Il
Giornale
della Parrocchia
Bollettino
Informativo della Comunità - Anno 2003
- Numero 2
La lettera di
Don Lucio Festa dell'Assunta |
Preparazione alla solennità |
Santa
Cresima e 1° Comunione |
GREST
2003 Una serata speciale Riflettiamo un po' La preghiera con cui si è conclusa la serata |
Camminata
della Speranza |
Una storia d'altri tempi |
Vita
parrocchiale della zona pastorale Chi sono i giovani del Seminario |
Anagrafe
Parrocchiale |
Volendo tenere sempre come punto di riferimento la Festa della Chiesa Parrocchiale, vorrei proporre ancora una volta una breve riflessione sulla nostra PARTECIPAZIONE. Ci sarebbe da dire molto su questo termine, ma fermiamoci solo a questo: vale la pena saperlo vivere!! Ed è forse qui una nostra grande difficoltà: saper vivere bene un così grande impegno. Perché parlo di impegno? Perché partecipare vuol dire impegnarsi per realizzare qualcosa insieme, non è solo stare a guardare come spesso noi facciamo. Partecipare vuol dire dare il proprio tempo, vuol dire essere presenti, vuol dire essere coloro che si propongono e non solo si fanno chiamare! Spesso, e forse con errore, intendiamo che partecipare voglia solo dire essere presente in qualche modo, stare a guardare, essere coloro che osservano senza sentirsi per niente coinvolti da quello che sta succedendo. Così capita durante le Messe a cui noi "partecipiamo": siamo lì, ben presenti, ma non siamo per niente coinvolti da ciò che sta succedendo. Il nostro corpo è lì ma la nostra mente è ben lontana, pensa ad altro, ciò che vien detto non ci tocca per niente, quello che viene fatto sull'altare non tocca la nostra vita .... Per non parlare poi delle iniziative che vengono realizzate dalla Parrocchia. Quanti di noi si sentono veramente partecipi? Quanti di noi si sentono veramente coinvolti? Spesso stiamo solo a guardare, a criticare ( e questo lo sappiamo fare molto bene!! ), ma è difficile che ci proponiamo per aiutare, per dare una mano, per non stare solo a guardare!! E' molto più semplice e facile stare a guardare, non lasciarsi convolgere, trovare le solite scuse che adoperiamo: "Non ho tempo", "Non riesco", "Non tocca a me", Così lasciamo sempre a qualcuno la fatica e l'onere di impegnarsi, di darsi da fare Come Comunità dobbiamo ancora crescere parecchio, abbiamo ancora bisogno che qualcuno ogni tanto ci "tiri le orecchie" per saper dare la nostra partecipazione alle attività della parrocchia! Affrontando questo discorso da cristiani, credo che Gesù sia molto di esempio per noi: non si è mai tirato indietro, non è mai stato a guardare e basta, non ha lasciato solo agli altri le responsabilità .... Anzi, si è caricato di tutti i nostri peccati, li ha portati fino alla Croce, è morto in Croce per noi. Ha mostrato ai suoi discepoli come dovevano comportarsi di fronte alle necessità, a coloro che domandavano qualcosa |
Ammettiamolo: se ci comportiamo così verso la parrocchia, non possiamo dire di "amare" la parrocchia; ci serve solo quando ne abbiamo bisogno (battesimo, matrimoni, funerali, .. documenti di chiesa), ma poi ce ne disinteressiamo completamente ..! « Abbiamo altro a cui pensare! », « Abbiamo altro di cui preoccuparci! » Spesso sento dire così, o mi accorgo che è quello che si pensa. Fra pochi giorni sarà la Solennità dell'Assunta: Lei stessa ci può insegnare cosa vuol dire "partecipare". E non solo ad una piccola attività o alla Messa; lei ce lo insegna partendo dalla sua stessa vita, dalla sua stessa esistenza, una esistenza completamente donata per noi uomini. Una esistenza che vuole "partecipare" al progetto di Dio sull'uomo. E se Maria fosse rimasta solo a guardare, come spesso facciamo noi? Se avesse detto: «Mi costa troppo, non ho né tempo né voglia di impegnarmi», dove saremmo noi oggi? Lei sì ci dimostra di amare Dio e l'uomo; col nostro comportamento non sempre dimostriamo di amare l'uomo e la nostra parrocchia!! Lei non ha detto «ho altro da fare!», ma ha detto: «io ci sono, sono qui, puoi contare su di me!!». Dovrebbe essere quello che ognuno di noi dice quando ci sono attività in parrocchia (che sono ben poche!): «io ci sono, conta su di me, non mi tiro indietro!». Nella nostra crescita umana e cristiana proviamo a guadare che fine ha fatto la nostra PARTECIPAZIONE; e se gli altri parlano alle spalle, e parlano male di noi .., bhe, poco importa. Anche Gesù l'hanno preso per matto! Non credo che ciò che dice male di noi la gente possa preoccuparci più di tanto: rispondiamo con i nostri gesti, sarà la più bella risposta.
