Il
Giornale
della Parrocchia
Bollettino
Informativo della Comunitą - Anno 2001
- Numero 2
redazionale la lettera di Don Lucio |
briciole di saggezza antica |
il
calendario gli orari dei prossimi mesi |
prima
comunione 10 giugno 2001 la foto di gruppo |
grest
2001 attivitą ed esperienze del Grest 2001 |
la
nostra chiesa Immagini e devozione dell'Assunta nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Rezzonico |
giovani
di Sarajevo in Tremezzina Esperienza di oratorio |
anagrafe decessi, battesimi e matrimoni |
foto |
la lettera di Don Lucio Viviamo anche questanno la solennità più importante della nostra comunità. Dopo aver trascorso lanno del giubileo, questanno abbiamo loccasione propizia per verificare il nostro cammino, per saper vedere ciò che siamo riusciti a realizzare, ciò che nella nostra vita è cambiato nellanno del Grande Giubileo del 2000. Verrebbe da dire: la nostra Comunità a che punto è? Noi siamo fra coloro che hanno realmente sfruttato fino in fondo ogni opportunità e occasione che il giubileo del 2000 ci ha presentato? La solennità di Maria Assunta, che vivremo fra pochi giorni, ci può essere di stimolo per poter cambiare realmente la nostra vita? La nostra vita spirituale a che punto è? La nostra partecipazione alla vita comunitaria e parrocchiale dove la ritroviamo? Veramente noi ci sentiamo partecipi di tutto ciò che la parrocchia propone? Oppure facilmente facciamo delle scelte, guardiamo chi la propone, sappiamo trovarci dentro mille critiche, e non facciamo niente? Credo personalmente che la nostra comunità non abbia fatto grandi passi avanti, ma semplicemente abbia continuato a vivere come prima senza troppo impegno né partecipazione. Potrò sembrare esagerato in questa riflessione, e credo che qualcuno possa farmi notare che la sua vita spirituale è cambiata. Nessuno si offenda, ma la mia riflessione è solamente dal punto di vista comunitario e non personale. A mio parere, la nostra comunità ha bisogno ancora di cambiamenti, soprattutto su due aspetti: il primo riguarda la capacità di lavorare insieme; laltro aspetto riguarda la nostra partecipazione. Comprendo benissimo che lavorare insieme agli altri può essere faticoso e difficile, ma ritengo che sia lunico modo per poter realizzare qualche cosa. Spesso noi andiamo avanti con le nostre idee, pensando che sono le più giuste, credendo che gli altri debbano adeguarsi a tutti costi a ciò che pensiamo noi; spesso non ci passa neppure per la testa che se ci impegniamo di più possiamo benissimo lavorare insieme, realizzando qualcosa di più grande e di più interessante. Spesso le nostre idee sono talmente ridotte e anguste di vedere soltanto piccoli aspetti di un grande problema, e di questo facciamo sempre fatica a rendercene conto. Il lavorare insieme comporta anche una grande qualità: saper vedere nellaltro non un nemico, qualcuno da sorpassare, ma qualcuno che ha unidea (qualche volta più bella e interessante della mia!) e che quindi devo saper valutare nel modo più obiettivo possibile. Non sempre è facile lavorare così, perché il nostro orgoglio ci porta sempre a pensarci migliori degli altri, a credere che le idee più belle le abbiamo noi, a pensare che gli altri senza di noi non riescono a fare nulla. È un grosso difetto questo, che ci impedisce tante volte di saper collaborare insieme agli altri; e questo ci porta facilmente a pettegolare sugli altri, perché li consideriamo sempre un po più in basso di noi. Laltro aspetto importante è la nostra partecipazione. Qui ci vorrebbe più di una semplice riflessione, perché questo termine è spesso trattato in modo sbagliato; ritornando a prima, anche su questa parola ognuno di noi pensa di saperlo giudicare e valutare nel modo più corretto degli altri. Anche partecipare non è facile perché richiede sempre la nostra buona volontà nel non mettermi da parte, nel comprendere in che anchio sono importante, che ciò che faccio e realizzo serve agli altri. Tutto questo, però, ha la sua importanza solo se riesco a metterlo insieme agli altri. Ci dobbiamo rendere conto, quindi, che partecipare e collaborare insieme sono due aspetti essenziali dello stesso problema. Più noi non riusciamo a collaborare con gli altri, più sarà difficile per noi partecipare alle attività della Parrocchia; la quale per sua natura è Comunitaria e quindi non può affidarsi soltanto su qualcuno o su qualche idea !! Tutto questo ci deve aiutare a riflettere proprio perché nella nostra comunità, in modo particolare, noto che il lavorare insieme e la partecipazione sono due aspetti che mancano gravemente; pur notando che tutto ciò varia da persona a persona, come parroco ritengo comunque di sottolineare questa grave mancanza vista in un modo particolare a livello comunitario. Dobbiamo imparare, credo, a sapere collaborare insieme e partecipare perché altrimenti la nostra comunità sarà bella solo in apparenza, sarà funzionante solo per qualcuno. Si corre un grosso rischio: quando coloro che adesso partecipano e hanno le idee, per vari motivi non ci saranno più, chi prenderà il loro posto se non si impara da subito a collaborare? Quando coloro che danno il proprio tempo per le iniziative ed attività, per qualche motivo non potranno più, chi ci sarà a realizzare tutto ciò che è importante?
