ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI DEL SANGUE

TORTOLI' - ARBATAX

 

      In Italia, come nel resto del mondo, sono molte le persone che hanno bisogno che la gente doni il sangue per loro. Devono quindi, essere altrettanti i donatori per le trasfusioni, ma è scarso il loro numero rispetto alle necessità e, per non rischiare che negli ospedali venga a mancare il sangue in caso di bisogno, dai 18 anni in su, molte persone si sentono in dovere, nei confronti dei malati, di donare il sangue.

Spesso c’è bisogno delle trasfusioni a causa di incidenti, ma il più delle volte, vengono fatte a causa delle malattie. Sono molte le malattie che, a carattere eredita­rio (non possono essere assolutamente contagiose), colpiscono il sangue, come la Thalassemia, la Leucemia e il Favismo. Solitamente, i donatori del sangue ai mala­ti, sono i loro familiari che hanno lo stesso gruppo sanguigno (della persona che deve essere operata).

In casi eccezionali, si potrebbe avere qualche infezione o allergia, causata dalle stesse trasfusioni, per via degli strumenti, o si può essere allergici al sangue non proprio, seppure dello stesso gruppo sanguigno. Allora, sia in questo caso che nell’altro, per evitare le trasfusioni si può ricorrere al trapianto del midollo osseo, che è una sostanza contenuta nelle ossa.

Il trapianto di midollo osseo, dovrebbe evitare le trasfusioni per tutta la vita. Come nelle donazioni del sangue, il midollo osseo, che deve essere trapiantato, deve essere compatibile a quello della persona che ne ha bisogno e il donatore deve essere sanissimo. Si ripresenta però, il problema delle infezioni e allergie nei confronti del midollo osseo altrui, ma questo tipo di allergia è più rara.

Le trasfusioni vanno fatte una volta al mese: di meno potrebbe significare la scarsità di globuli rossi e di più un eccesso. Altre malattie che causano questo sono le anemie «carenziali», che significano la scarsità di fattori indispensabili per la produzione del sangue: acido folico, vitamina B12, ferro (che se sono leggere pos­sono anche non necessitare delle trasfusioni).

Ci sono 2 categorie di queste carenze di fattori precedentemente elencati: le macro-megallistiche e le microcitiche, le prime sono caratterizzate da globuli rossi più grandi del normale, come nella carenza di acido folico, ma là i globuli rossi sono in scarso numero.

Infatti il diametro di un globulo rosso normale è di 7 u, mentre in questa malattia sono più grandi di 2 u e di forma rotonda. Quelli dove manca la vitamina B12 sono di forma ovulare e si chiamano megalociti. La carenza di acido folico è causata, come da tutte le anemie carenziali, da scarsità di sostanze indispensabili dell’ali­mentazione, da malattie che impediscono l’assorbimento nell’intestino o dall’uso di alcune medicine che non possono curare entrambe le ultime malattie.

Molto più rara è invece la carenza di vitamina B12 con i globuli di 12 u ed è dovuta alle infezioni o ad una malattia ereditaria, sempre causata dagli alimenti sbagliati o non consumati nel modo giusto.

La mancanza di ferro è invece l’anemia carenziale più frequente, che di solito non necessita di trasfusioni (a meno che la percentuale di ferro sia scarsissima), ma basta prendere qualche medicinale. Sono, queste anemie, caratterizzate da globuli rossi molto piccoli, causate da delle emorragie o, appunto dalla scarsità di cibi contenenti ferro ingeriti.

Contro queste malattie si sono formate molte associazioni come l‘AVIS, e alcuni secoli fa, molti scienziati hanno scoperto nuovi medicinali e per questo il tasso delle malattie è diminuito, ma le morti causate dalle anemie, anche se il tasso è basso, sono tutt’ora presenti. Si può fare qualche esempio parlando di una malattia molto diffusa nei paesi situati nelle coste italiane, ma soprattutto nelle isole (Sicilia e Sardegna) cioé l’Anemia Mediterranea, chiamata anche Anemia Major o Thalassemia.

