Il
Giornale
della Parrocchia
Bollettino
Informativo della Comunitą - Anno 2002
- Numero 1
Il Sinodo Risveglio della vita ecclesiale Evento di fede e dono di grazia Segno di comunione con il Vescovo A servizio della crescita spirituale della diocesi |
Orari |
Festa
del 6 Gennaio una giornata di festa presso l'oratorio |
Carnevale
2002
cera infatti, il clero al completo, una simpatica mami di colore ........ |
Grest Il Grest (gruppo estivo) per i ragazzi è un incontro con gli altri e con la preghiera ...... |
Catechismo Con questo articolo vorrei cercare di spiegare cosa significa per noi giovani fare catechismo. |
Tremezzina E una collaborazione nata tra la Commissione Giovanile della nostra Zona Pastorale e i Responsabili della Pastorale Diocesana |
Anagrafe |
le foto |
RISVEGLIO DELLA VITA ECCLESIALE Nel profilo di Chiesa che abbiamo, sia pure sommariamente, delineato, si colloca lesortazione contenuta nel n. 36 del decreto Christus Dominus del Concilio, che tratta dellufficio pastorale dei vescovi: «la veneranda istituzione dei sinodi e dei concilii -vi si avverte- riprenda nuovo vigore, per provvedere più adeguatamente e più efficacemente allincremento della fede e alla tutela della disciplina nelle varie Chiese, secondo le mutate circostanze dei tempi». Nella nuova stagione inaugurata dal Vaticano II il sinodo diocesano si configura piuttosto come evento inteso a rimotivare la fede nella comunità cristiana, per farla meglio fruttificare nella vita quotidiana ad ogni livello, personale, famigliare, socio-politico, e per esplicitarne la portata salvifica per i problemi della società odierna. Dopo il Vaticano II il tema del Sinodo è stato ripreso soprattutto nel Direttorio Ecclesiae Imago, riguardante il ministero dei Vescovi. È un testo di grande efficacia e di facile lettura. Basterà meditarne un qualche passo significativo per cogliere le motivazioni profonde che stanno alla base di un Sinodo e ne determinano il profilo.
I. Evento di fede e dono di grazia È certo che il segreto della riuscita del sinodo, come di ogni altro evento e iniziativa ecclesiale è la preghiera. Lo ha ribadito Giovanni Paolo II in occasione dellultimo Sinodo di Roma. Non deve perciò meravigliare linsistenza con cui il Vescovo, subito nel primo annuncio, invita tutti i fedeli, chierici, religiosi e laici, e in particolare le comunità di vita contemplativa, a una costante intenzione comune: il sinodo e i frutti del sinodo. Solo così esso diventerà un autentico evento di grazia per la Chiesa particolare. Lo studio e il dibattito sugli schemi predisposti sono riservati ai membri dellassemblea sinodale, sempre alla presenza e sotto la direzione del Vescovo. Tutti gli aventi diritto vi partecipano attivamente, secondo il regolamento stabilito in antecedenza per lordinato svolgimento delle sessioni. È bene che sia concessa ampia libertà di manifestare la propria opinione a quanti ne faranno richiesta secondo il regolamento sinodale. Le conclusioni del Sinodo vengono trattate dal Vescovo in base ai contributi offerti dalle commissioni e dalle sessioni dellassemblea, e da lui redatte in forma legale, avendo egli solo la potestà di dar loro valore di leggi o decreti. Perciò spetta al Vescovo sancire, se lo ritiene opportuno, il valore giuridico delle disposizioni e delle decisioni sinodali e, infine, promulgare gli atti del Sinodo, fissando il tempo e le modalità dellentrata in vigore delle costituzioni. |
2. Segno di comunione con il Vescovo La Chiesa trova nel ministero dei Vescovi, successori degli apostoli, il criterio ultimo della sua autenticità permanente e pubblica. Mancando la presenza e lazione dei Vescovi, in comunione col Papa, la Chiesa non può avere la certezza della propria fedeltà al fondamento apostolico e della propria visibile continuità. Non solo. La fedeltà dottrinale nei confronti del messaggio apostolico si realizza nella comunione con il magistero dei Vescovi e del Papa. Ancora. Ogni Pastore della Chiesa ha una particolare responsabilità per la crescita della comunità cristiana nella autenticità evangelica e per la vitalità della sua tensione missionaria: non perché possa egli stesso creare i carismi dello Spirito, ma perché questi doni divini fioriscano nella pienezza delle loro possibilità, nella fedeltà a Gesù Cristo e nella fraternità della Chiesa fondata sugli apostoli. A questo punto, tenendo conto anche di tutta la tradizione della Chiesa, è più facile comprendere il ruolo del Vescovo e quello dei fedeli nel loro rapporto di obbedienza, di comunione, di corresponsabilità. Il sinodo, dunque, in accordo con lispirazione conciliare è presentato come unassemblea che come tutte le componenti della Chiesa particolare con i loro specifici ministeri, intorno al Vescovo il quale le interroga e le ascolta su di una vasta gamma di possibili argomenti, che vanno dalladattamento di leggi universali, allelaborazione di metodologie pastorali, alla soluzione di problemi concernenti lapostolato e il governo della diocesi, alla proposta di attività che coinvolgano la comunità diocesana, allesame e alla correzione di eventuali errori in materia di fede e di morale.
