Lettera del 25 gennaio 2001

 

Ieri si e' svolta anche una manifestazione indetta da Gush Shalom-associazione israeliana- davanti il tribunale di Gerusalemme, per protestare contro la sentenza di cui raccontiamo di seguito. Purtroppo c'erano solo 20 persone. Dal quotidiano Al Quds : Quale e' la pena per chi uccide un bambino? 20 anni se e' stato ucciso per errore Ergastolo se e' stato ucciso con determinazione. Lavoro di servizio sociale se il bambino e' palestinese e l'assassino e' ebreo. Quanto costa la vita di un bambino palestinese?... questa era la domanda sottoposta da un gruppo di esperti dei diritti umani, da esperti di leggi internazionali e dal quotidiano israeliano Ma'riv dopo la decisione della corte israeliana di condannare a 6 mesi di servizi sociali un colono ebreo (Nahum Korman di 36 anni) accusato d'aver ucciso Helmi Abu_Shawasha di 12 anni nel 1996. Il quotidiano israeliano Ma'riv ha scritto " . la vita di un bambino palestinese vale soltanto il lavoro di servizio sociale per 6 mesi " riferendosi alla sanzione penale decisa dalla corte israeliana domenica 21/01/2001 contro il colono che ha ucciso il bambino palestinese. Un gruppo di avvocati arabi ha organizzato una manifestazione davanti alla corte in segno di protesta della sanzione decisa. Il procuratore pubblico israeliano ha affermato che il colono, responsabile della sicurezza dell'insediamento ebraico di Hadar - Betlemme, ha seguito il bambino palestinese dentro il villaggio palestinese di Husan (Betlemme) e dopo averlo catturato l'ha buttato per terra mettendo il suo piede sul collo del bimbo e colpendolo con la pistola sulla testa più di una volta fino ad ucciderlo. Nel mese di Agosto dello scorso anno la corte israeliana aveva assolto l'assassino dal momento che non esisteva nessuna logica giustificazione che spiegasse il motivo per tale uccisione, negando quindi di fatto la possibilità che tale fatto fosse realmente accaduto. Due mesi fa la Corte Suprema israeliana ha respinto questa decisione chiedendo alla prima corte di rivalutare la precedente sentenza. Questa volta, con un accordo tra la difesa ed il procuratore pubblico, la corte ha deciso di punire l'assassino con il lavoro sociale per 6 mesi e con una multa di 17.000 US$. Dopo la sentenza della corte il colono ha sostenuto di sentirsi innocente e di non avere nessuna responsabilità per la morte del bambino. Il sig. Moshe Hanegbi, responsabile del settore legale del quotidiano israeliano Ma'riv dopo la sentenza ha scritto " . ma se un palestinese uccide un israeliano per errore, sarà punito con il servizio sociale ? questa legge e' ridicola, questo dimostra per l'ennesima volta la doppia faccia della giustizia israeliana " 21 Gennaio 2001 Comunicato stampa La vita di un palestinese continua a valere poco B'Tselem protesta contro la decisione della Corte distrettuale di Gerusalemme che ha sentenziato sull'accusa di omicidio preterintenzionale verso Nachum Korman, colono israeliano, per la morte del bambino di 12 anni Hilmi Shusha, palestinese, con la condanna ridicola di 6 mesi di servizi sociali e 70.000 shekels (35 milioni di lire) di ammenda. Mentre la violenza dei civili israeliani contro i palestinesi e' in aumento, la decisione del tribunale e' un messaggio sulla poca valenza della vita dei palestinesi, e i civili israeliani nei territori occupati possono continuare a colpire i palestinesi impunemente. La decisione della Corte di accettare l'accordo tra il procuratore e l'accusato e' la diretta continuazione della politica di tutta l'autorita' giudiziaria israeliana: dalla polizia e l'esercito, al procuratore di Stato e i Tribunali, fino alla Presidenza dello Stato. Negli anni tutte queste istituzioni hanno chiuso gli occhi sui casi in cui un israeliano ha colpito un palestinese innocente, se non addirittura appoggiandolo. Questa politica e' in evidente contraddizione rispetto al trattamento che le autorita' hanno applicato ai casi in cui palestinesi hanno colpito israeliani. In questi casi il sistema giudiziario e' altamente efficiente e impiega qualsiasi cosa a sua disposizione, incluso quelle misure che violano i diritti umani. Dalla testimonianza di Ibrahim Shusha, cugino di Hilmi e testimone oculare del fatto: "il colono e 'arrivato, ha guardato nella casa e vedendo che nessuno era all'interno, e' tornato indietro afferrando Hilmi e colpendolo immediatamente alla testa con un calcio. Il colono aveva scarponi dell'esercito. Hilmi era fermo a 3 metri da me. Dopo il calcio, Hilmi e' caduto a terra perdendo conoscenza. Il colono gli ha dato un calcio sul collo e lo ha colpito in testa con la pistola. " Questo incidente e' uno dei tanti in cui civili israeliani hanno ucciso palestinesi nei Territori occupati. B'Tselem ha condotto uno studio comparativo su tutti questi casi e il preoccupante risultato e' il seguente: su molti casi la polizia non svolge indagine; in altri per cui ci sono le indagini, il procuratore dello Stato decide di non depositare le accuse; i pochi casi che arrivano in tribunale si risolvono con un'assoluzione o una leggera condanna. In quelli dove si e' arrivati ad una pesante condanna, il presidente dello Stato ha commutato la sentenza. ----------------------------------------------- B'Tselem: The Israeli Information Center for Human Rights in the Occupied Territories is the leading Israeli organization monitoring, documenting and advocating to improve human rights in the West Bank and Gaza Strip. Founded in 1989, B'Tselem publishes reports, engages in advocacy and serves as a resource center. 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Dal 9 novembre 2000 questa "lettera di notizie" e' inviata tramite e-mail da alcuni cooperanti di organizzazioni non governative italiane presenti in Palestina a centinaia di indirizzi. Chi non volesse piu' far parte di questa lista e' pregato di comunicarcelo . Confidiamo nella diffusione di questi nostri contributi. Il nostro sito: http://web.tiscalinet.it/intifada2000 e' fermo, chiediamo scusa ma il PC dal quale gestivamo il nostro sito ha subito un danno irreparabile. Stiamo cercando di trovare soluzioni alternative.) - Alla lettera non alleghiamo mai files. Se trovate files allegati cancellateli subito, potrebbero contenere virus. GUSH SHALOM INVITA A FIRMARE LA PETIZIONE PER LA FORZA INTERNAZIONALE DI PROTEZIONE AI PALESTINESI http://www.petitiononline.com/palpet/petition.html VOGLIAMO COMINCIARE A CHIEDERE AI PARLAMENTARI ITALIANI (almeno quelli di sinistra) PERCHE' NON ORGANIZZANO UNA DELEGAZIONE NEI TERRITORI PALESTINESI ? si', iniziamo a farlo !!Su questo leggiamo da Assopace : Perciò abbiamo deciso di inserire l'appello in rete affinché tutti coloro che desiderano firmare possano farlo direttamente al http://www.petitionpetition.com/cgi/petition. L'appello verrà inoltrato ai destinatari ogni 10 giorni. Confidiamo nella disponibilità e volontà di tutti voi per la divulgazione. Ringraziamo con tutto il cuore coloro che hanno già firmato e coloro che firmeranno l' appello. Farshid Nourai Gruppo Palestina - Associazione per la Pace

