Il Giornale della Parrocchia
Bollettino Informativo della Comunità    -  Anno 2003 - Numero 2

La lettera di Don Lucio
Festa dell'Assunta 

Preparazione alla solennità 
Orari delle funzioni
Altri appuntamenti

Santa Cresima e 
1° Comunione
GREST 2003 
Una serata speciale
Riflettiamo un po'
La preghiera con cui si è conclusa la serata
Camminata della Speranza
Una storia d'altri tempi 
Vita parrocchiale della zona pastorale
Chi sono i giovani del Seminario
Anagrafe Parrocchiale 

Le foto di questo numero

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La lettera di don Lucio

 

Volendo tenere sempre come punto di riferimento la Festa della Chiesa Parrocchiale, vorrei proporre ancora una volta una breve riflessione sulla nostra PARTECIPAZIONE. Ci sarebbe da dire molto su questo termine, ma fermiamoci solo a questo: vale la pena saperlo vivere!! 

Ed è forse qui una nostra grande difficoltà: saper vivere bene un così grande impegno. 

Perché parlo di impegno? Perché partecipare vuol dire impegnarsi per realizzare qualcosa insieme, non è solo stare a guardare come spesso noi facciamo. Partecipare vuol dire dare il proprio tempo, vuol dire essere presenti, vuol dire essere coloro che si propongono e non solo si fanno chiamare! 

Spesso, e forse con errore, intendiamo che partecipare voglia solo dire essere presente in qualche modo, stare a guardare, essere coloro che osservano senza sentirsi per niente coinvolti da quello che sta succedendo. Così capita durante le Messe a cui noi "partecipiamo": siamo lì, ben presenti, ma non siamo per niente coinvolti da ciò che sta succedendo. Il nostro corpo è lì ma la nostra mente è ben lontana, pensa ad altro, ciò che vien detto non ci tocca per niente, quello che viene fatto sull'altare non tocca la nostra vita .... 

Per non parlare poi delle iniziative che vengono realizzate dalla Parrocchia. Quanti di noi si sentono veramente partecipi? Quanti di noi si sentono veramente coinvolti? Spesso stiamo solo a guardare, a criticare ( e questo lo sappiamo fare molto bene!! ), ma è difficile che ci proponiamo per aiutare, per dare una mano, per non stare solo a guardare!! 

E' molto più semplice e facile stare a guardare, non lasciarsi convolgere, trovare le solite scuse che adoperiamo: "Non ho tempo", "Non riesco", "Non tocca a me", … Così lasciamo sempre a qualcuno la fatica e l'onere di impegnarsi, di darsi da fare … 

Come Comunità dobbiamo ancora crescere parecchio, abbiamo ancora bisogno che qualcuno ogni tanto ci "tiri le orecchie" per saper dare la nostra partecipazione alle attività della parrocchia! 

Affrontando questo discorso da cristiani, credo che Gesù sia molto di esempio per noi: non si è mai tirato indietro, non è mai stato a guardare e basta, non ha lasciato solo agli altri le responsabilità .... 

Anzi, si è caricato di tutti i nostri peccati, li ha portati fino alla Croce, è morto in Croce per noi. Ha mostrato ai suoi discepoli come dovevano comportarsi di fronte alle necessità, a coloro che domandavano qualcosa … 

Ammettiamolo: se ci comportiamo così verso la parrocchia, non possiamo dire di "amare" la parrocchia; ci serve solo quando ne abbiamo bisogno (battesimo, matrimoni, funerali, .. documenti di chiesa), ma poi ce ne disinteressiamo completamente ..! 

« Abbiamo altro a cui pensare! », « Abbiamo altro di cui preoccuparci! » 

Spesso sento dire così, o mi accorgo che è quello che si pensa. 

Fra pochi giorni sarà la Solennità dell'Assunta: Lei stessa ci può insegnare cosa vuol dire "partecipare". E non solo ad una piccola attività o alla Messa; lei ce lo insegna partendo dalla sua stessa vita, dalla sua stessa esistenza, una esistenza completamente donata per noi uomini. Una esistenza che vuole "partecipare" al progetto di Dio sull'uomo. E se Maria fosse rimasta solo a guardare, come spesso facciamo noi? Se avesse detto: «Mi costa troppo, non ho né tempo né voglia di impegnarmi», dove saremmo noi oggi? 

