FIABE NORDICHE

Gli undici cigni. (Danimarca)

C'era una volta un re che aveva undici figli ed una figlia. Era rimasto vedovo da tempo, e decise di risposarsi. Ma senza saperlo scelse come moglie una strega, a cui i suoi figliastri proprio non piacevano per niente. Per questo motivo mandò la sua figliastra a fare la sguattera in un castello lontano; ma questo non le bastava, per cui decise di trasformare gli undici figliastri in cigni. Di giorno erano cigni, e solo per poche ore alla notte potevano diventare umani.

Dopo un anno la figlia tornò dal castello e non trovò più i suoi fratelli. Disperata, decise di partire per cercarli. Attraversò foreste e pianure, finchè non giunse in un bosco vicino ad una montagna. In questo bosco c'era una capanna, dove c'era una vecchia strega che filava. La ragazza le chiese notizie dei suoi fratelli e la strega disse soltanto di aver visto undici bellissimi cigni che facevano il bagno in uno stagno vicino.

La ragazza andò a spiare lo stagno e vide che di notte i cigni ridiventavano i suoi fratelli. Poté di nuovo abbracciarli, ma loro le dissero che al mattino dovevano ridiventare cigni per via della maledizione della matrigna. Lei raccontò tutto alla strega della foresta, che le disse di non poter fare niente: lei era una strega buona, e le streghe buone non possono niente contro le magie fatte dalle streghe cattive. Ma le disse il modo di sciogliere l'incantesimo: Dovrai andare in un campo poco lontano da qui che è fatato, raccogliere dei cardi, filarli e preparare per loro delle camice che dovrai far loro indossare per mandare via l'incantesimo!

La ragazza accettò ed iniziò ad andare nel campo, dove si punse e graffiò per raccogliere i cardi. La vecchia le aveva anche detto che non doveva parlare di questa cosa con nessuno.

Un giorno, mentre stava raccogliendo i cardi passò di lì un principe che si innamorò di lei e decise di sposarla. La giovane accettò, ma continuò a filare i cardi. Purtroppo il principe aveva una madre che era una strega e conosceva bene la matrigna della ragazza. Decise di rovinare la vita della giovane nuora.

La ragazza, anche da sposata, e anche se aspettava un bambino, continuava a cucire le camice di cardo per i suoi fratelli. Suo marito dovette partire per un lungo viaggio, proprio quando il bambino doveva nascere. Lei diede alla luce due bambini, ma la matrigna mise al loro posto due grossi ed orrendi ragni, e disse che era una strega, che aveva fatto tutto facendo una magia con i cardi.

Allora le streghe venivano bruciate vive, e la giovane fu portata al rogo: stava finendo di fare le camice per i suoi fratelli. Di colpo arrivarono tutti gli undici cigni e lei li ritrasformò in umani buttando loro sopra le camice. Poté allora raccontare tutta la sua storia. Le due streghe cattive dovettero fuggire via dai regni di tutta fretta, che furono regnati dalla ragazza, da suo marito e dagli undici fratelli con giustizia e dignità.

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Il principe Biancorso. (Danimarca)

C'era una volta un re che aveva tre figlie. Un giorno era alla finestra con la figlia maggiore quando nel cortile del suo castello entrò un orso gigantesco. La ragazza scese nel cortile per cacciare via l'orso a bastonate e lui le disse: Vieni sulle mie spalle! Lei, sdegnata, lo cacciò via. Qualche giorno dopo, mentre il re era alla finestra con la seconda figlia, arrivò di nuovo l'orso: di nuovo la ragazza scese per cacciarlo via e non volle salire sulle sue spalle. Qualche giorno dopo fu di nuovo alla finestra con la terza figlia e di nuovo arrivò l'orso. Ma questa volta lei lo volle seguire.

L'orso la portò in una caverna nella foresta e le disse: Di giorno sono un orso, di notte divento un principe. Promettimi che non vorrai mai vedermi: se lo farai per sette anni, alla fine sarò libero e ti sposerò!