Appello al Governo, al Senato e al Parlamento Italiano per inviare una delegazione Parlamentare per verificare la tragedia del popolo palestinese. Dal 29 settembre 2000 corre sangue nella terra palestinese. Centinaia di vittime, migliaia di feriti, case bombardate, alberi sradicati, villaggi tenuti in totale isolamento. Una popolazione assediata, strangolata economicamente e politicamente, privata dei più elementari diritti al lavoro, alla salute, all'educazione. Un territorio smembrato, ferito, soffocato, in palese contrasto con la dichiarazione della Convenzione universale dei diritti umani, la Convenzione Internazionale per i Diritti Civili e Politici e la 4° Convenzione di Ginevra. Tutte queste violenze pesano sulla coscienza degli uomini e delle donne che credono nella pace e nei diritti universali dell'uomo. Noi sottoscritti ci appelliamo al Governo, al Parlamento e al Senato della Repubblica Italiana affinché intervengano con tutti gli sforzi possibili per arrestare immediatamente il disastro e per impedire la sofferenza che il popolo palestinese subisce. Chiediamo che si faccia l'impossibile per ottenere l'invio di forze ONU a difesa dell'incolumità della popolazione, di donne e bambini colpiti fin nelle loro case. Chiediamo l'invio immediato di una delegazione ufficiale del nostro parlamento affinché possa verificare direttamente la tragedia del popolo palestinese.