Lettera del 6maggio 2001

 

Nei prossimi giorni inseriremo nel sito

http://web.tiscalinet.it/intifada2000/

il testo tradotto completo delle 80 tesi per un nuovo fronte pacifista israeliano proposte da Gush Shalom


Nella lettera:

Attacco a Beit Jala Attacco ad Hares

Ennesima condanna a morte eseguita


Non sappiamo se i mass media italiani daranno la notizia, comunque ve lo diciamo noi. Questa mattina, per almeno 5 ore fino alle 13, gli israeliani hanno sparato su Beit Jala e al Khader, due villaggi a sud di Gerusalemme, nel bel mezzo di case abitate da civili. Per la prima volta le truppe israeliane sono entrate a Beit Jala violando ancora una volta gli accordi di Oslo. Le truppe erano accompagnate anche da un carro armato. Un palestinese e' morto e ci sono almeno 20 feriti , uno di questi e' un bambino di 5 anni che ha perso un braccio. Diverse case sono state colpite e distrutte. Moratinos , l'inviato dell'Unione Europea, presente a Gaza, ha protestato con Israele chiedendo il ritiro dalla area A. Intanto Sharon ha respinto al mittente le richieste USA e Unione Europea di congelare la costruzione di nuove case negli insediamenti dei coloni nei territori occupati. Sharon ha ribadito che non se ne parla nemmeno di bloccare l'aumento delle colonie, facendo il paio con Peres, ricordate il "premio Nobel" che aveva gia' detto che non si puo' fermare la naturale crescita dei coloni, mica si puo' far smettere di far nascere i bambini!


E intanto questi coloni, oltre che a produrre figli, riescono anche ad assalire i villaggi palestinesi. Sabato 28 aprile alle 10 di sera, 20 coloni si sono presentati ad Hares, un villaggio palestinese nel centro della Cisgiordania. Erano armati di tutto punto e accompagnati dai soldati. Solo dopo ore , su richiesta di pacifisti israeliani presenti, la polizia li ha fatti uscire dal villaggio. Il 29 aprile , sempre di sera, almeno trenta auto e due pulmini di coloni si sono ripresentati ad Hares. Vi ricordiamo che li' vicino e' stato costruito l'insediamento di Ariel. I coloni hanno iniziato a suonare i clacson e con altoparlanti a diffondere a tutto volume la loro musica, a insultare i palestinesi con i megafoni e ad ostentare i loro fucili mitragliatori. Hanno poi preso dalle auto delle taniche di benzina minacciando di dar fuoco al villaggio. Anche in questo caso c'erano i soldati che non muovevano un dito. Erano presenti degli attivisti di movimenti pacifisti israeliani e internazionali che hanno tentato di fermarli. Uno di questi, un americano del International Solidarity Movement e' stato brutalmente picchiato. La polizia e' arrivata con una sola auto 45 minuti dopo essere stata chiamata anche se la stazione e' a 10 minuti. Una secondo auto e' arrivata dopo oltre un'ora. A quel punto che hanno fatto ? Hanno arrestato il pacifista americano e lo hanno portato alla stazione di polizia trattenendolo fino alle 4 del mattino. Invece "hanno chiesto" a 4 coloni di seguirli in auto fino al posto di polizia , con le loro armi bene in mano, e poi li hanno congedati senza nessuna accusa. L'intero villaggio e' stato dichiarato area militare chiusa e cio' significa l'ulteriore punizione collettiva verso i palestinesi , che erano stati attaccati dai coloni. (dal racconto di Neta Golan)


Sabato 5 maggio l'IDF , l'esercito israeliano , la cui sigla viene sempre piu' spesso modificata da Israeli Defence Force in Israeli Death Force, ha eseguito un'altra condanna a morte. Nel villaggio di Artas vicino Betlemme hanno ucciso a sangue freddo un uomo di 38 anni Ahmad Ismail, colpendolo con 15 proiettili. L'uomo stava uscendo di casa e salutando la moglie e il nipote di 6 anni, che e' rimasto ferito alle gambe. Ahmad stava mettendo in pericolo la vita dei soldati ? NO evidentemente pero' era un attivista politico. Questo e' bastato per condannarlo a morte. Pronti in altre occasioni a "struggenti" servizi, i vari Franceschini-Repubblica, Olimpio-Corsera e la RAI, come lo hanno detto o scritto ?