Lei sì ci dimostra di amare Dio e l'uomo; col nostro comportamento non sempre dimostriamo di amare l'uomo e la nostra parrocchia!! Lei non ha detto «ho altro da fare!», ma ha detto: «io ci sono, sono qui, puoi contare su di me!!». Dovrebbe essere quello che ognuno di noi dice quando ci sono attività in parrocchia (che sono ben poche!): «io ci sono, conta su di me, non mi tiro indietro!». 

Nella nostra crescita umana e cristiana proviamo a guadare che fine ha fatto la nostra PARTECIPAZIONE; e se gli altri parlano alle spalle, e parlano male di noi .., bhe, poco importa. Anche Gesù l'hanno preso per matto! Non credo che ciò che dice male di noi la gente possa preoccuparci più di tanto: rispondiamo con i nostri gesti, sarà la più bella risposta. 

 

 

Il Parroco 

Don Lucio Fasoli 

 

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PREPARAZIONE ALLA SOLENNITA'

 

Domenica 3 agosto – Domenica 10 agosto – Domenica 17 agosto 

ore 18.00 S. Messa Festiva a Montuglio 

Lunedì 4 agosto 

ore 20.00: S. Rosario - S. Messa a Rezzonico – Confessioni 

Martedì 5 agosto 

ore 20.00: S. Rosario - S. Messa in parrocchia 

Mercoledì 6 agosto 

ore 9.00: S. Rosario - S. Messa a Carcente – Confessioni 

dalle ore 10.00: Visita ammalati 

ore 20.00: S. Rosario - S. Messa a Roncate – Confessioni 

Giovedì 7 agosto 

ore 20.00: S. Rosario – S. Messa in Parrocchia 

Venerdì 8 agosto 

ore 9.00: S. Rosario - S. Messa a Treccione – Confessioni 

dalle ore 10.00: Visita ammalati 

dalle ore 14.30: Benedizione della Famiglie a Maso - Camnasco 

ore 20.00: S. Rosario - S. Messa in Parrocchia 

Sabato 9 agosto: Orario solito 

Domenica 10 agosto: FESTA DI SAN ROCCO A CARCENTE 

ore 9.00: S. Messa a Carcente (sospesa a S. Martino) 

ore 15.00: Preghiera 

al termine: INCANTO DEI CANESTRI 

Lunedì 11 agosto 

ore 9.00: S. Rosario – S. Messa a Carcente 

dalle ore 10.00: Benedizione delle Famiglie a Carcente 

dalle ore 14.30: Benedizione delle Famiglie a Carcente 

in Parrocchia: ore 20.30 : CELEBRAZIONE COMUNITARIA DELLA PENITENZA 

Martedì 12 agosto 

ore 9.00: S. Rosario - S. Messa a Treccione 

dalle ore 14.30: Benedizione delle Famiglie a Treccione 

ore 20.00: S. Rosario - S. Messa in parrocchia 

Mercoledì 13 agosto 

ore 9.00: S. Rosario - S. Messa in Parrocchia 

dalle ore 14.30: Benedizione delle Famiglie a S. Martino 

Giovedì 14 agosto 

ore 9.00: S. Rosario - S. Messa in Parrocchia 

CONFESSIONI NEL POMERIGGIO 

VENERDÌ 15 AGOSTO 2003 

SOLENNITÀ DI MARIA 

ASSUNTA IN CIELO 

ore 8.00: Confessioni a S. Martino 

ore 8.30: S. Messa a S. Martino 

ore 10.00: S. MESSA SOLENNE CANTATA IN PARROCCHIA 

al termine: INCANTO DEI CANESTRI 

ore 20.00: S. Messa in Parrocchia 

ore 20.30: PROCESSIONE CON LA STATUA DELLA MADONNA 

dal Piazzale della Chiesa al Piazzale del Comune e ritorno 

ore 21.00: ESTRAZIONE BIGLIETTI SOTTOSCRIZIONE A PREMI 

Sabato 16 agosto

ore 17.00 S. Messa Prefestiva a Lucena 

ore 18.30: S. Messa Prefestiva in Parrocchia 

Domenica 17 agosto

ORARIO SOLITO 


 

altri appuntamenti

 

Sabato 13 settembre: INIZIO ORARIO INVERNALE 

S. Messa Feriale: ore 17.00 

S. Messa Prefestiva in Parrocchia: ore 17.30 

S. Messa Vespertina (domenica sera): ore 18.00 

 

