il calendario dei passaggi |
altri
appuntamenti fino al 12 agosto |
varie gita dei chierichetti concorso dei Presepi carnevale 2001 festa del 6 Gennaio 2001 |
Cresima
18 Marzo 2001 Dada don Lucio Esame di coscienza |
riflessioni l'altare della confessione Signore aiutaci a testimoniare la carità Preghiera a Maria Sant'Agostino |
Quest’anno
propongo una riflessione di Mons. Dante Lafranconi, Vescovo di Savona - Noli,
sulla «Preghiera».
Non riguarda direttamente la Pasqua, ma credo comunque utile per la nostra vita
spirituale.
La preghiera del Figlio
Leggiamo nel Vangelo secondo san Luca che un giorno i discepoli di Gesù, vedendolo pregare, gli chiesero: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». E Gesù, in risposta alla loro richiesta, disse: «Quando pregate, dite così: Padre...» (Lc 11,1-2). C’è, nei discepoli, il desiderio di imparare a pregare, come prega Gesù. Mi viene in mente che anche uno dei primi compagni di san Francesco, Bernardo da Quintavalle, stava sveglio di notte per spiare san Francesco in preghiera.
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Laudacia di dire «abbà»
Negli apostoli forse cè anche il desiderio di trovare una propria formula che li faccia riconoscere come discepoli di Gesù. Il Cristo insegna a dire: «Padre...». La preghiera dei discepoli di Gesù è la preghiera dei figli di Dio, che si rivolgono a lui con le stesse parole del Figlio. Più che le formule che si pronunciano, conta lanimo con cui si dicono. E in questo caso il cuore esprime lo stupore, la gratitudine, la fiducia di fronte alla straordinaria novità di quello che siamo. Perché figli di Dio lo siamo veramente. Tali ci chiamiamo, proprio perché lo siamo (cf. 1Gv 3,1). E se lo siamo, ci è consentito di chiamare Dio: «Padre!»; anzi, «papà» (abbà). |
Dialogo di Dio con luomo?
Trovo una certa disaffezione e, a volte, unallergia per le formule di preghiera, perché - si dice - sono una ripetizione meccanica di parole. È un rischio sempre possibile. Ma a esso si può ovviare, se ci si abitua, prima di dire le parole, a raccoglierci in silenzio, a rientrare in noi stessi, a richiamare alla memoria quei brani evangelici in cui Gesù rivela il volto misericordioso del Padre suo. Occorre, in una parola, mettere in funzione il cuore e la mente prima della lingua.
È in questo modo che educhiamo i nostri ragazzi a pregare. E, prima ancora, educhiamo noi stessi. Allora anche le preghiere spontanee - che sono pure da favorire e da stimolare - non saranno banali. Avranno la freschezza e il candore di chi tratta il Signore confidenzialmente. Come faceva santa Teresa di Gesù Bambino, che spesso, recitando il Padre nostro, si fermava alla prima parola, gustando il piacere di sentirsi avvolta totalmente dallAmore. Per approdare a questo stato danimo - o almeno per tentare di avvicinarsi - è indispensabile capire che la preghiera è prima di tutto silenzio e ascolto. È accoglienza di Dio, che ci parla attraverso la sacra Scrittura, gli avvenimenti della storia, i richiami interiori. Spesso si definisce la preghiera: «Dialogo delluomo con Dio». Ma che dialogo è, se luomo parla sempre e non ascolta? Per noi cristiani, lascolto di Dio viene prima ed è più importante del nostro parlargli. Limmagine evangelica, che viene subito in mente, è quella di Maria che, accovacciata ai piedi di Gesù, beve le sue parole (cf. Lc 10,38-42). Non è significativo che Luca riporti questo episodio proprio immediatamente prima che i discepoli rivolgano a Gesù la richiesta di insegnare loro a pregare? Nella successione dei due racconti scorgiamo un monito sapiente per noi: «Se vuoi imparare a pregare, impara ad ascoltare!».
