La passeggiata inizia dalla via Salivoli, al bivio che reca
l'indicazione per L'osservatorio astronomico. Un breve tratto di strada asfaltata in
leggera salita conduce in località Falcone dove, passato un gruppo di villette, si
presenta sulla destra, l'ampio scenario della sottostante spiaggia di Calamoresca e della
costa in direzione di Populonia con, sullo sfondo, la spiaggia dei Tufi.
La strada ampia e sterrata porta ad un bivio: il sentiero
a sinistra in salita, e quello a destra, in leggera discesa. Si tratta del punto in cui
parte e arriva il percorso circolare de promontorio che stiamo per descrivere che può
indifferentemente essere compiuto nei due sensi. Qui è descritto in senso orario, sia
perché risulta meno faticoso, sia perché offre, nel cammino, i migliori scenari del
vasto panorama.
Poche decine di metri in salita e la strada giunge ad un
pianoro da cui si dipartono tre direttrici. Di fronte si apre un largo stradello, che si
interrompe dopo circa 60 metri in un punto da dove è possibile ammirare il tratto di
costa e, in lontananza, parte della città di Piombino con la netta visione di Piazza
Bovio. Sulla Sinistra si arriva al traliccio del ripetitore televisivo, da cui è
possibile ammirare l'intero quartiere di Salivoli il tratto di costa che dalla via omonima
arriva fino alla punta di Cittadella. Sulla sinistra si vede la zona di Calamoresca, più
lontano il quartiere dei Ghiaccioni e sul colle la mole dell'ospedale di Villa Marina. Dal
pianoro prima descritto si snoda, sulla destra, il sentiero che porta verso l'Osservatorio
Astronomico.
Da qui lo sguardo spazia sull'intero canale di Piombino:
è facilmente visibile l'isoletta di Cerboli, l'isola di Palmaiola ed il suo faro, la
costa dell'Elba ed in lontananza i moti della Corsica; in giornate chiare è visibile
l'intero arcipelago. Si tratta di un punto che offre notevoli possibilità di
osservazione.
Oltrepassato l'Osservatorio Astronomico la strada giunge
ad una piazzola artificiale: è una postazione ella batteria di tiro, risalente al periodo
bellico e nel nostro percorso ne troveremo altre tre. Di forma rotonda, con al centro il
grande cerchio dei bulloni che bloccavano le torrette dei cannoni, avevano un settore di
tiro di 9 miglia marine.
All'interno della piazzola è ancora agibile un corridoio
sotterranea a ferro di cavallo con le "cellette" per le munizioni e le stanze
per l'alloggio del personale addetto al cannone.
Il percorso continua e costeggia due ripidi canaloni, non
percorribili, che dirupano fino al mare.
L'intero promontorio del Falcone è costituito da
"diabase" una roccia vulcanica di effusione sottomarina che risale al
Giurassico. I due canaloni sono coperti da un'ampia colonia di "fico degli
ottentotti" (Carpobrotus acinaciformis).
Continuando il percorso si arriva ad un punto dove si
può godere della vista ravvicinata dello scoglio che da il nome al promontorio: il
Falcone. Un buon binocolo permette di osservare alcuni cormorani ed una numerosa colonia
di gabbiani che vi nidificano. Lo scoglio del Falcone si trova di fronte all'unica
spiaggetta del promontorio, che può essere raggiunta tramite il piccolo sentiero sul lato
sinistro.
Continuando il percorso si giunge alla Casamatta. E'
questa una costruzione di due stanze, mimetizzate dalla roccia, sede della fotoelettrica
che illuminava il mare di notte e del gruppo elettrogeno che dava energia a tutta la
batteria dei quattro cannoni.
Lasciata la casamatta, lo stradello inizia a salire il
pendio lungo un viale immerso nella vegetazione. Lasciando sulla destra una profonda
depressione del terreno, sede nel periodo bellico della Polveriera fatta brillare dai
tedeschi prima della loro ritirata, si costeggia la scarpata che domina la spiaggia di
Calamoresca per rientrare, chiuso il percorso circolare, sulla strada che riporta in via
di Salivoli.
Contattaci per visite guidate! |