M 42-43, NGC 1976-1982, Nebulosa ad emissione, Nebulosa d’Orione
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45 minuti su Ektapress 1600  con Meade 2080 e guida fuori asse Lumicon (f /6.3)
Piano Provenzana (Etna) 1900 m s.l.m.
Autori: Dario Juvara e Giuseppe Marino
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A.R. 5h 35m Decl. –5° 27’   Diam. 1 grado      Dist. 1950 a.l.     M.v. 2,9        Diam. effett. 35 a.l.

M 42, insieme alla propria porzione nord chiamata M 43, è l’oggetto più famoso dell’intera volta celeste. Risulta facilmente visibile, nelle notti invernali, ad occhio nudo come un grossa stella sfocata. Il famoso ed evidente colore rosso che si manifesta nella fotografia è dovuto all’emissione dell’idrogeno, la cui lunghezza d’onda è invisibile ai nostri occhi. I sovrumani silenzi e la profondissima quiete che sembrano essere i dominatori incontrastati di ogni zona dello spazio, qui non si accompagnano ad una visione statica ed uniforme. Infatti, su scale temporali sufficientemente lunghe, la Nebulosa d’Orione risulta essere una fucina dalla quale traggono origine centinaia di nuove stelle; la zona centrale è fittamente popolata da stelle infrarosse, cioè da astri che sono in fase di contrazione gravitazionale. Successivamente inizierà la fusione nucleare e così la stella potrà finalmente emettere luce propria.