Il Parroco Don Lucio Fasoli |
Briciole di
saggezza antica
ma sempre attuali
CHI HA
BISOGNO DI ME ?
Chi ha bisogno di me?
Dunque, non sono gli oggetti che hanno bisogno di me. Ecco chi ha bisogno di me.
La bontà, la lealtà, lumiltà, la dignità, la povertà, la pace, la giustizia
ALESSANDRO PRONZATO |
OGNI POSSESSO UNA LIMITAZIONE
il nostro possesso è la nostra limitazione.
RABNIDRATNAH TAGORE
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PREPARAZIONE ALLA SOLENNITÀ
Novena in preparazione alla Solennità
Mercoledì 8 agosto
Giovedì 9 agosto
Venerdì 10 agosto Sabato 11 agosto: Orario solito
Lunedì 13 agosto
Martedì 14 agosto MERCOLEDÌ 15 AGOSTO 2001
SOLENNITÀ DI MARIA ASSUNTA IN CIELO
Giovedì 16 agosto
Venerdì 17 agosto
Sabato 18 agosto ALTRI APPUNTAMENTI
Sabato 8 settembre: INIZIO ORARIO INVERNALE
Domenica 9 settembre: FESTA DI S. CROCE A TRECCIONE Mercoledì 19 settembre: INIZIO CATECHISMO MEDIE Giovedì 20 settembre: INIZIO CATECHISMO ELEMENTARI
Venerdì 5 ottobre:
Tutti i primi venerdì del mese
Domenica 7 ottobre: FESTA DELLA MADONNA del ROSARIO
Giovedì 1 novembre: SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI
Venerdì 2 novembre: TUTTI I DEFUNTI
Domenica 11 novembre: FESTA DI S. MARTINO Sabato 8 dicembre: SOLENNITÀ IMMACOLATA CONCEZIONE
Venerdì 7: ore 16.00: S. Messa prefestiva a S. Martino
Domenica 16 dicembre: FESTA DI S. LUCIA A GALLIO
Lunedì 31 dicembre 2001 |
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Si corre sempre il rischio di ripetersi, ricordando le grandi Feste che toccano la nostra Comunità, quando si ricordano la Prima Comunione e la Cresima. Non è forse sempre uguale a se stessa la nostra vita, i nostri impegni, le nostre responsabilità? Non sono forse sempre «le stesse cose» che abbiamo da fare? La nostra vita non pone davanti a noi le solite scelte? Allora diventa veramente importante considerare sempre qualcosa che abbiamo già vissuto come qualcosa di veramente importante, perché in quel momento si sta giocando parte della nostra vita; in qual momento si sta realizzando il progetto della nostra vita. Così è, allora, ricordando gli undici, bambini e bambine, che domenica 10 giugno hanno fatto un passo importante nella loro vita, di cristiani e di persone: si sono nutriti per la prima volta di Gesù Eucarestia. La nostra comunità, ancora una volta, si è resa partecipe di questo grande evento. Un grande evento che non può restare solo una bella parola, ma che deve diventare un grande impegno. Ogni anno siamo sempre qui a ripeterlo; ogni anno si vedono i bambini della Prima Comunione tutti emozionati (per fortuna, almeno loro!), che si guardano intorno con gli occhi spalancati di chi cerca negli adulti un appoggio, un sorriso, uno sguardo benevolo, che voglia dir loro: «Va bene, continua così, è giusto!». Ogni anno questi bambini e bambine vivono una festa grande, una festa che, per mille aspetti, tocca tutti (anche quelli che a Messa non ci vanno più, perché si sentono «grandi»!); ogni anno questi bambini e bambine vivono un aspetto della Comunità molto confortante: tutti attorno a loro, tutti attenti a loro. Questo, se vogliamo, è laspetto sereno e fiducioso della Festa. Ora arriviamo alla parte dolente. Per molti, per tanti della nostra Comunità tutto si ferma qui: una bella festa, qualche fotografia in compagnia dei parenti, un bel pranzo, quattro chiacchiere fra amici e conoscenti, .... poi tutto ritorna alla normalità. Perché noi adulti siamo abilissimi a mentire, a noi stessi e ai bambini. Per poco più di unora siamo capaci di stare in Chiesa, di seguire la Messa (ma fino a che punto?), di mostrare, a chi ci osserva, una certa sicurezza di comportamento, di mostrare disinvoltura nelle «cose di chiesa». Ma la nostra menzogna dura poco: la domenica seguente non si vede già più nessuno. Tutto finito, tutto passato. Forse qualcuno si offenderà quando leggerà queste poche righe, ma ci sono bambini che non sono mai venuti a Messa la domenica durante tutto lanno, hanno ricevuto la Comunione e poi non si sono più visti. E giusto? E così che si deve continuare? E questo il comportamento che una Comunità Cristiana deve accettare senza dire niente? E questa la nostra testimonianza di Cristiani adulti? Credo che tutti ricordiamo il passo del Vangelo, dove Gesù, esasperato dal comportamento ipocrita dei suoi connazionali, li ammonisce come «sepolcri imbiancati, fuori belli, ma dentro pieni di marciume». E sempre duro ammetterlo, ma siamo anche noi quei farisei, così belli fuori, così ordinati ed eleganti, ma dentro siamo pieni di marciume, di ipocrisia e di falsità. Nessuno di noi avrà il coraggio di cambiare? Don Lucio |
GREST 2001 Come ogni anno nella nostra Parrocchia si è svolto il GREST. E iniziato l11 giugno ed è proseguito per le tre settimane successive.. I partecipanti, ragazzi dai 6 ai 14 anni, sono stati davvero molto numerosi, un boom di iscritti: eravamo più di 60 con la voglia di passare del tempo insieme e con tanto desiderio di divertirsi, liberi finalmente dagli impegni della scuola. II tema principale di questanno era lo sport grazie al quale i ragazzi sono stati maggiormente coinvolti. Queste tre settimane sono state animate da divertenti giochi che fortunatamente, con le belle giornate, si sono sempre svolti allaperto.
Oltre a trascorrere il tempo in oratorio, due volte alla settimana ci recavamo o a Cavarz o al Pian del Lac. Qui il gioco principale è stato «Numeri» e come ogni anno è stato il più gettonato. Ci siamo divertiti anche a giocare con lacqua e più di una volta siamo tornati a casa tutti lavati! II Grest oltre a gioco, svago, divertimento ha compreso anche il momento della preghiera, animata dallinno «Oggi Quamicigioco» con laccompagnamento dal vivo del chitarrista Andrea. Tutti, intonati e meno, ci siamo esibiti in un canto quasi armonioso! Ogni partecipante con il suo libretto di preghiera poteva seguire la riflessione di gruppo, mentre per quella personale a casa utilizzava il tiro a segno per lesame di coscienza (speriamo che qualcuno labbia fatto!).
Come da consuetudine, divisi in due gruppi, i Verdi (foulard verde e cappellino bianco) e i Fucsia (foulard fucsia e cappellino verde), ci siamo battuti sportivamente fino allultimo giorno per ottenere il maggior numero di punti, anche se i ragazzi durante le gare hanno capito che vincere non è tutto. Così i giochi si sono svolti soprattutto per divertirsi insieme e non necessariamente per ottenere il punteggio più alto. La vittoria comunque è andata alla squadra Fucsia !!! Un aspetto positivo di questa esperienza è stato quello di imparare a stare con gli altri rispettandoli e rispettando le regole del vivere insieme (anche quelle scomode che non piacciono). Tanti sono stati i partecipanti alla gita di Gardaland. Anche se il viaggio è stato abbastanza lungo siamo stati ben contenti di passare una giornata in un parco di divertimenti dove ognuno poteva scegliere i giochi più emozionanti. Ritornando al Grest, tra i vari giochi hanno avuto grande successo la caccia al Tesoro" e la caccia alloggetto che non hanno coinvolto solo noi ma anche le persone del paese che si sono prestate ad assecondarci.