Il Parroco Don Lucio Fasoli
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Domenica 3 agosto Domenica 10 agosto Domenica 17 agosto ore 18.00 S. Messa Festiva a Montuglio Lunedì 4 agosto ore 20.00: S. Rosario - S. Messa a Rezzonico Confessioni Martedì 5 agosto ore 20.00: S. Rosario - S. Messa in parrocchia Mercoledì 6 agosto ore 9.00: S. Rosario - S. Messa a Carcente Confessioni dalle ore 10.00: Visita ammalati ore 20.00: S. Rosario - S. Messa a Roncate Confessioni Giovedì 7 agosto ore 20.00: S. Rosario S. Messa in Parrocchia Venerdì 8 agosto ore 9.00: S. Rosario - S. Messa a Treccione Confessioni dalle ore 10.00: Visita ammalati dalle ore 14.30: Benedizione della Famiglie a Maso - Camnasco ore 20.00: S. Rosario - S. Messa in Parrocchia Sabato 9 agosto: Orario solito Domenica 10 agosto: FESTA DI SAN ROCCO A CARCENTE ore 9.00: S. Messa a Carcente (sospesa a S. Martino) ore 15.00: Preghiera al termine: INCANTO DEI CANESTRI Lunedì 11 agosto ore 9.00: S. Rosario S. Messa a Carcente dalle ore 10.00: Benedizione delle Famiglie a Carcente dalle ore 14.30: Benedizione delle Famiglie a Carcente in Parrocchia: ore 20.30 : CELEBRAZIONE COMUNITARIA DELLA PENITENZA
Martedì 12 agosto ore 9.00: S. Rosario - S. Messa a Treccione dalle ore 14.30: Benedizione delle Famiglie a Treccione ore 20.00: S. Rosario - S. Messa in parrocchia Mercoledì 13 agosto ore 9.00: S. Rosario - S. Messa in Parrocchia dalle ore 14.30: Benedizione delle Famiglie a S. Martino Giovedì 14 agosto ore 9.00: S. Rosario - S. Messa in Parrocchia CONFESSIONI NEL POMERIGGIO VENERDÌ 15 AGOSTO 2003 SOLENNITÀ DI MARIA ASSUNTA IN CIELO ore 8.00: Confessioni a S. Martino ore 8.30: S. Messa a S. Martino ore 10.00: S. MESSA SOLENNE CANTATA IN PARROCCHIA al termine: INCANTO DEI CANESTRI ore 20.00: S. Messa in Parrocchia ore 20.30: PROCESSIONE CON LA STATUA DELLA MADONNA dal Piazzale della Chiesa al Piazzale del Comune e ritorno ore 21.00: ESTRAZIONE BIGLIETTI SOTTOSCRIZIONE A PREMI Sabato 16 agosto: ore 17.00 S. Messa Prefestiva a Lucena ore 18.30: S. Messa Prefestiva in Parrocchia Domenica 17 agosto: ORARIO SOLITO
altri appuntamenti
Sabato 13 settembre: INIZIO ORARIO INVERNALE S. Messa Feriale: ore 17.00 S. Messa Prefestiva in Parrocchia: ore 17.30 S. Messa Vespertina (domenica sera): ore 18.00
