Una vittoria. La grande astensione ai referendum proposti dai radicali
e sostenuti dai comitati del si e del no ha sconfitto l'avanzare di una
nuova barbarie, il tentativo di farci arretrare ulteriormente dentro un
processo di americanizzazione della società, una normalizzazione
che vuole smantellare stato sociale e diritti fino a mortificare non solo
il bisogno di un'alternativa di società ma nel presente la nostra
stessa storia...
DP (Democrazia Popolare-Sinistra Unita), attraverso sit-in, manifestazioni
ed iniziative di piazza, da sola e unitariamente, partecipando all'impegno
puntuale del Comitato Politico per l'Astensione ai Referendum, si è
da subito impegnata per ostacolare i referendum anticostituzionali, antidemocratici
e asserviti ai poteri forti, all'elite dello sfruttamento e dell'oppressione,
ai dirigenti della grande organizzazione mondiale delle disuguaglianze...
Non basta: ora ci sarà chi celebrerà la vittoria e chi
tenterà, anche da sconfitto, di lavorare per massacrare ulteriormente
la nostra democrazia ed imporci quel pensiero unico che ancora una volta
(come a Seattle o nelle lotte dei nostri disoccupati, in Chiapas o nell'impegno
di una sinistra antagonista, critica, rivoluzionaria) è stato sconfitto.
DP avvierà una campagna di raccolta firme, con chi ci vuole stare,
per una giusta legge referendaria (che salvi il quorum per rispondere all'arroganza
revisionista di D'Alema ma consenta regole democratiche certe nella raccolta
di firme, nel rispetto della Costituzione, nel numero e nei tempi di votazioni
referendarie), per consentire al popolo italiano di votare anche su questioni
che aggrediscono le condizioni di vita del popolo (ici sulla prima casa,
istruzione obbligatoria gratuita, sanità gratuita ecc.: norme sulle
quali è proibito consultare gli elettori) e per quelle leggi che
rappresentano una violazione sistematica della nostra Costituzione (razzismo
e centri di detenzione, massacro dei diritti di uguaglianza, partecipazione
alle guerre, finanziamento alle scuole private, mancanza di diritti sindacali
alle realtà lavorative con pochi dipendenti eccetera).
Resistere ed avanzare per un'etica dell'essere contro quella dell'avere
è un impegno che le forze del progresso devono perseguire con tenacia
per non inseguire sul terreno spregevole dell'arretramento e del cedimento
le forze della reazione e della conservazione.
Ringraziamo gli organi di stampa e di comunicazione che in nome della
democrazia ci aiuteranno a diffondere queste informazioni e diamo appuntamento
per l'inizio della campagna che intendiamo rendere unitaria alla festa
Internazionale che si svolgerà a Roma dal 1 al 9 luglio 2000 al
parco Forte Prenestino di Roma.
Comunicazione della Segreteria Nazionale di DP
Dipartimento Stampa e Comunicazione