Il
Giornale
della Parrocchia
Bollettino
Informativo della Comunità - Anno 2003
- Numero 1
Pasqua 2003 |
Settimana Santa |
altri
appuntamenti |
festa
del 6 gennaio |
carnevale
2003 |
grest
2003 |
progetto
giovani della Tremezzina |
sentinelle
di pace |
« La notizia che ha dato origine a queste pagine speciali sul Sinodo è lapertura della seconda consultazione. Il 28 gennaio scorso, infatti, i Vicari foranei hanno ricevuto, in occasione del loro periodico raduno, lo Strumento di lavoro, un sussidio per la seconda consultazione, da consegnare alle parrocchie. La diffusione dello strumento procede in questi giorni presso le Comunità di Vita consacrata, le Associazioni, i Movimenti, le persone singole che intendono partecipare alla consultazione. Il Vescovo traccia le direttive per limpegno diocesano in questa fase preparatoria. Quasi una bussola. Vediamo di metterne in evidenza gli orientamenti. Innanzitutto: accogliere il Sinodo come un evento di grazia. Un tempo favorevole che non ci è lecito sciupare. Una occasione da vivere con stupore e con entusiasmo. Ormai è tempo di lasciare definitivamente alle spalle le esitazioni e i timori. E tempo di avvertire che ci troviamo sulla soglia di un avvenimento straordinario, nel senso che per la prima volta la nostra Chiesa celebra un Sinodo nellottica del Concilio Vaticano II. Ma soprattutto un momento di grazia in cui chiedere allo Spirito, ma anche alle molte persone attraverso le quali lo Spirito si rende presente, il dono e la possibilità di convertirci a un più limpido annuncio, a una più generosa testimonianza. È un dovere verso le nuove generazioni. È una provocazione a fare chiarezza sul nostro gran da fare, a guardare, invece, la direzione del percorso che vogliamo compiere, verificare lesperienza che viviamo, saper dire ciò che viviamo. E sono risposte niente affatto scontate. In particolare, in questa fase di approccio, non si tratta di scrivere la pastorale della Chiesa comense in generale, ma di percorrere un altro tratto di strada insieme, fatto di decisioni semplici e concrete da prendere. In secondo luogo: entrare nella prospettiva che unifica le diverse tracce della consultazione. È ormai nota, dal giorno dellIndizione, la finalità globale del Sinodo: ridefinire la nostra identità di Chiesa (Signore Gesù, come ci vuoi?) riflettendo su tre luoghi emergenti della formazione cristiana: parrocchia, famiglia, presbiterio. Ma la prospettiva unificante, il filo rosso che lega le tematiche del Sinodo, è data dalla prima parola con cui viene caratterizzata la comunità cristiana: missionaria. Parrocchia missionaria. Casa e scuola della comunione, la parrocchia, come la famiglia, sono chiamate a una conversione missionaria. E i presbiteri devono farsi testimoni e guide a questa conversione. E illuminante, in questo senso, il testo con cui don Bruno Maggioni ne descrive le caratteristiche. Solo ripartendo dal centro della fede, cioè dallevento di Gesù Cristo, saremo capaci di offrire e indicare percorsi che non si confondono con delle semplici strategie operative, ma si qualificano come testimonianza e annuncio che Gesù Cristo è il Signore di tutti!. Ancora: preparare il Sinodo come evento di preghiera e di fraternità. Occorre innanzitutto creare un clima spirituale. La riuscita del Sinodo dipende in gran parte dalla preghiera. Preghiera umile, fiduciosa, continua: preghiera individuale e comunitaria. La potenza della preghiera è la primaria garanzia di ascolto della voce dello Spirito santo. Non cessa di commuovere la dedizione con cui le nostre comunità claustrali hanno risposto allinvito del Vescovo di accompagnarci nella preghiera. Ma noi dobbiamo fare la nostra parte. E per questo che la consultazione è aperta, di Zona in Zona, da un incontro di preghiera: perché si avverta che non si entra in una stagione di dibattiti, ma di apertura allo Spirito. Preghiera e fraternità.