Il Parroco Don Lucio Fasoli |
Dio Padre, dammi un figlio che sia abbastanza forte per aver coscienza delle sue debolezze; abbastanza bravo per riprendersi quando avrà paura; un figlio che sappia accettare con fierezza una disfatta onorevole, ed essere umile e generoso nella vittoria. Dammi un figlio che ti conosca e sappia che la conoscenza di Te è la pietra angolare della sapienza. Te ne prego, o Dio! Non condurlo per vie facili, ma piuttosto, per sentieri pieni di difficoltà e di ostacoli. Insegnagli a restare in piedi nelle tempeste, e a mostrare compassione per quelli che cadono. |
Formami un figlio di cuore puro, con aspirazioni elevate, che sappia essere padrone di sé, prima di voler padroneggiare sugli altri; che sappia ridere, senza dimenticare come si piange; che tenda verso lavvenire, senza perdere di vista il passato. E quando avrà tutto questo, aggiungigli, te ne prego, sufficiente buon umore, perché resti sempre sensibile senza mai prendere la cose sul tragico. Dagli umiltà, perché ricordi sempre la semplicità della vera grandezza, la comprensione della vera sapienza la mansuetudine della vera forza. Allora io, suo padre, oserò mormorare a me stesso: « Non sei vissuto invano ! ». |
Qui di seguito propongo il calendario di quando passerò nelle varie frazioni. Resta sottinteso che, se ci saranno variazioni, saranno annunciate in Chiesa Parrocchiale la Domenica mattina alla S. Messa. Come gli altri anni, inviterei tutti a farmi presente se non passo in qualche casa, e di farmi sapere se alcune famiglie non ci sono per motivi di lavoro, quando posso passare. Continuerò come lanno scorso, passando anche al mattino; Vi prego di venirmi incontro cercando di essere presente nel limite del possibile!
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Da lunedì 23 aprile S. Messa feriale, in frazione e Parrocchia: ore 20.00 (Treccione e Carcente: ore 9.00)
MESE DI MAGGIO Da lunedì 30 aprile a venerdì 4 maggio - a Mastena ore 20.00 S. Rosario - al termine S. Messa (sospese le altre S. Messe)
Da lunedì 7 maggio a venerdì 11 maggio (escluso martedì 8 maggio) - a Roncate e Marena ore 20.00 S. Rosario - al termine S. Messa (sospese le altre S. Messe)
Da lunedì 14 maggio a venerdì 18 maggio - a Rezzonico ore 20.00 S. Rosario - al termine S. Messa (sospese le altre S. Messe)
Da lunedì 21 maggio a venerdì 25 maggio - in Parrocchia ore 20.00 - S. Rosario - al termine S. Messa (sospese le altre S. Messe)
Martedì 8 maggio: FESTA MADONNA DI POMPEI ore 10.00 S. Messa in Parrocchia e recita della Supplica ore 20.00 S. Messa in Parrocchia e recita della supplica
Da sabato 12 maggio: ORARIO ESTIVO S. MESSA PREFESTIVA IN FRAZIONE: ore 17.00 S. MESSA PREFESTIVA IN PARROCCHIA: ore 18.30 S. MESSA VESPERTINA IN PARROCCHIA: ore 20.00
Domenica 10 giugno: FESTA DI PRIMA COMUNIONE Sabato 9 giugno: S. Messa prefestiva: SOSPESA Domenica 10 giugno: ore 8.30 S. Messa a S. Martino ore 10.30 S. MESSA DI PRIMA COMUNIONE ore 20.00 S. Messa Vespertina ore 20.30 Processione col Santissimo Sacramento con la presenza dei Bambini/e della prima Comunione
Da lunedì 11 giugno a venerdì 29 giugno GREST 2001 Dal lunedì al venerdì, dalle ore 14.30 alle ore 17.30 - alcune giornate dal mattino al pomeriggio, dalle ore 9.30 alle ore 17.30 Età: ragazzi/e dalla terza elementare alla terza media Contributo per materiale del GREST: £. 20.000
Domenica 17 giugno: FESTA DI S. ANTONIO A REZZONICO ore 17.00 S. Messa a Rezzonico Canestri La S. Messa delle ore 20.00 in Parrocchia è sospesa
Domenica 24 giugno: FESTA S. G. BATTISTA A MASTENA ore 17.00 S. Messa a Mastena Canestri La S. Messa delle ore 20.00 in Parrocchia è sospesa
Domenica 1 luglio: FESTA ACCOGLIENZA A RONCATE ore 17.00 S. Messa a Roncate Canestri
Martedì 7 agosto : ore 14.30 - Benedizione Famiglie Maso e Camnasco
Mercoledì 8 agosto : ore 14.30 - Benedizione Famiglie a Carcente
