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Alan  Cobham,il pilota che tracciò le rotte dell'Imperial Airways .

    La competizione tra le linee aeree iniziò a partire dalla metà degli anni  venti,ovvero dopo che  gli aerei avevano dimostrato   nella prima guerra mondiale di essere in grado di  garantire un' accettabile sicurezza . In generale questa competizione spesso si intrecciò con  quelle politiche degli stati finalizzate a marcare le aeree  di influenza .

    In Europa   Germania,Francia , Paesi Bassi e parte in Italia  iniziarono in questo periodo i voli per il Sud America ,Africa Occidentale ed i paesi del Sud Est Asiatico .In Italia i voli interessarono sia la penisola che alcuni territori del Mediterraneo come la Libia ,le coste Dalmate ,le isole del mare Egeo ed infine  l'Africa Orientale .

    Gli Stati Uniti fino al volo di Lindenberg si erano limitati   ai voli sul  Continente Americano , con alcune diramazioni nel Centro America e nelle isole Caraibiche. Solo dopo la trasvolata atlantica le compagnie aeree americane si interessarono a sviluppare   voli per i mercati esteri ed in particolare verso l'Europa.

    L'Inghilterra creando  nel 1924  l'Imperial Airways si dotò dello strumento per   creare rapidi  collegamenti  con i suoi territori dell'impero ,il Commonwealth. L'obiettivo era  di creare quel corridoio   con partenza da Londra e snodo sul Cairo con     diramazioni verso i terminali  del Sud  Africa e dell'Australia. Su questo   schema di collegamenti , a partire dalla metà degli anni trenta, sarà  operativa l'Imperial Airways.   

    Alan Cobhan fu colui che definì, con una serie di voli pionieristici, le condizioni per la realizzazione del   network di rotte aeree al servizio dell'Impero Inglese,rete che nel momento della sua operatività risultò tra le più estese del mondo.

    Alan Cobham era nato il 6 maggio 1894. Egli si avvicinò al volo durante la prima guerra mondiale mentre si trovava sul fronte francese in qualità di fotografo aereo. Dopo la guerra  divenne un fervente sostenitore del nuovo mezzo tanto da raggiungere in poco tempo  le competenze nel volo da poter essere assunto dalla De Havilland come test pilot.

    Scelto dal Direttore dell'Aviazione Civile inglese Sefton Brancher, Alan Cobham si trovò a dover studiare le modalità di un collegamento aereo dall' Inghilterra all' India . Il volo avrebbe dovuto collegare Londra a Rangoon . Con questa missione iniziò un intenso lavoro di team tra Alan ed il suo meccanico di fiducia ,A.B. Elliot.

    La fattibilità del progetto commissionato dal Sefton Brancher ,si concluse con un volo dimostrativo  che portò Cobham,Elliot e Brancher a Rangoon e ritorno in  quattro mesi costellati da continue  tappe di trasferimento. Alla fine furono coperti  27.000 km tra il viaggio di andata e ritorno  con ben 50 tratte.  La via  per l'Asia era stata indicata . Presto Cobham si trovò impegnato  in un altra area geografica del Commonwealth . Destinazione Cape Town.

   Il 16 Novembre 1925 decollò dall'aeroporto di Croydon il Dh50J G-EBFO (1).L'aereo con ai comandi Alan Cobham ,  sempre sotto il controllo del  fido motorista Elliot,aveva come passeggero  un  fotografo con lo scopo di  documentare il volo .Queste   foto pubblicate alla fine della missione suscitarono una immensa emozione,mostrando sia le difficoltà dell'impresa sia  alcuni paesaggi inediti

 ( Piramide di Giza,la Valle del Nilo). Il viaggio risultò proficuo tanto che già dall'anno seguente gli aerei della Imperial Aiways percorrevano la rotta di Cobham.

Londra,Parigi,Marsiglia,Pisa,Taranto,Atene,Sollum,Cairo,Luxor,Assuam,WaniHalfa,Atbara,Khatroum.Malakal,Mangalla,Jnja,Kisumu,Tabora,

Aberom,Ndola,Broken,Hill,Livngstone,Bulawayo,Pretoria,Johannesburg,Kimberley,Blomfontein,Capetown

L'attività di Cobham è meglio definibile  analizzando la sua terza impresa    .Il collegamento Inghilterra -Australia.