Se si vuole costruire un cammino comune, non bastano la buona volontà,
le dichiarazioni di principio, né le prese di distanza perché si è sfiduciati
e si decide di fare da sé. Occorre insistere su quella condizione decisiva
che è lascolto. In clima di lealtà e di confidenza, di sapienza del cuore
e di libertà, di disponibilità del cuore a essere istruiti e guidati dallo
Spirito Santo. Il Sinodo non è un momento di diplomazia, ma di chiarezza.
Questa prospettiva merita qualche rinuncia a percorsi particolari e limpegno a far tutto convergere verso il momento sinodale. »
Questo è il testo con il quale, Mons. Carlo Calori, ha dato inizio alla Seconda Consultazione in preparazione al Sinodo. Anche nella nostra comunità stiamo cercando di dare il nostro contributo attraverso la catechesi degli adulti. Bisogna ammettere, però, che la presenza è molto scarsa, per una comunità che vuole definirsi «Viva e Partecipe». Può essere anche questo motivo di riflessione e di verifica: mandiamo i ragazzi a catechismo, ma noi adulti coltiviamo la nostra crescita cristiana e spirituale? |
ORARIO
FUNZIONI 13 aprile DOMENICA DELLE PALME ore 8.15 - confessioni a S. Martino ore 8.45 - Benedizione degli ulivi S. Messa a S. Martino ore 10.15 - Benedizione degli ulivi nel campo sportivo - Processione S. Messa solenne in Parrocchia ore 18.00 - S. Messa in Parrocchia
14 aprile LUNEDÌ SANTO ore 17.00 S. Messa a Rezzonico - Confessioni
15 aprile MARTEDÌ SANTO ore 9.00 - S. Messa a Treccione - Confessioni - Visita ammalati - anziani ore 17.00 - S. Messa in Parrocchia ore 20.30 - in Parrocchia: CELEBRAZIONE COMUNITARIA DELLA PENITENZA
16 aprile MERCOLEDÌ SANTO ore 9.30 - Visita ammalati - anziani ore 17.00 - S. Messa a Roncate - confessioni
TRIDUO PASQUALE
17 aprile GIOVEDÌ SANTO Dalle ore 15.30 - Confessioni in Parrocchia ore 20.30 - SOLENNE S. MESSA NELLA CENA DEL SIGNORE LAVANDA DEI PIEDI AI RAGAZZI/E DI PRIMA COMUNIONE REPOSIZIONE DELLEUCARESTIA - ADORAZIONE
ore 15.00 - VIA CRUCIS IN PARROCCHIA ore 20.30 - SOLENNE CELEBRAZIONE DELLA MORTE DEL SIGNORE
Dalle ore 14.30 - confessioni in Parrocchia ore 20.30 SOLENNE VEGLIA PASQUALE NELLA RISURREZIONE DI CRISTO
SOLENNITÀ DI PASQUA ore 9.00 S. Messa a S. Martino ore 10.30 SOLENNE S. MESSA IN PARROCCHIA ore 18.00 S. Messa in Parrocchia
21 aprile Lunedì dellAngelo ore 10.00 S. Messa in Parrocchia
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BENEDIZIONE
DELLE FAMIGLIE Qui di seguito propongo il calendario di quando passerò nelle varie frazioni.; se ci saranno variazioni, saranno annunciate in Chiesa Parrocchiale la Domenica mattina alla S. Messa. Come lanno scorso, vi invito a tenere un ramoscello dulivo benedetto la Domenica delle Palme e a prelevare lacqua dopo la Veglia Pasquale. Inizierò alle ore 9.30 al mattino; alle ore 14.30 nel pomeriggio.