Domenica 14 settembre: FESTA DI S. CROCE A TRECCIONE 

ore 9.00: S. Messa a Treccione (sospesa a S. Martino) 

ore 14.00: momento di preghiera ai piedi della Santa Croce 

al termine: INCANTO DEI CANESTRI 

Mercoledì 17 settembre: INIZIO CATECHISMO MEDIE 

Giovedì 18 settembre: INIZIO CATECHISMO ELEMENTARI 

Venerdì 3 ottobre: Tutti i primi venerdì del mese 

ore 16.00: ADORAZIONE EUCARISTICA in Parrocchia 

ore 17.00: S. Messa in Onore a Maria 

Domenica 5 ottobre: FESTA DELLA MADONNA del ROSARIO 

Sabato 4: S. Messa prefestiva in Parrocchia: SOSPESA 

ore 10.30: S. Messa Solenne in Parrocchia 

al termine: INCANTO DEI CANESTRI 

Sabato 1 novembre: SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI 

Venerdì 31 ottobre: S. Messa Prefestiva in Parrocchia SOSPESA 

ore 9.00: S. Messa a S. Martino 

ore 10.30: S. Messa in Parrocchia 

ore 14.00: Visita al Cimitero di S. Martino 

ore 15.00: Visita al Cimitero di S. Maria 

ore 18.00: S. Messa SOSPESA 

Domenica 2 novembre: TUTTI I DEFUNTI 

ORARIO SOLITO DELLE SANTE MESSE 

Domenica 9 novembre: FESTA DI S. MARTINO 

ore 9.00: S. Messa a S. Martino 

ore 14.30: Momento di preghiera in ricordo del Santo 

al termine: INCANTO DEI CANESTRI 

Lunedì 8 dicembre: SOLENNITÀ IMMACOLATA CONCEZIONE 

ore 9.00: S. Messa a Lucena 

al termine: INCANTO DEI CANESTRI 

ore 14.30: Momento di preghiera 

Domenica 14 dicembre: FESTA DI S. LUCIA A GALLIO 

ore 9.00: S. Messa a Gallio 

ore 14.00: Momento di preghiera in Onore della Santa 

al termine: INCANTO DEI CANESTRI 

Mercoledì 31 dicembre 2003 

ore 17.30: in Parrocchia – SOLENNE S. MESSA CON RINGRAZIAMENTO 

 

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Santa Cresima e Prima Comunione

Santa Cresima 

Sabato, 26 aprile 2003, nella chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta in San Siro, Elisa Angelinetta, Michela Arrigoni, Simone Barili, Valentina Borghi, Alessio Cefis, Michael De Lorenzi, Jessenia Garovo, Sara Marconi, Laura Montini, Marco Parravicini, Emanuele Piras, Simone Righetti, nella celebrazione del Sacramento della Cresima, hanno rinnovato le promesse battesimali di rinuncia a Satana e a tutte le sue opere e seduzioni, e di adesione alla fede in Dio, Padre Onnipotente, in Gesù Cristo suo unico Figlio, nello Spirito Santo e nella Santa Chiesa Cattolica. 

Queste promesse sono state fatte per loro in occasione del Battesimo, dai loro genitori. 

Mons. Modenesi ha invocato lo Spirito Santo, perché i suoi sette santi doni scendano copiosi sui cresimandi, rendendo ciascuno conforme a Cristo. 

I ragazzi hanno seguito la cerimonia con attenzione ed emozione, in modo particolare quando sono stati segnati dal Vicario del Vescovo, con l'Olio Crisma, sigillo del dono dello Spirito Santo. 

I fedeli che gremivano la chiesa hanno partecipato alla Santa Messa e alla liturgia della Cresima, pregando perché questi ragazzi e ragazze della nostra Comunità, fortificati nella fede con il Sacramento ricevuto, siano esempio nella loro vita delle virtù cristiane. 


La catechista 

 

Prima Comunione 

Raccontare, di anno in anno, le ricorrenze della vita Parrocchiale, si corre il rischio di ripetersi. Non è questa la mia intenzione: vorrei semplicemente riportare questi eventi per poter riflettere insieme e non passarli, come spesso capita, nel "dimenticatoio" appena terminati. 

Sono eventi importanti per la nostra vita parrocchiale, tant'è che ognuno di noi si sente coinvolto anche se non direttamente. Ognuno "sente" nella propria esperienza di vita comunitaria, che questi momenti sono irripetibili, che segnano la nostra esperienza, forse più adesso, da adulti, che non quando eravamo bambini e li abbiamo vissuti in prima persona. 

