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DER GOLEM

LE MISURE
Abbiamo sottoposto le Golem alle misure canoniche riscontrando buone prestazioni generali, soprattutto in relazione al costo. La risposta in frequenza è comunque discretamente tormentata, soprattutto in alto, dato che il tweeter a cono mostra una serie di buchi in progressione dovuti anche alla forma circolare della flangia che genera una serie di cancellazioni . La sensibilità è mediamente elevata, circa 92-93 db, e l’andamento è in leggera salita per compensare il calo di energia fuori asse causato dal grande diametro del cono del tweeter. Il tutto si traduce in una risposta in ambiente sostanzialmente piatta, con lievi alterazioni di un paio di dB uniformemente distribuite a partire dai 500 Hz. La fase acustica, come già visto, ha una rotazione importante a carico del woofer fino all’incrocio col tweeter, per poi stabilizzarsi con minime rotazioni. La dispersione segue un andamento simmetrico e uniforme sul piano verticale e orizzontale, con una leggera cancellazione in zona di incrocio non risolvibile a causa dei vincoli nella geometria di montaggio imposti dalla costruzione stessa del coassiale. Il decadimento temporale non è da primato ma, dato che il crossover opera una drastica attenuazione dei fenomeni di breackup, il risultato del sistema complessivo è migliore di quello dei singoli componenti.
L’impedenza è molto regolare, grazie anche alla rete RLC posta in ingresso e, relativamente al carico in bassa frequenza, segue un andamento ottimamente simulato dal software di simulazione. Le Golem sono un carico praticamente resistivo per gran parte dello spettro, fatta eccezione per i picchi di risonanza dovuti al carico dove, però, la fase rimane comunque contenuta entro +/- 36 gradi. Il minimo vale ancora 4,88 ohm a 200Hz, niente male davvero per un altoparlante dichiarato a 4 ohm nominali. In definitiva si tratta, come da ipotesi di progetto, di un carico tutto sommato facile anche per piccoli ampli con basso fattore di smorzamento, a patto di disporre di avvolgimenti a 4 ohm nel caso di valvolari con trasformatori di uscita.

Qui i grafici delle misure relative a questo capitolo

L’ASCOLTO
Prima annotazione: non aspettatevi la trasparenza di un elettrostatico, stiamo parlando di un sistema di altoparlanti economico, posto alla base della categoria dei diffusori. Nonostante questo debbo dire che questi “oggetti di fango” riescono a stupire non poco. Il basso è veramente basso, con un accenno di risonanza a 100Hz che però salta fuori con discrezione e solo quando l’emissione a quella frequenza è prolungata nel tempo, sui segnali impulsivi si ha invece una discreta velocità e un impatto notevole, con un ottimo controllo dell’escursione della membrana. Grazie all’andamento abbastanza felice della fase acustica non vi è alcuna localizzazione del tweeter e la scena ricostruita al di fuori delle casse è uno dei punti di forza di questo progetto. Le voci sono leggermente in secondo piano, ma la cosa si nota solo per ascolti fuori asse, a causa del calo nella dispersione del woofer, in asse e nella canonica posizione di ascolto, l’equilibrio è sostanzialmente corretto, con una tendenza al “caldo”. La pulizia generale non è da primato, ma la sensazione generale è di grande equilibrio e coerenza, con qualche accenno di nasalità solo con alcune registrazioni e in comparazione con altri sistemi più neutri. Oserei dire che dopo un po’ ci si fa l’orecchio e non si notano più di tanto questi difetti, grandi se riferiti a sistemi con ben altre pretese, piccoli, molto piccoli, se si pensa al costo di questa realizzazione. Ho provato le Golem con piccoli ampli come il Monostato di Comi e una variante dello Scherzo di Chiomenti con ferri di Novarria e, in entrambi i casi, il risultato è stato positivo. Ovviamente anche Ella, l’ampli di Alessandro Coppi, ha avuto modo di far suonare questi diffusori, in occasione dell’incontro tra autocostruttori tenutosi a Campogalliano lo scorso settembre. Anche in quel caso non si è riscontrato alcun problema, segno che il carico offerto è di tutta sicurezza.