Domenica 14 settembre: FESTA DI S. CROCE A TRECCIONE ore 9.00: S. Messa a Treccione (sospesa a S. Martino) ore 14.00: momento di preghiera ai piedi della Santa Croce al termine: INCANTO DEI CANESTRI Mercoledì 17 settembre: INIZIO CATECHISMO MEDIE Giovedì 18 settembre: INIZIO CATECHISMO ELEMENTARI Venerdì 3 ottobre: Tutti i primi venerdì del mese ore 16.00: ADORAZIONE EUCARISTICA in Parrocchia ore 17.00: S. Messa in Onore a Maria Domenica 5 ottobre: FESTA DELLA MADONNA del ROSARIO Sabato 4: S. Messa prefestiva in Parrocchia: SOSPESA ore 10.30: S. Messa Solenne in Parrocchia al termine: INCANTO DEI CANESTRI Sabato 1 novembre: SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI Venerdì 31 ottobre: S. Messa Prefestiva in Parrocchia SOSPESA ore 9.00: S. Messa a S. Martino ore 10.30: S. Messa in Parrocchia ore 14.00: Visita al Cimitero di S. Martino ore 15.00: Visita al Cimitero di S. Maria ore 18.00: S. Messa SOSPESA Domenica 2 novembre: TUTTI I DEFUNTI ORARIO SOLITO DELLE SANTE MESSE Domenica 9 novembre: FESTA DI S. MARTINO ore 9.00: S. Messa a S. Martino ore 14.30: Momento di preghiera in ricordo del Santo al termine: INCANTO DEI CANESTRI Lunedì 8 dicembre: SOLENNITÀ IMMACOLATA CONCEZIONE ore 9.00: S. Messa a Lucena al termine: INCANTO DEI CANESTRI ore 14.30: Momento di preghiera Domenica 14 dicembre: FESTA DI S. LUCIA A GALLIO ore 9.00: S. Messa a Gallio ore 14.00: Momento di preghiera in Onore della Santa al termine: INCANTO DEI CANESTRI Mercoledì 31 dicembre 2003 ore 17.30: in Parrocchia SOLENNE S. MESSA CON RINGRAZIAMENTO
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Santa Cresima e Prima Comunione
Santa Cresima Sabato, 26 aprile 2003, nella chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta in San Siro, Elisa Angelinetta, Michela Arrigoni, Simone Barili, Valentina Borghi, Alessio Cefis, Michael De Lorenzi, Jessenia Garovo, Sara Marconi, Laura Montini, Marco Parravicini, Emanuele Piras, Simone Righetti, nella celebrazione del Sacramento della Cresima, hanno rinnovato le promesse battesimali di rinuncia a Satana e a tutte le sue opere e seduzioni, e di adesione alla fede in Dio, Padre Onnipotente, in Gesù Cristo suo unico Figlio, nello Spirito Santo e nella Santa Chiesa Cattolica. Queste promesse sono state fatte per loro in occasione del Battesimo, dai loro genitori. Mons. Modenesi ha invocato lo Spirito Santo, perché i suoi sette santi doni scendano copiosi sui cresimandi, rendendo ciascuno conforme a Cristo. I ragazzi hanno seguito la cerimonia con attenzione ed emozione, in modo particolare quando sono stati segnati dal Vicario del Vescovo, con l'Olio Crisma, sigillo del dono dello Spirito Santo. I fedeli che gremivano la chiesa hanno partecipato alla Santa Messa e alla liturgia della Cresima, pregando perché questi ragazzi e ragazze della nostra Comunità, fortificati nella fede con il Sacramento ricevuto, siano esempio nella loro vita delle virtù cristiane.