Ed allora è giusto che come adulti ci poniamo di fronte a questi bambini e bambine, a coloro che per la prima volta hanno incontrato Gesù Eucarestia e ci domandiamo: «Ma io ci credo veramente? Ma io sono di esempio per loro, un esempio positivo, un aiuto alla loro crescita umana e spirituale, … o sono come una pietra d'inciampo?». 

E' importante questo perché Dio ce ne domanderà conto! Abbiamo una responsabilità, davanti a Dio e davanti agli uomini: non possiamo negarlo! Se lo neghiamo, neghiamo il fatto di essere cristiani, di credere che l'Eucarestia è fondamentale per la nostra vita, di credere che incontrare Cristo nella Messa sia un fatto unico a cui non possiamo rinunciare!! 

Una comunità cristiana adulta nella fede ha bisogno di incontrarsi, di pregare insieme, di verificare la propria fede, di sentirsi stimolata dalla Parola di Dio, di valutare il proprio cammino di crescita spirituale. Ma se dimentichiamo la Messa, se l'incontro con Gesù diventa solo un fatto personale e ben staccato dalla vita .. come facciamo? Ce lo siamo domandati? 

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GREST 2003

Dopo averci sopportati per tre settimane, eccoci di nuovo!! Pensavate di esservi liberati di noi quel venerdì sera alle 22.00, invece… siamo ancora qui! 
Avrete capito chi vi sta parlando, no? Siamo i vostri amatissimi animatori!! 

Speravamo di trovarci di fronte a teneri e calmi bambini ma ci sbagliavamo di grosso e oltre ad essere scatenati e instancabili, eravate anche numerosissimi!! 

Il 10 giugno siamo salpati su una grande nave chiamata GREST per vivere insieme un'avventura simile a quella di San Paolo. Infatti il tema riguardava i suoi viaggi, non numerosi ma significativi, come abbiamo ascoltato nel momento di preghiera di ogni giornata. 

Gesù ci ha ricordato quanto sia importante saper stare insieme rispettandoci, un insegnamento che abbiamo accolto e trasmesso anche a voi ragazzi del GREST, che avete imparato a sopportarvi (ogni tanto!). 

Non sono mancati dei nuovi giochi ma come ci aspettavamo il più richiesto è stato “Numeri”, che ci ha fatto compagnia per tutte quelle giornate afose, stancanti (e piene di tafani) passate ai monti e alle Pianure di Loveno. 

Come se non bastasse il caldo torrido di S. Siro (intendiamo il nostro paese e non lo stadio), abbiamo intrapreso il lungo e faticoso viaggio in bus e in funicolare verso Brunate. Dopo 1.000.000 di minuti sotto il sole cocente siamo giunti a destinazione… purtroppo senza nessun disperso… scherziamo!! 

Ma dite la verità! La giornata più fresca è stata al parco acquatico di Caneva. Vi siete sfogati al massimo e anche noi ci siamo rilassati e divertiti tra gli scivoli, pensando già a una serata speciale… venerdì 27 giugno! 

Dopo i chili di pizza, di patatine e di buonissimi dolci, la serata è stata inaugurare dall’intonato(?!) inno del GREST cantato da voi ragazzi. Sono seguiti gli splendidi balletti e le divertenti scenette interpretate da chi se non da noi? Ovviamente non siamo così vanitosi anche se speriamo che la serata sia stata di vostro gradimento. 

Questa esperienza ci è costata parecchia fatica ma ne è valsa la pena perché grazie all’aiuto di altre persone abbiamo capito che fare il GREST vuol dire divertire anche se costa qualche sacrificio (come dice il don: “A voi l’onore e l’onere”). 

Approfittiamo per ringraziare tutti i genitori che ci hanno aiutato ad avere sempre delle giornate divertenti e ben organizzate. E un grazie anche per il regalo! 

Vi aspettiamo l’anno prossimo sempre più numerosi, ma vi preghiamo… non superate i 1000 !!!!! CIAO! 

Gli Animatori. 

 

UNA SERATA ... SPECIALE !!

Finalmente venerdì 27 siamo giunti all'ultima serata di Grest che noi animatori abbiamo atteso per 3 settimane, allietati dal lieve sussurro di voce di un omino in procinto dei 60", il quale vanta una folta chioma castana. Il sussurro echeggiava tra le mura dell'oratorio e non cambiava mai di una virgola, sempre la solita frase: « Tutto pronto per l'ultima serata? ». 