Lo scienziato americano Cooley, osservò questa malattia negli emigrati bambini greci e italiani (a causa dell’emigrazione la Thalassemia si è diffusa anche in qualche zona continentale). Come le altre malattie del sangue, questa è solo a carattere ereditario e può originarsi se i genitori sono portatori della Thalassemia. In Italia ci sono circa 2.000.000 di portatori. Se tutti e due i genitori sono perfettamente sani deve essere sano anche il figlio, o ai massimo può nascere portatore. Se invece uno, o tutti e due i genitori sono portatori o malati, allora c’è una possibilità che anche il loro bambino nasca malato.

La malattia compare nei primi 5 o 6 mesi di vita, nei primi mesi dalla nascita niente fa sospettare una malattia. Comincia prima ad assumere un pallore insolito, poi un colore giallastro, appunto per la distruzione dell’emoglobina (la stessa parola ANEMIA è infatti intesa come diminuzione di globuli rossi nei sangue).

Esiste poi la Leucemia, caratterizzata dall’aumento di globuli bianchi nei sangue o di globuli bianchi non idonei nella loro funzione (questo probabilmente è causato da altre malattie che interferiscono nella riproduzione dei globuli bianchi). E’ ancora in parte sconosciuta la vera e propria causa di questa malattia, ma si pensa che possa essere dovuta all’introduzione di alcuni virus, o da fattori ereditari. Questa malattia, si manifesta o nei primi 3 o 4 mesi di vita, o nell‘età anziana, fra i quaranta e i cinquanta anni (e allora la causa deve essere la prima). Generalmente questa forma di malattia insorge all’improvviso. Fino a pochi anni fa, il genere di Leuce­mia che insorgeva all’improvviso, causava morte in pochi anni. Ora è possibile una sopravvivenza di lunga durata grazie alle trasfusioni e ai medicinali. Le manifestazioni di queste malattie, sono causate spesso dalla mancanza di piastrine e linfociti e anemie.

Un’altra malattia diffusa è il Favismo. E’ una malattia detta «emolitica» cioè, questa malattia distrugge i globuli rossi anziché farli scarseggiare. Nei fabici ciò accade se si mangiano fave o si respira la polvere di essi. Questa malattia può, come la Leucemia, comparire sia nei primi anni di vita che da anziani, ed è causata da allergie alle sostanze contenute nei legumi.

Moltissime altre malattie del sangue sono diffuse in tutto il mondo. Per avere il sangue per le trasfusioni necessarie, occorre che molte persone, circa del numero dei malati, diventino donatori.

Molta gente però, rimanda sempre, fino all’età in cui donare il sangue non è più possibile e, purtroppo, ci sono molte malattie causate da sostanze nocive, come il fumo, che impedisce ad una persona (come si sa, chi vuole diventare donatore deve essere sano) di donare il sangue o il midollo osseo.

Naturalmente il donatore, deve essere sottoposto a delle analisi prima di prelevare il sangue, per cui non solo il donatore compie un ‘atto di solidarietà verso le persone che hanno bisogno delle trasfusioni, ma può anche prevenire alcune malattie che possono colpirlo.

Spesso il sangue viene a mancare perchè non ci sono donatori a sufficienza, certo, ma i casi più pericolosi sono gli incidenti: non si sa, a differenza dei malati di quanto sangue può necessitare la persona infortunata, e se è in quantità eccessiva può venire a mancare - se i donatori sono scarsi- (il sangue per i malati). Per questi ultimi invece, ci sono ugualmente molti rischi. Le trasfusioni vengono fatte una volta al mese, ma se ai malati vengono somministrati dei farmaci sbagliati e se vengono colpiti da qualche anemia carenziale, potrebbero anche necessitare di un numero di trasfusioni maggiore di quello mensile.

Per far sì che il numero dei donatori cresca, bisogna innanzitutto scansare tutte le malattie possibili e allontanare le sostanze nocive che potrebbero ostacolare la donazione e per diminuire il tasso delle malattie bisogna fare le analisi necessarie per scoprire se una persona è portatrice e somministrare dei farmaci che eliminano qualche possibilità di nascita di un bambino malato, cosicchè il sangue donato basti.

Simona Zahida Abu Takieh Antari

V” B Scuola Elementare - Monte Attu Tortolì