Per due anni la principessa e l'orso vissero felici. Poi un giorno la principessa seppe che sua sorella si sposava e volle andare al suo matrimonio. Là cercarono di convincerla a vedere il suo principe, ma lei rifiutò. Due anni dopo ancora fu la volta dell'altra sorella a sposarsi, la principessa ci andò di nuovo e di nuovo non volle farsi convincere a vedere il vero volto dell'orso. Due anni dopo ancora il re suo padre festeggiò il giubileo del suo regno e la principessa volle andarci. Ma questa volta si lasciò convincere a prendere un acciarino per guardare il vero volto di suo marito.

Di notte accese l'acciarino e vide il più bel principe che si fosse visto! Ma il principe sparì, dicendole che lo avrebbe trovato lontano e lontano da lì. La principessa attraversò montagne e montagne finché giunse vicino ad un castello incantato in cui si trovava il suo principe. Il principe dormiva profondamente e non si svegliava e lei iniziò a piangere e a dire: Ti ho servito per sei anni, ho attraversato le foreste per te e tu non mi riconosci?

Una sua lacrima cadde sul principe e lo svegliò: con il suo amore aveva vinto l'incantesimo: i due si sposarono e vissero felici e contenti, vicino alla foresta dove si erano conosciuti.

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La principessa cervo. (Danimarca)

C'erano una volta un principe e una principessa di due Paesi vicini che si volevano bene fin da bambini ed avevano deciso di sposarsi. Ma la principessa aveva una matrigna che l'aveva minacciata che se si fosse sposata l'avrebbe trasformata in cervo. La principessa era disperata perché non sapeva con chi confidarsi.

Vicino a casa sua vivevano due famiglie di taglialegna che avevano tutte e due una figlia dell'età della principessa. La principessa invitò la figlia della prima famiglia a palazzo come dama di compagnia. Le disse varie cose su di lei, compreso che aveva un segreto di cui non poteva parlare. Poi, a sera, quando seguì la ragazza verso casa sua non vista, sentì che raccontava tutto ai genitori, compreso del segreto. La principessa decise allora di rivolgersi all'altra ragazza, che fu molto discreta con lei e non rivelò niente. Capì allora di aver trovato un'amica.

La ragazza crebbe e diventò grande con la principessa: sembravano davvero due sorelle gemelle. Allora la principessa chiese all'amica di prendere il suo posto come moglie del principe: lei si sarebbe ritirata nella foresta. Ma l'amica capì che non doveva permettere una cosa come questa. Per questo motivo andò nella foresta per interrogare una maga e chiederle il da farsi. La maga le disse: Bisognerebbe che quando la principessa è cervo, suo marito la ferisse per scelta!

Il principe si era stancato di aspettare e decise di sposarsi lo stesso. Ma durante la cerimonia la principessa si trasformò in cervo. Allora l'amica gli disse: Colpiscila con la tua spada! Il principe fece titubante come gli era stato ordinato e la principessa ritornò donna.

I due giovani si sposarono e vissero felici e contenti con la loro fedele amica.

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Rosellina e Ledaccia. (Svezia)

C'era una volta un re che era rimasto vedovo con l'unica figlia, che si chiamava Rosellina. Poco tempo dopo si risposò con una donna che aveva un'unica figlia di nome Leda, ma che era così antipatica da essere soprannominata da tutti Ledaccia. In breve tempo Rosellina dovette cominciare a fare tutti i lavori più ingrati. Un giorno fu mandato nella foresta a prendere una scure che era stata dimenticata. C'erano tre colombe nella foresta, a cui Rosellina offrì del pane che aveva nella borsa.

Le tre colombe allora dissero: Voglio che sia bella il doppio che è! Voglio che i suoi capelli si trasformino in fili d'oro! E voglio che ogni volta che ride le escano delle perle dalla bocca. Rosellina tornò a casa e suscitò la gelosia della matrigna che mandò invece Ledaccia nel bosco. Ma Ledaccia cacciò via le tre colombe, che allora dissero: Voglio che diventi ancora più brutta! Voglio che i suoi capelli diventino un nido di spine! Voglio che ogni volta che ride esca dalla sua bocca un rospo.