Cosa poteva essere pronto il primo giorno di Grest? Ma l'omino è pretenzioso e allora, dopo frenetiche giornate con i bambini, anche la sera ci toccava vedere il suo viso che ripeteva la frase magica, mentre, tra uno sbadiglio e l'altro, i preparativi proseguivano molto lentamente. 

I balletti, le canzoni e anche le scenette, … 

Piedi schiacciati, sudate, e tante fatica ma vissuta in compagnia e con tanta gioia, ci hanno portato, speriamo, ad un magnifico spettacolo. 

Dopo un'abbuffata in compagnia, ricca di pizze e bibite, la serata è iniziata, aimè per noi!, con un discorso di don Lucio. All'apertura del sipario, tutti i ragazzi hanno intonato l'Inno che, come tutti gli altri anni, ci ha accompagnato lungo le tre settimane e il cui titolo è: "Party con me". 

Poi è stata la volta di noi animatori, che ci siamo lanciati in un bizzarro balletto sulle note di De Andrè, vestiti da contadini. Successivamente, per animare la serata, ci siamo calati nei panni dei protagonisti della pubblicità, reinterpretandole tutte in modo ironico, e a volte … molto, ma molto bizzarro. 

Vi ricorderete di sicuro di un'esuberante vecchietta, una sfortunata ingessata, un'altra sorridente giocatrice di pallavolo, un furioso allenatore, un musicista assassino .. e non potevano mancare i 7 peccati di Magnum !! 

Dopo un'esibizione da attori "professionisti", ci siamo immedesimati nel ruolo di famosi cantanti e chitarristi … intonando alcuni famosi brani, come "La guerra di Piero", "Piccola Kety", "La canzone del sole", "Geordy", … 

Infine, per concludere in bellezza, ci siamo esibiti nel balletto di "Chihuahua", molto gradito da tutti. 

Speriamo davvero che vi siate divertiti .. o per lo meno abbiate passato una serata diversa; perciò buone vacanze e arrivederci all'anno prossimo!!!

Sere - Silvi - Vale 

 

Riflettiamo un po'… 

“FARE L’ANIMATORE DI GREST E ORATORIO NON E’ COME ANIMARE IN UNA COLONIA, O IN UN ALTRO CENTRO ESTIVO: C’E’ DI MEZZO DIO CHE CAMBIA TUTTO!! SIAMO CHIAMATI A TRASMETTERE IL BENE CHE DIO CI VUOLE AD ALTRE PERSONE”. 

Questo è il pensiero con cui noi animatori abbiamo iniziato una particolare serata in compagnia di Tamara, animatrice da anni del GREST di Berbenno. Già da qualche giorno don Lucio ce ne parlava (frasi del tipo: “Dovete esserci altrimenti vi uccido!”) ma la parola “parlava” è dir troppo perché fino alla fine è rimasta una cosa TOP SECRET, ma si vedeva che per lui era importante la nostra partecipazione. 

Ci aspettavamo un momento di riflessione nella preghiera… invece no! La riflessione c’è stata ma attraverso dei giochi allegri e divertenti con i quali Tamara ha voluto farci capire l’importanza del nostro ruolo tra i ragazzi. 

Con lei abbiamo approfondito alcuni aspetti necessari per rendere più sereni i rapporti con gli altri. Occorre in primo luogo l’armonia tra gli animatori basata sul rispetto delle idee di tutti. 

Anche con don Lucio è fondamentale una buona intesa, perché anche se lui rappresenta la guida ha bisogno della nostra collaborazione. Siamo un esempio per i ragazzi del GREST: questo è il pensiero più “forte” che deve sempre ispirare il nostro comportamento. La nostra presenza non deve esaurirsi con l’ultimo giorno di GREST, ma sarebbe bello mantenere vivi i rapporti che si sono costruiti in poco più di un mese anche durante l’anno vivendo insieme altre giornate. 

Questo incontro con Tamara ci ha insegnato che, a volte, per migliorarsi è necessario un breve esame di coscienza per capire in cosa consiste il nostro stare con gli altri. 

La preghiera 
con cui si è conclusa la serata: 

Signore, 

aiutami ad essere per tutti un amico, 

che attende senza stancarsi, 

che accoglie con bontà, 

che dà con amore, 

che ascolta senza fatica, 

che ringrazia con gioia. 

Un amico che si è sempre certi di trovare 

quando se ne ha bisogno. 

Aiutami ad essere una presenza sicura, 

a cui ci si può rivolgere quando lo si desidera; 

ad offrire un’amicizia riposante, 

ad irradiare una pace gioiosa, 

la tua pace, Signore. 

