ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUE

TORTOLI' - ARBATAX

 

      Ogni giorno, nel mondo delle persone hanno bisogno di trasfusioni sanguigne, che sono dei trasferimenti di plasma dal donatore al malato. Purtroppo nel mondo non ci sono molti donatori, perché la maggior parte della popolazione è poco atten­ta alla necessità di donare il sangue, per questo il tasso di mortalità è molto alto.

Eppure il processo di trasfusione è semplice: il donatore và in un ospedale o nel pulmino AVIS e si fa effettuare degli esami. Dopo molti accertamenti gli viene prelevato il plasma che viene conservato in apposite “Banche del Sangue” dove si lascia in attesa di un impiego.

Le persone che hanno bisogno di queste trasfusioni rispondono a queste necessi­tà:

sono colpite da delle anomalie del sangue che necessitano (tipo l’anemia) di trasfusioni continue, oppure hanno subito incidenti gravi e perso molto sangue, dal­le operazioni (tipo trapianti), dove il paziente perde molto sangue e in ogni altro caso di gravi perdite per evitare la morte dell’individuo.

Alcune delle malattie del sangue, per le quali sono necessarie le trasfusioni sono:

•  la Thalassemia o anemia mediterranea, che è un’anomalia le cui conseguenze sono: morte per mancanza di emoglobina. Si cura con le trasfusioni e col trapian­to di midollo osseo. Ha un ‘esito mortale;

•  la Leucemia, è un’anomalia che causa l’aumento dei globuli bianchi nel sangue, la cui cura sono le trasfusioni e il trapianto di midollo osseo. Ha un ‘esito mortale;

•  il Favismo, è un ‘anomalia che si presenta con la mancanza di un enzima che assi-mila il glucosio. Si cura, talvolta, effettuando delle trasfusioni ed eliminando le fave dalla dieta. Ha un’esito raramente mortale.

Il sangue che si trova nei centri e nelle apposite ‘Banche le Sangue” non basta per soddisfare il grosso bisogno di trasfusioni che c’è nel mondo. Questo perchè, come ho già detto, non tutte le persone sentono il dovere morale di donare il san­gue, a volte perché hanno paura delle siringhe, altri per paura di vedere uscire il proprio sangue e altri per non averci mai pensato o per puro menefreghismo.

Per risolvere il problema si può parlarne con tutti delle anomalie sanguigne e anche donando il sangue. Ognuno di noi può dare ad una persona la gioia di vivere come una persona normale, senza più essere costretta ad andare certamente incon­tro alla morte. I bambini come noi possono incoraggiare gli adulti a donare il san­gue, convincerli ad aiutare le persone sfortunate con la donazione. Comunque vada, questi problemi sono seri e non bisogna fantasticare, si può sperare su un futuro mi­gliore per le persone portatrici di anomalie.

Alessio Fanti

V”B Scuola Elementare - “Monte Attu” Tortolì