Le circostanze che possono suggerire la convocazione di un sinodo sono varie: la necessità di promuovere una pastorale dinsieme o di trovare una soluzione condivisa a particolari problemi; ladeguamento del diritto particolare alla legislazione della Chiesa universale e alle nuove condizioni della Diocesi; il bisogno di una più intensa comunione. Si comprende agevolmente, quindi, perché il Vescovo, prima di indire il sinodo, deve sentire il parere del consiglio presbiterale (cf can. 500 § 2) ed eventualmente altre istanze della Chiesa diocesana (per esempio, il Consiglio pastorale). Non si tratta, quindi, solo di progettare o attuare nuove strategie pastorali o di riformare pratiche esteriori per renderle più accessibili o comprensibili alla mentalità odierna, ma si tratta, piuttosto, di ricalibrare la propria personale adesione al Signore Gesù e alle esigenze della sua sequela. Da ultimo, limpostazione globale dellIstruzione fa emergere in modo chiaro che la riuscita del Sinodo dipende in larga misura dalla qualità e dalle modalità della sua preparazione e dello stile e del clima della sua conduzione. |
IL QUESTIONARIO Cinque domande come stimolo a verificare il nostro essere Chiesa, nel mondo, come testimoni del vangelo; e per esprimere, di conseguenza, le nostre attese in ordine al Sinodo
1) Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri (Gv 13,35): è il nuovo comandamento di Gesù, di cui troviamo eco nel profilo di Chiesa che il Concilio Vaticano II ci ha riconsegnato: popolo adunato nellunità del Padre, del Figlio e dello Spirito santo... mistero e sacramento, ossia segno e strumento dellintima unione con Dio e dellunità di tutto il genere umano (LG, 1). Giovanni Paolo II riprende questa prospettiva nella Lettera dopo il Giubileo (Novo Millennio Ineunte, 43), traducendola in un grande compito: Fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione; impegno prioritario - aggiunge se vogliamo essere fedeli al disegno di Dio e rispondere anche alle attese del mondo. Come la nostra comunità, nel rapporto con Dio e tra noi, rende visibile questo volto di Chiesa? In quali aspetti, in concreto, lo esprime? In quali altri aspetti, invece, se ne allontana? E perché? Nel mondo 2) Come cristiani, oggi, siamo provocati a rendere ragione della nostra speranza (1 Pietro 3, 15) in un quadro di mentalità e di costumi spesso lontani dal Vangelo, proprio su questioni essenziali della esistenza umana: rispetto per la vita, famiglia, valore della sofferenza, attenzione ai poveri, relazioni interpersonali, progresso scientifico, lavoro, pace, scelte politiche... Eppure il nostro Vescovo ci esorta ad accogliere gli spunti di verità e di valore che lo Spirito suscita nella storia; a pregare, tenendoci disposti alla sorpresa di vedervi un acuto desiderio della fede (preghiera per il Sinodo). Quali reazioni nascono in noi di fronte alle provocazioni che ci vengono dalla società? Ci lasciamo prendere dalla sfiducia e dal pessimismo? Ci adagiamo in una rassegnata condiscendenza? Oppure ci sforziamo di giudicare la realtà secondo i criteri del Vangelo? Quali espressioni della tradizione cristiana sono ancora apprezzate e vissute intorno a noi? Quali tendenze e modelli di vita, invece, destano maggiori preoccupazioni ed esigono oggi una particolare vigilanza?