Fa che io sia disponibile ed accogliente 

soprattutto verso i più deboli e indifesi, 

così senza compiere opere straordinarie, 

io potrò aiutare gli altri a sentirti più vicino, 

Signore della tenerezza. 

Miky - Anto 

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CAMMINATA DELLA SPERANZA

All’interno dell’iniziativa provinciale di “PRIMAVERAFESTA”, promossa per il 4° anno consecutivo dal  Forum Comasco del  Terzo Settore e dal Centro Servizi del Volontariato, si è inserita  l’ormai tradizionale “Camminata della Speranza” che, da sei anni, vede confluire a Plesio, attraverso la rete delle nostre antiche strade e mulattiere, gruppi gioiosi di persone attente ed impegnate nei più svariati settori della solidarietà e della pace. 

Filo conduttore dell’evento provinciale, conclusosi l’8 giugno in Piazza Cavour  a  Como con la Festa del Volontariato a cui hanno aderito ben 131 tra organizzazioni, gruppi, cooperative, associazioni no profit , era il tema “MAI PIÙ BARRIERE” in sintonia con l’ U.E che ha dichiarato il 2003 Anno Europeo delle Persone con Disabilità. 

A livello territoriale, nel distretto di Menaggio, il tema è stato declinato dalle varie realtà associative e cooperative che vi hanno partecipato secondo l’ambito specifico di ognuna. 

Domenica 4 maggio, a Plesio, nel grande ed accogliente spazio della Pro Loco, fin dal mattino si potevano visitare gli stands documentativi  allestiti con originalità  dalle organizzazioni locali del terzo settore. 

Sotto una lunga e multicolore bandiera arcobaleno su cui campeggiava la scritta “MAI PIÙ BARRIERE”, lo stand della Cooperativa La Vigna lo ha così completato … nel lavoro; la Cooperativa Azalea … verso i disabili; l’Associazione A.n.f.f.a.s - C.r.h di Grandola … verso i portatori di handicap; il C.I.F … nelle culture; il Gruppo Vincenziano … verso i poveri; il Gruppo Volontari Madre Margherita Caiani … verso gli ammalati e gli anziani; l’Associazione Il Cerino … tra i popoli; l’Associazione  In Viaggio … nell’informazione e nel commercio verso il Sud del Mondo. 

Coordinata dalla Commissione Caritas Tremezzina, l’intera giornata si è sviluppata  nel segno della  amicizia e della festa ed ha avuto il momento più forte e significativo nella celebrazione eucaristica che ha riunito attorno all’altare tante diversità  facendo unità  in Cristo. 

Altro motivo di unità della giornata è stato l’impegno condiviso dalle realtà associative partecipanti  e da tutte le persone presenti di devolvere le offerte raccolte a vario titolo per la Casa S. Vincenzo di Sarajevo dove verranno accolti gli ammalati anziani e abbandonati della città. Sono ancora molti i lavori di ristrutturazione da eseguire nella casa e, più passa il tempo, più premono altre urgenze e si dimenticano quelle irrisolte. Ma chi ha visto, rivisto, conosciuto e vissuto in luoghi di guerra ha il compito di ricordare e di far ricordare. Così continua a fare don Renzo Scapolo, anche se ciò può, a volte, scomodare. 

Una annotazione a margine di soddisfazione, è la presenza consolidata del gruppo di Santa Maria Rezzonico. In assoluto il più numeroso, il più differenziato per l’età e la composizione dei partecipanti, il più allegro ed instancabile che si snoda ciarliero nel bosco tra Carcente e Breglia, dopo la corroborante seconda colazione al Circolino di Carcente ed in attesa del  dolce ristoro  alla Casa  Petazzi di Breglia. A proposito: l’anno prossimo ci converrà darci appuntamento addirittura a Carcente e fare gruppo da lì, così a Carcente ognuno ci arriva come vuole. Proprio come a volte cantiamo: «Siamo arrivati... da mille strade diverse, in mille modi diversi … » 

L. Bruni 

 

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UNA STORIA D'ALTRI TEMPI

C'era una volta una famiglia che viveva in un paesetto della nostra montagna. Non era ricca, ma era dignitosa e timorata di Dio, come tante nel periodo a cavallo fra le due guerre mondiali. Il padre lavorava a Dongo, la madre badava ai figli e lavorava la campagna. Quando nacque il quarto figlio, in casa, come si usava allora, chiamò a sé il maggiore di 10 anni e gli affidò un compito: «Corri, nin, va dal pa' e dich ch'è nasü un tus!». 

