Comitato politico per l'astensione ai referendum
 
Comunicati e Volantini

06/02/2000
 
Data referendum: c'è chi vorrebbe abolire il voto segreto.

Comunicato-denuncia del Comitato Politico per l'Astensione ai Referendum

Dopo il pronunciamento della Consulta che ha dichiarato l'ammissibilità per sette quesiti abrogativi, alcuni dei quali chiaramente lesivi di principi costituzionalmente protetti, da più parti è stata avanzata la richiesta di accorpare il voto per le regionali e per i referendum in un'unica data.
Laddove si dovesse procedere in tal senso, il CO.P.A.R. denuncia sin da ora la violazione dell'art. 48 Cost., nel quale si afferma che il voto è segreto.
Gli elettori, infatti, che volessero partecipare alla consultazione elettorale per le regionali, sarebbero costretti a manifestare esplicitamente la loro volontà di astenersi attraverso il rifiuto delle schede per i referendum. Una forma d'identificazione e, quindi, una forma di pressione indebita in grado di condizionare le scelte di comportamento permesse dall'art. 75 della Cost. per la sola consultazione referendaria.
Gli elettori debbono essere lasciati liberi di votare o di astenersi senza che si possa in qualche modo risalire, costringendoli ad un atto pubblico, ad esplicite manifestazioni di volontà.
Invitiamo quindi gli Organi istituzionali preposti a non cedere alla tentazione di alterare l'esito della consultazione referendaria con atti lesivi dei diritti civili e politici dei cittadini.


 

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