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Prima Comunione Raccontare, di anno in anno, le ricorrenze della vita Parrocchiale, si corre il rischio di ripetersi. Non è questa la mia intenzione: vorrei semplicemente riportare questi eventi per poter riflettere insieme e non passarli, come spesso capita, nel "dimenticatoio" appena terminati. Sono eventi importanti per la nostra vita parrocchiale, tant'è che ognuno di noi si sente coinvolto anche se non direttamente. Ognuno "sente" nella propria esperienza di vita comunitaria, che questi momenti sono irripetibili, che segnano la nostra esperienza, forse più adesso, da adulti, che non quando eravamo bambini e li abbiamo vissuti in prima persona. Ed allora è giusto che come adulti ci poniamo di fronte a questi bambini e bambine, a coloro che per la prima volta hanno incontrato Gesù Eucarestia e ci domandiamo: «Ma io ci credo veramente? Ma io sono di esempio per loro, un esempio positivo, un aiuto alla loro crescita umana e spirituale, o sono come una pietra d'inciampo?». E' importante questo perché Dio ce ne domanderà conto! Abbiamo una responsabilità, davanti a Dio e davanti agli uomini: non possiamo negarlo! Se lo neghiamo, neghiamo il fatto di essere cristiani, di credere che l'Eucarestia è fondamentale per la nostra vita, di credere che incontrare Cristo nella Messa sia un fatto unico a cui non possiamo rinunciare!! Una comunità cristiana adulta nella fede ha bisogno di incontrarsi, di pregare insieme, di verificare la propria fede, di sentirsi stimolata dalla Parola di Dio, di valutare il proprio cammino di crescita spirituale. Ma se dimentichiamo la Messa, se l'incontro con Gesù diventa solo un fatto personale e ben staccato dalla vita .. come facciamo? Ce lo siamo domandati? |
Dopo averci sopportati per tre settimane, eccoci di nuovo!! Pensavate di
esservi liberati di noi quel venerdì sera alle 22.00, invece
siamo ancora
qui! Speravamo di trovarci di fronte a teneri e calmi bambini ma ci sbagliavamo di grosso e oltre ad essere scatenati e instancabili, eravate anche numerosissimi!! Il 10 giugno siamo salpati su una grande nave chiamata GREST per vivere insieme un'avventura simile a quella di San Paolo. Infatti il tema riguardava i suoi viaggi, non numerosi ma significativi, come abbiamo ascoltato nel momento di preghiera di ogni giornata. Gesù ci ha ricordato quanto sia importante saper stare insieme rispettandoci, un insegnamento che abbiamo accolto e trasmesso anche a voi ragazzi del GREST, che avete imparato a sopportarvi (ogni tanto!). |
Non sono mancati dei nuovi giochi ma come ci aspettavamo il più richiesto è stato “Numeri”, che ci ha fatto compagnia per tutte quelle giornate afose, stancanti (e piene di tafani) passate ai monti e alle Pianure di Loveno. Come se non bastasse il caldo torrido di S. Siro (intendiamo il nostro paese e non lo stadio), abbiamo intrapreso il lungo e faticoso viaggio in bus e in funicolare verso Brunate. Dopo 1.000.000 di minuti sotto il sole cocente siamo giunti a destinazione purtroppo senza nessun disperso scherziamo!! Ma dite la verità! La giornata più fresca è stata al parco acquatico di Caneva. Vi siete sfogati al massimo e anche noi ci siamo rilassati e divertiti tra gli scivoli, pensando già a una serata speciale venerdì 27 giugno! |
Dopo i chili di pizza, di patatine e di buonissimi dolci, la serata è stata inaugurare dallintonato(?!) inno del GREST cantato da voi ragazzi. Sono seguiti gli splendidi balletti e le divertenti scenette interpretate da chi se non da noi? Ovviamente non siamo così vanitosi anche se speriamo che la serata sia stata di vostro gradimento. Questa esperienza ci è costata parecchia fatica ma ne è valsa la pena perché grazie allaiuto di altre persone abbiamo capito che fare il GREST vuol dire divertire anche se costa qualche sacrificio (come dice il don: A voi lonore e lonere). Approfittiamo per ringraziare tutti i genitori che ci hanno aiutato ad avere sempre delle giornate divertenti e ben organizzate. E un grazie anche per il regalo! Vi aspettiamo lanno prossimo sempre più numerosi, ma vi preghiamo non superate i 1000 !!!!! CIAO! Gli Animatori. |
