D
Fondato
nel 1977 dal giornalista Luigi Prestinenza, tuttora Presidente, svolge da allora
una fervida attività di divulgazione scientifica e di osservazione amatoriale.
Attualmente
conta circa 150 soci. L’attività che coinvolge un po’ tutti è
l’organizzazione di iniziative che avvicinino la comunità ai temi scientifici
più attuali, con particolare attenzione al mondo della scuola. Le campagne
osservative sono svolte sia con strumenti del Gruppo che dei singoli soci. La
sede del Gruppo si trova a Catania nei pressi del centro storico, in Via L.
Capuana n.125 (tel.095-535387) ed è aperta ogni giovedì pomeriggio
non festivo. E’ a disposizione dei soci una biblioteca, una videoteca ed un
archivio fotografico, nonché, per i più esperti, alcuni telescopi
e accessori vari fotovisuali.
I
corsi di Astronomia
Ogni
anno il G.A.C. organizza:
- un
corso teorico-pratico di introduzione all’astronomia, aperto a tutti,
con lo scopo di fornire le basi per una conoscenza globale delle problematiche
astrofisiche e dei risvolti pratici (osservazioni e orientamento nella volta
celeste, funzionamento degli strumenti ottici e astrofotografia);
- un
corso teorico monografico organizzato con la collaborazione dell’Osservatorio
Astrofisico di Catania;
- I
Giovedì dell’Astronomia: corso di divulgazione scientifica nelle
scuole secondarie patrocinato dalla Provincia Regionale di Catania.
Nel
1997 ha avuto notevole successo un terzo corso dedicato agli studenti maturandi
che ha trattato sia temi astronomici che di Scienze della Terra. Quale Delegazione
Territoriale dell’U. A. I. è stato da poco inaugurato il Corso di Aggiornamento
per gli insegnanti "Astronomia Viva!", legalmente riconosciuto dal Ministero della
Pubblica Istruzione.
Attività
pratiche
Svolte
nell’ambito dei programmi dell’U.A.I. (Unione Astrofili
Italiani), consistono nel monitoraggio dei pianeti Venere, Marte e Giove,
nelle osservazioni di alcune stelle variabili e in attività di fotografia
astronomica.
Periodicamente
si organizzano spedizioni osservative, con particolare predilezione per gli
oggetti del profondo cielo dai siti bui delle pendici etnee. Nel versante sud
del vulcano possiamo contare su uno chalet messoci gentilmente a disposizione
dal Prof. Giuseppe Asero.
Gli
interessati alle iniziative pratiche sono pregati di frequentare la sede con
una certa assiduità.
ORGANIGRAMMA
GAC TRIENNIO 2000/2002
CONSIGLIO
DIRETTIVO
Presidente:
dott. Luigi Prestinenza
Vicepresidente e segretario: prof. Giuseppe Sperlinga
Consiglieri: sig. Davide Ferrara
rag. Emilio Lo Savio
dott. Claudia Russo
p.i. Concetto Sciuto
dott. Salvo Spampinato
Il Consiglio
Direttivo si riunisce alle ore 19 di ogni primo giovedì del mese.
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
Presidente:
dott. Attilio Consolante
Componenti: prof. Agostino Baronello
Geom. Michele Trobia
COMMISSIONE
STRUMENTI
GiuDott.
Giuseppe Marino (coordinatore)
Saverio Cammarata
Valerio Capsoni
Rag. Emilio Lo Savio
Fabio Salvaggio
Editoriale
di Luigi Prestinenza
Questo
nostro Gruppo Astrofili conta ventun anni ed è vitale come se lo sospingesse
ancora l’entusiasmo di quei lontani inizi. Più vitale ancora, direi, grazie
anche a nuovi apporti di gente preparata e motivata, giovani e meno giovani disposti
a molti sacrifici per la loro passione: levatacce, notti insonni, viaggi di lungo
corso in orari “difficili”. Non parlo di tutti, è ovvio: ma ho ancora negli
occhi e nel più grato ricordo la mobilitazione e gli sforzi dell’ultima
estate, dal lungomare al Rifugio Citelli e al Parco Gioeni, la sera delle stelle
cadenti. Se c’era per queste cose un grazie da dire, bene, lo dico adesso.
Certo, non siamo ancora al top, come organizzazione, come attrezzatura. La carenza
più grossa è quella di mancare di un posto stabile d’osservazione,
che vanamente abbiamo inseguito con diversi interlocutori negli anni passati.
Non ci arrendiamo, beninteso: anzi siamo convinti di avviarci alla meta e di raggiungerla,
prima o poi, pure in una realtà cittadina che premia e privilegia l’effimero
delle mostre, dei convegni, degli spettacoli. Chi ha mai detto, santo Cielo, che
gli Enti pubblici debbano spendere ogni anno grosse somme per organizzare cantate
in piazza e divertire la gente, sul vetusto clichè del “panem et circensem”?
Chi se non noi e pochissimi altri ci siamo battuti per giungere alla realtà
stabile di un Museo, di un Planetario, di un osservatorio civico, strumenti educativi
e didattici che non tramontano? Siamo appagati, comunque, nel costatare che l’astrofilia,
nel nostro Paese, ha fatto le ossa, che è una realtà ormai largamente
diffusa in tutte le regioni, compresa la nostra Sicilia. Che è in grado
di organizzare manifestazioni nazionali, di chiamare a sua volta il pubblico in
piazza, ma per istruirlo, interessarlo, aprirlo ad idee che nessuno gli aveva
porto. Mi è capitato più volte di ricordare che, quasi cinquant’anni
fa, quando chi scrive si permetteva i primi telescopi ed i primi contatti con
le pubblicazioni su cose celesti, gli abbonati al vecchio benemerito “Coelum”
di Horn d’Arturo a Catania eravamo non più di due. S’era nel primissimo
dopoguerra, i soldi erano pochi, le possibilità di attrezzarsi molto limitate,
soprattutto per chi stava al Sud. Oggi è molto diverso, per chi sa utilizzare
le possibilità che ci sono e mettersi in grado di condurre ricerche a livello
pressoché professionale e di approdare a risultati tanto importanti quanto
gratificanti. Certo ci vuol sempre tenacia, disponibilità, spirito d’adattamento,
capacità d’informarsi e di scegliere: ma dov’è che questo non occorre
per affermarsi, per fare qualcosa d’utile? E, a livello di comunità, di
Gruppi, occorre spirito di collaborazione, franca amicizia, capacità di
stare ciascuno al suo posto, voglia di aiutarsi a vicenda: ma dov’è che
questo non serve per far valere una collettività e avvicinarla ai propri
scopi? L’unione fa la forza: vecchio detto, ma sempre attuale. Cerchiamo di averlo
presente,di ricordarlo in ogni impegno, di restare una band of brothers, per camminare
sulle tracce della più bella e spettacolare delle scienze, e camminare
con profitto, per realizzare noi stessi, per fare migliori noi stessi e, se possibile,
chi ci viene vicino.
Luigi
Prestinenza