Giovedì 9 agosto : ore 14.30 - Benedizione Famiglie a Treccione
Venerdì 10 agosto : ore 14.30 - Benedizione Famiglie a S. Martino
Domenica 12 agosto: FESTA DI S. ROCCO A CARCENTE Sospesa la S. Messa delle ore 9.00 a S. Martino ore 9.00 S. Messa a Carcente ore 15.00 Preghiera e Canestri
Domenica 12 agosto Domenica 19 agosto ore 18.00 S. Messa Festiva a Montuglio
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festa della
Cresima - 18 marzo 2001
Serena, Silvia, Fabio, Andrea, Gianfranco, Davide, Mattia e Veronica, domenica 18 marzo 2001 hanno ricevuto il Sacramento della Cresima nella nostra Chiesa Parrocchiale. Sono stati segnati con lolio del S. Crisma da Mons. Bedetti Enrico, Vicario del Vescovo della Diocesi di Como, mentre il nostro parroco, don Lucio, cercava di condurre la cerimonia in modo ordinato e raccolto. Accompagnati dal proprio Padrino o dalla propria Madrina, i nostri ragazzi hanno confermato di voler continuare a professare la fede in cui sono stati battezzati, proclamando a voce alta, davanti allassemblea dei fedeli la propria rinuncia al peccato e la propria fede nel Vangelo. Quali sono stati per loro i pensieri, le emozioni, le riflessioni, le preghiere, i momenti e gli aspetti più significativi della giornata? Lemozione più grande è stata data dalla consapevolezza di ricevere un nuovo Sacramento, ed è stata vissuta in compagnia di un po di paura di non saper rispondere bene, davanti allaltare, sul significato del proprio nome e del dono preferito dello Spirito Santo. Sono state invece motivo di gioia e di riflessione le parole di Mons. Bedetti rivolte a ciascuno di loro e la sua omelia su fatti concreti. Apprezzamenti sono stati espressi per il coro, perché ha cantato brani molto belli e adatti alla circostanza. I ragazzi sono stati contenti anche per il loro gesto di solidarietà: hanno portato allaltare una busta con unofferta per il rifacimento del tetto della chiesa. Infine regali, buon pranzo, presenza dei parenti e degli amici più cari hanno contribuito a rendere più gioiosa ed eccitante questa «giornata davvero un po speciale».
Cari ragazzi, fate tesoro degli insegnamenti di Gesù, perché tutta la vostra vita possa essere davvero un po' speciale! Dada |
Ogni volta che si celebra il Sacramento della Confermazione, mi assale sempre un pensiero: questi ragazzi e ragazze, continueranno a partecipare, a seguire la vita della comunità, ad andare alla Messa alla domenica, a ricordarsi di Dio, oppure terminata la festa, termina anche il loro impegno? Tutto ciò che hanno espresso è veramente il loro pensiero o sono parole dettate dallopportunità di dirle? Non so perché qualcuno resta e qualcuno no, qualcuno continuerà a farsi vedere, a partecipare; e qualcuno invece non si farà più vedere. So soltanto che è un grande peso, un grande rammarico vedere quanti ragazzi e ragazze sono passati da questo momento, e quanti pochi sono rimasti! «Non date le perle ai porci», dice Gesù nel suo Vangelo; qualche volta penso che siamo troppo propensi a «regalare» i Sacramenti, senza più chiedere nessun impegno, nessun sacrificio, nessuna scelta. Visto che siamo lì, sembra scontato che si debba andare avanti, che i sacramenti siano da dare a tutti. Forse, qualche volta, varrebbe la pena di dire: «no, tu aspetta ancora un po, un anno o due ancora; dimostra, non solo a parole, che vivi veramente ciò che dici». E forse troppo? Può darsi; ma poi non lamentiamoci sempre che i ragazzi e i giovani non ci sono!
Don Lucio |
ESAME DI COSCIENZA
Chi guida la tua vita? Il tuo io carnale ed egoista, alla continua ricerca di te stesso, o lamore di Dio che ti libera, ti ricrea, ti fa soggetto capace damare? Quanto spazio dai a Dio nella tua giornata per pregare, riflettere, contemplare? Sai scoprire nella tua esistenza i segni del passaggio di Dio? Sei abbastanza vigilante per saper riconoscere le sue chiamate?