3) Nel guardare al futuro, spesso siamo tentati dalla paura di affrontare tempi ignoti, che, da una parte aprono varchi alla speranza; dallaltra sembrano sempre più aridi ed estranei al Signore. Eppure la misericordia del Signore si estende ad ogni generazione (Lc 1,50): a noi è chiesto di esserne segno e testimonianza vivente. E il Papa ci esorta a una nuova missionarietà...a un nuovo slancio apostolico che sia vissuto dalle comunità e dai gruppi cristiani (NMI, 40) Con quali scelte e su quali percorsi le nostre comunità possono incominciare, o riprendere, un nuovo slancio nella vita cristiana? Di quali risorse o strumenti possiamo già disporre? Una testimonianza da raccontare 4) Nelle comunità descritte negli Atti degli Apostoli ci si poneva in ascolto dello Spirito, mettendo in comune le meraviglie da Lui operate. Fu così anche per il primo sinodo di Gerusalemme. Proviamo a raccontare in breve una esperienza o una iniziativa pastorale, vissuta recentemente dalla nostra comunità, che si è rivelata particolarmente valida per lannuncio e la testimonianza del Vangelo.
5) Nel quadro delle finalità che il Vescovo ci ha indicato nella Lettera di annuncio e nella premessa a queste domande: Che cosa suggerite per la preparzione e la realizzazione del Sinodo? Quali temi, o prospettive, vorreste che fossero prese in considerazione? |
S. S. QUARANTORE
Giovedì 21 Venerdì 22 Sabato 23
N.B. : il sabato non ci sono S. Messe prefestive; tutte le funzioni si
svolgeranno in Chiesa Parrocchiale
SETTIMANA SANTA TRIDUO PASQUALE
28 marzo GIOVEDÌ SANTO
ALTRI APPUNTAMENTI
GREST 2002
|
Domenica 6 gennaio, come tutti gli anni, presso loratorio si sono uniti tutti coloro che volevano partecipare alla festa della Befana, un appuntamento diventato ormai tradizione nel nostro paese. Ma la festa non poteva iniziare senza larrivo della Befana, che questanno era Cristina. Come gli altri anni il pomeriggio è passato con delle tombolate a premi e con le attese scenette (almeno speriamo!) in cui oltre alle ormai brave mamme, questanno ci siamo esibiti anche noi ragazzi di terza media. Per la prima volta ci siamo trovati sul palco a recitare davanti a tutti ma ci siamo riscaldati grazie ai vostri calorosi applausi. Quando don Lucio ci ha proposto di partecipare alla festa così attivamente, abbiamo subito accettato, pensando che avrebbe potuto essere unesperienza molto positiva. Così è stato! Infatti è stato bello aver fatto ridere e divertire tante persone !!! Sono seguiti giorni di preparazione e uno studio di tutte le battute ma finalmente il giorno della nostra comparsa era arrivato. Abbiamo recitato alcune scenette e tutte sono piaciute al pubblico. Le mamme si sono offerte di preparare la merenda con del tè caldo e il panettone, che tutti hanno gradito. Ma si è pensato anche a un altro piccolo omaggio, una candela profumata, donata ad ognuno. Così si è conclusa questa giornata passata insieme, sperando che per tutti voi sia stato un giorno felice!! Vale, 3° media |
Ecco finalmente arrivata la tanto attesa domenica di Carnevale! Come ogni anno si sono radunati tutti coloro che volevano passare una giornata in compagnia di tante maschere Cera infatti, il clero al completo, una simpatica mami di colore, tanti contadini e molte altre mascherine simpatiche! Il pomeriggio è iniziato con il gioco degli spaghetti che consiste nel correre in coppia con uno spaghetto in bocca senza ovviamente spezzarlo! E stato poi il momento di tanti giochi di squadra come sparviero, famiglie e bandierone, dove si sono scontrati con entusiasmo due squadre composte da grandi e bambini tutti in maschera! La giornata si è conclusa con la merenda offerta dalle mamme che hanno preparato le chiacchere e delle torte squisite! Allora arrivederci allanno prossimo!!! Vero, animatrice
|
Per una volta la fortuna è stata dalla nostra e nel bel mezzo del gelido inverno è spuntata fuori una meravigliosa giornata primaverile di quelle col cielo limpido che ti fa venire la voglia di uscir fuori e scatenarti. Tutto ciò ci ha dato modo di organizzare al meglio la giornata (per ci intendiamo noi ragazzi di 3° media, non che gli animatori del carnevale 2002). Come oramai tradizione la sfilata, alla quale hanno partecipato parecchie mascherine, è partita da Rezzonico ed ha seguito la strada caratteristica, che passa dalla frazione di Lancio fino a raggiungere lOratorio. Qui, già numeroso il gruppo di maschere, è stata accolta da un gruppo di religiosi composto da un cardinale, una madre superiora, due novizie, il vescovo, un prete, monsignore Milingo e, per loccasione, non poteva mancare sua Santità il Papa. Sotto questi panni si nascondevano lanima della festa, ovvero il gruppo di animazione. Gli ospiti sono stati gentilmente (obbligati!!!) ad accomodarsi nel campo sportivo dove, dopo