Le finalità dell'Avis                                          

L'attività dell' Avis è finalizzata alla promozione di una donazione del sangue che garantisca la sicurezza del donatore e del ricevente.
Per questo motivo, prima di ogni donazione, ciascun aspirante donatore viene sottoposto a un colloquio e a una visita medica accurata.
Avis pertanto annovera fra le proprie fila solo donatori periodici, che donano il sangue a intervalli regolari e sono sottoposti a continui monitoraggi del proprio stato di salute. Nei confronti dei donatori svolge anche attività di profonda sensibilizzazione circa l'importanza di una donazione del sangue consapevole.
Tutte le sacche di sangue raccolte vengono catalogate con un numero progressivo dalle Strutture Trasfusionali pubbliche presso cui è stata effettuata la donazione. Tale indicazione viene poi riportata sull'apposito Registro delle Donazioni del sangue e sulla cartella clinica del paziente, in modo che sia sempre possibile risalire alla provenienza del sangueIn Italia si sono raccolte nel 1998 complessivamente 1.913.299 unità di sangue intero (dati ISS 1998), teoricamente vicini a coprire il fabbisogno reale stimato in circa 2.000.000 di unità.
L'autosufficienza di sangue però non può considerarsi raggiunta poiché esistono forti squilibri tra regioni eccendentarie e regioni carenti. Occorre inoltre rilevare che il concetto stesso di autosufficienza non è statico, ma si modifica con il cambiamento dei bisogni trasfusionali del Paese e con il variare del numero dei donatori e l'incidenza, anche periodica, delle patologie. Per questo solo efficaci meccanismi normativi di autocompensazione possono garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Le unità di sangue raccolte al centro-nord raggiungono una percentuale di donazioni di 39,5 per 1000 abitanti, mentre al centro-sud se ne raccolgono meno della metà, con una percentuale di donazioni pari al 21 per 1000 abitanti (dati ISS 1999).Nel corso degli anni lo statuto è rimasto pressoché immutato e fedele ai principi voluti da Formentano e, come precisano gli articoli 1,2,3, l'Associazione è apartitica, aconfessionale, senza discriminazioni di sesso, razza, lingua, nazionalità, religione ed è costituita da persone che donano il loro sangue volontariamente, periodicamente, gratuitamente, anonimamente e responsabilmente.
Con il passare degli anni è maturata una nuova cultura della donazione che ha sostituito agli ideali di eroismo, sacrificio, generosità caritatevole, lo spirito di consapevolezza dei bisogni, di responsabilità di coscienza civica e di partecipazione.
Oggi Avis è garante del sangue in Italia, poiché rappresenta chi, ispirato a principi solidaristici, mette a disposizione la materia prima indispensabile per il funzionamento e l'autosufficienza del sistema trasfusionale nazionale.