UNA SERATA ... SPECIALE !! Finalmente venerdì 27 siamo giunti all'ultima serata di Grest che noi animatori abbiamo atteso per 3 settimane, allietati dal lieve sussurro di voce di un omino in procinto dei 60", il quale vanta una folta chioma castana. Il sussurro echeggiava tra le mura dell'oratorio e non cambiava mai di una virgola, sempre la solita frase: « Tutto pronto per l'ultima serata? ». Cosa poteva essere pronto il primo giorno di Grest? Ma l'omino è pretenzioso e allora, dopo frenetiche giornate con i bambini, anche la sera ci toccava vedere il suo viso che ripeteva la frase magica, mentre, tra uno sbadiglio e l'altro, i preparativi proseguivano molto lentamente. I balletti, le canzoni e anche le scenette, Piedi schiacciati, sudate, e tante fatica ma vissuta in compagnia e con tanta gioia, ci hanno portato, speriamo, ad un magnifico spettacolo. Dopo un'abbuffata in compagnia, ricca di pizze e bibite, la serata è iniziata, aimè per noi!, con un discorso di don Lucio. All'apertura del sipario, tutti i ragazzi hanno intonato l'Inno che, come tutti gli altri anni, ci ha accompagnato lungo le tre settimane e il cui titolo è: "Party con me". Poi è stata la volta di noi animatori, che ci siamo lanciati in un bizzarro balletto sulle note di De Andrè, vestiti da contadini. Successivamente, per animare la serata, ci siamo calati nei panni dei protagonisti della pubblicità, reinterpretandole tutte in modo ironico, e a volte molto, ma molto bizzarro. Vi ricorderete di sicuro di un'esuberante vecchietta, una sfortunata ingessata, un'altra sorridente giocatrice di pallavolo, un furioso allenatore, un musicista assassino .. e non potevano mancare i 7 peccati di Magnum !! Dopo un'esibizione da attori "professionisti", ci siamo immedesimati nel ruolo di famosi cantanti e chitarristi intonando alcuni famosi brani, come "La guerra di Piero", "Piccola Kety", "La canzone del sole", "Geordy", Infine, per concludere in bellezza, ci siamo esibiti nel balletto di "Chihuahua", molto gradito da tutti. Speriamo davvero che vi siate divertiti .. o per lo meno abbiate passato una serata diversa; perciò buone vacanze e arrivederci all'anno prossimo!!! Sere - Silvi - Vale |
Riflettiamo un po' FARE LANIMATORE DI GREST E ORATORIO NON E COME ANIMARE IN UNA COLONIA, O IN UN ALTRO CENTRO ESTIVO: CE DI MEZZO DIO CHE CAMBIA TUTTO!! SIAMO CHIAMATI A TRASMETTERE IL BENE CHE DIO CI VUOLE AD ALTRE PERSONE. Questo è il pensiero con cui noi animatori abbiamo iniziato una particolare serata in compagnia di Tamara, animatrice da anni del GREST di Berbenno. Già da qualche giorno don Lucio ce ne parlava (frasi del tipo: Dovete esserci altrimenti vi uccido!) ma la parola parlava è dir troppo perché fino alla fine è rimasta una cosa TOP SECRET, ma si vedeva che per lui era importante la nostra partecipazione. Ci aspettavamo un momento di riflessione nella preghiera invece no! La riflessione cè stata ma attraverso dei giochi allegri e divertenti con i quali Tamara ha voluto farci capire limportanza del nostro ruolo tra i ragazzi. Con lei abbiamo approfondito alcuni aspetti necessari per rendere più sereni i rapporti con gli altri. Occorre in primo luogo larmonia tra gli animatori basata sul rispetto delle idee di tutti. Anche con don Lucio è fondamentale una buona intesa, perché anche se lui rappresenta la guida ha bisogno della nostra collaborazione. Siamo un esempio per i ragazzi del GREST: questo è il pensiero più forte che deve sempre ispirare il nostro comportamento. La nostra presenza non deve esaurirsi con lultimo giorno di GREST, ma sarebbe bello mantenere vivi i rapporti che si sono costruiti in poco più di un mese anche durante lanno vivendo insieme altre giornate. Questo incontro con Tamara ci ha insegnato che, a volte, per migliorarsi è necessario un breve esame di coscienza per capire in cosa consiste il nostro stare con gli altri. |
