LETTERA del 3 febbraio 2001

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350 i morti palestinesi


Sappiamo che tra i nostri lettori ci sono parlamentari , presidenti di gruppi parlamentari, rappresentanti di partiti, giornalisti; ci sono le ONG e associazioni, ci sono singoli lettori; sono oltre ottocento quelli a cui inviamo direttamente le nostre lettere. Altri le leggono a catena. A tutti questi ci rivolgiamo perche' insieme si alzi forte la protesta. Contro chi ? Contro i telegiornali della RAI. Ieri 2 febbraio si e' raggiunto il colmo, se ancora puo' esistere. Il colmo della superficialita', del pressapochismo e della malafede. Il principale protagonista, essendo lui l'inviato della RAI in Palestina, pardon in Israele, dovrebbe essere Giuseppe Bonavolonta', che dovrebbe essere un giornalista, , ma sembra essere solamente un sionista. Ieri un bambino di 9 anni,Odai Darraj, e' stato ammazzato dai soldati israeliani ad Al Bireh, Cisgiordania. Nella lettera precedente ricordavamo la situazione di questo villaggio, insieme a quella di Beit Jala. Ripetiamo, un Bambino di 9 anni, 9 anni, 9 anni, 9 anni e' stato "fatto secco" dal fuoco israeliano. Dove ? era a casa sua , casa sua , a fianco del padre ed e' stato colpito al petto, non in una manifestazione e neanche a guardare una manifestazione, ma a casa, come un qualunque bravo bambino di Milano, Roma o Palermo sta a casa durante la domenica , il giorno di chiusura delle scuole. Qui il giorno di chiusura delle scuole invece e' il venerdi', cioe' ieri, si' il venerdi', perche' per questi "cattivi" genitori e figli musulmani il venerdi' e' festa. Ma cosa hanno detto invece, in modo confuso e contraddittorio, i TG della RAI, servizio pubblico? Al TG1 delle 20.00 : "..il bambino e' stato ucciso perche' avendo disertato la scuola aveva partecipato all'ennesima dimostrazione..." Al TG2 delle 20.30 si cambiano le frasi e non si ripete quanto detto mezz'ora prima. Al TG3 delle 22.30 si dice che il bambino era del campo di Jabalia a Gaza. Al TG1 delle 0.10 una voce da studio ripet e la frase infame: non era andato a scuola per manifestare. Al TG3 delle 0.20 sempre da studio il bambino diventa del campo di Kalandia ed e' morto per un proiettile penetrato in casa. Al TG1 delle 1.22 da studio un certo Nello Puorto riferisce: " ...morti negli scontri. Un bambino ucciso da un proiettile vagante sparato FORSE dai soldati israeliani." Mentre succedeva tutto cio' abbiamo visto il presidente RAI Zaccaria tutto contento a Sanremo. Presidente, che ne dice ? sara' il caso di far qualcosa o solo l'intervento degli ambasciatori israeliani e dei filo israeliani riesce a far mandar via i giornalisti da Gerusalemme ? Abbiamo trascorso la serata a seguire i TG, dovendoci sorbire anche Sanremo, per avere di prima mano, anzi di primo orecchio, le notizie. Ebbene i Tg RAI hanno trasmesso ancora una volta notizie dalla Palestina non solo raffazzonate, e sarebbe il meno, ma soprattutto false: il bambino era casa sua perche' la scuola era chiusa nel giorno di festa e non e' stato ucciso per colpa dei genitori o della PNA che non lo hanno controllato. E' stato ucciso perche' ormai i soldati israeliani sparano nel mucchio, per diffondere il terrore. Ieri alle 20.00 il sito web della Reuters di Israele dava gia' cosi' la notizia :" un ragazzo di 9 anni e' stato ucciso dai soldati israeliani ad Al Bireh. Il padre ha dichiarato che il bambino era seduto a fianco a lui a casa quando e' stato colpito al petto."Mentre eravamo in casa- ha detto il padre- abbiamo sentito tre colpi di fucile dalla parte palestinese verso l'insediamento di Psagot. Dopo mezz'ora di calma i soldati hanno iniziato a sparare a casaccio sul quartiere e hanno ucciso mio figlio." Marwan Barghouti, leader di Fatah, ha dichiarato:" I soldati israeliani sparano indiscriminatamente su donne e bambini. Loro sono bersagli civili e lo scopo e' quello di espellere i palestinesi dalle loro case invece di mandar via i coloni." Ecco come la Reuters riportava la notizia,con ben altra professionalita'. Questa mattina eravamo al funerale del bambino ma non abbiamo visto la telecamera della Rai (forse ci e' sfuggita). Chissa' se mostrera' al pubblico italiano il dignitoso dolore della madre e la pacatezza con cui si e' svolto il funerale. Beh, non c'erano gli incappucciati e i fucili in mostra, non si puo mica far vedere che i palestinesi sono esseri umani anziche' mostri assetati di sangue. Per i funerali con pianti e gemiti meglio mostrare quelli dei coloni o dei soldati che le armi le tengono ben nascoste e mostrano un dolore piu' presentabile. Per finire abbiamo anche ascoltato Rai News24 delle 1.30 : " per la prima volta nella storia di Israele un ministro arabo-israeliano entra nel governo. Il ministro senza portafoglio e' di religione drusa. " Notizia corretta? certo secondo l'esposizione letterale potrebbe esserla. Ma nei fatti l'enfasi viene posta sul fatto che sia arabo, senza aggiungere che gli arabi-drusi di Israele sono collaborazionisti con gli ebrei di Israele, fanno il militare, sono ai check- point a controllare i palestinesi, vivono una condizione assolutamente diversa e privilegiata rispetto ai palestinesi che vivono in Israele. Ma per dimostrare in fondo come sono democratici questi israeliani si puo' anche non stare li' a sottilizzare. E la Rai non ha detto nulla di piu' dell'uccisione su quanto e' successo a "CRAZY JOSEPH" Giuseppe il pazzo, come era conosciuto a Gaza, Mustafa al-Rimlawi, di 38 anni. Un disabile, un ritardato mentale, ucciso vicino l'insediamento di Netzarim, nella striscia di Gaza, mentre camminava con il suo sacchetto di pane e dolcetti allo zucchero. Ucciso con proiettili esplodenti. Nel corpo sono state trovate decine di schegge simili a dardi, in testa ,nel torace , nelle gambe. Il medico dell'autopsia ha dichiarato di non aver mai visto nulla di simile. Arafat ha accusato l'esercito israeliano di uso di armi proibite internazionalmente. Il portavoce dell'esercito ha detto che si sta verificando (!!??) che tipo di arma sia stata usata contro Rimlawi. Tutto cio' la Rai non lo ha raccontato. Dopo tutto questo abbiamo preso una decisione, si' vogliamo fare controinformazione non solo per gli italiani. Da oggi tradurremo in arabo i servizi della Rai sulla Palestina e li diffonderemo tra i nostri partner, i nostri amici palestinesi, vogliamo che tutti conoscano cio' che si racconta, non vogliamo piu' che le traduzioni siano solo in ebraico per gli uffici israeliani. Qualcuno ci accusera' di delazione ?
 

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