Questo collegamento era già stato effettuato  in due circostanze da audaci aviatori. Nel 1918  Keith e  Ross  Smith si lanciarono in questa avventura  vissuta come  una prova sportiva,nel 1919  partirono sempre con lo stesso spirito sportivo R.J. Parer e J.C. McIntosh.

    Quando nel 1926 Alan Cobham decise di tentare l'impresa  di collegare Londra  a Melbourne il suo non era un  volo da primato,in cui si doveva raggiungere anche in condizioni estreme  il risultato. Un risultato prestigioso  forse unico,irripetibile .L' impegno di Cobham era di indicare soluzioni ripercorribili ,insomma facilitare le operazioni di una moderna aviazione commerciale . Sicurezza e praticità guidavano le sue scelte operative .

    Da Calcutta  all'Australia  fece  montare sull'aereo due  sperimentati scafi ,in caso di guasto l'unica superficie su cui posarsi sarebbe stata l'oceano .Scelta diversa fu operata sulla tratta Darwin - Melbourne. Gli scafi furono rimossi e immagazzinati  a Port Darwin ,per poi essere rimontati sull'aereo nel viaggio di ritorno e al loro posto fu  montato un carrello tradizionale con ruote .In questo approccio al suo lavoro troviamo molte similitudini con il lavoro del francese J. Mermoz.

    I voli di entrambi lasciavano lungo i percorsi una vera scia di interventi. Ponevano  i requisiti per realizzare quelle infrastrutture in grado di garantire l'esercizio di collegamenti aerei regolari. Il loro lavoro risultava spesso una sfida colossale in considerazione che  i territori interessati ai progetti erano  mancanti non solo di infrastrutture aeronautiche ma di qualsiasi forma di infrastruttura.

    Il volo di Alan Cobham da Londra a Melbourne e ritorno terminò il primo  ottobre  del 1926,percorrendo 43.000 km. Il viaggio fu funestato dalla morte  del suo fidato motorista A.B. Elliot ,ferito da una esplosione causata dal proiettile sparato da un beduino durante il sorvolo del lago Hammar in Iraq. Il motorista Elliot fu sostituito da  R.W. Ward.

   Alan Cobham al ritorno fu accolto come un eroe e trascorse parecchi mesi a visitare le città inglesi per raccontare  il suo viaggio , promuovendo voli dimostrativi . Raccolse le testimonianze della sua avventura nel libro" Australia and back".

    I risultati del suo viaggio furono concretizzati con l'esercizio dei voli dell'Imperial Aiways che utilizzò gli aeroporti che Cobham lasciò come traccia del suo lavoro.(2)

    La sua attività continuò  inesauribile  nell'ambito dell'aviazione civile ,di estremo rilievo il suo progetto degli anni trenta di un  sistema di rifornimento in volo utilizzando un Handly Page W 10

    Alan Cobham partì per il suo ultimo volo senza ritorno il 21  ottobre del 1973,aveva 79 anni.

(1)  De Havilland  DH 50 era lo sviluppo del modello D.H. 9C Aveva una cabina per  quattro passeggeri  posta tra le ali.Il pilota era alloggiato  posteriormente  in una cabina aperta. Nella versione J ,utilizzata da Cobham ,i due motori in linea Siddeley Puma da 230 hp furono sostituiti da due  radiali Armstrong Jaguar  da 385 hp. Fu impiegato sia con carrello che con galleggianti.

(2) Imperial Aiways iniziò il collegamento da Londra a Karachi il 30 marzo 1929.Il volo seguiva il seguente itinerario:

Londra -Parigi-Basilea  tratto operato con aeromobile Argosy

Basilea- Genova   trasferimento in treno (le Alpi non potevano essere sorvolate in sicurezza )

Genova-Roma(Ostia)-Napoli-Corfu-Atene-Suda Bay (Creta)-Tobruk-Alessandria tratto operato con  idrovolante Calcutta

Alessandria-Gaza-Rutbath Wells-Bagdad-Basra-Bushire-Lingeh-Jask-Gwadar-Karachi-  tratto operato con DH 66 Hercules  

M.Vianello

 

Bibliografia

Marc Branchu,Alan Cobham au firmament de l'Empire,Magazine Air France n.105 gennaio 2006

www.airwaysmuseum.com

www.nevilshute.org

www.bamuseum.com

www.casa.gov.au