Ledaccia riarrivò a casa e dopo che sua madre vide cosa le era successo, il suo odio per la figliastra aumentò. La fece imbarcare su una barchetta e la lasciò ai flutti. Rosellina naufragò su una spiaggia su cui trovò un cervo, un pino ed un usignolo, che diventarono i suoi unici amici. Per diverso tempo visse con loro, fin quando non passò di lì un principe, che si innamorò di lei e volle portarla al palazzo. Rosellina accettò a patto di portarsi dietro i suoi tre amici.

La notizia del suo prossimo matrimonio giunse alla sua vecchia casa. La matrigna e Ledaccia riuscirono a farsi ammettere in sua presenza e le buttarono addosso una camicia che la trasformò in un'oca d'oro. Allora l'usignolo e il cervo andarono da una maga che disse loro che far ritornare Rosellina normale dovevano cospargela con gli aghi di pino.

Il principe era molto infelice per la perdita della sua fidanzata: ma un giorno sentì un usignolo che cantava fuori dalla sua finestra e un cervo che batteva. Gli aprì e loro entrarono ed andarono nella cucina, dove era nascosta l'oca d'oro, e la cosparsero degli aghi che avevano tenuto nelle zampe e nelle corna. La principessa ridiventò normale, sposò il principe e visse felice e contenta con lui ed i suoi amici della natura.

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La principessa nella torre. (Svezia)

C'erano una volta un re e una regina che vivevano felici con la loro unica figlia. Ma un brutto giorno la regina si ammalò e morì e dopo qualche tempo il re volle riprendere moglie. Sposò una dama nobile che aveva due figlie, senza sapere che questa in realtà era una strega. Un giorno il re dovette partire per un viaggio e allora la matrigna prese la principessa ed i suoi servi fedeli e li chiuse in una torre. Poi trasformò la principessa in un topolino, i suoi servitori in altri topi e la sua dama di compagnia in una cornacchia e andò via pensando di essersene sbarazzata per sempre.

In un regno non molto lontano da lì viveva un re che aveva tre figli: ormai era anziano e desiderava che i suoi tre figli trovassero la moglie giusta. Per cui disse: Vi do a ciascuno una mela d'oro: buttatela, e seguitela: vi porterà dalla vostra moglie!

I due fratelli maggiori buttarono la mela e la seguirono fino all'altro regno, dove incontrarono le due figlie della strega e decisero di sposarle. Il più piccolo vide che la sua mela rotolava verso la foresta e la seguì, chiedendosi dove l'avrebbe portato. Arrivò in una radura dove fu accolto da una cornacchia che lo guidò verso la torre.

Il principe entrò nella torre e trovò tanti simpaticissimi topini che lo accolsero con simpatia. In mezzo c'era una topolina bellissima, che si prodigò a rendergli la vita il più gradevole possibile. Ben presto tra il principe e la topolina nacqua una grande amicizia. Vorrei sposarti, disse un giorno la topolina, anche se sono una topolina mi potrai amare. E il principe acconsentì, perché quello che provava per quella piccola creatura era qualcosa di strano, di magico.

Il principe partì alla volta della corte di suo padre con la topolina ed il suo seguito alle spalle, man mano che si avvicinava però era preso dallo sconforto, soprattutto quando vide i cortei che seguivano i suoi fratelli e le loro belle mogli. Ma quando arrivò al cospetto di suo padre di colpo tutti i topi diventarono esseri umani e la topolina si trasformò in una delle più belle principesse che lui aveva mai visto.

Il principe più giovane sposò la topolina ridiventata principessa e tutti vissero felici e contenti. E la matrigna? Fu esiliata, mentre le sorellastre che non centravano niente con i delitti della loro madre, sposarono i due fratelli maggiori del principe.

 

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