una breve attesa, ha fatto la sua comparsa lospite della giornata: direttamente dal celebre romanzo Via col vento . . . e voi penserete di sicuro: la bellissima, aggraziata e fragile Rossella OHara !? e no! Ci spiace deludervi, ma per il nostro budget siamo riusciti a contattare una «mami» (la sua governante), e pure un po sciupata ! I giochi che abbiamo organizzato per il resto del pomeriggio, ci hanno fatto trascorrere queste ore in allegria, coinvolgendo tutti i partecipanti. I soliti «angeli» hanno provveduto alla merenda, con torte, chiacchiere, biscotti e bevande. Tutto si è svolto nel migliore dei modi e ci auguriamo di avervi fatto trascorrere un lieto pomeriggio insieme, sperando di ritrovarci il prossimo anno, ancora più numerosi. Serena, animatrice |
Penserete: Si inizia già a parlare di Grest?! A dire la verità sì! Anche questanno verrà proposto con la chiusura delle scuole e abbiamo pensato di fornirvi qualche utile informazione già da ora. Mi raccomando non prendete impegni per quel periodo, segnatelo sul vostro diario!!! Il Grest si svolgerà per un tempo di tre settimane nel mese di giugno e per una settimana in settembre. Speriamo che ci sia la stessa partecipazione dellanno scorso quando si è raggiunta la cifra di ben 60 scatenati, nella fascia detà tra i 7 e i 14 anni! Ma quando ci si diverte e si sta insieme, letà non conta!! Come sempre ci sarà lo spazio per la preghiera ma anche per il gioco seguendo il tema proposto per questanno che sarà beh vi lascio sulle spine!! Non mancheranno le sempre attese caccia al tesoro e caccia alloggetto, che non coinvolgono solo i più piccoli ma anche le persone del paese. Saranno sempre presenti le intere giornate da passare ai monti e poi ci sarà la gita con meta a SORPRESA!!! Quindi fin dai primi giorni don Lucio e gli animatori avranno il loro bel da fare!!! Vi chiederete: Chi saranno gli animatori? Ssssssssss sorpresa! Da subito vedremo le due squadre battersi per accumulare più punti, ma bisogna ricordare che anche se non si arriverà alla vittoria la cosa molto più importante sarà limpegno nel gioco e il rispetto delle regole. Il Grest (gruppo estivo) organizzato dalla parrocchia, per i ragazzi è un incontro con gli altri e con la preghiera, pochi giorni durante lanno in cui si concentra la realizzazione del lavoro che il Don e gli animatori hanno preparato per trasformare un breve periodo in una grande esperienza! Le cose a cui pensare sono tante: organizzare i giochi e le gite, programmare la settimana, comprare i vari materiali e tante altre cose per rendere quelle quattro settimane intense, divertenti e utili. Quindi, credete ancora che sia troppo presto parlare di Grest? Miky |
Con questo articolo vorrei cercare di spiegare cosa significa per noi giovani fare catechismo. Abbiamo accettato di impegnarci per aiutare don Lucio e gli altri catechisti a guidare i bambini nel loro cammino di fede. E stata unesperienza nuova che mi ha permesso di conoscere meglio i più piccoli e di aiutarli, anche se solo in parte, a crescere. Come lambiente della famiglia, per primo, e poi quello della scuola, così anche lora di catechismo contribuisce alla loro formazione e maturazione. Quindi non deve essere considerata come una semplice ora che si perde in un pomeriggio, o unora in cui si gioca o ci si diverte con gli amici (in realtà si trova il tempo anche per questo!). Non vuole solo essere un momento per conoscere aspetti della vita e della Parola di Gesù, ma anche un tempo in cui si impara il rispetto verso gli altri e leducazione, validi anche fuori dal catechismo, nella vita di tutti giorni. Durante questora, oltre agli esercizi previsti sui libretti dei bambini, si propongono anche delle attività alternative, come la realizzazione di cartelloni e lavoretti vari (ad esempio: il presepe nel periodo natalizio); in questo modo il catechismo può essere anche divertente, oltre che educativo. Una volta al mese tutte le classi organizzano una Messa animata, cioè i bambini rendono più particolare la celebrazione domenicale dellEucaristia, offrendo doni vari accompagnati da preghiere preparate da loro e dallesecuzione di un canto. Vi assicuro che per loro è unesperienza impegnativa ( fanno le prove per leggere bene, discutono su chi deve portare i doni al sacerdote, provano e riprovano il canto), anche se ai grandi può sembrare una piccola cosa. Come sarebbe bello vedere tutte le domeniche la partecipazione di tanti bambini! Personalmente vivo lora di catechismo come un piacevole momento di evasione dai soliti impegni quotidiani: unora con la vivacità, la spontaneità e lamicizia dei bambini è unesperienza che riesce a farmi stare bene. Spero di essere riuscita a trasmettere latmosfera dellora di catechismo, comunque si può migliorare con nuove idee e vostri suggerimenti.
