IL COMPUTER FA MALE ?

 

Le preoccupazioni per la salute nell'uso del pc sono giustificate solo in caso di uso troppo intenso o di posizioni sbagliate.

Le soluzioni?

Stare seduti comodi, regolare bene Lo schermo e ogni tanto concedersi una bella passeggiata.

 

Chi passa molte ore davanti al computer, quante volte si è sentito dire che “troppo tempo davanti allo schermo fa male“? Ma è vero che si viene investiti da molte radiazioni? E quanto si affatica la vista?

Il problema in effetti esiste: l'Organizzazione Mondiale della Sanità già nel 1987 aveva diffuso un rapporto in cui venivano analizzati i rischi per chi usa il pc per periodi prolungati. È però, spesso sufficiente adottare delle precauzioni elementari perché tutti i rischi diventino minimi. Vediamo ora i possibili malanni cui si può, andare incontro e come prevenirli.

 

 

STARE SEDUTI SENZA FAR DANNI

Davanti alla tastiera si sta seduti. Osservazione banale ma che va tenuta in considerazione perché molti malanni tipici da computer ne sono la conseguenza. La colonna vertebrale rischia di soffrire quando si sta troppo a lungo su una sedia e quindi bisogna assumere una posizione la più corretta possibile: in altre parole stare dritti. Anche la posizione fissa è dannosa: infatti quando non ci si muove si ostacola il ricambio nutritivo dei dischi vertebrali e questo può, causare mal di testa, stanchezza o mal di schiena. Due consigli per combattere questi disturbi. Il primo e quello di interrompere l'attività davanti allo schermo ogni 45/50 minuti per fare una breve passeggiata. Inoltre consigliamo sedie di tipo ergonomico, studiate espressamente per salvaguardare la salute. La sedia deve essere girevole, regolabile e avere uno schienale Leggermente inclinabile. Una volta si pensava infatti che la posizione più corretta per il computer fosse mantenere la classica posa delle dattilografe: quella con la schiena verticale a 90°. Oggi si ritengono invece migliori quelle poltrone sulle quali ci si può leggermente inclinare all'indietro di altri 10-15 gradi. Una buona sedia dovrebbe avere anche un supporto lombare ben sagomato e avere il sedile a un'altezza che consenta alle gambe di formare un angolo di 90°. E il tavolo non dovrebbe essere né troppo alto né troppo basso.

Molti devono scrivere per ore. Per Loro esistono tastiere di tipo ergonomico dalla forma un po’ fantascientifica, che hanno la funzione di ridurre quei movimenti della mano che, se ripetuti all'eccesso, possono portare infiammazioni ai tendini e ai muscoli.

 

COMPUTER E OCCHI

Anche la vista si stanca quando si passano ore davanti allo schermo. È stata cosi scoperta una nuova malattia chiamata astenopia del videoterminalista i cui sintomi, reversibili, sono mal di testa, lacrimazione, sensazione di bruciore agli occhi, visione sdoppiata, stanchezza nella lettura e intolleranza alla luce. Indagini scientifiche che hanno coinvolto anche 30.000 persone hanno rilevato che, quando si utilizza il computer per più di 4 ore al giorno, la percentuale di chi ne viene colpito supera il 50%. In generale: più uno sta davanti alla tastiera più è probabile che manifesti tali disturbi.

Il problema è che lo schermo e molto vicino al viso, in genere 50/70 cm, e in questo modo sono sempre attivati i meccanismi di accomodamento e di convergenza degli occhi, che cosi risultano continuamente sotto sforzo. Ma questa non e l'unica causa di disturbo.

Quando si guarda lo schermo si è interessati a piccoli dettagli, alle minuscole icone e ai simboli matematici. Nella retina vi è una zona particolare, chiamata fovea, che è utilizzata nella visione dei particolari. Quando tale parte dell'occhio viene investita da una sorgente nettamente più luminosa delle zone circostanti, si prova una sensazione di fastidio.

Alla Clinica del Lavoro di Milano nella sezione di ergoftalmologia si occupano di questo problema. Abbiamo parlato col prof. Piccoli che ci ha mostrato un apparecchio, chiamato luminanzometro, utilizzato per misurare nel dettaglio l’energia luminosa che colpisce l'occhio di una persona mentre guarda uno schermo. Attraverso questo strumento egli ha verificato che proprio quando vi sono forti differenze di illuminazione all'interno della zona osservata dalla fovea si hanno i maggiori disturbi.