Ogni giornata è stata vissuta intensamente, ma la festa più più più più . . . . . bagnata e abbuffata è stata quella dellultimo giorno. Vedere (le foto!) per credere !!! Da parte degli animatori e del Don queste giornate hanno richiesto parecchio impegno ampiamente ricompensato nel vedere la felicità, la gioia, la contentezza sui volti dei ragazzi. Ora lavventura del Grest 2001 si è conclusa, ma abbiamo fiducia che nei ragazzi rimanga lo spirito di sportività e lealtà che ha accompagnato queste tre settimane. Arrivederci al prossimo anno con tante nuove idee e proposte di giochi e divertimenti! Michela e Alessandro |
Il Grest . . . per la prima volta Verso la metà di Giugno è iniziato come ogni anno il Grest. I temi proposti erano: lamicizia, lo stare insieme e lessere consapevoli di un posto dove il divertimento è assicurato. Lo slogan recitava: QUAMICIGIOCO, una piccola parola ma ricca di significato. Quest anno vi hanno partecipato circa sessanta ragazzi di età compresa fra i 6 e i 14 anni che, divisi in due squadre i FUXIA e i VERDI si sfidavano alla conquista della vittoria finale. La settimana iniziava con dei giochi in oratorio, proseguiva con le gite al Pian Del Lago e a Cavarz dove il gioco più acclamato era numeri, ma si facevano altri giochi, come scalpo, bandiera e muraglia cinese che coinvolgevano tutti i ragazzi. Altri giochi come Caccia alloggetto e Caccia al Tesoro venivano fatti in giro per S. Maria. Ma il giorno più atteso è stato senzaltro il 28 giugno, giorno della gita a Gardaland. Questesperienza ci ha fatto scoprire i più coraggiosi, come Don Lucio, che hanno affrontato il terribile Blu Tornado. Lesperienza del Grest è finita con una festa in oratorio dove ci siamo divertiti molto, soprattutto quando è venuto il momento dei gavettoni. Colgo loccasione per ringraziare Don Lucio, Michela, Alessandro, e tutti i ragazzi che hanno partecipato al Grest per avermi accolto a braccia aperte nelle loro attività pur essendo di Acquaseria. Quest esperienza, nuova per me, mi ha giovato molti insegnamenti, tra cui la responsabilizzazione e la bellezza dello stare insieme. Grazie e spero in una prossima opportunità nel 2002.
Moira Capelli, Acquaseria
Da più parti mi è stato chiesto di poter continuare lesperienza del Grest anche alla fine dellestate, partendo dalla fine di agosto e comprendendo la prima settimana di settembre. Accolgo la proposta, ma chiaramente tutto verrà rimandato nellestate del 2002. Per ora vorrei solo ricordare unaltra data importante per i ragazzi: il MEETING DEI GREST sarà domenica 9 settembre. Arrivederci allanno prossimo !!!! don Lucio
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Immagini e devozione dellAssunta
nella Chiesa Parrocchiale
di Santa Maria Rezzonico
I La chiesa parrocchiale, dedicata a Santa Maria Assunta, posta sulla via che conduce alle frazioni montane, offre da una gradinata semicircolare e addossata esternamente allabside, un suggestivo panorama del borgo di Rezzonico e della sponda orientale del lago. Il portale delledificio, in marmo bianco, è sormontato da una lunetta con il dipinto murale molto deteriorato della Madonna Assunta. Linterno, ad una sola navata, è ornato da numerosi affreschi di epoche diverse. Sullarcone trionfale è raffigurata la Vergine in cielo, «... circondata da una fitta corona circolare di graziose testine di Angeli, . . . , mentre due Angeli sostengono [con una mano] la corona regale