Comitato politico per l'astensione ai referendum
 
Comunicati, Interventi e Volantini


15/05/2000
 
La sconfitta dei referendum può venire soltanto dalla sinistra.

E improvvisamente... tutti astensionisti.
Ma sappiamo bene che la sconfitta dei referendum può venire soltanto dalla sinistra, quella vera.

Con l'ennesima "scelta di campo" imposta al quadro politico, la battaglia contro i referendum radicali è paradossalmente divenuta più difficile.
Le motivazioni addotte da Berlusconi per spiegare la scelta dell'astensione, impedire la rivincita al centro-sinistra, non avranno infatti presa su gran parte dell’elettorato di destra che non si farà sfuggire l'occasione di votare contro i diritti dei lavoratori, contro il diritto alla rappresentanza politica, contro i sindacati, contro i magistrati.
Mentre per coloro che intendono tenere in vita il Governo Amato a tutti i costi, il raggiungimento del quorum potrebbe costituire una vittoria in grado di far riprendere il fiato.
Questo per dire che Berlusconi non ha certamente fatto un favore a chi propone di astenersi sin dalla prima ora.
Ma proprio per questo la sinistra, quella vera, quella che difende i diritti di tutti, sia che si tratti dell'art. 18 come del diritto alla rappresentanza politica, non deve cadere nell'errore di farsi schiacciare da questa logica di contrapposizione tra il Governo e Berlusconi che nulla ha a che vedere con i referendum.

Continuare la battaglia per l'astensione, quindi, consapevoli che si può vincere soltanto se riusciremo a comunicare i NOSTRI contenuti.
Una battaglia che si può vincere soltanto se riusciremo a far capire al corpo sano della società il contenuto autoritario, antipopolare, antidemocratico e anticostituzionale dell’intera iniziativa referendaria.
Se non riusciremo in questo avremo perso, perché dalla destra del paese, nonostante tutte le contraddizioni interne al Polo, possiamo soltanto attenderci un VOTO DI DESTRA.
 

Comitato politico per l'astensione ai referendum


 

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