Da: "The Palestinian Health System: an updated overview"

Mustafa Barghouthi, 'Atef Shubita e Laura Fragiacomo

Ed. Hdip, Ramallah, Palestina, marzo 2000.

(Estratto e traduzione a cura di Marina Rossanda)

La situazione sanitaria: quadro generale

Indicatori demografici e sociali

Il numero di abitanti palestinesi in Cisgiordania e nella striscia di Gaza è rispettivamente di 1.873.476 e 1.022.207; in totale 2.895.683 nei Territori occupati (1) (esclusi i circa 300.000 abitanti delle colonie israeliane illegittimamente stabilite.

L'area totale dei Territori è di 5996 kmq , con una densità di popolazione di 333 persone per kmq in Cisgiordania e 2824 nella Striscia di Gaza.

Le famiglie sono costituite in media da 6,4 persone.

La striscia di Gaza è l'area più densamente popolata nel mondo, prevalentemente a causa della presenza dei rifugiati nel 1948, soggetti a limitazioni nell'uscire dall'area. Con un tasso di crescita annuale del 3,5-4 % , i Gazani non possono espandersi in aree abitabili a causa delle restrizioni imposte dalla politica israeliana.

Al tasso di crescita attuale la popolazione palestinese raggiungerebbe i 4.528.720 abitanti nel 2010.

Come è usuale nei paesi in via di sviluppo, la maggior parte della popolazione vive in aree urbane (il 54 %).

Di tutta la popolazione il 49% è in età lavorativa (15-65 anni). Il 28 % della forza-lavoro, 137.000 persone, corrispondenti al 5 % della popolazione è impiegato nel settore pubblico.

Invece di un esercito, vi è una polizia Palestinese di circa 50.000 unità, pari all'1,64 % di tutta la popolazione.

Il fabbisogno corrente in sanità pubblica

La Palestina ha bisogno di servizi migliori in diverse aree per migliorare i suoi indicatori di salute. L'accesso ai servizi è carente, specialmente per la popolazione rurale, anche se la disponibilità di servizi di base (Primary Health Care, PHC) è migliore che nella maggior parte dei paesi della regione.

La qualità dei servizi di secondo e terzo livello e degli ospedali deve aumentare. Vi è una domanda molto elevata di varie alte specialità: oncologia, centri ustionati, neonatologia, chirurgia cardiovascolare e neurochirurgia. Spesso i pazienti vanno trasferiti oltremare per le cure specialistiche.

Anche i servizi di emergenza sono insufficienti. Il personale professionale richiede miglior addestramento, e cos? i pianificatori, specialmente in materia di management. Tuttavia sono in corso programmi di formazione, alcuni alle università di Birzeit, di Al-Quds e presso la UPMRC (ONG palestinese di lunga esperienza e molto diffusa ,NdR).

Gli ospedali locali non-governativi rappresentano il 53,6 % delle disponibilità di cure secondarie e terziarie (2). Per il resto, al 5,9 % provvedono ospedali in Israele, al 28,7 % ospedali in Giordania e per l'11,9% ospedali in Egitto. Il costo di queste cure consuma il 14 % del bilancio della sanità palestinese, ma il Ministero della sanità Palestinese (MoH) calcola che l'invio all'estero costa ora meno che l'impianto di analoghi servizi all'interno.

Fornitori di servizi sanitari che ricevono finanziamenti sono: il Governo, l'UNWRA (Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, attiva dal 1949, NdR), le organizzazioni non-governative (ONG) e i privati.

Vi è tuttora una differenza tra domanda e offerta di servizi, tempi di attesa, specialmente per i trasferimenti al di fuori di strutture del MoH, e anche una carenza di programmazione quali e quantitativa oltre a una carenza di risorse.

DATI SANITARI

Indicatori di salute.

Con la creazione dell'Autorità Nazionale Palestinese (PNA), c'è una accresciuta disponibilità di dati. Secono il MoH, la mortalità (crude death rate) era del £,5 o/oo nel 1997. Tra gli adulti le cause di morte più frequenti sono gli accidenti cerebrovascolari, le coronaropatie, il diabete, l'ipertensione e il cancro. Tra i bambini polmoniti e altre malattie respiratorie.

La mortalità infantile è stimata a 40/1000 nati vivi.

La mortalità materna sta fra 70 e 80/100.000 nati vivi.

Il tasso di fertilità è di 6,01 nascite per donna.

La speranza di vita alla nascita è di 66 anni per i maschi e 67 per le femmine.

Lo stato di salute dei Palestinesi è influenzato in larga misura da fattori ambientali: tra gli altri, la qualità e qualtità di acqua, la gestione dei rifuti liquidi e solidi, la rapida urbanizzazione, il sovraffollamento, l'igiene e la sicurezza degli alimenti.

La domanda sanitaria

La domanda di assistenza sanitaria è influenzata dalla percezione della gravità della malattia, dalle possibilità geografiche di accesso e dalle capacità economiche. Nel 1997, 611.112 persone sono andate ai centri di cure primarie, e 885.851 persone hanno chiesto il ricovero in ospedale. La richiesta di screening medici era molto bassa.

Da un'inchiesta svolta da più fonti risulta che il 49 % delle famiglie ritengono "buoni" o "molto buoni" i servisi disponbili. Il problema più avvertito (37 %) è la mancanza dei medicinali richiesti. Da discussioni di gruppo è risultato che la genete decide dove rivolgersi più sulla base delle loro risorse economiche e del livello di servizio fornito che sulla base del tipo di problema sanitario.

ISTITUZIONI SANITARIE

Ospedali

Al giugno 1999 esistevano 52 ospedali in Cigiordania e nella Striscia di Gaza , situati tutti nella città maggiori, e funzionanti per tutto il distretto. Di essi, 14 sono gestiti dal MoH. 24 da ONG e 14 da privati.

Il totale dei posti letto è di 3792, pari a 1,3 p.l. per 1000 persone.

Vi si trova medicina generale, maternità, psichiatria e riabilitazione. Tra i reparti specialistici, vi è la chirurgia generale con un totale di 493 p.l., cardiologia con 45, oncologia con 59, e ortopedia con 133 letti.

Il tasso di occupazione degli ospedali generali è di 74% in Cisgiordania, e 80 % in Gaza, mentre presi tutti i tipi di ospedale l'occupazione è di 72 % in Cisgiordania, e 79 % a Gaza.

Nel 38 % degli ospedali vi sono comitati per il controllo delle infezioni.

Degli 885.851 ricoveri registrati nel 1997, la durata media era di 9,3 giorni considerati tutti i tipi di ospedale; in quelli generali la degenza media era di soli 3,3 giorni.

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