PALESTINA - BALSAM
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Rapporti sulla situazione sanitaria

 

TRE DOCUMENTI SULLE VIOLAZIONI DEL DIRITTO ALLE CURE Sanitarie SONO QUI RIASSUNTI, E POI ALLEGATI NELL’ORIGINALE

(a cura di R.L.P e M.R.)

 

1. Rapporto del PHR ( Physicians for Human Rights, organismo di medici israeliani delle zone ebraiche e arabe di Israele, attivo da quasi vent’anni)

 

Dei danni arrecati ai servizi medici palestinesi tratta nel rapporto provvisorio “Medicina Sotto Attacco” del mese di aprile 2002 del PHR (Physicians for Human Rights)

Risulta diffusa la violazione dei diritti umani nel campo della medicina a causa dell’occupazione israeliana nei Territori in particolare con lo scoppio delle ostilità di settembre del 2000. L’entrata delle forze di sicurezza nelle città palestinesi (Jenin e Tulkarem all’inizio di marzo e poi ancora di nuovo recentemente) e la mancanza di rispetto per la vita umana ha raggiunto un livello senza precedenti , e violato ampiamente il principio della neutralità medica.

Prima dell’entrata israeliana nelle città palestinesi le infrazioni erano per lo più il risultato della politica di chiusura interna, mediante i checkpoints e i blocchi stradali. Ai checkpoints era solitamente ritardato il passaggio di gente malata, donne in travaglio di parto, del personale medico e in alcuni casi il passaggio si è anche reso del tutto impossibile. La risposta dell’IDF e delle forze di sicurezza ai reclami contro questa politica, mostra che le autorità hanno mancato di rispondere seriamente ai problemi della sfera medica a dispetto delle ripetute promesse di “chiarimento delle procedure” per assicurare il passaggio ai malati e al personale medico …

 

…Addirittura , gli ospedali sono diventati il bersaglio di varie forme di attacco, ribadendo la negazione del dirittto a una speciale protezione delle istituzioni mediche. Carri armati sono stati dislocati attorno ad un ampio numero di istituzioni mediche, come le stazioni della Croce Rossa, l’ospedale governativo a Ramallah, il Medical Relief Center (centro di soccorso medico) a Nablus e altri ancora. A persone ammalate è stato negato l’accesso a questi centri medici ed è stata impedita la partenza delle ambulanze…

 

…Il personale medico e paramedico si è trovato a muoversi attraverso le città per rispondere a chiamate urgenti per evacuare feriti o per le risposte di “routine “ma non per questo meno importanti quali nascite, arresti cardiaci e cosi via, inevitabilmente e contemporaneamente all’IDF Inevitabile pertanto che il personale nelle ambulanze sia entrato in contatto con le forze di sicurezza israeliana. I numerosi casi di attacchi ricevuti dai primi riflette la mancanza di attenzione, l’assenza di una chiara politica di protezione allo staff medico durante la propria attività.

La relazione sottolinea inoltre quanto si legge:

 

 

2. Documento dell’Istituto di sanità Pubblica e di Comunità dell’Università di Birzeit.

 

In un documento diffuso dall’Università di Birzeit nel mese di aprile dell’anno in corso, si fa riferimento ai rischi per la salute cui è soggetta la popolazione palestinese. Questi sussistevano anche prima della seconda intifada, ma hanno subito un aggravamento serissimo dalla fine di marzo 2002, quando è iniziata la nuova invasione dei territori palestinesi da parte dell’esercito d’Israele.. Alle uccisioni e agli ostacoli posti all’intervento sanitario e agli attacchi agli stessi operatori sanitari si sommano il crollo dei redditi, l’impedimento ai servizi di sanità pubblica come le vaccinazioni, la limitazione dell’accesso all’acqua e all’elettricità, la distruzione di una quantità di impianti igienico-sanitari , la disponibilità saltuaria di cibo e medicinali, comunque accessibili all’acquisto solo per chi non è colpito dalla grave povertà diffusa. Sono numerose le testimonianze riportate e vi è una bibliografia a seguito del documento.

 

 

 

3. Documento dell’UPMRC (Unione dei Comitati per il Soccorso Medico Palestinesi, ONG tra le più estese nei territori palestinesi)

 

In questo documento sulla “crisi umanitaria” seguita all’invasione israeliana di fine marzo 2002, che inizia con l’elenco delle successive occupazioni fino all’11 aprile ( alla data in cui scriviamo ve ne sono state molte altre, ultima quella odierna di Hebron) sono descritte le attività di questa ONG che non ha cessato di muoversi nonostante gli ostacoli, offrendo nell’emergenza servizi gratuiti. Sono inoltre descritti gli attacchi subiti dalle strutture sanitarie di questa ONG, e le distruzioni di locali e apparecchiature Queste si sommano ai danni arrecati alle strutture sanitarie dellAutorità Nazionale Palestinese rendendo problematico il futuro dei servizi sanitari per la popolazione Palestinese cosi duramente colpita dalla repressione.

 

  • Rapporto di "PHYSICIANS FOR HUMAN RIGHTS – ISRAEL" del 4 aprile 2002
  • Rapporto di "PHYSICIANS FOR HUMAN RIGHTS – ISRAEL" di aprile 2002
  • rapporto di "Institute of Community and Public Health - Birzeit University" del 17.04.2002
  • indice generale