lunedì 28 aprile - SORIANO - mattino
lunedì 28 aprile - GALLIO e NOLEDO - pomeriggio
martedì 29 aprile - LUCENA - mattino
mercoledì 30 aprile - MARENA (parte alta) - mattino
mercoledì 30 aprile - MARENA (parte sulla strada) e RONCATE - pomeriggio
giovedì 1 maggio - LA TORRE - mattino
giovedì 1 maggio - LA TORRE - pomeriggio
venerdì 2 maggio - MOLVEDO - pomeriggio
lunedì 5 maggio - MASTENA (parte alta verso la piazza) - mattino
lunedì 5 maggio - MASTENA (parte interna) - pomeriggio
martedì 6 maggio - REZZONICO (zona a lago) - mattino
martedì 6 maggio - REZZONICO - pomeriggio mercoledì 7 maggio - S. MARIA (statale dalla galleria)
e LANCIO - mattino
mercoledì 7 maggio - S. MARIA (sulla statale) - pomeriggio giovedì 8 maggio - S. MARIA (zona Chiesa) - pomeriggio
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Da lunedì 28 aprile S. Messa feriale, in frazione e Parrocchia: ore 20.00 (Treccione e Carcente: ore 9.00)
ore 15.30 - Festa della S. Cresima S. Messa prefestiva delle ore 17.30 - SOSPESA
MESE DI MAGGIO Da lunedì 5 maggio a venerdì 9 maggio - a Rezzonico ore 20.00 S. Rosario - al termine S. Messa (sospese le altre S. Messe)
Da lunedì 12 maggio a venerdì 16 maggio - a Mastena ore 20.00 S. Rosario - al termine S. Messa (sospese le altre S. Messe)
Da lunedì 19 maggio a venerdì 23 maggio - a Roncate e Marena ore 20.00 S. Rosario - al termine S. Messa (sospese le altre S. Messe)
Da lunedì 26 maggio a venerdì 30 maggio - in Parrocchia ore 20.00 - S. Rosario - al termine S. Messa (sospese le altre S. Messe)
Giovedì 8 maggio: FESTA MADONNA DI POMPEI ore 10.00 S. Messa in Parrocchia e recita della Supplica ore 20.00 S. Messa in Parrocchia e recita della supplica
Da sabato 10 maggio: ORARIO ESTIVO S. MESSA PREFESTIVA IN FRAZIONE: ore 17.00 S. MESSA PREFESTIVA IN PARROCCHIA: ore 18.30 S. MESSA VESPERTINA IN PARROCCHIA: ore 20.00
Domenica 1 giugno: FESTA DI PRIMA COMUNIONE Sabato 31 maggio: S. Messa prefestiva: SOSPESA Domenica 1 giugno: ore 8.30 S. Messa a S. Martino ore 10.30 S. MESSA DI PRIMA COMUNIONE ore 20.00 S. Messa Vespertina ore 20.30 Preghiera
Da martedì 10 giugno a venerdì 27 giugno GREST 2003 Lunedì 9: Iscrizioni dalle ore 15.00 alle ore 18.00 a S. Maria Programma settimanale, con gite di una giornata Età: ragazzi/e dalla seconda elementare alla terza media Contributo per materiale del GREST: Euro 10,00
Domenica 15 giugno: FESTA DI S. ANTONIO A REZZONICO ore 17.00 S. Messa a Rezzonico Canestri La S. Messa delle ore 20.00 in Parrocchia è sospesa
Domenica 22 giugno: FESTA S. G. BATTISTA A MASTENA ore 17.00 S. Messa a Mastena Canestri La S. Messa delle ore 20.00 in Parrocchia è sospesa
ore 17.00 S. Messa a Roncate Canestri
Domenica 6 agosto Domenica 13 agosto - Domenica 20 agosto ore 18.00 S. Messa Festiva a Montuglio
Venerdì 8 agosto : ore 14.30 - Benedizione Famiglie Maso e Camnasco
Martedì 12 agosto : ore 14.30 - Benedizione Famiglie a Treccione
Domenica 10 agosto: FESTA DI S. ROCCO A CARCENTE Sospesa la S. Messa delle ore 9.00 a S. Martino ore 9.00 S. Messa a Carcente ore 15.00 Preghiera e Canestri |
Come di consuetudine, anche questanno per il 6 gennaio, si è organizzata la festa della Befana. Il tutto è iniziato alle 14.30 nel salone parrocchiale, dove ad attenderci cera una scoppiettante Befana. A riscaldare l atmosfera ci hanno pensato i bambini e alcune mamme che per un giorno si sono messi nei panni di attori, riscuotendo il favore del pubblico, visti gli applausi e le numerose risate. Durante la pausa tra le varie scenette si è giocato alla classica tombolata, animata dalla befana e una valletta, facendo felici i bambini più fortunati. Dopo le scenette si sono esibiti anche due ragazzi, che hanno suonato alcuni brani con la chitarra, e ad essere sinceri sono stati veramente bravi. Verso le 17.00, alcune mamme hanno preparato una merenda degna di un banchetto delle divinità, dove oltre alle numerose torte, non poteva mancare il tradizionale panettone. All uscita è stato distribuito un ricordo della giornata, ma per chi vorrebbe rivedere o vedere per la prima volta, questa manifestazione si può rivolgere a Don Lucio, che mette a disposizione la videocassetta da lui realizzata. Vorrei coglier l occasione per ringraziare tutti quelli che hanno permesso la buona riuscita della festa, partendo da Don Lucio, le mamme, i bambini che si sono preparati per le scenette e tutte le persone che il 6 gennaio hanno voluto vivere un momento diverso, tutti assieme.
