Lettera del 4 febbraio 2001

Dal 9 novembre 2000 questa "lettera di notizie" e' inviata tramite e-mail da alcuni cooperanti di organizzazioni non governative italiane presenti in Palestina a centinaia di indirizzi. Chi non volesse più' far parte di questa lista e' pregato di comunicarcelo . Confidiamo nella diffusione di questi nostri contributi. Il nostro sito: http://web.tiscalinet.it/intifada2000 e' fermo, chiediamo scusa ma il PC dal quale gestivamo il nostro sito ha subito un danno irreparabile. Stiamo cercando di trovare soluzioni alternative.) - Alla lettera non alleghiamo mai files. Se trovate files allegati cancellateli subito, potrebbero contenere virus. PETIZIONE DI GUSH SHALOM PER FORZA INTERNAZIONALE DI PROTEZIONE AI PALESTINESI http://www.petitiononline.com/palpet/petition.html PETIZIONE DI ASSOPACE AL PARLAMENTO ITALIANO http://www.petitionpetition.com/cgi/petition.cgi?id=1149.


In questa lettera :

Manifesto degli ebrei belgi

Sondaggio congiunto israelo-palestinese

Ci e' pervenuta via email questa dichiarazione collettiva di ebrei belgi che mettiamo a disposizione di tutti.

Manifesto per una giusta soluzione del conflitto israelo-palestinese. Ebrei belgi si sentono coinvolti e spiegano le loro posizioni. (Traduzione dal francese)

Noi cittadini del Belgio, abbiamo deciso di esprimerci in quanto ebrei sugli avvenimenti che coinvolgono il Medio Oriente. In quanto ebrei, sentiamo il dovere di condannare la politica portata avanti dai governi israeliani nei confronti del popolo palestinese, in disprezzo sia delle risoluzioni delle Nazioni Unite che dei diritti elementari dell'Uomo cosi' come dei diritti dei popoli all'autodeterminazione. Esprimendo la nostra opposizione a questa politica, contestiamo la pretesa dei dirigenti israeliani di rappresentare il popolo ebraico. Vogliamo altresì testimoniare la diversità di opinioni degli ebrei del Belgio nei confronti di Israele, contrariamente a quanto certi rappresentanti della comunità ebraica cercano di affermare. Noi rifiutiamo in maniera categorica di lasciarci chiudere in una logica di risposta settaria che cerchi di distogliere le coscienze e gli atteggiamenti dal sostegno ad una giusta causa: quella di una pace fondata sul riconoscimento di uno stato palestinese sovrano e autonomo, accanto ad uno stato di Israele con Gerusalemme capitale dei due stati. Noi crediamo che la lotta del popolo palestinese per la propria indipendenza nazionale sia legittima. L'occupazione di più di trent'anni, in violazione dei principi del diritto internazionale, così come l'esilio forzato nel quale sono tenuti i profughi palestinesi durano da troppo tempo ormai. Ogni occupazione presto o tardi trova la resistenza di coloro che la subiscono. Il clima di violenza nel quale oggi si trovano bloccati palestinesi ed israeliani è il frutto di questa lunga occupazione: le radici di questo scontro sono essenzialmente politiche e non religiose. Proclamare il sostegno ad una pace nella quale ancora tutto si debba definire non basta. Prima è necessario definirne le condizioni necessarie. * Si devono innanzitutto applicare le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in particolare la risoluzione 242 che impone il ritiro di Israele dai Territori occupati nel 1967. Noi riteniamo infatti che uno stato palestinese non sarà mai autonomo se Israele manterrà la sua sovranità sulle colonie in Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme Est, illegali secondo il Diritto Internazionale. L'annessione di Israele della maggior parte della loro terra, ove queste colonie sono situate, non può portare che ad uno spezzettamento del futuro stato palestinese; la mobilità tra una città palestinese all'altra e verso l'estero dipenderebbe solo dalla benevolenza delle autorità israeliane. Come potrebbe accettare una soluzione simile uno stato sovrano? E in effetti è questo che è stato proposto ai palestinesi a Camp David nel Luglio 2000. * E' importante inoltre che l'autonomia e indipendenza del futuro stato palestinese sia garantita da misure che favoriscano il suo sviluppo economico e l'accesso alle risorse di acqua, condivisa su un principio di uguaglianza con i paesi vicini. * La sorte attuale dei profughi palestinesi è un altro dei maggiori ostacolo al raggiungimento di una pace vera tra i due popoli. Il movimento sionista, dopo duemila anni ha istituito per gli ebrei il diritto al ritorno. Dopo cinquant'anni i palestinesi non hanno diritto di esigere il diritto al ritorno dei profughi su quelle terre dalle quali sono stati cacciati oppure, per coloro che vi vorranno rinunciare, il diritto al risarcimento per i beni di cui sono stati spogliati? Il riconoscimento di questo diritto da parte di Israele infine renderà giustizia al popolo palestinese e aprirà la porta ad una vera riconciliazione. Gli accordi di Oslo avrebbero potuto portare per fasi ad una soluzione del conflitto se le dinamiche della pace avessero avuto il sopravvento sulla politica dei fatti compiuti portata avanti da quel momento in poi da parte di Israele. Questa occasione sfortunatamente è stata perduta. Tenendo conto del rapporto di forza esageratamente sbilanciato tra le due parti e dell'appoggio di cui Israele beneficia da parte degli Stati Uniti, i negoziati di pace tra Israeliani e Palestinesi hanno avuto poche occasioni di concludersi senza le pressioni che poteva esercitare la Comunità Internazionale e in particolare l'Unione Europea. Il persistere dell'attuale situazione costituisce una grave minaccia per la pace e la stabilità di tutto il Medio Oriente. Duqnue noi chiediamo ai nostri governanti belgi ed europei di far prevalere il diritto internazionale e di agire con determinazione affinché Israele vi si adegui. Teniamo allo stesso tempo a ribadire l'appello di quelle organizzazioni che, in condizioni estremamente difficili, militano all'interno del Blocco della Pace israeliano. Noi condividiamo le convinzioni di numerosi israeliani che aspirano alla pace con i loro vicini palestinesi e ammettono il loro diritto ad uno Stato sovrano e autonomo. Essi sanno che questa è la migliore garanzia per vivere sicuri nel loro stesso paese e preservando i loro valori democratici. Per parte nostra riteniamo di doverci mobilitare fino al raggiungimento di una soluzione giusta e equilibrata che ponga fine ad un conflitto che ha prodotto sofferenze e desolazione. seguono 160 firme al 29 gennaio 2001