 

COME CONTRASTARE L'ASTENOPIA?

Quindi, se si usa molto il pc occorre farsi vedere periodicamente da un oculista (preferibilmente da un ergoftalmologo). Per chi ha particolari problemi di vista il controllo dovrebbe essere annuale mentre per chi ci vede bene è sufficiente farlo ogni due anni. Quando si manifestano dei problemi è però necessario farsi visitare subito. Bisogna poi ridurre il più possibile i fattori di disturbo come le fonti di luce troppo intense vicino al computer. È importante che la qualità dell'immagine dello schermo sia buona, stabile e che non vi siano riflessi. Si deve poi poterne regolare il contrasto in modo tale che non sia abbagliante ma contemporaneamente risulti nitido da guardare. Conviene anche evitare i contrasti troppo forti, per esempio non passare continuamente dalla lettura di un Libro dalle pagine molto illuminate alla visione di uno schermo scuro. Ogni tanto bisogna interrompere l'attività per passare a una visione a campo lungo, ovvero di oggetti distanti, che è più riposante per gli occhi. Non bisogna poi avvicinarsi troppo allo schermo, mantenendo una distanza media dal video di 50/70 cm. Infine dobbiamo tenere presente che molti disturbi nascono perché quando l'aria e troppo secca gli occhi si asciugano e le palpebre grattano: occhio quindi a regolare bene i condizionatori!

 

COMPUTER E RADIAZIONI

Vediamo ora come si forma l'immagine sul monitor e in che modo un computer produce radiazioni. Lo schermo é formato da un tubo chiamato catodico. A un'estremità viene generato un fascio di elettroni che, accelerato, colpisce la parte opposta del tubo (quella che si allarga). Questa è rivestita da sostanze che, urtate dagli elettroni, si illuminano per un breve tempo: i fosfori. Il fascio di elettroni è abbastanza concentrato: per ottenere un'immagine fissa sullo schermo esso lo deve percorrere in orizzontale e verticale spazzandolo a intervalli di tempo costanti.

Durante questo processo vengono effettivamente prodotte delle radiazioni di più tipi: raggi X, infrarossi e ultravioletti. Infatti, quando gli elettroni colpiscono lo schermo vengono frenati e durante questo processo emettono raggi X. I fosfori convertono parte dell'energia di movimento degli elettroni in luce ma possono anche contemporaneamente generare radiazioni infrarosse e ultraviolette che sono invisibili agli occhi ma che possono avere degli effetti biologici negativi.

Inoltre, il circuito che permette al pennello di elettroni di spazzare lo schermo emette radiazioni elettromagnetiche sia a frequenze molto basse che a frequenze del tipo delle onde radio. Molti di questi timori si sono però rivelati completamente infondati.

I raggi X vengono efficacemente schermati dal vetro o deviati lateralmente. In più, le misure effettuate hanno mostrato che la loro presenza non è distinguibile dalla radiazione naturale di fondo, ovvero da quel sottofondo di radioattività naturale che c'è ovunque ed è generato dal suolo e dai raggi cosmici. Lo stesso vale per i raggi ultravioletti e infrarossi: quelli generati dal computer non sono più forti della radiazione di fondo.

Non abbiamo quindi nulla da temere dai raggi X. Discorso leggermente diverso deve essere fatto per le onde elettromagnetiche emesse. A volte l'intensità di tali radiazioni può superare i valori di sicurezza previsti dalla legge in prossimità dell’apparecchio.

Però, come ci ha riferito il dr. Orsini del Servizio di Fisica Sanitaria degli Istituti Clinici di Perfezionamento, le ricerche in corso non sono ancora giunte a una conclusione definitiva sulla loro possibilità di nuocere alla salute e la questione è tuttora oggetto di indagine.

Bisogna poi considerare che l'intensità di tali radiazioni diminuisce molto rapidamente con la distanza e che a 50/70 cm dal video è praticamente trascurabile.

Possiamo allora concludere dicendo che il computer non danneggia la salute se viene utilizzato correttamente. Anche la lettura è uno dei passatempi più consigliabili ma non fa bene trascorrere ogni giorno 16 ore immersi sui libri. Così pure per l'informatica: usiamo quindi il computer senza timori per la nostra salute ma ogni tanto concediamoci un po’ di tempo per qualche bella passeggiata.