Un animatore
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Anche questanno, prima dellinizio della quaresima, si è svolta la festa del Carnevale. Festa sempre ben partecipata, vista laffluenza dei ragazzi e, soprattutto, dei genitori e dei nonni!! Non sono mancate certo le maschere, partendo da quelle classiche a quelle più strampalate (non vi è mai capitato di vedere un astronauta fra noi ???); non sono mancati neppure i giochi che hanno rallegrato lintero pomeriggio. Era un bel da fare: cercare di farsi sentire da tutti, organizzare i giochi, preparare il vario materiale, Ma per fortuna, gli animatori non sono mancati e, con la loro formidabile attenzione e prontezza, hanno preparato tutto in un batter docchio!! Ragazzi indispensabili, questi animatori; senza di loro non si riuscirebbe più ad organizzare niente!! E che dire poi, delle mamme?? Persone instancabili, senza un attimo di pausa hanno sempre dato il meglio di sé: dal truccare (!) il parroco, al preparare degli appetitosi dolci, dal essere sempre presenti nei momenti di difficoltà! Come dite ?? .... non è stato questo il nostro Carnevale??? Come no!!! Bhe, forse non proprio tutto .... Intendo dire che «a carnevale, ogni scherzo vale»!!! Anche se ho scherzato, devo però ammettere che la presenza di tanti ragazzi ha fatto in modo che risultasse una bella festa. E laiuto degli animatori e delle mamme bhe, quello cè stato veramente, non ho scherzato. Forse ho esagerato sulla loro «preparazione», ma non sul fatto che senza di loro è davvero impossibile preparare qualcosa. Allora, tutti daccordo!!! Al prossimo anno, con un trucco migliore di questanno!!!
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Pensateci un po: solo due mesi e poi è ESTATE!! Estate vuol dire giochi, spiaggia, vacanze, divertimento e anche GREST! Infatti dal 10 giugno inizierà il Grest, il Gruppo Estivo organizzato dalla parrocchia che durerà per tutto il mese. Possono parteciparvi coloro che hanno voglia di divertirsi in un età compresa dai 7 ai 14 anni. Ci auguriamo di vedere la miriade di partecipanti degli anni precedenti quando i ragazzi erano circa 70!! Come sempre cercheremo di preparare sorprese di ogni tipo per tutti (vi lascio fantasticare!) : allinterno e allesterno, ai monti e al campo, divertenti e intelligenti Questanno possiamo anche disporre del campo che lanno precedente è rimasto inutilizzato a causa dei lavori della Chiesa. Aspettatevi tradizionali giochi come la Caccia al Tesoro e allOggetto ma anche esperienze di nuove attività e nuove mete. Contiamo sempre sulla disponibilità dei genitori per le trasferte e sulla pazienza di don Lucio nel sopportare bambini e animatori!!!!! Insieme si potrà organizzare la festa finale per concludere in bellezzzzzza! Naturalmente ci saranno le prove di canto per imparare linno e speriamo abbiate migliorate le vostre doti canore !! Per quanto riguarda il tema del GREST non mi pronuncio, ma vi chiedo di fidarvi perché sarà molto interessante! Quindi se pensate di essere pronti per una nuova esperienza di giochi, preghiera, divertimenti e amicizie beh, allora siete pronti per il GREST!!!! CI VEDIAMO A GIUGNO!