Si trattava di raggiungere Dongo a piedi (dista 7 chilometri sulla statale). 

Il ragazzetto corse per la mulattiera giù verso Rezzonico fino al "giseau", a pochi metri dalla Strada Statale. 

… Raggiungere a piedi Dongo o prendere la corriera? … 

Il ragazzo era senza una lira. Si girò verso la statua della Madonna e stranamente vide sparsi sul pavimento della cappellina dei soldi. Li raccolse e salì sulla prima corriera di passaggio. 

Quel ragazzo ora è un pensionato che ricorda l'aiuto ricevuto. 

Confida quasi arrossendo: «in cuor mio promisi che li avrei restituiti quei soldi, appena mi sarebbe stato possibile. E così feci». 

La cappellina è quasi fatiscente: le infiltrazioni d'acqua dal tetto e l'umidità hanno rovinato tutto, anche le tre statue che l'adornano. E' necessario un massiccio intervento di restauro. 

Il lontano ricordo e un forte desiderio di riconoscenza spronano il pensionato ad agire: chiede aiuto ad altri pensionati. Ognuno mette a disposizione le proprie capacità lavorative e il tempo necessario. 

La cappellina ora è uno splendore ed è un invito alla preghiera. 

L'ambiente circostante è cambiato, non è più idilliaco come un tempo. Anche l'animo umano è cambiato, ma nel profondo ha bisogno di risposte ai tanti perché della vita, oggi come ieri. 

La Madonna, misericordiosa e premurosa, accoglie le suppliche di ciascun viandante e intercede presso Dio. 

In questo momento è sicuramente attenta anche alle preghiere che in silenzio le vengono elevate da tutte le famiglie della nostra Comunità che hanno i loro cari sofferenti. 

Dada Langella 

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TITOLO 7

 Come tutti credo sappiano già, due parrocchie delle nostra Zona Pastorale in questi mesi avranno il cambio del Parroco: Loveno e Tremezzo. Presento questa riflessione di don Andrea Caelli, Padre Spirituale del Seminario Maggiore. 

Chi sono i giovani del Seminario? 

Talvolta, forse, si può avere l’impressione che il Seminario sia ancora un mondo sconosciuto per la maggior parte dei fedeli della nostra diocesi. Qualcuno ne sente parlare solo in occasione della ristrutturazione dell’edificio. Tutti infatti collaborano per l’aiuto economico ma non tutti i preti e i laici vengono a contatto con esso. Il fatto poi di essere in una posizione geografica così decentrata rispetto al resto della diocesi non facilita il contatto e la conoscenza. Ma il Seminario non è fatto solo di strutture, ora abbellite e accoglienti, ma di persone. Giovani che decidono liberamente di far parte di questa comunità ecclesiale in vista del ministero ordinato. La realtà del Seminario è cambiata, in questi anni post-conciliari. I ricordi di un passato non lontano spesso imprimono un’idea che non corrisponde più a quello che oggi si sta vivendo. Per rendervi partecipi della nostra vita abbiamo pensato di descrivervi il cammino educativo del Seminario nelle sue principali tappe. 

 

 

I giovani del Seminario sono quelli che la Chiesa diocesana manda. 

“Chiesa diocesana” è un termine ampio. Meglio dire: quelli che le nostre comunità particolari inviano. E dietro ogni storia di giovani chiamati vi sono preti, ma non solo: famiglie, catechisti, amici, gruppi cristiani, associazioni, movimenti, attenti nel promuovere, non solo una vita cristiana ed evangelica generica, ma itinerari personali di fede. 

Dove c’è questa passione per le persone, passione che la Chiesa intera assume, vi sono i frutti. E questo non dipende dalla santità personale. Quanti preti santi sono morti senza avere un seminarista nella propria parrocchia. Non è più tempo solo di una santità individuale che evangelizza e fa nascere vocazioni. E' il momento di far crescere credenti che vogliono comunicare la fede, che desiderano trasmetterla ad altri, che vogliono educare a costo di rinunciare a successi a buon mercato. Sappiamo che la grazia di Dio supera ogni attesa umana e tutti i progetti vocazionali teorici; l’amore per il Signore “normalmente” segue processi di crescita graduale, di conversione quotidiana e di vita ordinaria. Questo non avviene se le nostre comunità delegano ad esperti il dovere di chiamare, di accompagnare, e di educare alla fede e alla chiamata personale.

