Palestina

IL LINGUAGGIO DELLE CIFRE

Il 4 dicembre 2000, durante una conferenza stampa tenuta a Gerusalemme, il movimento israeliano "Pace ora" ha reso pubblica la sua indagine sull’evoluzione delle colonie di popolamento dopo la firma degli accordi di Oslo, nel 1993. Basato sulla compilazione dei dati israeliani e palestinesi oltre che su proprie osservazioni, il bilancio è esplicito ed è privo di qualsiasi legittimità il discorso sulla presunta volontà di pace dei governi israeliani di Banyamin Netanyahu (Likud) e di Ehud Barak (laburista):

Se il movimento "pace ora" denuncia come "impraticabile" il piano di Barak che tende ad annettere tre blocchi di colonie in cui vive l’80% dei coloni, ritiene, contrariamente al movimento nazionale palestinese e al movimenti pacifisti israeliani, che lo Stato di Israele possa negoziare l’annessione di circa il 5,5% dei territori palestinesi contigui al confine del 1967, dove si è stabilito il 42% dei coloni. Si pronuncia in favore dello smantellamento "graduale in un lasso di tempo ragionevole" delle altre colonie.

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