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PROGETTO
GIOVANI DELLA TREMEZZINA
Che cosè il laboratorio della fede? E una proposta della pastorale giovanile diocesana rivolta a tutti giovani della Diocesi dai 18 ai 25 anni. Il progetto mira a dare un unico percorso di riflessione a tutti i gruppi della Diocesi. Ogni gruppo porta avanti singolarmente gli argomenti e solo in seguito nel momento del laboratorio della fede vero e proprio, si arriva al confronto e alla condivisione delle idee, pensieri, riflessioni emerse in ogni gruppo. Questanno siamo stati coinvolti per la prima volta anche noi della zona Tremezzina. Cincontriamo a Lenno più o meno una volta alla settimana. Per ora siamo solo una decina di giovani che provengono da Lenno, Mezzegra, Tremezzo, Menaggio, Santa Maria, ma, con una certa quantità di ottimismo, speriamo col tempo di diventare più numerosi e, soprattutto di riuscire a coinvolgere qualche ragazzo delle parrocchie che ancora mancano. Beh, in fondo è la prima volta che si tenta una cosa del genere sul nostro territorio! Dirige lorchestra il nostro don Lucio. I dibattiti allinterno del gruppo sono accesi, coinvolgenti e basati soprattutto sul confronto tra noi: il Don ci lascia a ruota libera la maggior parte delle volte e non interviene neppure quando gli chiediamo di illuminarci! Il più delle volte ci aiuta ad arrivare alla conclusione partendo esclusivamente da quello che diciamo noi. Penso sia il modo giusto di farci ragionare perché le cose non ci vengono fatte imparare come regolette, né spiegate astrattamente, ma siamo noi stessi che arriviamo a capirle. Il tema che abbiamo affrontato da gennaio a febbraio è stato quello del dolore della morte. Argomento non facile e tanto meno piacevole da discutere, soprattutto per noi giovani. Perché si soffre? Perché si muore? Ha un senso la sofferenza? Il percorso successivo si intitola vivere da figli . Come possiamo vivere da figli di Dio? Seguire o Vivere le leggi del Signore? In aiuto abbiamo lesempio di Gesù! Dopo tutte queste discussioni, arriviamo al momento clou del laboratorio della fede . Per ora abbiamo partecipato solo a due laboratori. Si sono svolti entrambi a Grandate presso il monastero delle monache benedettine, uno a gennaio e laltro a febbraio. Il prossimo è in programma il 6 aprile. Lincontro si divide in due momenti: il primo di chiusura del precedente percorso, laltro di introduzione riconsegna del percorso successivo. Si inizia con lascolto delle riflessioni che sono emerse nel gruppo parrocchiale o zonale che è chiamato a raccontare agli altri come si è svolta la propria attività. È un momento di condivisione confronto che fa ripensare a quello che anche nel proprio gruppo è venuto a galla e ci si rende conto che in fondo anche agli altri hanno avuto le nostre stesse difficoltà e pensieri. Poi viene secondo momento: un testimone ci introduce con il racconto della sua esperienza personale al nuovo tema delle nostre discussioni. In un sottofondo di organi, flauti, chitarre, che invitano alla concentrazione e alla pace interiore, tra canti, preghiere, silenzio, viene letto il Vangelo. Oltre a tutto questo, cè anche il tempo dedicato alladorazione. Dopo tutto questo, si riparte, carichi di questa esperienza forte, per le nostre comunità. E qui che ognuno di noi è chiamato a vivere in profondità tutto ciò che ha vissuto in intensità nel laboratorio della fede.