La preghiera Signore, aiutami ad essere per tutti un amico, che attende senza stancarsi, che accoglie con bontà, che dà con amore, che ascolta senza fatica, che ringrazia con gioia. Un amico che si è sempre certi di trovare quando se ne ha bisogno. Aiutami ad essere una presenza sicura, a cui ci si può rivolgere quando lo si desidera; ad offrire unamicizia riposante, ad irradiare una pace gioiosa, la tua pace, Signore. Fa che io sia disponibile ed accogliente soprattutto verso i più deboli e indifesi, così senza compiere opere straordinarie, io potrò aiutare gli altri a sentirti più vicino, Signore della tenerezza. Miky - Anto |
Allinterno delliniziativa provinciale di PRIMAVERAFESTA, promossa per il 4° anno consecutivo dal Forum Comasco del Terzo Settore e dal Centro Servizi del Volontariato, si è inserita lormai tradizionale Camminata della Speranza che, da sei anni, vede confluire a Plesio, attraverso la rete delle nostre antiche strade e mulattiere, gruppi gioiosi di persone attente ed impegnate nei più svariati settori della solidarietà e della pace. Filo conduttore dellevento provinciale, conclusosi l8 giugno in Piazza Cavour a Como con la Festa del Volontariato a cui hanno aderito ben 131 tra organizzazioni, gruppi, cooperative, associazioni no profit , era il tema MAI PIÙ BARRIERE in sintonia con l U.E che ha dichiarato il 2003 Anno Europeo delle Persone con Disabilità. A livello territoriale, nel distretto di Menaggio, il tema è stato declinato dalle varie realtà associative e cooperative che vi hanno partecipato secondo lambito specifico di ognuna. Domenica 4 maggio, a Plesio, nel grande ed accogliente spazio della Pro Loco, fin dal mattino si potevano visitare gli stands documentativi allestiti con originalità dalle organizzazioni locali del terzo settore. Sotto una lunga e multicolore bandiera arcobaleno su cui campeggiava la scritta MAI PIÙ BARRIERE, lo stand della Cooperativa La Vigna lo ha così completato nel lavoro; la Cooperativa Azalea verso i disabili; lAssociazione A.n.f.f.a.s - C.r.h di Grandola verso i portatori di handicap; il C.I.F nelle culture; il Gruppo Vincenziano verso i poveri; il Gruppo Volontari Madre Margherita Caiani verso gli ammalati e gli anziani; lAssociazione Il Cerino tra i popoli; lAssociazione In Viaggio nellinformazione e nel commercio verso il Sud del Mondo. |
Coordinata dalla Commissione Caritas Tremezzina, lintera giornata si è sviluppata nel segno della amicizia e della festa ed ha avuto il momento più forte e significativo nella celebrazione eucaristica che ha riunito attorno allaltare tante diversità facendo unità in Cristo. Altro motivo di unità della giornata è stato limpegno condiviso dalle realtà associative partecipanti e da tutte le persone presenti di devolvere le offerte raccolte a vario titolo per la Casa S. Vincenzo di Sarajevo dove verranno accolti gli ammalati anziani e abbandonati della città. Sono ancora molti i lavori di ristrutturazione da eseguire nella casa e, più passa il tempo, più premono altre urgenze e si dimenticano quelle irrisolte. Ma chi ha visto, rivisto, conosciuto e vissuto in luoghi di guerra ha il compito di ricordare e di far ricordare. Così continua a fare don Renzo Scapolo, anche se ciò può, a volte, scomodare.
Una annotazione a margine di soddisfazione, è la presenza consolidata del
gruppo di Santa Maria Rezzonico. In assoluto il più numeroso, il più differenziato
per letà e la composizione dei partecipanti, il più allegro ed instancabile
che si snoda ciarliero nel bosco tra Carcente e Breglia, dopo la corroborante
seconda colazione al Circolino di Carcente ed in attesa del dolce ristoro
alla Casa Petazzi di Breglia. A proposito: lanno prossimo ci converrà
darci appuntamento addirittura a Carcente e fare gruppo da lì, così a Carcente
ognuno ci arriva come vuole. Proprio come a volte cantiamo: «Siamo arrivati...
