M 42, insieme
alla propria porzione nord chiamata M 43, è l’oggetto più
famoso dell’intera volta celeste. Risulta facilmente visibile, nelle notti
invernali, ad occhio nudo come un grossa stella sfocata. Il famoso ed evidente
colore rosso che si manifesta nella fotografia è dovuto all’emissione
dell’idrogeno, la cui lunghezza d’onda è invisibile ai nostri occhi.
I sovrumani silenzi e la profondissima quiete che sembrano essere i dominatori
incontrastati di ogni zona dello spazio, qui non si accompagnano ad una
visione statica ed uniforme. Infatti, su scale temporali sufficientemente
lunghe, la Nebulosa d’Orione risulta essere una fucina dalla quale traggono
origine centinaia di nuove stelle; la zona centrale è fittamente
popolata da stelle infrarosse, cioè da astri che sono in fase di
contrazione gravitazionale. Successivamente inizierà la fusione
nucleare e così la stella potrà finalmente emettere luce
propria.