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AllAngelus del 23 febbraio 2003 il Papa chiama i Cristiani ad essere sentinelle della pace nei luoghi in cui vivono e lavorano, vigilando affinché le coscienze non cedano alla tentazione dellegoismo, della menzogna e della nonviolenza. Per essere autentiche sentinelle della pace dobbiamo lasciarci guidare dalla voce della coscienza nel suo compito di discernimento e di decisione operosa. Essa ci chiede di riconoscere e giudicare nella verità i valori e le esigenze delle persone e dellordine sociale. Per fare questo è necessario: - educare la propria coscienza conoscendo e approfondendo la dottrina sociale della Chiesa sulla pace e sulla guerra; - evitare ogni reazione emotiva e irrazionale di fronte alle posizioni che emergono su questi problemi; - essere attenti e critici nei confronti delle possibili manipolazioni della verità da parte dei mass media. La voce della coscienza ci spinge anche ad agire, a fare opere di pace, ovunque: in casa, a scuola, sul lavoro, in ogni ambiente della vita sociale, a livello politico. Nessuno è escluso dal compito di seminare gesti quotidiani di pace, coltivando atteggiamenti di sincerità, di stima e di accoglienza dellaltro, di pazienza e di generosità, di amore e di perdono. Costruire la pace è un impegno permanente nel quale lo Spirito del Signore si manifesta e ci accompagna. Alle sentinelle di pace è chiesto di lasciarsi guidare da una coscienza illuminata dalla fede e animata dalla carità. Riconosciamo allora che la Pace è Dono di Dio, comunicata agli uomini mediante la Croce e il Sangue di Gesù, nostra Pace. Questo dono lo incontriamo oggi nella Chiesa e nellEucaristia. A noi Cristiani è dunque consegnata la Missione di annunciare, celebrare, testimoniare il Vangelo della Pace: - annunciamolo, facendo risuonare sempre la parola della pace, anche quando viene meno la speranza di poterla realizzare. - celebriamolo nellEucaristia e mediante una preghiera umile, fiduciosa, insistente che invoca da Dio il grande Dono della Pace. - testimoniamolo con una carità concreta e operosa, sempre pronta a perdonare, a far crescere la comunione nei rapporti tra le persone e nella comunità. - non disperiamo anche quando, disgraziatamente, come ora, risuona il fragore della guerra guerreggiata. Da sentinelle vigili ed accorte: - chiediamo con tutti i mezzi nonviolenti che la guerra finisca. - pratichiamo fermamente il dialogo e il perdono, convinti che essi hanno un valore giuridico e politico anche nei rapporti tra gli Stati. - rinnoviamo la fiducia nel Signore intensificando la preghiera, la penitenza, la carità a livello personale e con gesti comunitari che ci sostengano e ci rafforzino. - convertiamo il nostro cuore e intercediamo perché si converta il cuore di quanti non hanno fatto abbastanza per evitare la guerra. - non sottraiamoci al dovere di partecipare con il nostro aiuto allopera immane di soccorrere le famiglie coinvolte nel turbinio della distruzione operata dalla guerra. Coshanno fatto di male i bambini, le donne, i vecchi iracheni ( e degli altri 46 Paesi del mondo dove in questo momento infuriano, dimenticati, altrettanti conflitti armati) per vedersi rovinata la vita e spegnere la speranza? (rielab. Doc. Caritas Ambrosiana del 17.03.2003)
La realtà di questi giorni lo dimostra in modo drammatico. Occorre educare i giovani alla pace come stile di vita. (Giovanni Paolo II allAngelus di domenica 6 aprile)
1. IO MI IMPEGNO a costruire un mondo sempre più umano. 2. IO MI IMPEGNO a seminare gesti concreti e quotidiani di solidarietà. 3. IO MI IMPEGNO a vivere i valori della nonviolenza, della fraternità e della convivenza nelluguaglianza e nella diversità. 4. IO MI IMPEGNO a cercare il dialogo con laltro nellascolto reciproco che avvicina, condividendo gioie e dolori, attese e speranze del cammino della vita. 5. IO MI IMPEGNO a divenire ogni giorno una persona migliore. 6. IO MI IMPEGNO a scegliere sempre la vita rifiutando ogni azione che porta alla morte. 7. IO MI IMPEGNO a rispettare e a far rispettare i diritti di ogni uomo e donna. 8. IO MI IMPEGNO a diffondere la cultura dellamore. 9. IO MI IMPEGNO a partecipare attivamente alla vita politica contribuendo alla crescita democratica delle istituzioni. 10. IO MI IMPEGNO a sostenere uneconomia di giustizia equa e solidale.