da mille strade diverse, in mille modi diversi
»
L. Bruni
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C'era una volta una famiglia che viveva in un paesetto della nostra montagna. Non era ricca, ma era dignitosa e timorata di Dio, come tante nel periodo a cavallo fra le due guerre mondiali. Il padre lavorava a Dongo, la madre badava ai figli e lavorava la campagna. Quando nacque il quarto figlio, in casa, come si usava allora, chiamò a sé il maggiore di 10 anni e gli affidò un compito: «Corri, nin, va dal pa' e dich ch'è nasü un tus!». Si trattava di raggiungere Dongo a piedi (dista 7 chilometri sulla statale). Il ragazzetto corse per la mulattiera giù verso Rezzonico fino al "giseau", a pochi metri dalla Strada Statale. Raggiungere a piedi Dongo o prendere la corriera? Il ragazzo era senza una lira. Si girò verso la statua della Madonna e stranamente vide sparsi sul pavimento della cappellina dei soldi. Li raccolse e salì sulla prima corriera di passaggio. Quel ragazzo ora è un pensionato che ricorda l'aiuto ricevuto. Confida quasi arrossendo: «in cuor mio promisi che li avrei restituiti quei soldi, appena mi sarebbe stato possibile. E così feci». |
La cappellina è quasi fatiscente: le infiltrazioni d'acqua dal tetto e l'umidità hanno rovinato tutto, anche le tre statue che l'adornano. E' necessario un massiccio intervento di restauro. Il lontano ricordo e un forte desiderio di riconoscenza spronano il pensionato ad agire: chiede aiuto ad altri pensionati. Ognuno mette a disposizione le proprie capacità lavorative e il tempo necessario. La cappellina ora è uno splendore ed è un invito alla preghiera. L'ambiente circostante è cambiato, non è più idilliaco come un tempo. Anche l'animo umano è cambiato, ma nel profondo ha bisogno di risposte ai tanti perché della vita, oggi come ieri. La Madonna, misericordiosa e premurosa, accoglie le suppliche di ciascun viandante e intercede presso Dio. In questo momento è sicuramente attenta anche alle preghiere che in silenzio le vengono elevate da tutte le famiglie della nostra Comunità che hanno i loro cari sofferenti. Dada Langella |
Come tutti credo sappiano già, due parrocchie delle nostra Zona Pastorale
in questi mesi avranno il cambio del Parroco: Loveno e Tremezzo. Presento
questa riflessione di don Andrea Caelli, Padre Spirituale del Seminario
Maggiore.
Chi sono i giovani del Seminario? Talvolta, forse, si può avere limpressione che il Seminario sia ancora un mondo sconosciuto per la maggior parte dei fedeli della nostra diocesi. Qualcuno ne sente parlare solo in occasione della ristrutturazione delledificio. Tutti infatti collaborano per laiuto economico ma non tutti i preti e i laici vengono a contatto con esso. Il fatto poi di essere in una posizione geografica così decentrata rispetto al resto della diocesi non facilita il contatto e la conoscenza. Ma il Seminario non è fatto solo di strutture, ora abbellite e accoglienti, ma di persone. Giovani che decidono liberamente di far parte di questa comunità ecclesiale in vista del ministero ordinato. La realtà del Seminario è cambiata, in questi anni post-conciliari. I ricordi di un passato non lontano spesso imprimono unidea che non corrisponde più a quello che oggi si sta vivendo. Per rendervi partecipi della nostra vita abbiamo pensato di descrivervi il cammino educativo del Seminario nelle sue principali tappe.
