ITTIRI

BREVE STORIA DELLA NOSTRA CITTADINA.

Da chi sia stata Ittiri nessuno ha mai saputo dire e forse nessuno lo dirà con certezza, infatti sull'origine del nome si fanno le più svariate ipotesi: dall'antico popolo dei Tiri, stanziato anticamente nelle vicinanze dell'attuale centro, alla parola Punica "hatar" che vuol dire terra fertile e forse questa è la più plausibile perchè le nostre terre sono molto fertili. Poichè la Cittadina e' chiamata anche Ittiri Cannedu, qualcuno a pensato ad "Iterum Cannetus" (un altro cannedu).La tesi che si ritiene più attendibile è che in epoca romana Ittiri fosse una stazione di cambio sulla strada carovaniera che da Romana, ove si pensa fosse un accampamento, portava verso "Carbia", il porto di Alghero,la strada si chiamava appunto "Iter in Cannetum". Una delle prime fonti che cita il nome di Ittiri è costruita dal Condaghe di San Pietro di Silki che cita Il nome di "Ithir e Coraso" a "ambas villas de Ithiris".Con quest'ultima espressione alcuni vogliono identificare Ittiri Cannedu e Ittiri Fustiarbus (attuale Ittireddu).Angius nel suo dizionario riporta le due ville nettamente distinte "Iteri Cannedu"..... già compresa nella curatoria di Coros...." e "Iteri Fustialbu, l'attuale Ittireddu nella provicia d'Ozieri". Questa distinzione viene anche confermata da La Marmora nel suo Itinerario dell'isola di Sardegna".

Nel periodo Romano i Fenici e i Cartaginesi probabilmente occupavano le campagne di Ittiri quando invasero la Sardegna, non potendo certo ignorare i fertilissimi territori di questa zona, ma non abbiamo testimonianze ufficiali che confermino la loro presenza.

La Sardegna passò dalla dominazione cartaginese a quella romana nel 238 a.C.,alla fine delle guerre puniche. La conquista non fu facile e occorsero otto anni di feroci guerre. Dalla dominazione romana sono rimaste alcune tracce nel territorio. Paulis, Okkila, Sa Iddazza Sa pedra Pertunta, Sant'Ereno in queste zone è facile trovare qualche traccia di quella civiltà. La curatoria di Coros restò per 450 anni sotto la dominazione dei romani, che ne fecero probabilmente una piazzaforte occupata da coloni-militari che coltivavano e difendevano le valli. Questo è senz'altro il periodo del massimo splendore per Coros sia per il grande sviluppo economico agricolo (con la forte produzione di frumento) che per il traffico commerciale nella vicina strada romana.

Chiesa n.s Coros L'ABBAZIA CISTERCENSE DI NS.DI COROS COME ERA IN ORIGINE SITA IN LOCALITA SAS SEAS 510MT S.L.M

Questo Monastero insieme a quello si Santa Maria di Paulis e' stato fatto costruire intorno al 1205-1230 dai monaci cistercensi, giunti in Sardegna al seguito dei Pisani e dei Genovesi. Coros nacque come "eremo" di Paulis che era l'abbazia pricipale.



Chiesa n.s Coros L'ABBAZIA CISTERCENSE DI NS.DI COROS DOPO I LAVORI DI RESTAURO DEGLI ANNI 80'







San PietroCHIESA DI SAN PIETRO IN VINCOLI.

All'ingresso della città (arrivando da Thiesi 131bis) troviamo la chiesa Parrocchiale di San Pietro in vincoli eretta nel Quattrocento in stile gotico aragonese. La facciata di questa chiesa è stata interamente ricostruita nel XIX secolo, mentre all'interno non ha subito grandi rimaneggiamenti. La chiesa è a navata unica absidata, con cinque cappelle laterali per lato, alcune gotiche, con volta stellare, facenti parte della costruzione originaria, altre con volta a botte. L'abside ha una bella volta stellare. Il campanile ha la parte bassa quadrata, e la parte alta ottagonale aggiunta in seguito. Da poco (2001) ha subito dei lavori di consolidamento, il campanile ha ripreso il suo colore originale.