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IL TRAMONTO E LA LUNA NEL SILENZIO DI PUNTA FALCONE

I bambini delle quarte B e C della elementare dei Ghiaccioni ricostruiscono una gita sul promontorio.

Tema: "Osserviamo il cielo; il sorgere ed il tramontare del sole; il sorgere ed il tramontare delle costellazioni. Il cielo di notte a Punta Falcone".

 

TITOLO. UNA SERA D'AUTUNNO

Io ieri sera ho osservato il tramonto dal terrazzo di camera mia. Il sole era già in guerra con la sua acerrima nemica: la Luna. Era una lotta difficile fra i due, il sangue era sparso nel cielo, la luna con un mantello nero avanzava ed il sole, invece, con il suo mantello di luce indietreggiava, essi si insultavano più che mai. All'improvviso la luna mandò una nuvola di buio a chiamare i suoi guerrieri,(le stelle) arceri perfetti, e con una freccia colpì il sole che cadde al suolo nel mare.

Matteo Turbini e Cristian Preziosi

 

TITOLO: IL CIELO DI NOTTE A PUNTA FALCONE

Una sera d'autunno io insieme ai miei compagni siamo usciti per andare a Punta Falcone per osservare meglio le stelle. Sentivo l'odore della terra e dell'erba bagnata dall'umidità e pesticciata da tutti noi. L'odore salmastro del mare perché eravamo vicino al mare di Calamoresca, il viola delle nuvole, l'oro e l'argento delle stelle, ma anche della luna e il giallo delle lucciole. Quella sera sembrava un arcobaleno. La cupola che girava su se stessa con il suo ronzio rompeva il silenzio, noi bambini eravamo rivolti con gli occhi al cielo. Il cielo non si distingueva dal mare o viceversa e la tristezza della notte era immensa, il cuore mi batteva forte, la curiosità di guardare il cielo con il telescopio era tanta ed il soffio dei bambini mi arrivava alle guance. La luce del faro di piazza Bovio illuminava il paesaggio, le luci delle torce, illuminavano la strada su cui camminare. Le mie sensazioni sono state molte però io ricordo soprattutto il gelo sulle mie guance e sulle orecchie che dominavano tutto il mio corpo. La luce delle luna rischiariva il mare, le luci di Piombino sembravano lontane lontane ed invece erano vicinissime. Peccato che siamo poi tornati ognuno a casa propria.Questa avventura per me rimarrà indimenticabile.

Federica Toninelli, Valeria Iovine, Andrea e Giacomo Volpi

 

TITOLO: FLASHBACK

A gennaio, una sera, la luna era ben sei volte più grande e più luminosa del solito e mamma decise di farmela vedere. Quando ci siamo affacciati alla finestra per vedere la luna mi cadde l’occhio sulla costellazione di Orione. La costellazione mi ha fatto ricordare la gita all’osservatorio di Punta Falcone. Mi ricordai il telescopio di due colori: viola e blu, l’odore dell’aria mediterranea. L’astrofilo ci ha spiegato molte cose ed io ero emozionata perché scoprivo cose divertenti: non sapevo che le stelle scoppiano e prima di scoppiare diventano rosse. Mi ricordai la forma delle stelle, il rumore della cupola mentre girava, mi pareva di essere su una navicella spaziale sospesa nell’aria. Purtroppo mamma mi chiamò per andare a letto, ma il ricordo delle stelle continuò anche nella notte.

Alessia Vanni e Sara Pucci

 

TITOLO: FLASHBACK SU P. FALCONE

Ricordo con piacere l’uscita fatta a Punta Falcone, dove c’è un importante osservatorio, gestito da un gruppo di astrofili. Era una sera del mese di novembre. Tutto il nostro gruppo procedeva a piedi, lungo il viottolo. Intorno a noi era tutto buio, perciò i colori, che mi hanno colpito di più, sono stati il blu del cielo e quello lucente delle stelle. A questi si univano il colore giallo abbagliante di Saturno che mi provocava un’emozione indescrivibile, sia per la sua bellezza, sia perché non avrei mai sperato di poterlo ammirare così bene. Mentre camminavo, potevo gustare l’odore dell’erba fresca bagnata di rugiada ed i vari profumi delle diverse piante, che formano la macchia mediterranea. Inoltre il vento che sfiorava la mia pelle, mi procurava una piacevole sensazione. Il silenzio della notte veniva interrotto dalle foglie secche, che scricchiolavano sotto i nostri passi e dal soffio del vento. A questi rumori si univa quello assai più forte della cupola dell’osservatorio che girava per darci la possibilità di ammirare il cielo Giove e Saturno. Mentre aspettavo il mio turno per guardare il cielo, dentro di me si accavallavano un’infinità di sentimenti: di curiosità per quello che avrei ammirato e, nello stesso tempo, un senso di mistero e di paura. Quando la visita fu terminata ognuno di noi riprese la via di casa. Io ero molto emozionata e felice per quello che avevo veduto e per ciò che mi era stato spiegato dagli astrofili, che avevano svelato molti misteri, che circondano il mondo degli astri. Non avevo mai pensato che le stelle fossero così importanti perché non sapevo che ci hanno creati, che potessero morire e che nonostante la loro lontananza, fossero così grandi da poterle ammirare con il telescopio. In verità quella notte dormii molto agitata: probabilmente le emozioni ricevute, per me, erano state "troppo forti!".

Elisa Bardi e Claudia Busdraghi