SONDAGGIO condotto dal JMCC (Jerusalem media Communication center) e lo Steinmetz Center for Peace Research dell'Universita' di Tel Aviv. Il JMCC ha sondato i palestinesi di Cisgiordania e Gaza e lo SCPR gli israeliani ebrei e arabi. Il sondaggio si e' svolto tra il 21 e 24 dicembre 2000. Su un campione di 1199 palestinesi e 1004 cittadini israeliani oltre i 18 anni. I palestinesi sono stati intervistati di persona , gli israeliani tramite telefono. La scelta del campione palestinese e' stato effettuato con il metodo KISH. Il margine di errore e' del 3%. Sono state poste 14 domande. ( i risultati sono in percentuale) Prima parte: 1) Si sente ottimista sulla possibilita' di accordo di pace tra palestinesi e israeliani? Molto ottimista israeliani ebrei 6.4; israeliani arabi 8.1; palestinesi 1.0 ; Ottimista israeliani ebrei 41.2; israeliani arabi 41.5; palestinesi 31.7; 2) Sostiene questo processo negoziale? Lo sostengo molto israeliani ebrei 10.5; israeliani arabi 20.9; palestinesi 2.6; Lo sostengo israeliani ebrei 51.5; israeliani arabi 55.2; palestinesi 43.2; 3) Ritiene che l'accordo di Oslo portera' alla pace tra palestinesi e israeliani nei prossimi anni? Lo credo molto israeliani ebrei 7.6; israeliani arabi 10.8; palestinesi 3.1; Lo credo israeliani ebrei 34.6; israeliani arabi 41.4; palestinesi 25.6; 4) C'e' la possibilita' che il processo di Oslo portera' ad una vera sovranita' di uno Stato palestinese? Sicuramente SI israeliani ebrei 25.4; israeliani arabi 11.7; palestinesi 5.7; probabilmente SI israeliani ebrei 43.1; israeliani arabi 42.1; palestinesi 33.3; 5) Tra le diverse soluzioni prospettate quale preferisce? - 2 stati per 2 popoli israeliani ebrei 69.2; israeliani arabi 70.5; palestinesi 47.0; - 1 stato bi-nazionale con pari rappresentanza istituzionale senza contare il numero reale della popolazione israeliani ebrei 18.1; israeliani arabi18.1; palestinesi 20.3; - altre soluzioni israeliani ebrei 5.0; israeliani arabi 2.3; palestinesi 15.7; - non ci sono soluzioni israeliani ebrei 4.2; israeliani arabi 4.0; palestinesi 10.9; 6)Con l'accordo 2 stati per 2 popoli ci sara' la fine del conflitto storico ? Sicuramente SI israeliani ebrei 9.7; israeliani arabi 21.9; palestinesi 3.6; Probabilmente SI israeliani ebrei 34.8; israeliani arabi 33.4; palestinesi 21.6.

Fine prima parte