 

I giovani del seminario sono quelli che ricevono una esplicita proposta. 

Sembrerebbe che una delle virtù che favoriscono la risposta ad una chiamata sia proprio la «parresia» (“libertà di parola”), cioè il coraggio di fare una proposta esplicita. Semplicemente chi risponde lo fa perché qualcuno ha domandato loro: “Non hai mai pensato di fare il prete?”. Vale sempre il fatto che il giovane si misura non in astratto ma su una proposta chiara. E il giovane è quello che c’è e che si incontra in ogni ambiente e che è attratto dalla radicalità della vita cristiana. 

La proposta in quanto tale non fa la vocazione ma la pone in atto, costringe il giovane ad esprimersi, lo costringe a comprendere che nella vita bisogna fare delle scelte. E a farle davanti a Dio. 

I giovani del Seminario sono quelli che rispondono ad una chiamata. 

Non sono i migliori fra i giovani della diocesi, i più bravi e capaci. Sono semplicemente quelli che “ci stanno” e, con generosità, con un poco di idealità e tanto coraggio, rispondono di sì. Spesso non hanno il consenso degli amici, e neppure quello della famiglia. Ormai sono quasi tutti adulti (sopra i 21 anni), con esperienze varie di vita. A volte si presentano a digiuno di itinerari di fede ordinari, di catechesi, di carità, di liturgia, semplicemente perché non l’hanno vissuta se non soltanto fino all’età pre-adolescenziale. E il cammino parte da qui. Questa è la fatica del Seminario di oggi. Questi sono i giovani che bussano alla porta del Seminario: ricchi di esperienze umane e di fede ma anche di storie che li hanno già segnati. Compito educativo del Seminario è quello di non dare nulla per scontato, di fare lo sforzo di comprendere, di avere un occhio attento alla persona chiamata e a quello che la Chiesa locale e universale chiede al prete di oggi e del prossimo futuro. 

«E' tempo di non sognare più il “seminarista modello” ma di imparare ad accogliere ed accompagnare i giovani “che Dio ci dona”» (card. Lustiger). 

Andrea Caelli 

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ANAGRAFE PARROCCHIALE

Hanno raggiunto la Casa del Padre: 

1. Parodi Maria, di anni 92, 
deceduta il 18-12-2002 

2. Manzi Domenica, di anni 78, 
deceduta il 19-12-2002 

3. Della Torre Francesco, di anni 72,
deceduto il 2-2-2003 

4. Cagni Americo, di anni 88, 
deceduto il 7-2-2003 

5. Bolgeri Alfonsina, di anni 96, 
deceduta il 10-4-2003 

6. Bruni Angelo, di anni 72, 
deceduto il 15-4-2003 

7. Danielli Ermanno, di anni 63, 
deceduto il 7-6-2003 

8. Buzzoni Maria Teresa, di anni 72, 
deceduta il 7-6-2003 

9. Venini Giuseppina, di anni 88, 
deceduta il 11-6-2003 

10. Danielli Osvaldo, di anni 74, 
deceduto il 20-6-2003 

11. Capelli Emilio, di anni 83, 
deceduto il 22-6-2003 

(San Martino) 

12. Aondio Cesarina, di anni 93, 
deceduta il 27-6-2003 

13. Sala Edoardo, di anni 92, 
deceduto il 28-6-2003 

Hanno ricevuto il Sacramento del Battesimo: 

1. Mazza Andrea Edoardo, di Christian e di Di Vittorio Tina, 
battezzato il 2-2-2003 

2. Perlini Eleonora, di Ermes e di Bruni Stefania, 
battezzata il 2-2-2003 

3. Sala Christian, di Giuseppe e di Orio Carmen, 
battezzato il 9-2-2003 

4. Busnelli Ricki, di Oscar e di Paolini Venusia, 
battezzato il 4-3-2003 

5. Gitti Gaia, di Antonio e di Erba Moira, 
battezzata il 11-5-2003 

6. Curti Alex, di William e di Locatelli Raffaella, 
battezzato il 11-5-2003 

7. Boggioni Benedetta, di Piermario e di Raffaldoni Silvia, 
battezzata il 11-5-2003 

 

Si sono uniti in Matrimonio: 

1. Giandolo Arabella con Delbello Giorgio (Trieste), 
il 24-5-2003 

 

 

MARIA ASSUNTA IN CIELO 

PREGA PER NOI ! 

 

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