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La chiesetta di S. Siro, ancora viva nella tradizione popolare, era già esistente alla fine del 1200. Nel LIBER MENSURARUM attestante i possedimenti del Capitolo della Cattedrale di Como, situati in diocesi comasca e milanese, redatto tra il 1296 e il 1299, «in Rezonico», per l«ecclesia Sancte Marie» si snoda un elenco di «terre, domus et prata et silva et res territorie» denominate con toponimi tuttora esistenti e individuate con i confini e lestensione in pertiche. Nellelenco, ricorrono anche le diciture «terra Sancti Syri», «Communis Sancti Syri» ed «ECCLESIE SANCTI SIRI». Un documento, consultato da un ricercatore pavese, afferma che lerezione della predetta chiesa fu ordinata dal Vescovo di Pavia nellanno 1189, nella «planitia» a lago di Rezzonico, che era territorio della Pieve di Menaggio, feudo della Mensa Vescovile di quella città. Il nome del comune di S. Siro, la dedicazione della chiesetta allo stesso Santo sono strettamente legati, quindi, alla storia di Pavia che aveva come protettore S. Siro, e la cui cattedra vescovile era seconda per importanza dopo Roma. I Re che si susseguirono nella conquista dellItalia Settentrionale, intorno al 1000, stabilirono come capitale Pavia. Per assicurarsi lappoggio del potente Vescovo, gli concedevano e confermavano privilegi e donazioni, tra cui si ricordano la Corte di Menaggio, quella di Cernobbio e di Masino in Valtellina. Questa dipendenza feudale scomparve con lavvento dei liberi comuni. Tuttavia, fino al 1800, al Vescovo di Pavia rimasero diritti fiscali su alcuni terreni. E legami fra le due comunità, Pavese e locale, sono testimoniati da annotazioni in un libro del 1683 dellarchivio parrocchiale. NellInventario di tutti i mobili e sacre suppellettili della Chiesa di Santa Maria di Rezzonico si legge « una piscide con dentro la reliquia di St. Siro». Nellelenco delle donazioni, in data 1696, è registrato: «Dalla Società de Pavesi è stato donato alla Ven. da Fabrica una pianeta con sua stola e manipolo di raso rosso, e bianco fatto a fiori». Fra i documenti, in un atto di compravendita del 1707, stipulato a Pavia, Antonio del Horto di Pavia vende ad Antonio de Gualdis un terreno in località Piana della Cà a Lucena, in comune di S. Siro. Della chiesa di S. Siro non si hanno notizie documentate dei primi secoli dopo il 1300, mentre sono presenti brevi descrizioni di questo Oratorio nelle relazioni dei Vescovi, in occasione delle visite pastorali dal 1599 al 1768. La chiesa risulta piccola, orientata con le pareti bianche e dotata di una tela. Affievolendosi il culto del Santo, viene adibita ad usi profani, tanto che il Vescovo Carafino, nella visita del 1627, ordina di murarne le porte. Intorno al 1750, trovandola in condizioni di inagibilità perché cadente e completamente circondata dalle acque del lago, i Vescovi prescrivono la sospensione di qualsiasi celebrazione, finchè « sii di nuovo ridotta alla decenza dovuta alla Casa di Dio». Nel catasto teresiano dei primi decenni del 1700, la chiesetta è presente nella mappa del nostro comune. Non si sa quando sia scomparsa. Attualmente, essendosi il lago ritirato per la lunga siccità, è possibile scorgere parte del suo perimetro sulla spiaggia di S. Siro. |