Michela
|
Progetto
Giovani della Tremezzina
Cosè? E una collaborazione nata tra la Commissione Giovanile della nostra
Zona Pastorale e i Responsabili della Pastorale Diocesana dei giovani.
Il sogno che ci accompagna in questo cammino che ci ha portato a visitare
le Parrocchie Tremezzina, è quello di rivitalizzare la realtà giovanile
delle nostre comunità.
La prima tappa di questa esperienza, che ha preso il via dalla Parrocchia di Menaggio, prevedeva degli incontri con sacerdoti, catechisti e coloro che hanno a cuore la crescita di fede dei ragazzi e dei giovani (con particolare attenzione per la fascia 14 25 anni). Durante la serata di Menaggio, don Gianluigi Bollini (Responsabile Diocesano della Pastorale Giovanile) ha sottolineato limportanza del fatto che tutta la comunità si senta coinvolta nelleducazione umana e spirituale dei giovani. Inoltre è stato bello condividere dubbi e speranze, nel comune desiderio di far vivere loro esperienze di comunità anche a livello Zonale e Diocesano. Il primo appuntamento indirizzato direttamente ai giovani dai 18 anni in su, si è svolto a Lenno ed è stato premiato dalla presenza di una trentina di partecipanti provenienti da varie parrocchie. «La vita: una scelta»: è questo il tema sul quale ci siamo confrontati pensando alla nostra esistenza come risposta allamore che Dio ci dona ogni giorno. «Chi vuol venire dietro a me »: è stato invece lo slogan del secondo incontro, realizzato a Menaggio, durante il quale, attraverso tecniche multimediali, ci sono state presentate quattro diverse vocazioni vissute da alcuni santi e beati del nostro tempo: Edith Stein, Pier Giorgio Frassati, Padre Giuseppe Ambrosoli e i coniugi Beltrame Quattrocchi. Le prossime tappe del cammino dedicato a questa fascia detà saranno la «Via Crucis» dei giovani a Como e la «due giorni» Zonale che si svolgerà in giugno. Sperando che i nostri coetanei si lascino coinvolgere in questo progetto, continuiamo con entusiasmo ad aprirci alle proposte Zonali e Diocesane che ci aiutano a incontrare nuovi amici e soprattutto a camminare insieme verso il Signore. Elena, Mariarita, Stefania |
ANAGRAFE PARROCCHIALE
1. Torri Emilio, di anni 87, deceduto il 15-12-2001 2. Garovo Remo, di anni 83, deceduto il 22-12-2001 3. Curti Carolina Emma, di anni 95, deceduta il 26-1-2002 (S. Martino) 4. Rota Giacomo, di anni 76, deceduto il 01-2-2002 5. Danielli Bice, di anni 92, deceduta il 17-2-2002 6. Danielli Chiara, di anni 87, deceduta il 26-2-2002 7. Pelizzari Alfieri, di anni 79, deceduto il 01-3-2002
Si sono uniti in Matrimonio: 1. Ruga Alessandro con Gatti Sabrina, il 22 settembre 2001 2. Perlini Ermes con Bruni Stefania, II 06 ottobre 2001
|