sopra la testa della Vergine gloriosa [e con laltra un ramo di palme] . . . ». Ai lati, sopra un piano di nubi, Angeli musicanti laccompagnano festosi mentre gli Apostoli, posti più in basso sullo sfondo di un paesaggio collinare, osservano stupiti levento. Larcone si apre su uno scenario di altissimo valore artistico e religioso. Infatti le pareti e la volta del presbiterio conservano un importante ciclo di affreschi raffiguranti undici episodi della Vita di Maria: dalla Nascita, sulla parete di sinistra, allIncoronazione sulla parete di fondo. NellIncoronazione la Madonna, riccamente vestita conformemente al suo ruolo di Regina Coeli, viene incoronata da Gesù e da Dio Padre e su di Essi aleggia la bianca colomba dello Spirito Santo. La pala dellaltare maggiore, impreziosita da una cornice lignea intagliata e dorata, raffigura la Vergine con le mani giunte in preghiera, con lo sguardo rapito in cielo, che ascende entro una nube luminosa dove sono disposti Putti e Angeli musicanti. Nella parte inferiore gli Apostoli, presso il sepolcro vuoto, sgomenti alzano gli occhi verso la Madonna. Fronde di alberi (forse di ulivo) e, sulla destra, cespugli di rose incorniciano lAssunzione, mentre una veduta paesaggistica del lago congiunge lo spazio celeste con quello terreno. Entrando in questo «Santuario Mariano» il visitatore scopre in Maria uninesauribile sorgente di speranza e ricorre a Lei fiducioso per ottenere grazia, riconoscendo la potenza della sua intercessione presso Dio Padre.A tale proposito non si può dimenticare la celebre preghiera di San Bernardo che, nel Paradiso dantesco, supplica la Vergine «... in te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te saduna quantunque in creatura è di bontate... », affinché venga concesso, per divina grazia, di contemplare Dio, suprema beatitudine e di preservare dal ricadere mai più nel peccato. Il culto di Maria, anche grazie allopera dellAbate di Chiaravalle è diventato un elemento importante della coscienza cristiana. Nella tradizione sia della Chiesa Occidentale sia di quella Orientale, lAssunta fu venerata fin dai primi secoli. Dopo anni di religiosità colma di disperazione e di angosce per la propria sorte nellaldilà, la figura della Vergine si propone come un sicuro porto di salvezza in quanto madre di Gesù che è fratello di tutti coloro che credono in lui. Maria diviene la madre di ognuno di noi. Ella è mediatrice tra luomo e Dio come limmagine familiare della madre che intercede presso il Padre onde ottenere qualcosa per i propri figli; però non sostituisce Gesù Cristo che è lunico mediatore tra noi e il Padre. La Madonna è aiuto e sostegno perché ciascuno possa compiere la volontà del Signore. Questa festa Mariana, la più importante, ebbe origine a Gerusalemme già dal secolo V sotto il nome di «Dormizione»; fu accolta a Roma nel secolo VII. Secondo la fede cattolica lAssunzione è lentrata di Maria Vergine, come già risorta, nella gloria del cielo. Lassunzione corporale fu dichiarata verità di fede da Pio XII con la Bolla «Munificentissimus Deus» del 1° novembre 1950 (però nulla è stato definito circa la morte di Maria). La teologia vede il significato dellAssunzione nella risurrezione e Ascensione di Gesù; infatti la Vergine rappresenta lanticipazione dellumanità pienamente redenta. La Chiesa ha stabilito la celebrazione alla data del 15 agosto e invita a pregare recitando il Santo Rosario e l«Angelus Domini».