Ringrazi continuamente il Signore perché ti ha fatto così o ti lamenti? Ti percepisci come protagonista della tua vita, sostenuto come sei dallaiuto di Dio? Hai il coraggio di sentirti capace di assumere le tue responsabilità, o preferisci che siano gli altri a decidere per te? Sei convinto che devi essere tu il principale artefice della tua crescita personale, sempre abbandonato alla dilezione e al sostegno di Cristo?
In famiglia sei elemento di comunione o di divisione? Come rispetti i tuoi familiari? Li sai accogliere nelle loro originalità, proprio perché sono cosi? Tenti e ritenti il dialogo? Sai accettare anche i limiti dei tuoi familiari, la loro impreparazione o incompletezza?
Hai imparato a far pace con gli altri, a superare antipatie, gelosie, interessi meschini? Come ti senti responsabile degli altri amici? Sai condividere le loro difficoltà, i loro pesi? Quanto tempo sei disposto a perdere, soprattutto quando sono richieste maggiore generosità e fatica? Sei costante nellimpegno?
Nella scuola o sul lavoro vivi la maggior parte della tua giornata. Sai rendere lambiente scolastico o professionale luogo fecondo di umanità? O ti chiudi in te stesso, attento solo al tuo interesse, desideroso di fare bella figura a tutti i costi? Hai imparato a collaborare? Sai confortare gli altri quando sono tristi o preoccupati? Sai scegliere anche chi è messo da parte perché timido o inesperto o incapace di esprimersi? Ti stai formando una coscienza professionale e politica?
Stai imparando a diventare padrone dei tuo corpo, della tua sessualità; o ne sei schiavo? Schiavo delle passioni, della mentalità egoistica, in cui il corpo è esaltato per se stesso? Come ti impegni a mantenerti casto?
Nella tua comunità di fede hai un posto, una voce, una precisa e generosa responsabilità? O deleghi facilmente gli altri con scuse che spesso sai essere non vere: Non ho tempo; ho impegni improrogabili da svolgere; ho lamico/a a cui badare, ecc.?
Come partecipi alla Messa: da isolato o con gli altri? Come vivi lEucaristia alla Domenica o anche durante la settimana: sentendoti portatore del peso degli altri, o ripiegato sui tuoi interessi? Dedichi tempo alla Visita e allAdorazione di Cristo presente nel Tabernacolo?
Ti accosti al sacramento della Penitenza quando ti è necessario per ricevere la Comunione eucaristica? E anche quando ti è soltanto utile, con frequenza e regolarità, per ricevere il perdono dei peccati veniali e aumentare il vigore della carità nel vivere la sequela di Cristo?
Come ti incontri con la Parola di Dio e con gli scritti dei Santi e del Magistero Ecclesiale? Lasci che essa ti provochi e ti rinnovi, o la fai scorrere via, senza che incida sullimpostazione della tua vita?
Ti senti responsabile della crescita e della maturazione della fede degli altri? Sei capace di essere, nella tua comunità, voce profetica, per tentare vie nuove di annuncio del Dio che salva, e di servizio ai poveri? Sei voce che nasce dallamore a Cristo e dallimpegno a favore della Chiesa e degli uomini che non hanno ancora ricevuto il dono della fede?
Cè un mondo che soffre, anche vicino a te: i poveri, vecchi e nuovi. Hai gli occhi sufficientemente aperti e lucidi per riconoscere le forme di povertà che ogni giorno ti interpellano? O ti senti esonerato dal condividere queste realtà? O deleghi facilmente gli altri? |
In previsione della confessione di Pasqua, riporto un «esame di coscienza»
che può essere utilizzato per verificare la propria vita, e per non cedere
alla tentazione di dire sempre:
«Rubato, non ho rubato; ucciso, non ho ucciso. Cosa devo dire?».
ANAGRAFE PARROCCHIALE
Hanno raggiunto la Casa del Padre: 1. Venini Antonio, di anni 81, deceduto il 12-12-2000 2. Mazza Angelo, di anni 91, deceduto il 10-1-2001 3. Protti Celso, di anni 65, deceduto il 21-1-2001 4. Bongiasca Ester, di anni 73, deceduta il 2-3-2001 5. Pelizzari Ezio, di anni 59, deceduto il 16-3-2001 |