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I giovani del Seminario sono quelli che la Chiesa diocesana manda. Chiesa diocesana è un termine ampio. Meglio dire: quelli che le nostre comunità particolari inviano. E dietro ogni storia di giovani chiamati vi sono preti, ma non solo: famiglie, catechisti, amici, gruppi cristiani, associazioni, movimenti, attenti nel promuovere, non solo una vita cristiana ed evangelica generica, ma itinerari personali di fede. Dove cè questa passione per le persone, passione che la Chiesa intera assume, vi sono i frutti. E questo non dipende dalla santità personale. Quanti preti santi sono morti senza avere un seminarista nella propria parrocchia. Non è più tempo solo di una santità individuale che evangelizza e fa nascere vocazioni. E' il momento di far crescere credenti che vogliono comunicare la fede, che desiderano trasmetterla ad altri, che vogliono educare a costo di rinunciare a successi a buon mercato. Sappiamo che la grazia di Dio supera ogni attesa umana e tutti i progetti vocazionali teorici; lamore per il Signore normalmente segue processi di crescita graduale, di conversione quotidiana e di vita ordinaria. Questo non avviene se le nostre comunità delegano ad esperti il dovere di chiamare, di accompagnare, e di educare alla fede e alla chiamata personale.
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I giovani del seminario sono quelli che ricevono una esplicita proposta. Sembrerebbe che una delle virtù che favoriscono la risposta ad una chiamata sia proprio la «parresia» (libertà di parola), cioè il coraggio di fare una proposta esplicita. Semplicemente chi risponde lo fa perché qualcuno ha domandato loro: Non hai mai pensato di fare il prete?. Vale sempre il fatto che il giovane si misura non in astratto ma su una proposta chiara. E il giovane è quello che cè e che si incontra in ogni ambiente e che è attratto dalla radicalità della vita cristiana. La proposta in quanto tale non fa la vocazione ma la pone in atto, costringe il giovane ad esprimersi, lo costringe a comprendere che nella vita bisogna fare delle scelte. E a farle davanti a Dio. I giovani del Seminario sono quelli che rispondono ad una chiamata. Non sono i migliori fra i giovani della diocesi, i più bravi e capaci. Sono semplicemente quelli che ci stanno e, con generosità, con un poco di idealità e tanto coraggio, rispondono di sì. Spesso non hanno il consenso degli amici, e neppure quello della famiglia. Ormai sono quasi tutti adulti (sopra i 21 anni), con esperienze varie di vita. A volte si presentano a digiuno di itinerari di fede ordinari, di catechesi, di carità, di liturgia, semplicemente perché non lhanno vissuta se non soltanto fino alletà pre-adolescenziale. E il cammino parte da qui. Questa è la fatica del Seminario di oggi. Questi sono i giovani che bussano alla porta del Seminario: ricchi di esperienze umane e di fede ma anche di storie che li hanno già segnati. Compito educativo del Seminario è quello di non dare nulla per scontato, di fare lo sforzo di comprendere, di avere un occhio attento alla persona chiamata e a quello che la Chiesa locale e universale chiede al prete di oggi e del prossimo futuro. «E' tempo di non sognare più il seminarista modello ma di imparare ad accogliere ed accompagnare i giovani che Dio ci dona» (card. Lustiger). Andrea Caelli |
Hanno raggiunto la Casa del Padre:
1. Parodi Maria, di anni 92,
2. Manzi Domenica, di anni 78,
3. Della Torre Francesco, di anni 72,
4. Cagni Americo, di anni 88,
5. Bolgeri Alfonsina, di anni 96,
6. Bruni Angelo, di anni 72,
7. Danielli Ermanno, di anni 63,
8. Buzzoni Maria Teresa, di anni 72,
9. Venini Giuseppina, di anni 88,
10. Danielli Osvaldo, di anni 74,
11. Capelli Emilio, di anni 83, (San Martino)
12. Aondio Cesarina, di anni 93,
13. Sala Edoardo, di anni 92, |
Hanno ricevuto il Sacramento del Battesimo:
1. Mazza Andrea Edoardo, di Christian e di Di Vittorio Tina,
2. Perlini Eleonora, di Ermes e di Bruni Stefania,
3. Sala Christian, di Giuseppe e di Orio Carmen,
4. Busnelli Ricki, di Oscar e di Paolini Venusia,
5. Gitti Gaia, di Antonio e di Erba Moira,
6. Curti Alex, di William e di Locatelli Raffaella,
7. Boggioni Benedetta, di Piermario e di Raffaldoni Silvia,
Si sono uniti in Matrimonio:
1. Giandolo Arabella con Delbello Giorgio (Trieste),
MARIA ASSUNTA IN CIELO PREGA PER NOI !
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