In una pagina dell«Eco del Lario» del 1945, in occasione della festa patronale,
si legge: Anche ai nostri giorni la Solennità dellAssunta è celebrata con un grande afflusso di fedeli, di villeggianti provenienti dai paesi vicini. |
La visita
dei giovani di Sarajevo
GIOVANI DI SARAJEVO IN TREMEZZINA
«Presento con gioia, agli amici della Zona Tremezzina, questo bel gruppo di giovani dellArcidiocesi di Sarajevo. Grazie per accoglierli, con simpatia, nelle vostre famiglie e nelle vostre parrocchie. Farà loro un gran bene vivere con voi, dal 7 al 21 luglio, sul meraviglioso lago di Como, come già hanno fatto decine di ragazzi durante la terribile guerra in Bosnia. A nome di tutti grazie! Questi 20 giovani, accompagnati da Suor Genoveva Raijc, condivideranno lattività dei vostri oratori. Essi riporteranno una esperienza preziosa per le parrocchie dove loro vivono». In queste parole dellArcivescovo di Sarajevo, Cardinale Vinko Puljic, indirizzate alla Chiesa che è nella Tremezzina, sono presenti le ragioni delliniziativa. Si è voluto offrire unesperienza di accoglienza umana ed ecclesiale ad un gruppo di giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni, tutti studenti delle scuole superiori o duniversità, qualcuno già laureato in cerca di lavoro, impegnati nelle parrocchie di Sarajevo e delle cittadine vicine. In Bosnia il cattolicesimo è fortemente minoritario, la realtà degli Oratori è agli inizi, cè bisogno dunque di formare giovani educatori perché sappiano intrattenere i bambini più piccoli con giochi ed attività ricreative finalizzate. Nulla di più utile, in questi casi, che imparare a farlo direttamente sul campo, approfittando dellospitalità generosa di alcune parrocchie ed oratori che in Tremezzina continuano le attività anche nei mesi estivi. Potrebbe forse sembrare cosa da poco aver aperto a questi giovani le nostre case e le nostre chiese, ma se si pensa alla terribile esperienza della guerra vissuta, a tutte le privazioni subite, alla aggressività accumulata, ai problemi esistenziali della ricostruzione, alla mancanza di lavoro generalizzata, al desiderio di normalità, alla voglia di vivere e di sperare nel futuro di cui i giovani non debbono essere privati, si riesce a capire limportanza delliniziativa. Questi giovani erano ragazzini o adolescenti dal 91 al 95, anni di guerra: quella tragica esperienza nessuno gliela farà mai dimenticare, solo potranno compensare con altre esperienze di vita positive.
E questa certamente lo è. E stato preparato per loro un programma intenso e vario dove non sono mancate gite, appuntamenti sportivi, ricreativi e tempo libero perché potessero anche godere di una salutare vacanza. Tra laltro quando sono arrivati non si conoscevano tra loro perché sono stati scelti in parrocchie e quartieri diversi, ripartono come gruppo affiatato e composito. E come succede sempre quando si fanno le cose con semplicità, ci si accorge che le esperienze non sono mai a senso unico. Chi accoglie allinizio è preoccupato di dare e di dare almeno il necessario, poi saccorge che lospite è un dono e svela nelle comunità dove è passato dei doni già presenti, solo da riconoscere: apertura, attenzione allaltro, disponibilità al servizio, amicizia e comunione. Qualità messe in atto da tutte le realtà che hanno permesso di realizzare liniziativa di accoglienza. Dulcis in fundo, laspetto finanziario: loperazione è costata 4.500.000 di lire per le spese di viaggio che sono state coperte per due terzi con la vendita del riso, parte del resto con contributi vari, mentre le spese di soggiorno sono state sostenute dalle famiglie e dalle parrocchie ospitanti. Perché, da parte nostra, non pensare di restituire la visita magari lestate prossima?
Commissione Caritas Zonale |
VENTI GIOVANI DI SARAJEVO
16 luglio, ore 18
Ore 18.30
Ore 18.45
Ore 19.10
Ore 20.00
Ore 20.30
Ore 21.30
Ore 23 Lucia |
ANAGRAFE PARROCCHIALE Hanno raggiunto la Casa del Padre: 1. Bruni Renato, di anni 75, deceduto il 11-4-2001 2. Brenna Tranquilla, di anni 84, deceduta il 14-4-2001 (S. Martino) 3. Bolgiani Renato, di anni 68, deceduto il 28-4-2001 4. Pellegrino Vincenzo, di anni 69, deceduto il 11-5-2001 5. Pelizzari Romeo, di anni 71, deceduto il 28-6-2001 6. Riva Maria, di anni 88, deceduta il 6-7-2001 7. Ruga Angelo, di anni 85, deceduto il 12-7-2001 (S. Martino)
Hanno ricevuto il Sacramento del Battesimo: 1. Rava Carlo, di Moreno e di Cavallari Anna, battezzato il 14-1-2001
Si sono uniti in Matrimonio: 1. Riva Guido Carlo con Ciaponi Silvia, il 30 giugno 2001
MARIA ASSUNTA IN CIELO PREGA PER NOI ! |